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sabato 10 ottobre 2009

PARTE III - Il Mito di Gesù (capitolo 2)


ANNO 6 (a.e.v.) - 748 (a.u.c.) * GESU': ANNI 1

072 - I MAGI: LORO SEGUITO E DOTAZIONI (Versione I)
I Magi sono giunti a Gerusalemme soli o con una modesta scorta.
Si tratta di Melchiorre (accompagnato dall'amico e compagno Tsekinata), Gasparre e Baldassarre.
(Rif. 005,025,035)

073 - I MAGI: LORO SEGUITO E DOTAZIONI (Versione II)
I Magi sono giunti a Gerusalemme scortati da un poderoso esercito di 12000 (!) cavalieri che si accampano intorno alla città.
(Rif. 045)

Caspita! In questo caso i 3000 uomini, che componevano l'esercito di occupazione romano in Palestina, devono aver avuto qualche serio problema, ma la storia non ne fa cenno.

074 - I MAGI SI INFORMANO
La stella, che ha guidato i Magi dal lontano oriente, si è temporaneamente occultata, pertanto gli stessi sono costretti a chiedere informazioni su dove si trovi il neonato messia Gesù.
(Rif. 005,025,035,045)

Come mai occultata? Intervento divino o tempo nuvoloso?
075 - ERODE SI PREOCCUPA E CONVOCA I MAGI
Le voci che corrono sulla nascita del nuovo messia e l'arrivo dei Magi mettono in agitazione Erode il Grande il quale fa convocare i Magi stessi per essere adeguatamente informato.
(Rif. 005,025,035,045)

076 - INCONTRO DI ERODE CON I MAGI
Erode chiede ai Magi in base a quale profezia essi hanno dedotto la nascita del nuovo salvatore di Israele. I magi affermano di possedere, in patria, un libro mitico risalente ai tempi di Adamo, che solo loro sono in grado di consultare.
(Rif. 005,035,045)

077 - IL TERREMOTO
Erode non è soddisfatto di quanto i Magi gli hanno riferito ed ordina alle sue guardie di arrestarli. All'improvviso un grande terremoto scuote il palazzo e lo fa crollare provocando 62 morti.
(Rif. 045)

078 - LIBERAZIONE / CONGEDO DEI MAGI
I sudditi, terrorizzati, implorano Erode di liberare i Magi, a scanso di altre sciagure. Erode libera/congeda i Magi pregandoli di informarlo, non appena trovato il bambino, perchè anch'egli desidera rendergli omaggio.
(Rif. 005,035,045)

079 - I MAGI TROVANO GESU'
La stella-guida dei Magi riappare in cielo e li conduce alla casa di Betlemme dove si trova Gesù.
(Rif. 005,035)

080 - ADORAZIONE ED OFFERTA DONI
I Magi adorano Gesù e gli offrono in dono, ciascuno, una moneta d'oro (?) e poi, ancora: oro, incenso e mirra.
(Rif. 005,025,040,045)

Tre libbre per ciascuna qualità corrispondenti a circa un chilogrammo. La mirra è una resina orientale utilizzata come balsamo curativo, come analgesico o per la composizione e la conservazione dei cadaveri.

081 - SUPPLEMENTO DONI
Oltre ai precedenti doni ne sarebbero stati elargiti altri e precisamente:

    * da parte di Melchiorre: aloe, mussolina, porpora, pezze di lino e un libro preziosissimo, scritto e sigillato dalla mano di Dio;
    * da parte di Gasparre: nardo, altra mirra, cannella e cinnamono;
    * da parte di Baldassarre: argento, pietre preziose, zaffiri e perle.
      (Rif. 045)

A proposito del libro, trattasi di una pergamena, scritta a caratteri d'oro e sigillata, che Adamo aveva ricevuto da Dio in persona, dopo la cacciata dal paradiso terrestre.
Adamo affidò, in seguito, il libro al terzo figlio Set, affinchè lo tramandasse ai posteri; nella pergamena, che "nessuno aveva mai letto", era prevista, con un anticipo di 4000 anni, la venuta di Gesù in terra. ("La Caverna del Tesoro": libro apocrifo vetero-testamentario).
Quanto agli altri doni, se davvero i Magi hanno tanto largheggiato, il successivo viaggio in Egitto avrebbe dovuto compiersi senza troppi problemi economici.

082 - RICAMBIO DONI
Maria ricambia gentilmente i doni dei Magi offrendo loro una delle fasce usate per il bambino. Questa fascia si rivelerà, in seguito, essere incombustibile.
(Rif. 040)

083 - I MAGI SE LA SVIGNANO.....
Avvertiti in sogno da un angelo circa le malvagie intenzioni di Erode, i Magi ripartono alla chetichella e tornano a casa.
(Rif. 005,025,035,040,045)

084 - ....ED ERODE SI ARRABBIA DI NUOVO
Accortosi che i Magi si sono eclissati, Erode si infuria nuovamente e li fa inseguire con l'ordine di ucciderli.
Fatica sprecata.
(Rif. 035)

085 - ERODE ORDINA LA STRAGE
Erode, irritato dai precedenti eventi e sobillato da un individuo malvagio di nome Beghor (Satana?), ordina che vengano uccisi tutti i bambini, al di sotto dei due anni, della città di Betlemme e dintorni.
(Rif. 005,025,035,045,055)


La strage degli innocenti è un evento mai accaduto e che non poteva accadere.
In primo luogo: un evento del genere avrebbe lasciato una traccia negli annali storici.
In secondo luogo: Erode il Grande non poteva permettersi tanto; le sue azioni erano sorvegliate, controllate e condizionate dagli occupanti romani.
Terzo: i romani ci tenevano all'ordine pubblico e non avrebbero corso il rischio di una sommossa popolare, giustificata solo dalle futili paure di Erode.
Infine, la strage degli innocenti è una vecchia fandonia, mutuata da antiche mitologie orientali e inserita ad arte in questo contesto.
Per quanto non esistano riferimenti storici o cenni di alcun genere, un autore, tenuto conto della presunta consistenza della popolazione di Betlemme, ha valutato in 20-25 il numero dei bambini maschi che avrebbero potuto essere uccisi, se la strage fosse avvenuta nei termini descritti da alcuni vangeli.
(Rif. 352)

086 - LA FUGA DI ELISABETTA
Elisabetta, temendo per la sorte di Giovanni, fugge con il figlio in montagna. Quando si sente allo stremo delle forze, improvvisamente si apre una caverna luminosa dove madre e figlio possono rifugiarsi custoditi da un angelo.
(Rif. 025)

087 - MORTE DI ZACCARIA
Erode è fortemente convinto che Giovanni, figlio di Zaccaria, possa essere il nuovo messia. Seriamente deciso ad ucciderlo e non riuscendo a trovarlo, fa interrogare più volte Zaccaria senza risultato; alla fine lo fa assassinare nel Tempio.
(Rif. 025)

Quì l'autore fa una gran confusione ed inserisce in questo contesto un evento accaduto 75 anni dopo!
Durante l'assedio di Gerusalemme (823 a.u.c.) un sacerdote di nome Zaccaria, figlio di Barac, venne ucciso nel Tempio da un gruppo di militanti zeloti.
Lo Zaccaria di questo evento aveva nel 748 a.u.c. 122 anni; se quello ucciso nel 823 a.u.c. fosse stato la stessa persona avrebbe dovuto avere ben 197 anni!
(Rif. 185)

088 - FUGA IN EGITTO (?)
Non tutti gli autori concordano sulla strage degli innocenti e sulla fuga in Egitto. Secondo il Vangelo di Luca, non è successo niente; secondo il Protovangelo di Giacomo, Gesù è stato nascosto in una "mangiatoia di buoi" sino a cessato pericolo.
(Rif. 025)

089 - AVVISO DI PERICOLO
Un angelo avverte tempestivamente Giuseppe dell'imminente pericolo e lo esorta ad abbandonare il paese.
Come prima soluzione Giuseppe si rifugia ad Ascalona e poi ad Hebron dove, nel giro di sei mesi, organizza, con tutta tranquillità, il viaggio in Egitto.
(Rif. 005,030,035,045,055)

090 - INIZIA IL VIAGGIO
Giuseppe, Maria e Gesù partono verso l'Egitto.
Secondo alcuni autori erano soli, altri affermano fossero accompagnati da una certa Salomè, altri ancora accompagnati da tre ragazzi, una ragazza, carri e bestiame.
(Rif. 045,055)

091 - PERMANENZA FUORI ISRAELE E RITORNO
Il viaggio e la permanenza in Egitto, secondo i vari autori, sarebbero durati da uno a tre, quattro e persino dieci anni, con soste più o meno prolungate nei posti più disparati.
Gli eventi che seguono sono correlati all'età di Gesù più che ai luoghi dove tali eventi si sarebbero verificati.

092 - I DRAGHI
Alla fine del primo giorno di viaggio la famiglia decide di riposare in una grotta. Dalla grotta escono improvvisamente numerosi draghi, con grande spavento dei viaggiatori.
Il neonato Gesù, che era in braccio alla madre, scende e si avvicina tranquillamente ai draghi che all'inizio lo adorano e poi si allontanano discretamente.
(Rif. 035)

093 - LEONI E LEOPARDI
Nel secondo giorno di viaggio i viaggiatori vengono scortati da uno stuolo di leoni e leopardi che li proteggono e indicano loro la strada.
(Rif. 035)

094 - LA PALMA SERVIZIEVOLE
Nel terzo giorno di viaggio Maria manifesta il desiderio di gustare i frutti di una altissima palma.
Giuseppe (92 anni) si rifiuta categoricamente di arrampicarsi ed allora Gesù, dal grembo della madre, ordina alla palma di curvarsi.
Dopo aver raccolto i frutti, Gesù ordina alla palma di raddrizzarsi. La palma ubbidisce e dalle sue radici sgorga anche una sorgente d'acqua limpidissima.
(Rif. 035)

095 - LA PALMA PREMIATA
Dopo aver pernottato sotto la palma i viaggiatori riprendono il loro cammino. Prima di ripartire Gesù gratifica l'albero per i servizi resi: un angelo ne stacca un ramo e lo porta in cielo.
(Rif. 035)

096 - TELETRASPORTO IN EGITTO (Sotine)
Per alleviare la fatica dei viaggiatori Gesù fa sì che, in un solo giorno, venga coperta una distanza per la quale sarebbero stati normalmente necessari almeno trenta giorni. Sosta in Egitto a Sotine (nome di fantasia, città inesistente).
L'Egitto era allora una Provincia romana.
(Rif. 035)

Teletrasporto a parte, il viaggio da Betlemme ai confini con l'Egitto, a dorso d'asino, non richiedeva più di 8-10 giorni.

097 - CROLLANO GLI IDOLI (Sotine)
Maria ed il bambino entrano in un tempio contenente 365 statue dedicate a falsi idoli. Al loro ingresso tutte le statue si frantumano al suolo.
(Rif. 035)

098 - IL FIGLIO DEL SACERDOTE
Altro tempio dove Satana, per mezzo di un idolo, comunica con il sacerdote addetto.
Questo sacerdote aveva un figlio di tre anni posseduto dai demoni e solito quindi a indicibili comportamenti. Una fascia di Gesù, stesa ad asciugare e posta in capo all'indemoniato, lo guarisce facendogli vomitare corvi e serpenti.
Naturalmente anche la statua dell'idolo crolla.
(Rif. 040)

099 - I BRIGANTI FUGGONO
Prosegue il viaggio e la famiglia giunge in una località infestata da ferocissimi briganti. All'avvicinarsi dei nostri si leva un frastuono tale che i briganti si danno alla fuga terrorizzati, abbandonando bottino e prigionieri in attesa di riscatto.
(Rif. 040)

100 - L'INDEMONIATA NUDA
Altra città. Una donna, uscita di notte per attingere acqua, era caduta in preda a Satana e vagava nuda per ogni dove.
Maria interviene e fa fuggire il demonio.
Seguono gratitudine ed ospitalità come si conviene in questi casi.
(Rif. 040)

101 - LA SPOSA MUTA
Il viaggio prosegue ed i viaggiatori giungono in una città dove si stanno celebrando delle nozze. Satana, che non è d'accordo sugli sponsali, interviene e rende muta la sposa. Maria pone il bambino in braccio alla sposa che riacquista immediatamente l'uso della parola.
(Rif. 040)

102 - LA DONNA ED IL SERPENTE
In un'altra città: una donna era andata a lavare i panni al fiume e Satana, in forma di serpente, si era impossessato di lei facendola soffrire orribilmente. Maria porge il bambino alla donna che lo abbraccia e Satana fugge da lei.
(Rif. 040)

103 - LA GIOVINETTA LEBBROSA
Una giovinetta lebbrosa viene lavata con l'acqua che era stata usata per il bagno di Gesù. La giovinetta guarisce e decide di unirsi alla famiglia e seguirla nel viaggio.
(Rif. 040)

104 - DRAMMA AL CASTELLO
In un castello viveva un famosissimo principe, la moglie del quale aveva partorito un bimbo lebbroso.
Il principe, sconvolto, aveva ordinato alla moglie di ucciderlo o di affidarlo a qualcuno che lo portasse lontano dal castello.
La giovinetta dell'evento precedente interviene presso la principessa disperata assicurandola che il bambino verrà guarito.
Si ripete la cura del punto precedente ed il bimbo guarisce.
Ospitalità e generosi doni.
(Rif. 040)

105 - IL MARITO IMPOTENTE
In un'altra città i viaggiatori chiedono ospitalità ad un uomo, recentemente sposato che, a causa di un sortilegio, non aveva ancora potuto avere rapporti con la moglie.
L'uomo li ospita e la sola presenza della famiglia sotto lo stesso tetto scioglie l'incantesimo. Grandioso banchetto.
(Rif. 040)

106 - L'UOMO TRASFORMATO IN MULO
I nostri viandanti vengono ospitati in una casa dove tre donne piangenti accarezzano, baciano e nutrono amorevolmente un mulo, rivestito con un ricco manto.
Le tre disperate raccontano che quello è il loro fratello il quale, in procinto di sposarsi, era stato trasformato in mulo dal sortilegio di donne gelose e malvagie.
Sino ad allora nessun mago era riuscito a sciogliere l'incantesimo.
(Rif. 040)

107 - IL MULO TRASFORMATO IN UOMO
La solita giovinetta rincuora le tre donne e le consiglia di rivolgersi con fiducia a Maria la quale, di buon grado, pone Gesù sul dorso del mulo e questo ritorna uomo.
Normalizzate le cose, l'uomo in questione, che era un bel giovane, sposa la provvidenziale giovinetta. Tutti felici e contenti.
(Rif. 040)

108 - TITO E DUMACO
Attraversando una zona deserta la famiglia si imbatte in due briganti: Tito (Demas) e Dumaco (Gesta).
Dumaco vorrebbe depredare i viandanti ma Tito si oppone e offre a Dumaco, di tasca sua, 40 dracme, a titolo di riscatto, affinchè possano proseguire il loro viaggio.
Gesù annuncia profeticamente che i due briganti saranno destinati a seguirlo sulla croce.
(Rif. 040)

109 - VERSO MATARIEH
Proseguendo il viaggio verso Matarieh (12 km. da Eliopoli) i viandanti passano nei pressi della "città degli idoli" che si trasforma in colline di sabbia.
(Rif. 040)

110 - LA FONTE DI MATARIEH
In questa città Gesù fa sgorgare una fontana dove Maria lava la sua tunica.
(Rif. 040)

ANNO 5 (a.e.v.) - 749 (a.u.c.) * GESU': ANNI 2

111 - AL CAIRO
Secondo l'autore del Vangelo Arabo-Siriaco, Gesù, Giuseppe e Maria avrebbero sostato a lungo in un quartiere del Cairo (Misr-Mesrin). Durante questa permanenza sarebbero stati fatti parecchi miracoli dei quali si è persa memoria.
(Rif. 040,045)

ANNO 4 (a.e.v.) - 750 (a.u.c.) * GESU': ANNI 3

Riferimenti Storici:
MORTE DI ERODE IL GRANDE
Il 13 marzo muore a Gerico Erode il Grande. Aveva 70 anni.
(Rif. 780)

COSTITUZIONE DI TETRARCHIE
I romani dividono la Palestina in tetrarchie ed affidano ad Erode Archelao l'incarico limitato di tetrarca della Giudea.

RICOSTRUZIONE DI QUMRAN
Dopo la morte di Erode il Grande la comunità esseno-zelota rioccupa il territorio e ricostruisce l'insediamento di Qumran, precedentemente distrutto.

