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sabato 10 ottobre 2009

PARTE III - Il Mito di Gesù (capitolo 1)




QUALCHE CHIARIMENTO

Prima di addentrarci nel dettaglio, affatto semplice, degli eventi che hanno generato e costituito la base della leggenda di Gesù il Cristo, è necessario soffermarci su alcune importanti considerazioni.


Come abbiamo visto nella precedente Parte II, nel corso dei millenni innumerevoli religioni sono nate, si sono sviluppate ed alla fine hanno dovuto cedere il passo a nuove credenze che sono cresciute sulla carcassa di quelle che l'hanno preceduta.
Se si osserva la storia delle religioni, tutte le volte che una religione rivelata s'è estinta, lo ha fatto di fronte all'incalzare di un altro culto:
    * lo zoroastrismo di fronte all'islam
    * il cattolicesimo ridimensionato dal luteranesimo
    * ecc.

ma solo il cristianesimo occidentale è regredito a favore dell'agnosticismo, cosa spiegabile con due ordini di motivazioni:

   1. Il cristianesimo occidentale, distinguendo fra lo stato laico e lo stato religioso, fra cesare e papa, è stato, di conseguenza, lungamente travagliato dalla lotta fra papi e cesari, finendo con l'indebolirsi, dapprima di fronte a varie sette di nuova formazione, gli eretici prima e i protestanti dopo; in seguito, nel discredito generato dalle lotte fra cattolici e protestanti, s'è fatto spazio l'ateismo.

   2. Il cristianesimo e' una religione sui generis, con libri sacri (specie l'Antico Testamento) che non c'entrano nulla con gli interessi organizzativi-repressivi della Chiesa; con scarse capacità di controllo dell'intellighenzia, cui sono state concesse (o non si sono potute negare) pericolose libertà nelle università del medioevo - fondate dalla Chiesa stessa - donde sono usciti i vari Hus, Wyclif, Lutero, Calvino: in effetti l'amore per la filosofia e la cultura è stato sempre uno dei talloni d'Achille del cattolicesimo e ben diceva Gregorio Magno:

      che bisognava vergognarsi di insegnare la grammatica, dacchè tutte le religioni si basano sull'ignoranza.

      Senonchè, sempre a proposito di vergogna, A. Gramsci affermava, dal carcere, che dovrebbe essere il cristianesimo a vergognarsi di sè stesso.

Non c'è stato nessun Copernico, nessun Ockham fra i bramini o i musulmani; il giainismo ed il buddismo sono stati fondati da appartenenti alla casta dei guerrieri.
(Rif. 725)

UNA COSTRUZIONE

Il cristianesimo non si è sviluppato di colpo a seguito della presunta venuta di Gesù ma da un concetto che esisteva da millenni, espresso in altri termini.
In effetti, come si puo' constatare dalla Tavola delle Analogie riportata a fine volume, la religione cristiana è stata costruita su numerosi dei, religioni, sette, culti e riti misterici che erano presenti sulla terra assai prima dell'attuale era cristiana, compreso il mondo ebraico, assai meno monoteista di quanto si voglia far credere, dove gli israeliti adoravano numerosi dei, inclusi il sole, la luna, le stelle e tanti altri presunti ospiti del "cielo".

La base fondamentale di tutti i miti (e quindi del cristianesimo) si ritrova dunque negli antichissimi culti solari. Non è un caso che si siano enumerati 12 patriarchi, 12 tribù d'Israele e 12 apostoli, essendo 12 il numero dei segni dello zodiaco, parte fondamentale dei culti solari, in quanto questi segni identificavano le 12 "case" attraverso le quali il sole passa ogni giorno e le 12 ore del del giorno e della notte.
Indubbiamente anche le 12 fatiche di Ercole, i 12 aiutanti di Horus, i 12 generali di Ahura-Mazda ed i 12 apostoli di Gesù sono simboli dei segni zodiacali e non corrispondono a nessun particolare interprete del dramma che si sarebbe svolto sulla terra nell'anno 30 (e.v.).

A questo proposito ribadiamo ancora che:
Le figure principali del cristianesimo derivano da divinità pagane esistenti in precedenza. Ad esempio, la triade padre-madre-figlio è presente in molte mitologie antiche: gli egizi avevano Osiride, Iside ed Horo; i romani Giove, Giunone e Minerva; i sumeri Enchi, Ninhursaga e Tammuz; i persiani Ahura Mazda, Anahita e Mitra, e via dicendo. Da notare che per i romani i due dei avevano una figlia anzichè un figlio per lontana eco dell'ormai remoto periodo matriarcale. Parallelamente altre mitologie avevano una coppia invece del trio: i lidi con Cibele ed Atti, i greci con Demetra e Persefone e così via.