RIVOLTE
La datazione è incerta. In questo anno sarebbero scoppiate alcune rivolte, sgominate dal deciso intervento del Governatore Quintilio Varo. Esse sarebbero state guidate da:

    * Giuda il Galileo che, sconfitto, si rifugia sulle montagne del Golan;
    * Simone di Perea, sconfitto e crocifisso;
    * Athrongas, sconfitto e crocifisso.
      (Rif. 995)

INSERTO 09 - Gestione del Potere in Palestina (Secondo la Storia)
Tavola riassuntiva dei nomi di coloro che esercitavano autorità e potere in Palestina ai supposti tempi di Gesù.

ANNI
ROMA
SIRIA
PALESTINA
e.v.
a.u.c.
(IMPERATORI)
(GOVERNATORI/
LEGATI)

(PREFETTI/
PROCURATORI)

(SOVRANI)
-57
697
Pompeo
Gabinio
.
Ircano II
-47
707
G. Cesare
.
.
Ircano II+Erode Antipatro
-27
727
Ottav.Augusto
.
.
Erode il Grande
-16
738
Ottav.Augusto
M.Vis.Agrippa
.
Erode il Grande
-13
741
Ottav.Augusto
M.Tizio
.
Erode il Grande
-9
745
Ottav.Augusto
Sanzio Saturnino
.
Erode il Grande
-6
748
Ottav.Augusto
Quintilio Varo
Sabino ?
Erode il Grande
-4
750
Ottav.Augusto
Quintilio Varo
.
Erode Antipa+
Archelao+
Filippo

1
754
Ottav.Augusto
Gaio Cesare
.
Erode Antipa+
Archelao+
Filippo

4
757
Ottav.Augusto
Vol.Saturnino
.
Erode Antipa+
Archelao+
Filippo

6
759
Ottav.Augusto
Sulpicio Quirino
Coponio
Erode Antipa+
Filippo

9
762
Ottav.Augusto
Sulpicio Quirino
Marco Ambibulo
Erode Antipa+
Filippo

12
765
Ottav.Augusto
C.M.Cretico
Annio Rufo
Erode Antipa+
Filippo

14
767
Tiberio
C.M.Cretico
Annio Rufo
Erode Antipa+
Filippo

15
768
Tiberio
C.M.Cretico
Valerio Grato
Erode Antipa+
Filippo

26
779
Tiberio
C.M.Cretico
Ponzio Pilato
Erode Antipa+
Filippo

34
787
Tiberio
C.M.Cretico
Ponzio Pilato
Erode Antipa
35
788
Tiberio
L.Vitellio
Ponzio Pilato
Erode Antipa
36
789
Tiberio
L.Vitellio
Marcello
Erode Antipa
37
790
Caligola
L.Vitellio
Marullo
Erode Antipa
40
793
Caligola
P.Petronio
E.Capitone
.
41
794
Claudio I
P.Petronio
?
Erode Agrippa I
42
795
Claudio I
.
.
Erode Agrippa I
44
797
Claudio I
.
Cuspio Fado
Erode Agrippa I
46
799
Claudio I
.
Tiberio Aless.
.
48
801
Claudio I
.
Ventidio Cumano
.
49
802
Claudio I
.
Ventidio Cumano
Erode Agrippa II
52
805
Claudio I
.
Antonio Felice
Erode Agrippa II
54
807
Nerone
.
Antonio Felice
Erode Agrippa II
55
808
Nerone
C.U.Quadrato
Antonio Felice
Erode Agrippa II
60
813
Nerone
.
Porcio Festo
Erode Agrippa II
62
815
Nerone
.
Albino
Erode Agrippa II
64
817
Nerone
Cestio Gallo ?
Gressio Floro
Erode Agrippa II
66
819
Nerone
.
Tito
Erode Agrippa II
68
821
Galba ecc.
.
Tito
Erode Agrippa II
69
822
Vespasiano
.
Tito
Erode Agrippa II
70
823
Vespasiano
.
Lucilio Basso
Erode Agrippa II
73
826
Vespasiano
.
Flavio Silva
Erode Agrippa II
74
827
Vespasiano
.
.
Erode Agrippa II
79
832
Tito
.
.
Erode Agrippa II
81
834
Domiziano
.
.
Erode Agrippa II
91
844
Domiziano
.
.
.
96
849
Nerva
.
.
.
98
851
Traiano
.
.
.
117
870
Adriano
.
Giulio Severo
.
*
*
*
.
.
.
*
*
*
.
.
.
*
*
*
.
.
.
306
1069
Costantino I
.
.
.
337
1100
Costantino II
.
.
.

112 - LO SCIVOLO (Cairo/Mesrin)
Al Cairo Gesù, che ha 2 anni e 4 mesi, si unisce, per giocare, ad altri bambini del posto. Sempre per gioco, Gesù si getta da un abbaino e scivola a terra, senza danno, abbracciato ad un raggio di sole.
(Rif. 045)

113 - LE STATUE URLANTI (Cairo/Mesrin)
A Mesrin esistevano delle statue magiche che avevano il potere di urlare quando un nemico si avvicinava alla città. Tali statue però avevano preso l'abitudine di urlare anche quando si avvicinava Gesù.
Giuseppe viene interrogato in proposito, dimostra di non saperne nulla ma poi ritiene più prudente cambiare alloggio per evitare altri guai ed altri sospetti.
(Rif. 045)

114 - IL PESCE SECCO (Cairo/Mesrin)
Alloggiati presso una vedova. Gesù pone un pesce essiccato e salato in una bacinella e lo fa rivivere e nuotare. La vedova ammattisce dallo spavento e li caccia di casa.
(Rif. 030)

115 - UN DISASTRO
In un'altra città, dove esisteva un grandioso tempio dedicato ad Apollo e ad altri idoli.
Durante una grande festa, mentre il tempio era gremito di gente, Gesù entra e provoca il crollo dell'edificio e di tutti gli idoli. Bilancio 291 morti.
Per intercessione di Maria e le suppliche degli scampati, Gesù fa risuscitare 182 persone mentre le altre 109 (sacerdoti e ministri di Apollo) non vengono giudicate degne di salvezza.
(Rif. 045)

E' stata una vera fortuna, per noi posteri, che durante il suo soggiorno al Cairo, Gesù non si sia mai spinto a Giza, tra le piramidi, la sfinge ed altre meraviglie del passato.

ANNO 3 (a.e.v.) - 751 (a.u.c.) * GESU': ANNI 4

116 - L'OSPITALITA DI ELEAZAR
La famiglia viene ospitata per qualche mese (forse al Cairo) da un nobile signore di nome Eleazar, anch'egli esule dalla Giudea da 15 anni.
Eleazar ha un figlio di nome Lazzaro e due figlie Marta e Maria. Il soggiorno termina quando un angelo appare a Giuseppe e lo avverte che ora è possibile tornare in Israele.
(Rif. 045)

117 - SULLA VIA DEL RITORNO (Moab)
Sulla via del ritorno Gesù e la famiglia sostano in una città presso il Mar Morto. Anche quì la presenza di Gesù provoca il crollo di numerosi templi tra lo sgomento e la disperazione degli abitanti.
(Rif. 045)

118 - L'OCCHIO DESTRO (Moab)
Gesù fa amicizia con i bambini del luogo e partecipa ai loro giochi. Durante un litigio un bambino ne colpisce un altro schiacciandogli l'occhio destro. Gesù interviene e lo guarisce all'istante.
(Rif. 045)

119 - GLI OCCHI DEI BAMBINI (Betlemme)
Una grave malattia colpisce agli occhi i bambini del luogo e li porta alla morte. Maria interviene e guarisce i bambini aspergendoli con l'acqua del bagno di Gesù.
(Rif. 040)

120 - LE MOGLI RIVALI (Betlemme)
Due donne, mogli (?) dello stesso uomo, erano in disaccordo tra di loro. Una di queste, Maria, aveva un figlio di nome Cleofa che era stato in precedenza guarito da Maria V. facendogli indossare una tunica confezionata con una fascia di Gesù.
Un giorno la moglie rivale getta Cleofa in un forno per la cottura del pane; la tunica miracolosa spegne le fiamme ed il bambino rimane illeso.
La megera però non demorde e getta il bambino in un pozzo. Il bambino viene ritrovato tranquillamente seduto sulla superficie dell'acqua.
Alla fine arriva la giusta punizione: la rivale stessa inciampa e cade nel pozzo fratturandosi la testa e "tutte le ossa".
(Rif. 040)

121 - LA GUARIGIONE DI BARTOLOMEO (Betlemme)
Una madre aveva due figli gemelli; caduti entrambi ammalati uno era già morto mentre l'altro, Bartolomeo, agonizzante, viene risanato coricandolo nel letto di Gesù e ricoprendolo con i suoi vestiti.
(Rif. 040)

122 - LA DONNA LEBBROSA (Betlemme)
Una donna lebbrosa viene guarita da Maria mediante aspersione con l'acqua del bagno di Gesù.
(Rif. 040)

123 - LA PRINCIPESSA LEBBROSA (Betlemme)
Una principessa era stata ripudiata dal principe suo consorte perchè scoperta affetta da lebbra.
La ex-lebbrosa del punto precedente convince la principessa a recarsi da Maria.
Viene naturalmente risanata con la solita cura. Splendidi doni.
(Rif. 040)

124 - IL DRAGO VAMPIRO (Betlemme)
Una giovane era caduta preda di Satana che la tormentava, presentandosi a lei sotto forma di drago e succhiandole tutto il sangue, sino a ridurla come un cadavere.
La principessa del punto precedente consiglia la madre della giovane di condurla a Betlemme da Maria. L'indemoniata viene aspersa con l'acqua del bagno e poi riceve in dono una fascia del corredo di Gesù, da porsi in capo non appena il drago si fa vivo. Infatti, alla successiva apparizione, la fascia comincia a sprizzare fuoco e fiamme e fa fuggire il demonio per sempre.
(Rif. 040)

125 - ANCHE GIUDA HA DEI PROBLEMI (Betlemme)
Giuda (Iscariota) da bambino era posseduto da Satana che scatenava in lui paurose crisi di furore.
Un giorno Giuda era seduto, per strada, alla destra di Gesù, quando fu assalito dal demonio ed in preda a furia cieca colpi Gesù nel fianco destro. Gesù si mise a piangere e ciò fece fuggire Satana sotto forma di un cane rabbioso.
(L'autore ci informa che lo stesso punto, in cui Giuda colpì Gesù, verrà poi trafitto dalla lancia durante la crocifissione).
(Rif. 040)

ANNO 2 (a.e.v.) - 752 (a.u.c.) * GESU': ANNI 5


126 - LE VASCHE DI FANGO
Un giorno in Galilea, presso il Giordano, Gesù si trastullava alla costruzione (con il solo uso della parola) di vasche e fossatelle di fango nelle quali faceva scorrere acqua melmosa che, a fine percorso, ne usciva purissima.
Un ragazzo invidioso, figlio dello scriba Anna, distrugge per dispetto, con un bastone, il gioco di Gesù il quale, infuriato, lo maledice e lo fa cader morto all'istante.
A fronte delle vibrate proteste dei genitori del morto, Maria convince Gesù a perdonare l'accaduto ed egli risuscita il ragazzo morto con un calcio nel sedere.
(Rif. 030,035,040)

127 - I PASSERI DI FANGO
Dopo quanto sopra Gesù impasta dodici passeri di fango e li fa volare. Di ciò viene aspramente rimproverato perchè era giorno di sabato, notoriamente dedicato ad onorare il Signore.
(Rif. 035,040)

128 - UN RAGAZZO COCCIUTO
Ma non finisce qui. Il figlio dello scriba Anna torna alla carica e distrugge nuovamente le vasche di fango.
Nuova furia di Gesù che lo fa secco per la seconda volta. Nuove proteste e preghiere come da copione precedente. Alla fine Gesù risuscita nuovamente il ragazzo sollevandolo per un orecchio.
(Rif. 035)

129 - L'URTO (Finisce bene)
Mentre Gesù cammina per il paese, un ragazzo giunge di corsa e lo urta in una spalla. Gesù si infuria, lo maledice e lo fa morire sul colpo.
Giuseppe ed i genitori del ragazzo lo rimproverano aspramente; Gesù risponde per le rime ai rimproveri di Giuseppe poi cambia idea e risuscita il malcapitato prendendolo per un orecchio.
(Rif. 035)

130 - L'URTO (Finisce male)
Altra versione del fatto precedente. Gesù, oltre al ragazzo, ammazza ( o rende ciechi) anche i genitori venuti a protestare.
Quando Giuseppe lo rimprovera per l'accaduto Gesù si ribella rinfacciandogli di non essere il suo vero padre.
(Rif. 030)

131 - VICENDE SCOLASTICHE - (Il primo maestro)
Il rabbino Zaccheo, favorevolmente colpito dall'intelligenza del bambino, convince Giuseppe a mandarlo a scuola da lui.
Gesù si oppone dicendo di non averne affatto bisogno, considerata la sua "origine". Comunque, a scuola, si dilunga in una puntigliosa disquisizione sui valori simbolici connessi alla lettera alfa.
Zaccheo si stupisce e rinuncia prudentemente all'incarico.
(Rif. 030,035,040)

132 - VICENDE SCOLASTICHE - (Il secondo maestro)
Questa volta è il rabbino Levi che cerca di indurre Gesù allo studio. Gesù tiene un atteggiamento scostante ed il maestro, irritato, gli dà una bastonata in testa, con un ramo di storace (pianta balsamico-resinosa orientale).
Gesù lo fa immediatamente stramazzare al suolo.
(Rif. 030,035,040)

133 - VICENDE SCOLASTICHE - (Il terzo maestro)
Un terzo rabbino, amico di Giuseppe, chiede gli venga affidato Gesù per una adeguata istruzione.
Gesù si reca a scuola e, tra lo stupore degli astanti, incomincia a dissertare sulla Legge Mosaica.
Si raduna una grande folla e Giuseppe, temendo che anche questo maestro faccia la fine del precedente, prende Gesù e lo riporta a casa.
(Rif. 030)

134 - I PANNI DI SALEM
Gesù, giocando con altri bambini, entra nella bottega del tintore Salem e butta tutti i panni, in attesa di tintura, in una tinozza colma di colore indaco.
Alle grida di protesta del povero tintore Gesù estrae i panni dalla tinozza, ognuno tinto nell'esatto colore che gli competeva.
(Rif. 040)

135 - ZENONE CADE DAL TERRAZZO
Gesù ed alcuni bambini stavano giocando su di un terrazzo quando uno di essi, Zenone, precipita nel vuoto, si uccide e Gesù viene accusato di aver spinto il compagno.
Per discolparsi Gesù risuscita Zenone e lo fa testimoniare a proprio favore.
Terminato il processo e riconosciuta l'innocenza di Gesù, questi fa nuovamente morire Zenone e poi fugge. (Zenone: anche Abias figlio di Thamar, oppure Sinoo)
(Rif. 030,035,040,045)

136 - I PASTICCI DI GIUSEPPE
Giuseppe non era granchè come falegname; sbagliava sovente il taglio delle assi ed era compito di Gesù intervenire per allungarle e riportarle alla giusta misura.
Giuseppe aveva anche lavorato, per due anni, alla costruzione di un trono che gli era stato commissionato da un certo "re di Gerusalemme".
Dopo due anni di indefesso lavoro salta fuori che le misure sono sbagliate e Gesù interviene a sistemare l'opera tirandola da tutte le parti.
(Rif. 040)

137 - IL LEGNAIOLO
Un giovane stava spaccando della legna quando la scure gli cade di mano e lo ferisce gravemente ad un piede. Stava per morire dissanguato quando Gesù interviene e lo risana in un baleno.
(Rif. 030)

138 - GIOCHI D'ACQUA
Seduto presso una fontana Gesù getta della polvere nell'acqua e questa diventa color sangue; poi spruzza i vestiti di alcuni bambini macchiandoli di rosso. Commosso dai loro pianti provvede poi a far sparire le macchie.
(Rif. 045)

139 - LA SORGENTE NELLA ROCCIA
Gesù conduce alcuni bambini fuori città, in gita, nel deserto. Il caldo si fa insopportabile ed alcuni bambini ne muoiono.
Gesù prontamente interviene:

   1. fa sgorgare una sorgente da una rupe
   2. risuscita i bambini morti
   3. popola di pesci l'acqua raccolta ai piedi della rupe
   4. accende, senza fuoco, alcuni rami, affinchè i pesci possano essere arrostiti e mangiati.
      (Rif. 045)

140 - IL BIMBO MORTO NEL DESERTO
Un bimbo di tre anni (Moni figlio di Saruhi), partecipante alla precedente gita, si perde nel deserto e muore.
Si ripete il caso di cui al punto precedente. Gesù viene incolpato della morte del bambino e quando il corpo viene ritrovato lo fa risuscitare per essere discolpato.
Risolto il problema, riammazza il bambino.
(Rif. 045)

ANNO 1 (a.e.v.) - 753 (a.u.c.) * GESU': ANNI 6

141 - SIMONE IL CANANEO
Un bimbo recatosi in montagna, per raccogliere legna, viene morso da una serpe ed è in pericolo di vita. Gesù rintraccia la serpe e la costringe a risucchiare il suo stesso veleno e poi la uccide con una maledizione.
Gesù predice al bambino salvato che, in futuro, egli diverrà suo discepolo.
(Rif. 040)

142 - L'ACQUA NEL MANTELLO
Maria, un giorno, manda Gesù ad attingere acqua alla fonte con una brocca. Accidentalmente la brocca si rompe ma Gesù porta l'acqua a Maria raccogliendola nel suo mantello.
(Rif. 030,035,040)

143 - CAPRETTI
Alcuni ragazzi si rifiutano di giocare con Gesù ed allora egli li trasforma in capretti. Le mamme naturalmente piangono e si disperano sino ad indurre Gesù a ritrasformarli in ragazzi.
(Rif. 040)

144 - UN BUON RACCOLTO
Un giorno Gesù prende una manciata di frumento e la semina. Giunto il tempo della mietitura la raccolta sarà di tre cori di frumento (660 litri) che egli donerà ai poveri.
(Rif. 035)

145 - IL PASSERO D'ARGILLA (Madiam)
Per accattivarsi la simpatia di alcuni bambini della città di Madiam, Gesù modella un passero d'argilla, ci soffia sopra e lo fa volare.
(Rif. 045,135)

146 - I PASSERI D'ARGILLA
Secondo un'altra versione i passeri in questione sarebbero stati 12.

(Rif. 030)

147 - MOSCHE, ZANZARE, ECC. (Madian)
Gesù getta per aria una manciata di polvere e questa si trasforma in un enorme nugolo di mosche e di zanzare, con grande fastidio per gli abitanti e gli animali domestici della città.
Per infastidire in particolar modo i bambini, Gesù getta loro addosso vespe e api generate da palline di argilla.
(Rif. 045)

ANNO 1 (e.v.) - 754 (a.u.c.) * GESU': ANNI 7

148 - GIUSEPPE ED IL RE
Nella città di Bothosoron (?) Giuseppe si reca in visita dal re Barjesus che lo accoglie con grande affetto e benevolenza, gli offre un banchetto e gli concede il permesso di esercitare, in città, il suo mestiere di falegname.
Inoltre il re si accolla l'onere delle lezioni che l'insegnante Gamaliele impartirà a Gesù affinchè possa apprendere le "lettere".
(Rif. 045)

149 - VICENDE SCOLASTICHE - (Il quarto maestro)
Gesù si reca a scuola da Gamaliele e si ripete quì la dissertazione sui valori simbolici delle lettere dell'alfabeto.
(Rif. 045)

150 - GIACOMO E LA VIPERA
Giacomo, fratellastro di Gesù, viene morso da una vipera e sta per morire. Gesù interviene e lo guarisce soffiandogli sulla morsicatura. La vipera scoppia.
(Rif. 030,035,040)

151 - IL BIMBO MORTO
Una donna del vicinato piange disperatamente il suo bimbo morto. Gesù gli pone una mano sul petto e lo fa rivivere.
(Rif. 030)

152 - IL MURATORE MORTO
Durante la costruzione di una casa un muratore muore a causa di un grave incidente. Gesù lo prende per mano e lo risuscita.
(Rif. 030)

ANNO 2 (e.v.) - 755 (a.u.c.) * GESU': ANNI 8

153 - DA GERICO AL GIORDANO
Mentre percorre la strada che da Gerico conduce al Giordano, Gesù entra in una caverna abitata da ferocissimi leoni.
Quando tutti lo danno per spacciato ecco che esce dalla caverna con un codazzo di belve che giocano con lui.
Poi Gesù continua il suo cammino verso il fiume accompagnato dalle belve stesse.
(Rif. 035)

154 - COME MOSE'
Giunto al fiume le acque del Giordano si aprono e Gesù lo attraversa con il suo seguito di leoni.
(Rif. 035)

Sono rimasti in pochi a credere che le acque del Mar Rosso si siano aperte per lasciar passare Mose ed i suoi seguaci. La chiesa stessa dà, dell'evento, versioni meno fantasiose, supponendo che il passaggio sia avvenuto su fondali sabbiosi di paludi, saltuariamente asciutte per normali avvicendamenti stagionali. Queste paludi, scomparse dopo il taglio del canale di Suez, erano impraticabili per i pesanti carri da guerra dell'esercito egiziano.
(Rif. 130)
Non è chiaro se sia riferito a questo episodio: secondo San Giustino (Dialogo con Trifone), che assicura di aver appreso la notizia di prima mano dagli apostoli, Gesù scendendo nel Giordano si sarebbe aperto un passaggio facendo bollire ed infiammare le acque del fiume.

Pare comunque che il Giordano fosse un fiume abituato a questi "favori". Si era già aperto in precedenza al passaggio di Giosuè, di ritorno dall'Egitto, con relativa Arca.

Dopo la morte di Gesù, un altro individuo, solito far stranezze sulle rive del Giordano, sarà un certo Theodas (Tèuda), altro profeta poco fortunato, il quale si vantava con i suoi 400 seguaci (dopo averli convenientemente spolpati) di poter attraversare il fiume senza bagnarsi i piedi.
Nell'825(a.u.c.) circa, i romani sempre sospettosi e diffidenti, dispersero i suoi sprovveduti discepoli, gli tagliarono la testa e la disposero in bellavista sulle mura di Gerusalemme, infilzata su una lancia.

Altri sedicenti messia (che allora spuntavano come i funghi) furono Dosidee (samaritano) e un certo Meandro, finiti regolarmente giustiziati.
(Rif. 780)

155 - UN FANTASTICO RACCOLTO
Mentre Giuseppe stava seminando il grano in alcuni suoi campi, Gesù semina un solo chicco di frumento. Il raccolto risulterà poi essere di 100 cori (22000 litri!) che Gesù distribuirà ai poveri del villaggio.
(Rif. 030)

156 - GIUSEPPE SBAGLIA NUOVAMENTE....
Giuseppe viene incaricato da un ricco cliente di costruire un letto e, come al solito, sbaglia le misure ed una asse risulta essere più corta del dovuto. Provvidenziale intervento di Gesù che rimedia stirando adeguatamente l'asse in questione.
(Rif. 030,035)

157 - ....E POI ANCORA
Questa volta lo sbaglio da correggere si riferisce niente meno che a un padiglione ordinato dal re. Solito rimedio.
(Rif. 045)

ANNO 3 (e.v.) - 756 (a.u.c.) * GESU': ANNI 9

158 - IL RICCO GIUSEPPE
A Cafarnao era morto un uomo ricchissimo di nome Giuseppe e tutta la città ne era addolorata. Gesù suggerisce a Giuseppe (padre) di intervenire a ridar la vita al suo omonimo indicandogli le modalità di intervento.
Giuseppe (padre) esegue:
si reca dal defunto, gli copre il viso con un suo fazzoletto e pronuncia la frase "ti salvi Gesù".
Naturalmente il morto risuscita.
(Rif. 035)

ANNO 4 (e.v.) - 757 (a.u.c.) * GESU': ANNI 10

159 - GESU' VA A LAVORARE
Trovandosi a Tiberiade, Giuseppe affida Gesù al tintore Israele affinchè cominci ad imparare un mestiere. Gesù sembra ben disposto ed ascolta con attenzione gli insegnamenti del maestro.
(Rif. 045)

160 - ISRAELE PARTE
Dopo qualche tempo Israele decide di fare un viaggio di affari ed affida a Gesù i capi di vestiario da tingere, affinchè provveda al lavoro durante la sua assenza. Consigli e raccomandazioni a non finire che Gesù accetta di buon grado. Ed alla fine Israele parte.
(Rif. 045)

161 - COMINCIANO I GUAI
Israele è appena partito che Gesù prende tutti i capi da tingere, in diversi colori, e li caccia in una tinozza colma di colore azzurro. Poi abbandona la bottega e se ne va a giocare.
(Rif. 045)

162 - GIOCHI SCATENATI
Raggiunti i compagni di gioco Gesù si scatena e:

    * sloga loro gli arti
    * li acceca soffiando loro sul viso
    * li terrorizza trasformando un pezzo di legno in un serpente
    * li rende sordi ficcando loro le dita nelle orecchie
    * arroventa una pietra, soffiandoci sopra, e glie la getta addosso
    * porta i compagni sulla riva del lago e cammina sulle acque.

Alla fine Giuseppe lo cattura e lo riporta a casa rimproverandolo aspramente.
(Rif. 045)

163 - ISRAELE RITORNA
Ritornato a casa Israele allibisce e, malgrado Gesù ripristini i vari capi nei dovuti colori, gli tira dietro uno staio di legno che, cadendo a terra, si trasforma immediatamente in un albero da frutta.
Gesù scappa e si nasconde sulle rive del lago e si consola passeggiando sulle acque.
(Rif. 045)

164 - ISRAELE CHIEDE VENDETTA
Israele, sempre più infuriato, accusa Gesù di furto di fronte a tutta la città.
Si organizzano le ricerche del colpevole che Gesù elude facilmente assumendo sembianze diverse (bambino, giovinotto, vecchio).
Ad ogni buon conto, in mancanza del colpevole, viene arrestato Giuseppe.
(Rif. 045)

165 - RITORNA LA PACE
Sbollita un poco l'ira, Israele si rende infine conto di non aver subito danni e che nulla gli è stato rubato. Allora si pente di essere stato troppo impulsivo, ritira la denuncia e tutto ritorna normale.
(Rif. 045)

ANNO 5 (e.v.) - 758 (a.u.c.) * GESU': ANNI 11

166 - MALACHIA E MICHEA
Gesù incontra due fratelli, Malachia e Michea, che si stanno azzuffando per una questione di eredità. Udite le rispettive ragioni Gesù riesce a riconciliarli.
(Rif. 045)

167 - IL MASSO
Gesù conduce un gruppo di ragazzi in un luogo dove si trova un grande masso con una cima molto elevata. Ad un suo cenno il masso si piega e Gesù si siede sulla cima che subito si rialza. Ad un successivo cenno il masso si piega nuovamente e Gesù ridiscende.
(Rif. 045)

168 - IL GIOVANE ACCECATO
Si sparge la voce del precedente miracolo e Gesù viene fermato da un giovane, desideroso di conoscere l'autore di tanto prodigio. Gesù non è disposto a dargli retta e pertanto gli soffia sul viso e lo acceca.
A seguito delle disperate implorazioni del malcapitato gli restituisce la vista.
(Rif. 045)

169 - IL BAMBINO NEL POZZO
Mentre alcuni bambini giocano intorno ad un pozzo uno di essi, Gionata (?), ci cade dentro e muore. Il giudice ritiene Gesù responsabile dell'accaduto. Segue il solito copione già narrato nei punti precedenti.
(Rif. 045)

170 - LE BROCCHE NEL POZZO
Trovandosi presso un pozzo, dove tutta la gente andava ad attingere acqua, Gesù afferra le brocche di alcuni bambini in attesa e le getta nel pozzo dove affondano.
I bambini rimangono stupiti ed impauriti ma Gesù fa riaffiorare le brocche dal fondo e le restituisce.
(Rif. 045)

171 - L'ALBERO SI PIEGA
Prodigio del tutto simile a quello del masso.
(Rif. 045)

172 - UN RAGAZZO MAL MESSO
Un giorno Gesù incontra un ragazzo:

    * lebbroso
    * epilettico
    * senza dita delle mani
    * senza dita dei piedi.

Messo a nudo e steso per terra, Gesù lo cosparge con la polvere del suolo ed immediatamente il ragazzo torna come nuovo, vispo e sano come un pesce.
(Rif. 045)

173 - IL RAGAZZO DI EFTHAIEA
Andando da Emmaus verso il villaggio di Efthaiea, Gesù incontra un giovane lebbroso, coperto di piaghe ed implorante l'elemosina. Interessato al caso di questo giovane, dopo una lunga discussione in tema di fede e medicina, Gesù lo guarisce.
(Rif. 045)

ANNO 6 (e.v.) - 759 (a.u.c.) * GESU': ANNI 12

Riferimenti Storici:
PUBLIO SULPICIO QUIRINO
Publio Sulpicio Quirino, in precedenza console, viene nominato governatore della Siria.

CESAREA
Per decisione di Ottaviano Augusto la città di Cesarea diventa capitale della Giudea che passa sotto la diretta amministrazione di Roma quale Provincia Imperiale.
Come procuratore viene nominato Coponio e si decide di attuare un (nuovo ?) censimento di natura fiscale.
Malcontento e ribellione degli ebrei che contestano la decisione in base a quanto contenuto nelle "loro scritture".

ERODE ARCHELAO
Erode Archelao viene deposto ed esiliato.

ERODE ANTIPA
Erode Antipa viene nominato tetrarca della Galilea e della Perea.

174 - HIRAM IL SIRIACO
Gesù incontra nel villaggio di Buboron(?) un uomo, trentenne, di nome Hiram, proveniente dalla Siria ed al momento gravemente ammalato e totalmente indigente. Lunga discussione su problemi di fede e successiva guarigione.
(Rif. 045)

175 - KHOIRATAR E GOHARTAR
Erano due soldati venuti in Palestina al seguito dei Magi e qui rimasti. Gesù li incontra mentre stanno litigando sulla spartizione di certi guadagni. Si intavola una lunga chiacchierata in tema di fede ed alla fine Gesù li riconcilia.
(Rif. 045)

176 - IL MEDICO MENDICANTE
Essendo prossima la festa della Pasqua, Gesù si mette in cammino verso Gerusalemme ed incontra un vecchio medico, a sua volta figlio di un medico, assai malandato: storpio, semicieco e sordo. Incapace di curare se stesso si era ridotto alla mendicità.
Gesù ottiene da lui una professione di fede nella trinità (!!!) e poi lo guarisce.
(Rif. 045)

177 - GESU' TRA I DOTTORI
Conclusa la festa della Pasqua, Giuseppe e Maria si mettono in cammino verso casa ma dopo un giorno di marcia si accorgono che Gesù non è con loro. (Alquanto distratti!!)
Tornano preoccupati a Gerusalemme e dopo tre giorni di ricerche lo trovano al Tempio, seduto tra i dottori, gli anziani e gli scribi intento ad interrogarli ed a rispondere alle loro domande.
Gesù suscita la meraviglia e l'ammirazione dei presenti per le sue conoscenze sui libri della Legge, sull'astronomia e sulle scienze naturali in genere.
(Rif. 015,030,040)

178 - RITORNO A CASA
Gesù ritorna con la famiglia a Nazaret e non da più segni di attività.
Dopo il frenetico avvicendarsi di eventi miracolosi relativi alla prima infanzia, scende il silenzio sui successivi 18/20 anni della vita di Gesù. Riapparirà sulla scena nell'anno 779 (a.u.c.).

Cosa abbia fatto Gesù sino all'età di 33 anni (780 a.u.c.) non è dato sapere. I vangeli non ne parlano e la chiesa tace ostinatamente.
Questo ha dato luogo a numerose ipotesi alcune delle quali (le meno fantasiose) sono riportate in seguito, nella Parte VI del presente studio.

ANNO 7 (e.v.) - 760 (a.u.c.) * GESU': ANNI 13

Riferimenti Storici:
CENSIMENTO FISCALE
Viene attuato il Censimento Fiscale, condotto da Quirino e da Coponio.

LA RIVOLTA DI GIUDA IL GALILEO
Giuda il Galileo guida la rivolta contro il censimento fiscale; questo provoca a Gerusalemme, durante la festività pasquale, un pesante eccidio di pellegrini.
Giuda il Galileo ne esce sconfitto e ucciso.
Prenderanno il suo posto i figli:

    * Giovanni (il primogenito) (forse il Gesù secondo recenti ipotesi)
    * Simone
    * Giacomo il Maggiore
    * Giuda
    * Giacomo il Minore
    * Giuseppe
    * Menahem.


Giuseppe Flavio, nel II Libro della sua opera Guerra Giudaica, parla di Giuda il Galileo (figlio di Ezechia e presunto padre di Jeshu) come di un falso profeta che aveva raccolto intorno a sè circa 30000 seguaci. La cifra va notevolmente ridimensionata.
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Se si accetta l'idea, ormai abbastanza diffusa e documentata, che il presunto messia fosse
un partigiano esseno/zelota,

allora la figura di Gesù potrebbe essere individuata in
Giovanni, il primogenito di Giuda il Galileo.
(Rif. 760)

GIUDA IL GALILEO E IL SADDUC
Durante la rivolta contro il censimento, Giuda il Galileo (fondatore del movimento zelota) sarebbe stato affiancato da un misterioso sacerdote indicato come il "Sadduc". Ciò sarebbe in linea con il concetto esseno del duplice messia; in questo caso:

    * Giuda, discendente di Davide, è il messia politico
    * Il Sadduc, discendente di Aronne, è il messia religioso.


INSERTO 10 - La Società Palestinese (Secondo la Storia)
Ai tempi riferiti allo pseudo Gesù la società palestinese era prevalentemente pastorale, integrata da una modesta presenza contadina e di pescatori; la presenza di artigiani e commercianti era alquanto limitata, sufficiente alle contenute esigenze della popolazione. In complesso il tenore di vita era abbastanza basso, al limite della miseria.
D'altro canto, all'epoca, il paese non consentiva molto di più.
Su quanto conosciuto intorno al 1760 e.v., (anche se non probante) Voltaire così si esprimeva:

Ho parlato con alcuni uomini di tutte le nazioni che venivano di là; e tutti mi hanno detto che la situazione di Gerusalemme è spaventosa; che il paese d'intorno è tutto sassi; che le montagne sono nude; che il famoso fiume Giordano non è più largo di quaranta o cinquanta piedi; che il solo distretto buono di quel paese è Gerico...
Insomma, tutti ne parlano come parlava san Gerolamo, che abitò così a lungo a Betlemme, e che dipinge quella contrada come il rifiuto della natura; egli dice che d'estate non c'è neppure l'acqua da bere.
(Rif. 712)

LA LINGUA
La lingua normalmente parlata era l'aramaico seguito dal greco, quest'ultimo limitatamente a certi strati della popolazione. La lingua ebraica non era quasi mai parlata; serviva unicamente per la lettura dei testi sacri, scritti in ebraico antico.

IL GOVERNO
Dopo la conquista del territorio da parte dei romani, le condizioni di governo nelle varie provincie erano alquanto mutevoli. Roma lasciava una certa autonomia nel campo amministrativo e nella gestione di problemi di natura tipicamente interna; a tale scopo nominava (o eliminava) re, tetrarchi ed etnarchi secondo le esigenze e le emergenze del momento. I governanti locali disponevano di milizie proprie (in genere mercenarie) ma non in misura sufficiente da preoccupare gli occupanti.
Le elites locali erano, in larga parte, costituite da rappresentanti delle famiglie sacerdotali insediate dagli occupanti.


LE RELIGIONI
Non è corretto ritenere che la religione mosaica, (giudaismo), fosse l'unica praticata nel paese. Per quanto preponderante, essa spartiva la presa sulla mente dei palestinesi, con altri culti come quelli di:

    * Baal
    * Zeus/Giove
    * Iside
    * Adonis
    * Serapide
    * e molti altri.

Resta comunque il fatto che, all'epoca, il giudaismo era il più praticato, almeno in Giudea e a Gerusalemme, e godeva di una certa protezione da parte dei Romani che influenzavano, per motivi politici, la nomina dei sacerdoti alla direzione del tempio.

A questo proposito, una menzione a parte meritano i samaritani, abitanti la regione centrale della Palestina (Samaria) che separa praticamente la Galilea dalla Giudea.
Rispetto all'ortodossia verso la Legge Mosaica come la intendevano i giudei, i samaritani erano considerati degli scismatici in quanto ritenevano loro stessi i veri prescelti da dio alla guida del popolo ebraico; avevano costruito sul Monte Garizim un Tempio, un luogo di culto (dedicato anche a molte divinità pagane) in contrasto ed in opposizione alle autorità religiose del Tempio di Gerusalemme.

LA CULTURA
Secondo un recente studio (W.Harris - Columbia University) il livello culturale della popolazione era minimo. L'85-90% della popolazione era analfabeta. Alcuni sapevano leggere ma non scrivere. Quelli che sapevano leggere e scrivere (sacerdoti, scribi, pubblicani) erano una minima parte della popolazione attiva.

Difficile dunque stabilire una ripartizione della popolazione in gruppi sociali, religiosi, caste, partiti o altri raggruppamenti. Si possono annoverare solo alcuni gruppi principali.

    * EBIONITI - (Ebionim, Evyonim = poveri, umili, anche: sciocchi). Praticamente la maggioranza della popolazione.
      Persone generalmente povere e, per necessità, di costumi molto morigerati, molti probabilmente vegetariani. Erano ritenuti poco più che plebe e, pur assomando anche artigiani e piccoli commercianti, comprendevano pastori, agricoltori, salariati, mano d'opera disponibile e schiavi.
      Gli ebioniti consideravano Gesù come un profeta-rivoluzionario, incaricato da YHWH di porre fine alle ingiustizie sociali che opprimevano il paese. Come un moderno"Che Guevara".
      Simili a loro erano anche gli appartenenti a particolari sette: i Nicolaiti e gli Encratiti (Encratici). Si presume fondati da un certo Nicola (un diacono legato ai primi apostoli) che rifiutavano l'uso del vino e celebravano l'eucaristia con pane ed acqua.

    * SACERDOTI - Si puo' dire fosse un "mestiere" elitario ed ereditario. Solo gli appartenenti alla tribù di Levi, che non disponevano di un territorio proprio, potevano accedere al sacerdozio a pieno titolo. Esisteva anche una categoria di sacerdoti di rango inferiore, detti Leviti. Il sommo sacerdote del Tempio era nominato dal re o dal tetrarca in carica. Esercitava le funzioni sacerdotali per un anno, poi poteva essere sostituito o riconfermato con il sovrano beneplacito.

    * FARISEI - (i Perushin, i separati). Appartenenti ad una corrente religiosa, conservatrice e fortemente nazionalista, fondata poco tempo prima della nascita di Gesù dal rabbino Hillel, contemporaneo di Gamaliele.
      Erano cultori, quasi fanatici, delle tradizioni orali della Legge (Talmud) e seguivano scrupolosamente precetti minuziosi, perdendosi a volte in un formalismo esasperato. Si consideravano una casta elitaria e snobbavano le altre categorie quali scribi, pubblicani e popolani in genere, da loro considerati impuri.
      I farisei credevano nella risurrezione come ad un privilegio riservato unicamente agli ebrei morti in Palestina. Quelli morti fuori sede sarebbero stati segretamente portati presso Gerusalemme per ritrovare le loro anime (!!!)
      Malgrado le diatribe e le invettive lanciate contro di essi (Vangeli Canonici, Atti), in fondo, per il loro nazionalismo, erano i piu' vicini all'idea messianica di Gesù.
      Non si puo' comunque dire che fossero un gruppo monolitico. Attraverso un gioco di sottili "distinguo" erano divisi in almeno 7 gruppi:
          o le spalle larghe
          o i vacillanti
          o gli sbattitesta
          o gli umili perfetti
          o i farisei di calcolo
          o i farisei della paura
          o i farisei del dovere

    * SADDUCEI - (Tsedukim) Costituivano una setta ed appartenevano ad una corrente religiosa, non proprio conservatrice. Si consideravano aristocratici internazionalisti e la loro formazione culturale aveva una matrice fortemente ellenica. Erano cultori della Legge originale di Mose (Torah), cosa che li metteva in posizione diametralmente opposta a quella dei Farisei. Erano fermamente convinti che l'anima morisse con il corpo.

    * SCRIBI - (Soferim) Categoria di persone con molte affinita' con i Farisei. Non erano sacerdoti e neanche Leviti pero' svolgevano un ruolo importante come "Dottori della Legge" della quale erano commentatori autorevoli.

    * PUBBLICANI - Erano in pratica funzionari dello Stato e dato che lo Stato, a quei tempi, si manifestava solo attraverso la riscossione delle imposte, erano visti come il fumo negli occhi, vessatori del popolo e conseguentemente grandi peccatori.

    * MILITARI - Escludendo naturalmente le truppe romane di occupazione, si possono rammentare le Guardie del Tempio al soldo dei sacerdoti (oggi qualcuno le chiamerebbe Guardie Svizzere) e le Milizie Ausiliarie dei governanti in carica, normalmente truppe mercenarie di provenienza estera.

    * ESSENI - Fantasmi inquietanti, recentemente affiorati dalle brume dei secoli, sui quali varrà la pena di soffermarsi più avanti.

179 - NASCITA DI SAULO
Si suppone che in questo anno, Saulo sia nato a Tarso in Cilicia.
Le opinioni sono discordanti e indicano anni diversi, dal 758 al 763(a.u.c.).
(Rif. 130)

ANNO 8 (e.v.) - 761 (a.u.c.) * GESU': ANNI 14
ANNO 9 (e.v.) - 762 (a.u.c.) * GESU': ANNI 15

Riferimento Storico:
MARCO AMBIBULO
Marco Ambibulo viene nominato Prefetto della Giudea.

ANNO 10 (e.v.) - 763 (a.u.c.) * GESU': ANNI 16
ANNO 11 (e.v.) - 764 (a.u.c.) * GESU': ANNI 17
ANNO 12 (e.v.) - 765 (a.u.c.) * GESU': ANNI 18


Riferimento Storico:
ANNIO RUFO
Annio Rufo viene nominato Prefetto della Giudea.

ANNO 13 (e.v.) - 766 (a.u.c.) * GESU': ANNI 19

180 - PRE-ANNUNCIO A GIUSEPPE
Un angelo annuncia a Giuseppe che dovrà morire entro un anno.
(Rif. 055)

ANNO 14 (e.v.) - 767 (a.u.c.) * GESU': ANNI 20


181 - MORTE DI GIUSEPPE
Giuseppe muore a Nazaret all'età di 111 anni.
Durante l'agonia la sua anima si trasferisce nella gola, poi si libera e alcuni angeli l'avvolgono in un panno di seta e la portano in cielo, mentre il corpo viene deposto nel sepolcro del padre Giacobbe.
(Rif. 055)






Riferimento Storico:
TIBERIO IMPERATORE
Muore Ottaviano Augusto e gli succede Tiberio.

ANNO 15 (e.v.) - 768 (a.u.c.) * GESU': ANNI 21
ANNO 16 (e.v.) - 769 (a.u.c.) * GESU': ANNI 22
ANNO 17 (e.v.) - 770 (a.u.c.) * GESU': ANNI 23
ANNO 18 (e.v.) - 771 (a.u.c.) * GESU': ANNI 24

Riferimento Storico:
NOMINA DI CAIFA
Caifa viene nominato sommo sacerdote; manterrà questa carica sino al 790(a.u.c.)
(Rif. 130)

ANNO 19 (e.v.) - 772 (a.u.c.) * GESU': ANNI 25
ANNO 20 (e.v.) - 773 (a.u.c.) * GESU': ANNI 26
ANNO 21 (e.v.) - 774 (a.u.c.) * GESU': ANNI 27
ANNO 22 (e.v.) - 775 (a.u.c.) * GESU': ANNI 28
ANNO 23 (e.v.) - 776 (a.u.c.) * GESU': ANNI 29
ANNO 24 (e.v.) - 777 (a.u.c.) * GESU': ANNI 30
ANNO 25 (e.v.) - 778 (a.u.c.) * GESU': ANNI 31
ANNO 26 (e.v.) - 779 (a.u.c.) * GESU': ANNI 32


Riferimenti Storici:
NOMINA DI PONZIO PILATO
Ponzio Pilato giunge a Cesarea (Giudea), inviato da Tiberio per rivestire la carica di Prefetto della Provincia. Suo superiore diretto è il Governatore della Siria, Cretico.

PONZIO PILATO PROFANA IL TEMPIO
Poco dopo il suo arrivo in Palestina Pilato (presumibilmente senza malizia) ordina che la Torre Antonia venga addobbata con stendardi raffiguranti le insegne di Roma ed immagini degli dei dell'olimpo romano.
I giudei la giudicano una profanazione del Tempio adiacente e nasce una mezza sommossa. Una delegazione si reca da Pilato per protestare e questi si affretta a far togliere gli stendardi.
(Rif. 172)

Il testo riporta una mappa del "TEMPIO" quale poteva essere dopo la ricostruzione. (Anno 820 a.u.c.)

INSERTO 11 - Il Tempio
Praticamente non esiste nessuna prova storica dell'esistenza del primo Tempio eretto da Salomone; il sospetto che si tratti di uno dei tanti miti è più che giustificato. Alcuni autori hanno ipotizzato che si trattasse di una costruzione precaria in legno o addirittura di un tendone.

Quanto all'Arca lo scrittore G. Hancock sostiene la tesi, alquanto fantasiosa, che si trattasse di una specie di pila o di un accumulatore in grado di produrre effetti elettromagnetici che allora potevano essere considerati prodigi divini.

Visto che poi nessuno è in grado di dimostrare, documenti o reperti alla mano, che Mosè sia effettivamente esistito, le basi del monoteismo giudaico appaiono quindi alquanto inconsistenti.

In quanto al Tempio che egli [Salomone] fece costruire, e che gli Ebrei hanno stimato come la più bella opera del mondo, i Bramante, i Michelangelo e i Palladio, se avessero visto quella costruzione, non l'avrebbero certo ammirata. Era una specie di piccola fortezza quadrata, che rinchiudeva un cortile, e in questo cortile c'era un edificio lungo quaranta cubiti [m. 22], e un altro di venti [m. 11]; e sappiamo soltanto che questo secondo edificio, che era propriamente il tempio, l'oracolo, il Sancta Sanctorum, aveva anche 20 cubiti di larghezza, e venti di altezza. Non c'è oggi architetto in Europa che non considererebbe una tal costruzione come un monumento di barbari.
(Rif. 712)

Nel 308(a.u.c.) l'imperatore Ciro consente il ritorno in patria ad alcuni ebrei esiliati a Babilonia, guidati dal principe giudeo Sesbassar, il quale provvede alla ricostruzione del Tempio.
La costruzione, terminata nel 313(a.u.c.), viene successivamente migliorata, con il consenso di Artaserse II, da Neemia e da Esdra.
Nel 734(a.u.c.) Erode il Grande ordina il rifacimento dell'edificio portandolo al suo massimo livello di splendore. Il locale del Debir, mancando l'Arca, viene lasciato vuoto ma si continua a considerarlo il luogo in terra dove YHWH manifesta la sua presenza; un punto di riferimento per tutti i giudei credenti.
Il Tempio venne definitivamente distrutto dai romani nell'822(a.u.c.); sulla sua area ora sorge una moschea.

Il Tempio era ricoperto da lastre d'oro e all'alba rifletteva la luce con tanta intensità da abbagliare coloro che lo ammiravano. Per chi arrivava a Gerusalemme appariva da lontano come una montagna bianca di neve perchè le parti non ricoperte d'oro erano di marmo bianchissimo.
(Rif. 180)

Del Tempio non è rimasto che un muro (Muro del Pianto), meta odierna di pellegrinaggio e di devozione per gli ebrei.
Il Tempio, centro del potere sacerdotale, era il simbolo dell'unità del popolo ebraico e meta obbligata di pellegrinaggio, di tutti gli ebrei maschi, durante le principali festività religiose.

Il Tempio era una prerogativa di Gerusalemme. Nelle altre località il culto veniva esercitato nelle sinagoghe di costruzione molto più modesta.

Questo edificio era, in ultima analisi, una enorme beccheria, dalla quale si diffondevano i miasmi di centinaia di animali sacrificati ogni giorno da un popolo imbecille ad un dio inesistente. Si suppone che la maggior parte degli animali sacrificati fosse destinata al nutrimento della classe sacerdotale mentre il resto era venduto nelle macellerie della città.

La sinagoga veniva costruita orientando la porta principale verso Gerusalemme e poteva avere una superficie di 200-300 mq. In questo locale le funzioni, condotte da un anziano (non sacerdote), consistevano principalmente nella lettura delle scritture, il giorno di sabato, nella preghiera collettiva e nella istruzione religiosa. Arredi d'obbligo: un armadio per custodire la Torah, un candeliere a sette bracci e uno scanno di legno ove sedeva il lettore della Torah.
Nelle prime sinagoghe era previsto anche un matroneo, cioè una zona separata riservata alle donne.

La costruzione del Tempio fu motivo per l'abolizione, forzosa e cruenta, dei culti delle alture largamente praticati dai samaritani sulle sommità di numerosi monti del paese.

Mentre ai nostri giorni è perfettamente naturale che politica e religione siano poteri separati (ma non sempre, almeno in Italia), che a volte seguono vie parallele ed altre no, ai tempi di Gesù politica e religione erano in perfetta simbiosi; erano una cosa sola. Per questo il Tempio, oltre a essere il centro religioso, era anche il centro politico che orientava e pilotava le decisioni dei governanti locali (Roma permettendo). Strettamente collegato al Tempio era il Sinedrio, ad un tempo organo giuridico e consiglio supremo di Israele in materia politico-religiosa, agendo s'intende nell'ambito delle libertà concesse dagli occupanti romani. Era composto da due sezioni:
- il Gran Sinedrio di natura politica,
- il Bet Din di natura religiosa.
Il Sinedrio era presieduto dal sommo sacerdote di turno ed era composto da 71 membri comprendenti:
- sacerdoti
- anziani
- scribi

Tra gli aspetti meno sacrali del Tempio occorre ricordare che sulla spianata che circondava l'edificio e sotto i porticati si svolgeva il più grande mercato della Palestina.
Si poteva comprare di tutto: dal bestiame alle vivande, dagli ornamenti preziosi alle più modeste suppellettili domestiche.
La casta sacerdotale gestiva una enorme quantità di denaro, facendo funzioni che oggi potrebbero essere definite di tesoreria pubblica o di banca nazionale. I sacerdoti accettavano in deposito denaro di terzi e lo reinvestivano finanziando imprese commerciali o facendo prestiti ad usura. Quella dei cambiavalute era una funzione affidata ai laici, in quanto il Tempio riconosceva e gestiva unicamente monete in corso e circolanti sul territorio palestinese: le valute estere dovevano essere convertite. Era considerata valuta estera anche la moneta romana!

Durante le principali ricorrenze religiose, quando sulla spianata si accalcavano migliaia di persone, l'ordine pubblico era assicurato dal presidio romano che schierava i suoi uomini lungo i porticati che circondavano il complesso Tempio/Mercato.


182 - PREDICAZIONE DI GIOVANNI BATTISTA
Dopo aver vissuto a lungo nel deserto, Giovanni Battista riappare sulle rive del Giordano (Betania di Transgiordania o presso Gerico?) ed inizia il suo ciclo di predicazioni. Veste una pelle di cammello e si nutre di locuste e miele selvatico. Pratica il rito del battesimo.
(Rif. 005,010,015,020,060)

183 - POLEMICHE DI GIOVANNI BATTISTA
Giovanni Battista non è sempre molto compiacente con chi si reca ad interrogarlo durante le sue predicazioni. E' particolarmente critico nei confronti di Erode Antipa e della sua convivente Erodiade.
(Rif. 015)

ANNO 27 (e.v.) - 780 (a.v.c.) * GESU': ANNI 33

184 - BATTESIMO DI GESU'
Gesù si fa battezzare da Giovanni Battista, inizialmente assai turbato ed esitante. A fine battesimo una colomba bianca (spirito santo) scende su Gesù.
Voci declamanti dal cielo.
(Rif. 005,010,015,020,060)


185 - LE TENTAZIONI NEL DESERTO
Dopo il battesimo, Gesù viene sospinto dallo spirito santo nel deserto (dalle parti di Qumran ?) dove resta per 40 giorni, a digiuno e tentato per tre volte dal diavolo. Vinte le tentazioni, alcuni angeli lo servono di cibo e bevande.
(Rif. 005,010,015)

Un essere umano può restare sino a 40 giorni senza mangiare a condizione però che beva. Nel deserto, particolarmente nella stagione calda, senza bere non si va oltre i sei giorni e necessitano dai 5 ai 6 litri di acqua al giorno.

186 - GESU' LA VEDE BRUTTA
Tornato a Nazaret (?) si reca, il sabato, nella sinagoga e si alza a leggere il libro del profeta Isaia. A fine lettura annuncia che la profezia di Isaia si è avverata e lascia intendere essere lui il nuovo messia.
I presenti si indignano e lo trascinano sul ciglio di un burrone (?) decisi a scaraventarlo nel vuoto; Gesù riesce a liberarsi e si allontana indenne.
(Rif. 015)

Nazaret si trova in Galilea e dista circa 120 Km da Gerusalemme e 25 Km dal Lago di Tiberiade. Si estende su di un terreno piano, vagamente ondulato, dove non c'è traccia di burroni o precipizi ove gettare un qualsiasi incauto messia.
Oltre a tutto, non è certo che esistesse ai tempi di Gesù. Giuseppe Flavio, preciso e puntiglioso nelle sue descrizioni della Palestina di allora, ne ignora completamente l'esistenza. Se esisteva, doveva essere un insignificante gruppo di tuguri ed il suo nome è stato utilizzato, in seguito, per confondere le idee sul significato dello scomodo termine NAZARENO. Tutto lascia supporre che invece di Nazaret si trattasse della località di GAMLA.
(Rif. 176,180)

GAMLA or GAMALA (Secondo la Storia)
Malgrado le precise descrizioni di G. Flavio, l'esistenza di questa città e' stata ignorata (ad arte?) sino al 1967, quando, durante la "guerra dei sei giorni", alcuni militari israeliani ne scoprirono le rovine, sulle alture del Golan, quasi a picco sul Lago di Tiberiade ed a 200 Km da Gerusalemme.

Stando a quanto ci dice Giuseppe Flavio:
(Rif. 180):
si affacciava a mezzogiorno e la sua sommità meridionale, elevandosi ad una smisurata altezza, formava la rocca della città, sotto cui un dirupo privo di mura piombava in un profondissimo burrone. Era vicina alla sponda del Lago di Tiberiade.

Secondo D.Donnini (da una recente relazione di viaggio):
(Rif. 176)

    * si trova sulla sponda orientale del lago;
    * era la patria di Giuda il Galileo e di tutta la sua setta: i galilei appunto, i quali, nonostante l'appellativo, non venivano dalla Galilea ma dal Golan; (Gaulanitide in greco)
    * oggi mostra i resti di una sinagoga di quel periodo, collocata al centro di un villaggio sul monte; le rovine sono situate non lontane dalla riva golanita del Lago di Tiberiade ed, a meno di 5 minuti di cammino, da uno spaventoso precipizio.

187 - SCELTA DEI PRIMI APOSTOLI
Le modalità di scelta dei primi apostoli variano secondo gli autori:


   1. inizialmente sono quattro ed esattamente SIMONE (Pietro) ed il fratello ANDREA figli di Giovanni, pescatori nonchè GIACOMO e GIOVANNI figli di Zebedeo, anch'essi pescatori, scelti da Gesù sulle rive del lago di Tiberiade;
      (Rif. 005,010)
   2. sono gli stessi del punto a) che si convincono a seguire Gesù dopo aver assistito ad una pesca miracolosa;
      (Rif. 015)
   3. il primo apostolo ANDREA (il Protoclita) sarebbe stato affidato a Gesù da Giovanni Battista. Successivamente si aggregano SIMONE, FILIPPO DI BETSAIDA e BARTOLOMEO (Natanaele);
      (Rif. 020)
   4. i primi apostoli furono sette, scelti a Cafarnao nella casa di SIMONE (Pietro) e cioè:
          * i fratelli GIACOMO e GIOVANNI figli di Zebedeo
          * i fratelli SIMONE e ANDREA
          * TADDEO, SIMONE ZELOTA e GIUDA ISCARIOTA, ebioniti.
            (Rif. 060)


188 - L'INDEMONIATO DI CAFARNAO
Mentre predica nella sinagoga di Cafarnao un uomo, dallo "spirito immondo", apostrofa duramente Gesù.
Gesù lo riprende severamente e lo spirito immondo abbandona l'uomo e fugge.
(Rif. 010,015)

189 - LA SUOCERA DI PIETRO
La suocera di Pietro soffre per una gran febbre; Gesù la guarisce all'istante toccandola con una mano.
(Rif. 005,010,015)

190 - IL LEBBROSO
Un lebbroso chiede a Gesù di essere guarito ed egli lo accontenta toccandolo con una mano; poi gli raccomanda di recarsi da un sacerdote per la certificazione della guarigione.
(Rif. 005,010,015,135)

191 - IL PARALITICO
Gesù si trova a Cafarnao e la casa che lo ospita è assediata da una folla di postulanti. Un paralitico, steso su una barella, viene introdotto nella casa attraverso un varco praticato nel tetto; Gesù lo guarisce.
(Rif. 005,010,015)

192 - LA CHIAMATA DEL PUBBLICANO
Matteo (Levi), figlio di Alfeo, espressamente invitato da Gesù, abbandona il banco delle gabelle e si aggrega al gruppo degli apostoli.
(Rif. 005,010,015,855)

Per la precisione: Matteo, nella sua funzione di "pubblicano" era un appaltatore per la ricossione delle imposte per conto del governo di Erode Antipa, allora tetrarca della Galilea.
Resta un mistero come questo fantomatico Matteo abbia potuto, "così sui due piedi", risolvere il suo contratto di appalto con l'amministrazione di Erode Antipa. Chi avrebbe pagato le pesanti penali per la risoluzione di questo contratto?

193 - A CENA CON MATTEO
Gesù partecipa ad una cena, a casa del pubblicano Matteo, ora apostolo, in compagnia di persone ritenute poco raccomandabili e si pone al centro di aspre critiche da parte di scribi e farisei.
(Rif. 005,010,015)

IL METABOLISMO DI GESU'.
A proposito di mangiare, S. Valentino (c. 270 d.C.) ci informa che:
il cibo che Gesù mangiava non si corrompeva all'interno del suo corpo.......Mangiava e beveva come un uomo ma, considerata la sua natura essenzialmente spirituale, lo faceva in maniera particolarissima, non restituendo gli alimenti.
(Rif. 760)

194 - LA SCELTA DEGLI APOSTOLI
Gesù si reca su di un monte e dopo una notte di preghiera nomina definitivamente i 12 apostoli:


    * Simone(Pietro) e Andrea, fratelli
    * Giacomo e Giovanni, fratelli figli di Zebedeo (anche: figli del tuono)
    * Filippo di Betsaida
    * Bartolomeo
    * Matteo (Levi), ex pubblicano
    * Tommaso
    * Giacomo, figlio di Alfeo
    * Simone (detto anche Lo Zelota o Il Cananeo)
    * Taddeo (Giuda), figlio di Giacomo
    * Giuda Iscariota, ex pubblicano
      (Rif. 010,015)

INSERTO 12 - GLI APOSTOLI (Secondo il mito e la leggenda)
I quattro evangelisti non sono molto d'accordo sul nome degli apostoli di Gesù e neanche sul loro numero. La seguente tavola mette in evidenza le differenze.

MATTEO
MARCO
LUCA
GIOVANNI
Simone(Pietro)
Simone(Pietro)
Simone(Pietro)
Simone(Pietro)di Giovanni
Andrea fr. di Simone
Andrea
Andrea fr. di Simone
Andrea fr. di Simone
Giacomo di Zebedeo
Giacomo di Zebedeo
Giacomo
Giacomo di Zebedeo
Giovanni fr. di Giacomo
Giovanni fr. di Giacomo
Giovanni
Giovanni di Zebedeo
Filippo
Filippo
Filippo
Filippo di Betsaida
Tommaso
Tommaso
Tommaso
Tommaso(Didimo)
Giuda Iscariota
Giuda Iscariota
Giuda Iscariota
Giuda Iscariota di Simone
Bartolomeo
Bartolomeo
Bartolomeo
*
Giacomo di Alfeo
Giacomo di Alfeo
Giacomo di Alfeo
*
Matteo(pubblicano)
Matteo
Matteo
*
Simone(cananeo)
Simone(cananeo)
Simone lo zelota
*
Taddeo (coraggioso)
Taddeo (coraggioso)
Giuda fr. di Giacomo
*
*
*
Simone(zelota)
*
*
*
Giuda di Giacomo
*
*
*
*
Natanaele da Cana
*
*
Mattia
*
*
*
*
Discepolo prediletto

Utilizzando fonti diverse si possono ottenere le seguenti schede indicative, di natura ovviamente mitica, dove traspare, con una certa evidenza, l'appartenenza di alcuni di essi al movimento combattente jahvista.

PIETRO
.
Altri nomi:
Kepha, Cefa, Simone Bar-Jona (Bar-Jona=partigiano/terrorista), Boanerghes (Figlio del Tuono)
Paternità:
Giovanni
Maternità:
=
Nascita:
a Betsaida e residente a Cafarnao
Attività:
pescatore
Coniugato:
si
Parentele:
fratello di Andrea
Missioni:
Antiochia, Corinto e Roma
Decesso:
Prima versione: giustiziato in Palestina nel 799 a.u.c. (46 e.v.) da Tiberio Alesandro
Seconda versione: giustiziato a Roma nell'820(a.u.c.). Catturato dal prefetto Agrippa, per ordine di Nerone, viene crocifisso a testa in giù.


ANDREA
.
Altri nomi:
(Il Protoclita)
Paternità:
Giovanni
Maternità:
=
Nascita:
a Betsaida e residente a Cafarnao
Attività:
pescatore
Coniugato:
==
Parentele:
fratello di Simone-Pietro
Missioni:
Epiro, Grecia, Tracia, Armenia, Georgia, Scizia (Russia).
Ha fondato la Chiesa di Costantinopoli.

Decesso:
arrestato a Patrasso, flagellato ed ucciso su una croce ad X

GIACOMO
.
Altri nomi:
Figlio del Tuono (partigiano)
Paternità:
Zebedeo
Maternità:
Maria di Salomè, sorellastra di Maria V.
Nascita:
Betsaida
Attività:
pescatore
Coniugato:
==
Parentele:
cugino di Gesù; fratello dell'apostolo Giovanni
Missioni:
==
Decesso:
passato a fil di spada (o decapitato) a Gerusalemme, probabilmente nel 795(a.u.c.)

GIOVANNI
.
Altri nomi:
Giovanni il Minore, Figlio del Tuono (partigiano)
Paternità:
Zebedeo
Maternità:
Maria di Salomè, sorellastra di Maria V.
Nascita:
Betsaida
Attività:
pescatore
Coniugato:
==
Parentele:
cugino di Gesù; fratellastro dell'apostolo Giacomo
Missioni:
Patmos ed Efeso. Evangelista, ha scritto anche l'Apocalisse; si è preso cura di Maria V. dopo la morte di Gesù
Decesso:
ad Efeso di morte naturale, nell'853(a.u.c.). Si racconta che, dopo la morte, Giovanni si agitasse di continuo nella tomba, facendo alzare ed abbassare la terra che lo copriva.

FILIPPO
.
Altri nomi:
==
Paternità:
Tolomeo(?)
Maternità:
==
Nascita:
Betsaida
Attività:
probabile maestro di filosofia
Coniugato:
==
Parentele:
probabile fratello di Bartolomeo
Missioni:
Grecia (Delfo), Lidia, Tunisia e Frigia
Decesso:
a Ierapoli, inchiodato ad un albero a testa in giù

BARTOLOMEO
.
Altri nomi:
Bar-Tolmay (figlio di Tolomeo in aramaico), Natanaele
Paternità:
Tolomeo
Maternità:
==
Nascita:
Betsaida(?)
Attività:
Rabbino
Coniugato:
==
Parentele:
probabile fratello di Filippo
Missioni:
India, Etiopia e Armenia. Scritti apocrifi: Le Interrogazioni, L'apocalisse di Bartolomeo, Vangelo di Bartolomeo
Decesso:
scorticato in Licaonia

TOMMASO
.
Altri nomi:
Didimo (il Gemello), Giuda il Gemello, Giuda il Cananeo
Paternità:
==
Maternità:
==
Nascita:
Antiochia(?)
Attività:
costruttore edile, architetto
Coniugato:
==
Parentele:
==
Missioni:
Persia e India. Scritti apocrifi: Apocalisse di Tommaso, Atti di Tommaso, Vangelo di Tommaso
Decesso:
in India, ucciso a pugnalate (o a colpi di lancia) su ordine di un certo Gondophares (o re Mazdai?). Si dice che la sua tomba a Madras sia stata, in seguito, trovata vuota (risuscitato?).

MATTEO
.
Altri nomi:
Levi
Paternità:
Alfeo
Maternità:
==
Nascita:
Cafarnao
Attività:
pubblicano, esattore fiscale in Galilea, letterato(?)
Coniugato:
==
Parentele:
==
Missioni:
evangelista, avrebbe scritto uno dei 4 vangeli canonici
Decesso:
==

GIACOMO
.
Altri nomi:
Giacomo il Minore, Giacomo di Alfeo, Giacomo il Sadoqita, Giacomo il Giusto
Paternità:
Alfeo
Maternità:
Maria di Cleofa, sorellastra di Maria V.
Nascita:
==
Attività:
falegname a Nazaret con Giuseppe
Coniugato:
==
Parentele:
cugino di Gesù e fratello di Taddeo
Missioni:
ha scritto un'epistola canonica e l'aposcrifo Proto Vangelo di Giacomo
Decesso:
a Gerusalemme, lapidato e finito con una bastonata

TADDEO
.
Altri nomi:
Giuda, Lebbeo, Giuda lo Zelota, il Coraggioso
Paternità:
Alfeo
Maternità:
Maria di Cleofa, sorellastra di Maria V.
Nascita:
==
Attività:
falegname
Coniugato:
si
Parentele:
cugino di Gesù e fratello di Giacomo il Minore
Missioni:
Giudea, Mesopotamia e Persia
Decesso:
a Suamyr (Persia); ucciso a bastonate per ordine dei sacerdoti

SIMONE
IL CANANEO

.
Altri nomi:
Simone lo Zelota
Paternità:
==
Maternità:
==
Nascita:
Cana
Attività:
==
Coniugato:
==
Parentele:
==
Missioni:
==
Decesso:
Prima versione: martire a Roma
Seconda versione: giustiziato in Palestina


GIUDA
ISCARIOTA

.
Altri nomi:
Giuda di Simone Iscariota, Giuda il Sicario
Paternità:
Simone Iscariota
Maternità:
==
Nascita:
Qerrijoth (Giudea)
Attività:
Addetto alla Casa dei Tributi; dipendente di Matteo il Pubblicano
Coniugato:
si
Parentele:
==
Missioni:
potrebbe aver scritto Il Vangelo di Giuda(?)
Decesso:
Prima versione: suicida
Seconda versione: assassinato


SIMONE
LO ZELOTA

.
Altri nomi:
Vedere Simone il Cananeo

NATANAELE
.
Altri nomi:
Vedere Bartolomeo

GIUDA DI
GIACOMO

.
Altri nomi:
Nessuna informazione

MATTIA
.
Altri nomi:
La ruota di scorta ?
5 Missioni:
Figura amorfa. Sarebbe il tredicesimo apostolo che avrebbe sostituito Giuda Iscariota.

195 - DISCORSO DELLA MONTAGNA (DELLE BEATITUDINI)
Da una collina, alta 150 metri, nei pressi di Cafarnao, Gesù enuncia alla folla il suo celebre discorso messianico.
(Rif. 005,015)


Secondo Matteo il discorso fu fatto da una "montagna" mentre, secondo Luca, venne enunciato in pianura.

196 - IL SERVO DEL CENTURIONE (Cafarnao).
Gesù guarisce a distanza il servo di un centurione romano.
(Rif. 005,015)

197 - LA TEMPESTA SEDATA
Mentre Gesù e gli apostoli si trovano in barca sul lago di Tiberiade, si leva una furiosa tempesta che mette in serio pericolo l'imbarcazione. Gesù si alza in piedi e "rimprovera" severamente gli elementi scatenati che istantaneamente si calmano.
(Rif. 005,010,015)

NOTA - Lago di Tiberiade detto anche Lago di Genezaret o Mare di Galilea. Misura 21 per 11 Km, pari a 165 Kmq. Si trova in una depressione a 210 metri sotto il livello del mare.


198 - LA TAVOLA IMBANDITA
Su richiesta degli apostoli, Gesù fa scendere dal cielo una tavola imbandita alla quale tutti possono nutrirsi.
(Rif. 135)


ANNO 28 (e.v.) - 781 (a.u.c) * GESU': ANNI 34

Riferimento Storico(???):
ARRESTO ED UCCISIONE DI GIOVANNI BATTISTA
Giovanni Battista, nel corso delle sue predicazioni, ha superato certi limiti e messo in allarme Erode Antipa. Il carisma di Giovanni Battista è tale che Erode teme possa essere causa di una rivolta popolare; pertanto lo fa arrestare e decapitare a salvaguardia dell'ordine pubblico. Erode ha esitato parecchio prima della condanna, temendo una reazione incontrollata degli esseni.
Giovanni Battista era conscio del fatto che la comunità di Qumran vedeva in lui il messia religioso destinato a riformare la casta sacerdotale del Tempio; questo forse lo ha indotto a tirare troppo la corda.
(Rif. 185)

199 - I PORCI DI GADARA
Zona a sud-est del lago di Tiberiade. Gesù incontra un indemoniato (due secondo Matteo), che asserisce di chiamarsi "Legione" e chiede di essere liberato dai demoni che lo perseguitano.
Gesù trasferisce i demoni in un branco di 2000 (!) maiali che, impazziti, corrono ad affogarsi nel lago, distante alcuni chilometri.
Gli abitanti del luogo, preoccupati per la salvaguardia dei loro allevamenti, pregano Gesù di andare a compiere prodigi da qualche altra parte.
(Rif. 005,010,015)

Considerato che il Levitico (11.7) proibisce categoricamente agli ebrei di mangiare carne di maiale, a che cosa serviva questo colossale allevamento?
Si trattava comunque di maiali ...da corsa visto che da Gadara al Lago di Tiberiade ci sono almeno 12 chilometri.
(Rif. 130)

200 - L'EMORROISSA
Una donna (Bernice), che soffriva da 12 anni di incessanti emorragie, guarisce toccando il mantello di Gesù.
(Rif. 005,010,015)

201 - LA FIGLIA DI GIAIRO
Gesù risuscita, con il tocco della mano, una fanciulla di 12 anni, figlia del capo della sinagoga Giairo, con la frase: telita qumi! (ragazza sorgi!)
(Rif. 005,010,015)

202 - DUE CIECHI
Gesù guarisce due ciechi toccando loro gli occhi.
(Rif. 005,010)

203 - IL MUTO INDEMONIATO
Gesù caccia il demonio dal corpo di un muto che riacquista così la favella.
(Rif. 005)

204 - LE NOZZE DI CANA
Durante una festa di nozze, a Cana, verso la fine del banchetto viene a mancare il vino.
Gesù, sollecitato da Maria, trasforma in vino l'acqua contenuta in sei giare di circa tre metrete l'una. (Totale 700 litri).
Lo sposo è un presunto parente di Bartolomeo.
(Rif. 020)


NOTA - Alcuni ritengono che, in realtà, queste siano state le nozze di Gesù.
Per inciso, anche Dioniso era solito a prodezze del genere: trasformare l'acqua in vino.

205 - A CAFARNAO
Gesù si trasferisce con discepoli e parenti a Cafarnao, ospite di Pietro. Questo luogo diventerà una specie di base tattica per le sue successive attività.
(Rif. 020)

206 - DISPUTA SUL BATTESIMO
Tornato in Galilea anche Gesù inizia a praticare il battesimo. A tal proposito nasce una disputa tra i discepoli di Giovanni Battista e quelli di Gesù.
(Rif. 020)


207 - PRIMA CACCIATA DEI MERCANTI
Recatosi a Gerusalemme (con sei apostoli), per celebrare la Pasqua, Gesù caccia dal Tempio i mercanti che con i loro commerci profani offendono la sacralità del luogo.
(Rif. 020)

Utilizzata una frusta, fatta con un mazzo di cordicelle, con la quale Gesù avrebbe cacciato dal Tempio qualche centinaio di persone, se ci limitiamo ai soli mercanti e, soldati romani permettendolo.
Particolari tecnici e di fattibilità a parte, da questo episodio sarebbero nati i primi seri attriti tra Gesù ed i sacerdoti, gli scribi ed i farisei.
L'unico che pare apprezzare le idee di Gesù è il fariseo Nicodemo, il quale interverrà in sua difesa davanti a Pilato e concorrerà alle spese per il suo funerale.

208 - L'ARRESTO DI GIOVANNI BATTISTA
Erode Antipa ordina l'arresto di Giovanni Battista per le pesanti critiche, fatte in pubblico, circa la convivenza di Erode stesso con la cognata Erodiade. L'arresto avviene ad Ennon-Salin, sulle rive del Giordano.
(Rif. 005,010,378)

209 - LA MANO ATROFIZZATA
Un muratore, con una mano atrofizzata, entra nella sinagoga e chiede a Gesù di essere risanato. Gesù lo guarisce sollevando le proteste e l'indignazione dei farisei per aver operato il miracolo di sabato.
(Rif. 005,010,015,065)

Tutto sommato, pare che ai giudei non importasse proprio nulla dei miracoli ma che, sostanzialmente, non fossero operati di ...sabato!!!

210 - UNA MANCIATA DI SPIGHE
Passando di sabato attraverso alcuni campi, i discepoli di Gesù raccolgono qualche manciata di spighe per sfamarsi. Polemica con i farisei per il mancato rispetto del sabato festivo.
(Rif. 005,010,015)

211 - I PARENTI SI PREOCCUPANO
I parenti di Gesù sono piuttosto perplessi e preoccupati per il comportamento del loro familiare; arrivano addirittura a pensare che sia fuori di testa o posseduto dal demonio.
Quando lo trovano, mentre predica circondato da una folla di discepoli, Gesù li disconosce ed indica i discepoli come suoi veri parenti.
(Rif. 005,010,015)

Questo è un punto delicato: pare che Gesù avesse almeno quattro fratelli ed un numero imprecisato di sorelle.
Secondo Matteo (3,31):
Non è costui il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non stanno qui da noi?
Su questo argomento la chiesa è sempre stata alquanto, se non totalmente, evasiva. Ammettere che Maria abbia potuto avere altri figli (e con chi?) contrasta con il concetto di "perpetua verginità" della Madonna stabilito d'autorità nel 649 (e.v.). Si propende pertanto a lasciar credere che fossero figli nati dal primo matrimonio di Giuseppe.

Tra le altre incertezze, nel Nuovo Testamento, di individui di nome "Giacomo" ce ne sono parecchi:

    * Giacomo il Maggiore
    * Giacomo il Minore
    * Giacomo di Alfeo
    * Giacomo di Cleope (Clopa)
    * ecc.

La confusione è massima e quindi cercare di collocare questi "Giacomo" nella loro giusta luce risulta, a volte, un lavoro veramente improbo. Quale "Giacomo" avrebbe dato origine alla ricca bottega di Santiago de Compostela?

Non parliamo poi delle varie "Maria".

In effetti solo il mito sostiene la tesi che Giuseppe si sia sposato due volte. Al contrario un ricercatore ci segnala quanto segue:
"Noi sappiamo che il vangelo di Matteo fu scritto in greco, ed in greco "Adelphos" significa letteralmente ed etimologicamente "fratello carnale, nato dallo stesso grembo". Di conseguenza Matteo non poteva riferirsi ai fratellastri di Gesù; anzi denotava volutamente il fatto che essi erano consanguinei".(E.C.)
Questo giustifica anche quanto riportato precedentemente sulla famiglia di Gesù.
Resta comunque il fatto che, a partire dal IV secolo, la Chiesa ha fatto di tutto per contestare la consanguineità dei fratelli di Gesù e per sostenere, ad oltranza, la verginità di Maria. Complice anche Eusebio con la sua addomesticata Historia Ecclesiastica.
(Rif. 240)

212 - IL FIGLIO DELLA VEDOVA
A Naim, presso la porta della città, Gesù si imbatte nel funerale del figlio unico di una madre vedova. Lo risuscita.
(Rif. 015,135)

213 - LA PECCATRICE (Maria di Magdala).
Gesù viene invitato a pranzo in casa del fariseo Simeone. Mentre si trova a tavola arriva una "peccatrice pentita" che si umilia ai suoi piedi e poi lo onora cospargendolo con prezioso olio profumato di nardo, prelevandolo da un vaso di alabastro. Gesù perdona i peccati della donna non senza sollevare alcune perplessità da parte degli astanti.
Secondo alcuni autori doveva trattarsi di una donna molto ricca appartenente alla tribù di Beniamino.
(Rif. 015)

Maria Maddalena, nota anche come Maria di Magdala in quanto originaria e/o proveniente dalla città di Magdala (La Colombaia, il Paese delle Colombe).
Questa unzione è riportata solo da Luca; gli altri evangelisti ne parlano altrove.

214 - LE DONNE AL SEGUITO
Durante i suoi spostamenti Gesù era seguito, oltre che dagli apostoli, anche da alcune donne:

   1. secondo Luca: Maria di Magdala, Giovanna moglie di Chuza (un amministratore di Erode), Susanna e molte altre.
      (Rif. 015)
   2. secondo Filippo: Maria V., sua sorella(?) e Maddalena sua consorte.
      (Rif. 120)

La presenza della Maddalena non era gradita a tutti.
Simone Pietro disse loro: "Maria si allontani di mezzo a noi, perchè le donne non sono degne della vita!" Gesù disse: "Ecco, io la trarrò a me in modo da fare anche di lei un maschio, affinchè anch'essa possa diventare uno spirito vivo simile a voi maschi. Perchè ogni donna che diventerà maschio entrerà nel Regno dei Cieli."
(Rif. 115)
Questo è ciò che ci dice il vangelo gnostico di Tommaso e sembra quindi che la misoginia della chiesa abbia origini molto lontane.

Un aspetto singolare della vicenda è quello che si rileva in Luca 8,1-3 dove, dopo aver elencato le donne al seguito, egli afferma "Esse li servivano con i loro beni." Questo lascia supporre che Gesù fosse finanziato dal suo seguito femminile, donne facoltose, e questo spiegherebbe la libertà di movimento attraverso la Galilea, Samaria e Giudea di Gesù stesso e dei suoi apostoli. Tutto sommato viaggiare costava e dovevano pur mangiare!

Il tradizionale senso dell'ospitalità che molti cercano di far passare come una generosa qualità dei nostri avi non sempre è vero (soprattutto tra i giudei). In questo caso poi non si trattava di un semplice e sprovveduto viandante, ma di una banda tumultuosa ed esagitata, composta da numerosi elementi molto turbolenti e assai poco raccomandabili, prepotenti e ...famelici.
(Rif. 015, 115)

INSERTO 13 - La Moglie (Secondo il Mito)
Gesù era sposato?
Il Vangelo di Filippo (Rif. 120) è, in proposito, abbastanza categorico. Testualmente:

(.32) Erano tre che andavano sempre con il Signore: sua madre Maria, sua sorella e la Maddalena, che è detta sua consorte. Infatti era "Maria" sua sorella, sua madre e la sua consorte.

(.55) La consorte di (Cristo è Maria) Maddalena. (Il Signore amava Maria) più di tutti i discepoli e la baciava spesso sulla (bocca).

Il dubbio verte sulla identità della Maddalena. Potrebbe trattarsi di:

   1. Maria di Magdala, la "pentita" dell'evento descritto in precedenza e successivamente sposata o convivente;
   2. Maria Maddalena di Betania, sorella di Lazzaro.

Alcuni autori ritengono più probabile la versione a) e sostengono che Maria di Magdala, molto ricca, non fosse una prostituta e facesse parte della tribù di Beniamino. Le nozze sarebbero avvenute a Cana e in questa occasione la di lei suocera Maria V. si preoccupa del benessere degli invitati che rischiano di rimanere senza vino.
In effetti la nomea di prostituta, di peccatrice anche se pentita, le fu appioppata dal papa Gregorio Magno (591 e.v.) con apposito proclama. Nel 1969 la chiesa fece una dichiarazione, a detti stretti, affermando che la Maddalena non era una "prostituta" ma solo una "donna perduta"; una sottile distinzione che pochi hanno capito.
Una lettera trovata in un monastero di Gerusalemme, nel 1959, dallo studioso Morton Smith, riapre il problema. In questa lettera, del 200 e.v., il vescovo Clemente di Alessandria evidenzia al suo collega Teodoro la presenza, nel Vangelo di Marco, di alcuni passi che riguardano il matrimonio di Gesù e che andrebbero eliminati a salvaguardia dell'ortodossia dell'insegnamento cristiano.

Si racconta anche che Maria Maddalena, dopo la crocifissione di Gesù, sia fuggita dalla Palestina, rifugiandosi in una comunità ebraica, nel sud della Francia (Sainte Beaume in Provenza), portando nel suo grembo una "figlia": Sara.
Su una vetrata posta nella cattedrale di Chartres (c. 1145 e.v.) si ha la più antica rappresentazione della vita di Maria Maddalena in Francia.

Questa mitica figlia, Sara, di sangue reale, in quanto discendente della casa di Davide, sarebbe stata la leggendaria capostipite della dinastia dei Merovingi.
Questa è una panzana colossale! Intanto non è certa l'esistenza di Davide come sovrano: lo attesta solo la Bibbia. E, comunque, dalle genealogie contrastanti e strampalate riportate da Matteo e Luca, si può solo sicuramente certificare la natura plebea di Gesù e non altro.

Infine, Filippo, al punto 32, solleva un altro problema: quello sulla possibile esistenza di una sorella di Gesù. Infatti come si interpreta la frase "sua sorella": sua di Maria o sua di Lui?

Una ulteriore conferma del matrimonio ci viene dai Vangeli nei quali Gesù viene sovente chiamato RABBI (maestro). Nell'antica Palestina per avere diritto all'appellativo di Rabbi occorreva essere sposati ed avere dei figli. I matrimoni venivano solitamente combinati dai padri i quali avevano l'obbligo di cercare per i figli una moglie socialmente adeguata e conveniente.

Da qualche tempo è in corso una discussione volta a chiarire chi fosse il famoso "discepolo prediletto", tante volte citato nei vangeli ma mai nominato. Alcuni sostengono trattarsi di Giovanni Evangelista altri, invece, indicano Maria di Magdala altri ancora propendono per Lazzaro (Eleazar).

L'ammettere che Gesù fosse sposato costituisce uno dei più gravi imbarazzi per la chiesa, che basa la sua dottrina su un figlio di dio alieno da qualsiasi pulsione sessuale.
A dare una pedata nel formicaio ci ha recentemente pensato lo scrittore Dan Brown, con il suo delirante romanzo di fantastoria "Il codice da Vinci". Pur trattandosi di opera di pura fantasia, la sua pubblicazione è stata sufficiente per agitare le acque stagnanti delle menzogne clericali nonchè a puntare il dito sui traffici finanziari del Vaticano (Opus Dei).

215 - LA MISSIONE DEI DODICI
Gesù conferisce ai suoi 12 apostoli i poteri e le facoltà necessarie per cacciare i demoni ed operare guarigioni. Gli apostoli partono in coppia per visitare tutti i villaggi e predicare l'avvento del regno di Dio.
(Rif. 005,010,015)

216 - MORTE DI GIOVANNI BATTISTA - 29 Agosto.
Malgrado le insistenze di Erodiade, Erode Antipa è restio a far giustiziare Giovanni Battista, prigioniero a Macheronte da lungo tempo. Alla fine Erodiade, con l'aiuto della figlia Salomè, la spunta ed Erode ordina la decapitazione del prigioniero.
(Rif. 005,010)

217 - PRIMA MOLTIPLICAZIONE DI PANI E PESCI
A Betsaida Gesù predica ad una folla di 5000 (!) uomini, più donne e bambini al seguito. Giunta la sera, Gesù risolve il problema logistico di nutrire la folla "moltiplicando" cinque pani e due pesci, i soli disponibili. A folla soddisfatta restano ancora 12 ceste di cibo non consumato.
(Rif. 005,010,015,020)


In questo caso il vero miracolo è stato quello di riuscire a concentrare, nello stesso luogo e nello stesso giorno, una folla di circa 10000 persone (la popolazione di una piccola regione). Con i sistemi di comunicazione ed i mezzi di trasporto di allora, non deve essere stata impresa da poco.
Secondo Lattanzio (uno dei padri della chiesa) questo evento sarebbe stato previsto, molto prima, niente meno che dalla Sibilla Eritrea, in questi termini:
"con cinque pani e due pesci nutrirà 5000 uomini nel deserto e, raccogliendone le briciole, ne riempirà dodici panieri".

218 - GESU CAMMINA SULLE ACQUE
Gesù decide di attraversare il lago di Tiberiade ed invita i suoi discepoli a precederlo in barca. Egli li raggiunge in seguito camminando sulle acque. Anche Pietro vuole provarci ma rischia di affogare.
(Rif. 005,010,020)


219 - GENEZARET
Approdato dalle parti di Genezaret Gesù compie numerosi miracoli.
(Rif. 005,010)

220 - IL POZZO DI GIACOBBE
Gesù sta attraversando la Samaria per tornare in Galilea. Presso il Pozzo di Giacobbe (città di Sichar) chiede da bere ad una donna samaritana che si stupisce della richiesta. Un Giudeo non avrebbe mai rivolto la parola ad una samaritana (causa i forti attriti esistenti tra giudei e samaritani). Gesù si rivela alla donna quale profeta.
(Rif. 020)

221 - PREDICHE AI SAMARITANI
La donna samaritana diffonde la notizia della presenza di Gesù e questi si trattiene due giorni presso il Pozzo di Giacobbe per predicare alla folla di samaritani ivi accorsa.
(Rif. 020)

222 - GUARIGIONE A DISTANZA
Mentre Gesù si trova a Cana, il funzionario regio Chuza giunge da Cafarnao pregando Gesù di andare a salvare il figlio morente.
Gesù opera la guarigione a distanza.
(Rif. 020)

223 - LA PISCINA DI BETESDA (Piscina dei 5 portici).
A Gerusalemme esisteva una piscina miracolosa nella quale, ad intervalli regolari, un angelo ne agitava le acque; il primo a tuffarsi, dopo l'intervento, ne usciva guarito da qualsiasi male. Gesù guarisce un uomo ammalato da 38 anni che non era in grado di tuffarsi da solo.
(Rif. 020)

224 - MIRACOLI A CORAZIN ED A BETSAIDA
In queste due città Gesù compie ben 53 miracoli.
(Rif. 065)

225 - MALEDIZIONI
Gli abitanti delle due dette città, malgrado i 53 miracoli, si ostinano ad ignorare il messaggio salvifico di Gesù e perciò egli le maledice, aggiungendovi, per buona misura, anche Cafarnao.
(Rif. 005)

226 - LA FIGLIA DELLA CANANEA
Trovandosi dalle parti di Tiro, Gesù caccia i demoni che possedevano la figlia di una cananea (Rachele), ivi residente.
(Rif. 005,010)

227 - IL SORDOMUTO
Partito da Tiro verso Sidone, Gesù guarisce un sordomuto mettendogli le dita nelle orecchie e umettandogli la lingua con la sua saliva.
(Rif. 010)

Tiro e Sidone sono situate in territorio siriano e rappresentano itinerari inconsueti per Gesù che, secondo il Nuovo Testamento, avrebbe privilegiato nei propri spostamenti i territori della Palestina. Cosa ci faceva da quelle parti?

228 - GUARIGIONI PRESSO IL LAGO
Tornato sulle sponde del lago di Tiberiade Gesù guarisce un grande numero di ammalati.
(Rif. 005)

229 - SECONDA MOLTIPLICAZIONE DI PANI E DI PESCI
Gesù sfama una turba di 4000 uomini, più donne e bambini, moltiplicando sette pani e pochi pesci disponibili. A fine pasto residuano sette corbelli di cibo non consumato.
(Rif. 005,010)

230 - IL CIECO DI BETSAIDA
Passando per la città di Betsaida Gesù guarisce un cieco sputandogli negli occhi e imponendogli le mani.
(Rif. 010)

231 - IL PRIMATO DI PIETRO
Gesù conferisce a Pietro il primato sugli altri apostoli, i supremi poteri spirituali e lo pone a fondamento della sua chiesa.
(Rif. 005,010,015)

232 - TRASFIGURAZIONE
Gesù, con tre apostoli (Pietro, Giacomo e Giovanni), sale su di un alto monte (Tabor) e qui si "trasfigura" (cambia aspetto agli occhi degli apostoli). Durante tale evento si incontra anche con Mose ed Elia.
(Rif. 005,010,015)

233 - L'INDEMONIATO EPILETTICO
Gesù risana un ragazzo indemoniato ed epilettico che i suoi apostoli non erano riusciti a guarire.
(Rif. 005,010,015)

234 - IL TRIBUTO AL TEMPIO
A Cafarnao Pietro, su esortazione di Gesù, provvede al pagamento del tributo al Tempio, con una moneta rinvenuta nella bocca di un pesce appena pescato.
Il tributo al tempio variava da mezzo siclo ad un siclo e mezzo. (Si tratta comunque di una notizia incerta.)
(Rif. 005)

ANNO 29 (e.v.) - 782 (a.u.c.) * GESU': ANNI 35

235 - IL RIFIUTO DEI SAMARITANI
Gesù parte dalla Galilea verso Gerusalemme con il suo seguito, preceduto da alcuni messaggeri che hanno il compito di agevolarlo, nel cammino e nelle soste.
Un villaggio di samaritani rifiuta di accoglierli. La qual cosa manda in bestia gli apostoli che minacciano di incendiare l'abitato.
(Rif. 015)

Per quello che si può supporre, il rifiuto dei samaritani è abbastanza comprensibile. E' ormai evidente che Gesù non si muoveva da solo, come uno sprovveduto profeta. Aveva un codazzo di discepoli, apostoli, donne e fanatici integralisti, di tutto rispetto, che si muovevano come "cavallette" nell'ambito dei territori palestinesi provocando, forti del loro numero, notevoli devastazioni a spese delle popolazioni contadine.

236 - SETTANTADUE DISCEPOLI
Visto quanto sopra, Gesù manda avanti a sè una staffetta di 72 discepoli, per tastare il terreno nelle città e nei luoghi dove intende recarsi.
(Rif. 015)

237 - IL RITORNO DEI DISCEPOLI
I 72 discepoli ritornano e riferiscono sull'esito della loro missione.
(Rif. 015)

238 - OSPITALITA DI MARIA E MARTA
Durante il viaggio verso Gerusalemme Gesù viene ospitato da due sorelle: Maria e Marta (a Betania?)
(Rif. 015)

Betania = Casa di Anania. Era nota anche come Al-Ayzariyah cioè Casa di Lazzaro. Si trova a 4 km sud-ovest di Gerusalemme.

239 - GUARIGIONE DELL'INDEMONIATO
Gesù guarisce un uomo che il demonio aveva reso muto. Alcuni presenti però lo accusano di operare miracoli per mezzo di Belzebù.
(Rif. 015)

Il potere di scacciare i cosidetti "demoni" era molto diffuso tra i giudei all'epoca di Gesù; molti di essi esercitavano questo potere ficcando strane erbe "consacrate" nel naso degli indemoniati ed è probabile che i demoni fossero espulsi da.... fragorosi sternuti.
Nei secoli successivi i demoni furono sempre meno numerosi e quelli rimasti divennero appalto di alcuni preti birboni (i cosidetti esorcisti). Ai nostri tempi i "demoni" sono oggetto di stretta competenza della psichiatria.

240 - LA DONNA DEFORME
Mentre si trova in una sinagoga Gesù guarisce una donna curva e rattrappita da 18 anni. Nasce una polemica con il capo della sinagoga che lo accusa di non rispettare il sabato.
(Rif. 015)

241 - GUARIGIONE DI UN IDROPICO
Sempre di sabato, in casa di uno dei capi dei farisei, Gesù guarisce un uomo idropico.
(Rif. 015)

242 - DIECI LEBBROSI
Entrando in un villaggio Gesù incontra 10 lebbrosi e li guarisce. Uno solo di essi, un samaritano, gli dimostra la sua riconoscenza.
(Rif. 015,135)

243 - ZACCHEO
A Gerico Gesù si fa ospitare in casa di Zaccheo, capo dei pubblicani. Scandalo da parte dei benpensanti, essendo Zaccheo ritenuto un grande peccatore.
(Rif. 015)

244 - IL CIECO DI GERICO
Uscendo dalla città, Gesù guarisce Bartimeo, un mendicante cieco. (Secondo Matteo i ciechi sarebbero stati due).
(Rif. 005,010,015)

245 - LA FESTA DELLE CAPANNE (Ottobre)
Gesù giunge, in incognito, a Gerusalemme per la festa delle Capanne. Durante la festa però svela la sua presenza ed inizia a predicare nel Tempio. Sacerdoti e farisei ne chiedono l'arresto ma le guardie non eseguono l'ordine.
(Rif. 020)

246 - LA LAPIDAZIONE DELL'ADULTERA
Scribi e farisei tendono nuovamente un tranello contro Gesù chiedendogli di esprimersi sulla condanna da infliggere ad una donna colta in flagrante adulterio. La risposta è classica: Chi è senza peccato.....
(Rif. 020)

A questo proposito un'osservazione è d'obbligo. L'adulterio è un "reato" (almeno per quelle società che lo considerano tale) che viene consumato mediante il concorso di due protagonisti: il maschio e la femmina.
Era solo la miserabile, distorta e misogina morale degli ebrei (poi seguita da altri) che si limitava a punire soltanto uno dei protagonisti e cioè la parte più debole ed indifesa.
Sembra comunque che questo episodio sia stato ignorato sino alla fine del III secolo. Pare sia stato preso e interpolato da un vangelo apocrifo (?)

247 - IL CIECO NATO
Gesù guarisce un uomo, cieco dalla nascita, spalmandogli gli occhi con fango impastato con la sua saliva ed ordinandogli poi di lavarsi nella piscina di Siloe.
(Rif. 020,135)

Anticamente si riteneva che nella saliva si concentrasse l'essenza dell'anima.
(Rif. 995)

248 - FESTA DELLA DEDICAZIONE (Dicembre)
Mentre Gesù si trova nel Tempio, durante la festa della Dedicazione, i giudei tentano prima di lapidarlo e poi di arrestarlo. Gesù si sottrae all'aggressione e lascia Gerusalemme, recandosi oltre il Giordano.
(Rif. 020)

249 - RESURREZIONE DI LAZZARO
Supplicato da Marta e Maria, Gesù si reca a Betania e risuscita il loro fratello Lazzaro morto, da 4 giorni.
(Rif. 020,135)


Alcuni ritengono si sia trattato di un esperimento, comune a quei tempi, tra gli iniziati di pratiche esoteriche. Si tratterebbe di riduzione al minimo, mediante ipnosi, delle funzioni metaboliche e successivo richiamo in vita.
Nel corso di questi esperimenti si faceva uso, a volte, anche di sostanze psicotrope, quali la psilocibina, elemento attivo di alcuni funghi allucinogeni. (J.M.Allegro)
(Rif.384)
Lazzaro aveva anche una terza sorella di nome Rut, sposata con il fariseo Asher-ben, che aveva una locanda a Gerico; era stata cacciata di casa dal marito perchè seguace di Gesù.

Altri autori, basandosi su alcuni frammenti di un vangelo poco noto e di dubbia provenienza (Vangelo Segreto secondo Marco - Vangelo dei Carpocraziani?), hanno ipotizzato che Lazzaro fosse stato sepolto vivo, colpevole di essere omosessuale.
Essere sepolti vivi era la pena prevista dai sacerdoti giudei per atti di pederastia e Lazzaro era incappato in questa condanna a seguito di una denuncia fatta dalla sua stessa sorella Maria di Betania.
(Rif. 390)

Credere nei miracoli resta comunque una prerogativa degli sciocchi i quali non pensano minimamente al fatto che, così facendo, accusano implicitamnte il loro dio di essere incapace di eliminare il male nel mondo.

250 - LA CONDANNA DEL SINEDRIO
Gesù, con le sue predicazioni, è ormai diventato un elemento scomodo e destabilizzante per i sacerdoti ed i farisei. Convocato il Sinedrio, capeggiato dal sommo sacerdote Caifa, Gesù viene condannato a morte in contumacia. Con questa condanna il Sinedrio cerca di prevenire le eventuali reazioni dei romani alle esternazioni messianiche del nuovo leader.
(Rif. 020)

251 - IL RITIRO AD EFRAIM
Informato della condanna, Gesù abbandona temporaneamente la vita pubblica e si ritira con gli apostoli ad Efraim.
(Rif. 020)

Efraim (oggi Taybeh) era una città ideale come rifugio. Da sempre ribelle alle autorità centrali, disponeva di rifugi segreti, gallerie e cunicoli dove i ricercati potevano facilmente nascondersi.
(Rif. 378)

ANNO 30 (e.v.) - 783 (a.u.c.) (30 e.v.) * GESU': ANNI 36

252 - IL FURTO DEI TESTI SACRI
Uno dei due ladroni che accompagneranno Gesu sulla croce, Demas (Tito), aveva, qualche tempo prima, rubato i libri della Legge, custoditi nel Tempio dalla profetessa Sarra, figlia di Caifa.
(Rif. 085)

253 - IL TRASFERIMENTO DEI LADRONI
Demas (Tito) e l'altro ladrone Gesta (Dumaco), arrestati e condannati a morte a Cafarnao, per tutta una serie di misfatti, vengono tradotti a Gerusalemme per ordine di Pilato.
(Rif. 085)

254 - ACCORDI CON GIUDA
La folla minaccia di rivalersi su Sarra e di bruciarla viva in quanto, mancando i testi sacri, era praticamente impossibile celebrare la Pasqua.
Anna e Caifa si accordano con Giuda affinchè venga gettata su Gesù la colpa del furto. Per il servizio Giuda riceve "ufficialmente" 30 monete d'oro (non denari!) più un altro lauto compenso versato, sotto banco, dai due sacerdoti.
(Rif. 085)


255 - L'UNZIONE DI BETANIA (Sabato, 1 Aprile)
Gesù si trova a Betania ospite di Simone il Lebbroso (il Fariseo), amico anche di Marta, Maria e Lazzaro.
Durante la cena, una donna (Maria?) prende un vasetto di alabastro e versa sul capo di Gesù una libra di profumo di nardo puro del valore di 300 denari.
Tutti i presenti, Giuda in particolare, si scandalizzano per l'enorme spreco.
(Rif. 005,010,020)

L'unzione era uno dei riti previsti per il conseguimento della dignità regale. Di qui la successiva accusa a Gesù di essersi proclamato "Re dei giudei".
A conferire la dignità regale sarebbe stata Maria Maddalena, probabile discendente della tribù di Beniamino e supposta consorte di Gesù. Se, come alcuni autori sostengono, Maria Maddalena era molto ricca, allora questo presunto spreco ha una sua valida giustificazione.
I 300 denari dovevano corrispondere al controvalore di circa 1155 grammi d'argento e, secondo Giovanni, ad un quantitativo di profumo pari ad una libbra.

INSERTO 14 - Unità di Misura
Alcune delle unità di misura usate in Palestina ai tempi di Gesù:

MONETE
- GHERA: un ventesimo di siclo; (oro o) argento; grammi 0.6
- SICLO: unità base; (oro o) argento; grammi 11.4
- MINA (EMINA): pari a 50 sicli; argento; grammi 570
- TALENTO: pari a 60 mine; oro o argento; chilogrammi 34.27
- DENARO: argento; grammi 3.85 (si suppone fosse la paga corrente per un giorno di lavoro)
Esistevano anche molte altre unità frazionarie, in rame o in argento, quali: dramma, didramma, asse, quadrante, statere ecc.

MISURE DI PESO
- LIBBRA: pari a grammi 327
- TALENTO: misura variabile da 20 a 40 chilogrammi

MISURE DI LUNGHEZZA
- CUBITO: pari a centimetri 45-55 (variabile: dal gomito alla punta del dito medio)
- BRACCIO: pari a centimetri 185
- STADIO: pari a metri 185
- MIGLIO: pari a metri 1478

MISURE DI CAPACITA'
- XESTES: pari a litri 0.3
- METRETA: pari a litri 39.5
- KOROS: pari a litri 525

MISURA DEL TEMPO
Per gli ebrei il nuovo giorno iniziava al tramonto ed era così ripartito:
- Prima vigilia (dal Tramonto e per la durata di 3 ore)
- Seconda vigilia (di 3 ore)
- Terza vigilia (di 3 ore)
- Quarta vigilia (dalla terza all'alba, +/- 3 ore)
- Ora prima (dall'alba e per la durata di 3 ore)
- Ora terza (dall'ora prima, (c. ore 9 del mattino) per 3 ore)
- Ora sesta (da mezzogiorno alle ore 15)
- Ora nona (dalle ore 15 sino al tramonto, +/- 3 ore)
A Gerusalemme il segnale del nuovo giorno veniva dato, con suon di tromba, dai sacerdoti del Tempio.

RETRIBUZIONI CORRENTI
- 400 / 500 denari al mese era una retribuzione normale per un operaio "specializzato"
- un salariato riceveva, mediamente, sui 250 denari al mese, appena sufficienti per nutrire se stesso e la famiglia con pane d'orzo e qualche verdura povera (cipolle, aglio, ecc.)
(Valori non certi.)

256 - LA CONDANNA DI LAZZARO
A causa del fatto precedente e di altri stretti rapporti con Gesù, il Sinedrio condanna a morte anche Lazzaro.
(Rif. 995)

257 - L'ASINO DI BETFAGE (Domenica, 2 Aprile)
Gesù è deciso di rientrare nuovamente in Gerusalemme. Manda pertanto gli apostoli in un vicino villaggio (Betfage) per procurargli un asino, sul quale nessun uomo abbia mai cavalcato.
(Rif. 005,010,015)

L'asino era considerato la cavalcatura delle persone autorevoli. Se a questo si aggiunge l'autoproclamazione a re d'Israele, mediante l'unzione, c'è quanto basta per portare sacerdoti, scribi, farisei, ecc. al massimo furore. Questa è la prima apparizione pubblica di Gesù come messia di fatto.

258 - LA BARDATURA DELL'ASINO
Trovato l'asino, questo viene bardato ed addobbato con i mantelli degli stessi apostoli.
(Rif. 005,010,015,020)

259 - ENTRATA IN GERUSALEMME
Gesù entra trionfalmente in Gerusalemme preceduto e seguito da turbe di discepoli osannanti. Durante la marcia di avvicinamento Gesù formula cupe previsioni sul destino della città e dichiara di essere in grado di distruggere il Tempio e di ricostruirlo in tre giorni.
(Rif. 005,010,015,020)

Gesù, nelle sue predicazioni amava i toni apocalittici. Per lui la fine del mondo e la sua rinascita erano imminenti:
"In verità vi dico: vi sono alcuni quì presenti, che non morranno senza aver visto il regno di Dio venire con potenza."(Marco)
".... In verità vi dico: non passerà questa generazione prima che tutte queste cose siano avvenute." (Marco)
(Rif. 010)

260 - I GRECI DEVOTI
A Gerusalemme Gesù si intrattiene con alcuni greci "devoti" che desiderano conoscerlo.
(Rif. 020)
Questi greci sarebbero stati inviati dal re di Edessa Abgaro V, molto ammalato (lebbra, gotta?). Il re offre a Gesù protezione ed asilo politico in cambio di una sua miracolosa guarigione. Gesù gli scrive una lettera declinando l'invito ma promettendo l'invio di un suo discepolo. In altra versione si dice che Gesù inviò ad Abgaro un proprio ritratto, alla vista del quale il re guarì immediatamente.
(Rif. 995)

261 - RITORNO A BETANIA
Gesù si reca in visita al Tempio e poi in serata ritorna a Betania con i 12 apostoli.
(Rif. 010)

262 - IL FICO MALEDETTO (Lunedi, 3 Aprile)
Uscendo da Betania, per tornare a Gerusalemme, Gesù scorge un fico con i rami privi di frutti; Gesù lo maledice.
(Rif. 005,010)

Atteggiamento alquanto bizzarro visto che i fichi, nell'emisfero a nord dell'equatore, maturano normalmente tra Giugno e Settembre. Ad Aprile non è stagione di fichi.

263 - SECONDA CACCIATA DEI MERCANTI
Giunto al Tempio Gesù caccia i mercanti che con la loro presenza offendono la sacralità del luogo.
(Rif. 005,010,015)

264 - GUARIGIONI DIVERSE
Gesù opera, nel Tempio, parecchie guarigioni di ciechi e storpi tra i commenti indignati dei sacerdoti e degli scribi. Ritorno a Betania.
(Rif. 005)

265 - DICHIARAZIONE DI AUTORITA' (Martedi, 4 Aprile)
Nuovamente al Tempio. Anziani, scribi e sacerdoti chiedono a Gesù di precisare chi gli ha conferito l'autorità in base alla quale egli agisce ed opera in modi così inconsueti. Gesù nega la risposta.
(Rif. 005,010,015)

266 - UNA GIORNATA IMPEGNATIVA (Mercoledi, 5 Aprile)
Stando ai vari autori, in questo giorno Gesù si sarebbe espresso su molteplici argomenti che qui vengono elencati solo per memoria:

    * predicazione mediante diverse parabole
    * tributo a Cesare
    * i sadducei e la risurrezione
    * primo comandamento
    * il messia figlio di Davide
    * ipocrisia di scribi e farisei
    * l'obolo della povera vedova
    * sette invettive contro scribi e farisei
    * delitti e castighi degli ebrei
    * discorso escatologico, dottrinario.
      (Rif. 005,010,015)


267 - LA CONGIURA - ULTIMI ACCORDI CON GIUDA (Versione A)
Anziani e sacerdoti sono giunti al limite della sopportazione. Si riuniscono per escogitare il modo migliore di uccidere Gesù. Vengono presi accordi con Giuda per la cattura del messia. (Qui si parla di 30 sicli d'argento).
(Rif. 005,010,015)

268 - LA CONGIURA - ULTIMI ACCORDI CON GIUDA (Versione B)
I sacerdoti e gli anziani tengono consiglio nel palazzo di Caifa e decidono di catturare Gesù ed ucciderlo prima di Pasqua. Anania, membro del Sinedrio, propone di contattare Giuda per farsi rivelare il luogo delle riunioni notturne di Gesù.
Caifa consegna ad Anania 100 denari, pari a 30 sicli e cioe' circa 350 grammi di argento.
Anania si reca a Betania e contatta, in segreto, Giuda proponendo uno stratagemma: fare incontrare Gesù con i sacerdoti per discutere (di cosa?).
Giuda riceve i 30 sicli che allora equivalevano al valore di uno schiavo in buone condizioni fisiche.
(Rif. 995)

Secondo Giuseppe di Arimatea, Giuda era un infiltrato nel gruppo degli apostoli, retribuito giornalmente dai sacerdoti.
Di più: Giuda era il cassiere del gruppo e ne gestiva la borsa; sposato con una donna avida di denaro, veniva continuamente istigato a sottrarre contanti dalla cassa comune.
(Rif. 085)

269 - LA PREPARAZIONE DELLA CENA (Giovedi, 6 Aprile)
Gesù fiuta il pericolo e dà precise istruzioni agli apostoli sul luogo segreto ove dovrà svolgersi la cena pasquale. Manda pertanto Pietro e Giovanni, in città, ad incontrare segretamente un uomo con una brocca d'acqua (Giuseppe d'Arimatea?) che li avrebbe guidati alla casa di un amico fidato (Nicodemo?)
(Rif. 005,010,015)

270 - IL LAVACRO DEI PIEDI
Prima di dare inizio alla cena Gesù provvede personalmente al lavaggio dei piedi dei suoi apostoli.
(Rif. 020,065)


271 - LO SVOLGIMENTO DELLA CENA
Secondo i vari autori, durante la cena Gesù interviene e si sofferma sui seguenti argomenti:

    * preannuncia il tradimento da parte di uno degli apostoli
    * istituisce l'eucaristia
    * prevede il rinnegamento di Pietro
    * annunzia la discesa del paraclito (lo Spirito di Verità che procede dal padre)
    * ammonimenti vari agli apostoli
    * preghiere


Durante lo svolgimento della cena Giuda si allontana e si reca dai sacerdoti.
A fine cena Gesù invita categoricamente i presenti a munirsi di una spada in previsione di ciò che dovrà avvenire.
(Rif. 005,010,015,020)

La cena da un punto di vista pratico.
Gesù arriva con altri 10 apostoli verso le ore 22.30. La sala è dotata di bassi divani e di una tavola semicircolare, apparecchiata con piatti di colore scuro e con uncini in funzione di forchette.
Gesù è sdraiato al centro con Pietro alla sua destra e Giovanni alla sinistra. Secondo la consuetudine, allora in atto, il menu comprendeva:

    * agnello cotto tra le lattughe (da mangiarsi in piedi, secondo la tradizione)
    * contorno di verdure amare
    * charoset (composto da datteri, uva e aceto)
    * pane azimo
    * vino


(Il 7 Aprile 2007, nel corso delle solite carnevalate pasquali, il massimo dirigente della setta cattolica Ratzinger ha affermato, che nel corso di questa sacra abbuffata, Gesù NON ha mangiato l'agnello!
Delusione generale da parte dei cattolici, degli ebrei, dei pastori ma soprattutto dei beccai nostrani che su questa ricorrenza ci contano molto.
Parola di "infallibile"!!!)

La sacra cena era un rito molto importante anche per la comunità essena. Comprendeva la benedizione del pane azimo e del vino da parte del capo famiglia.

Secondo la tradizione ebraica la cena avrebbe dovuto svolgersi Venerdi, 7 Aprile (15 di Nisan). Gesù ha in effetti anticipato la cena di un giorno (14 di Nisan). Se, come alcuni ritengono, Gesù era esseno allora ha seguito il calendario esseno di Qumran.

Se effettivamente si trattava della tradizionale cena pasquale (rito tipicamente familiare) come mai mancano le donne che fanno parte della famiglia di Gesù e che lo hanno seguito nelle sue peregrinazioni attraverso la Palestina?

272 - IL CANTO CORALE
Prima di recarsi al Getsemani per il riposo, gli apostoli si dispongono in cerchio tenendosi per mano, mentre Gesù nel mezzo, canta una litania alla quale gli apostoli rispondono con un ritornello.
(Rif. 128)

273 - ATTESA AL GETSEMANI
Gesù si reca a trascorrere la notte, con i suoi apostoli, in un podere appartato (orto di Getsemani) dove, in precedenza, era solito riunirsi segretamente con i suoi discepoli.
Il podere distava circa 600 metri dalle mura di Gerusalemme. Si ritira in preghiera, sudando sangue, assistito e confortato da un angelo. Rimprovera i suoi apostoli che, malgrado le sue esortazioni, non riescono a stare svegli.
(Rif. 005,010,015,020,065)

Forse la cena era stata piuttosto abbondante e la sonnolenza degli apostoli può essere in parte giustificata.
Quanto a "sudare sangue" trattasi di un fenomeno non molto frequente, ma ben noto in campo medico, detto ematoidrosi, cioè sudorazione ematica, che può manifestarsi nel corso di stati emozionali violenti oppure in soggetti affetti da disturbi di natura ematica.

274 - ARRIVA LA TRUPPA
Giuda arriva scortato da una coorte di soldati romani e da una folla di gente armata e munita di fiaccole, reclutata dai sacerdoti.
(Rif. 005,010,015,020)

Una coorte romana era composta da circa 600 uomini. Tenuto conto di questi e della folla al seguito, si può presumere che almeno 1000(!) uomini abbiano partecipato alla cattura di Gesù. E' evidente che non si voleva arrestare solo un "messia" ma stroncare un tentativo di rivolta.

275 - IL RICONOSCIMENTO
Gesù viene riconosciuto dalle guardie:

    * perchè si presenta da sé
      (Rif. 020)
    * perchè Giuda lo identifica con un bacio
      (Rif. 005,010,015)


276 - TENTATIVO DI RESISTENZA
Pietro cerca di opporsi all'arresto. Con un colpo di spada taglia l'orecchio destro di un certo Malco (un servo del sommo sacerdote). Gesù lo rimprovera e riattacca l'orecchio a Malco.
(Rif. 015,020)

277 - LA FUGA DEI DISCEPOLI
A questo punto le cose precipitano. I discepoli e gli apostoli che erano con Gesù fuggono disordinatamente. Uno di essi scappa nudo lasciando, nelle mani di chi cerca di trattenerlo, il lenzuolo che indossava in quel momento. Fortunatamente il padrone del podere di Getsemani, un certo Massaliano, gli dà poi di che rivestirsi.
(Rif. 005,010)


Gerusalemme è situata ad oltre 700 metri sul livello del mare e nel mese di Aprile le notti sono ancora abbastanza fredde. Chi è questo singolare personaggio (discepolo, apostolo o ...altro) che sfida il freddo della notte in deshabillé, nell'orto di Getsemani, proteggendo le sue pudenda con un leggero lenzuolo invece della tradizionale tunica e del manto di lana? Perchè un abbigliamento cosi inconsueto?
Che facesse molto freddo è anche confermato dal fatto che Pietro, poco dopo, rischierà grosso pur di scaldarsi al fuoco nel cortile di Caifa. (v. oltre)

278 - L'ARRESTO (Giovedi, 6 Aprile; presumibilmente ore 24)
Gesù viene legato e scortato a destinazione.
(Rif. 005,010,015,020)


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