Il fatto che alcuni popoli avessero un trio ed altri una coppia (senza il padre), avvenne perchè nella società in cui il maschio aveva maggior predominanza si affiancò in seguito alla madre, dea della natura, ed al figlio, dio della vegetazione, un dio maschio che facesse da capofamiglia. Addirittura in alcuni popoli il dio paredro (= compagno) della dea da figlio divenne marito perdendo così ogni alone di inferiorità o subalternanza: è il caso dei palestinesi (Asera ed Aleian-Baal), degli hurriti ("Ma" ed il dio delle tempeste), e forse anche dei paleomaltesi. Nella mitologia indiana post-vedica, infine, le tre divinità trinitarie erano tutte maschili: Brama, Visnù e Sciva.

La Dea Madre, o Grande Madre, è stata probabilmente la prima divinità immaginata dallo spirito umano; ma anche se ciò non fosse, il suo simbolismo è tuttavia una caratteristica predominante nei reperti archeologici del mondo antico, dalle Veneri gravettiane ....alle iscrizioni del Mediterraneo orientale, dell'Asia occidentale, della valle dell'Indo e dell'Egeo. Il culto si concentrò dapprima sul mistero della nascita, e perciò si mettevano in particolare risalto le funzioni della donna ....gli attributi sessuali erano esagerati e suggerivano l'idea della gravidanza e talvolta anche del parto. Il loro scopo era di stimolare la vita con un'abbondanza sempre maggiore, sia nel genere umano che negli animali e nella natura, sicchè la nascita e la generazione erano fuse in uno con la conservazione delle risorse alimentari da cui dipendeva l'esistenza.

Con lo sviluppo dell'agricoltura e della pastorizia e man mano che il culto progrediva, specialmente nel Vicino Oriente, si andò facendo sempre più chiaramente definita la figura di una dea che personificasse le funzioni materne. In un primo tempo fu la dea vergine che fece sentire la sua influenza predominante dall'India al Mediterraneo. In Mesopotamia ....le forze produttrici della terra avevano fornito nei tempi preistorici (quando la donna aiutava l'uomo a coltivare con zappe e vanghe, prima che venisse inventato l'aratro ed essa sostituita dalle bestie atte a tirarlo) una classe divina in cui predominava l'elemento femminile.
(E.O.James, Antichi dei mediterranei, cap. La dea Madre e le nozze sacre).
(Rif. 245)

Ora, il cristianesimo con il trio Dio-Spirito Santo-Figlio ricopre la posizione mitologica del trio post-maschilistico mentre colla copia Madre-Figlio ricopre la posizione mitologica della coppia pre-maschilista.


Il dio supremo d'Israele, il cui nome fu "Geova" (finchè non ci si accorse che era una lettura sbagliata delle consonanti di "Iahve'" colle vocali di "Adonai"), non era singolo (come sostengono i copti monofisiti) ma composto da più persone (cosa che ritroviamo nelle mitologie irlandese ed indiana) ed era nominalmente quello degli ebrei, cioè quello dell'antico Testamento.
Il dio di Israele era inizialmente un dio delle colline, delle montagne e del cielo (cioè delle cose alte come il fulmine, le nubi od il monte Libano, che svettando da lontano sul piatto Israele doveva suggerire un senso di superiorità e di potenza, come l'Olimpo sui Greci, l'Eta sui Cretesi, lo Jotunheim sugli Scandinavi, ecc.) ed era il patrono di Gerusalemme - uno dei rilievi maggiori della Giudea - e della sua casa regnante, nonchè ovviamente dei suoi sacerdoti i quali, durante il periodo dell'esilio babilonese lo trasformarono in divinità unica ed onnipotente, sotto l'influsso delle idee zoroastriane portate lì dai conquistatori persiani. A sua volta il zoroastrianesimo iranico nacque su influsso del pensiero indiano: i popoli dell'altopiano iranico pare avessero maggiori rapporti cogli indiani che coi mesopotamici; probabilmente perchè venivano dall'Iran gli hariia (anche noti come ariani, od arya, parola che significa "puri" o "nobili" e dalla quale deriva il termine "Iran") che invasero l'India sottomettendo i popoli lì precedentemente stanziati. Notare l'assonanza fra "Iran" ed "Hariia".
(Rif.725)

Per questi motivi e per quasi 2000 anni centinaia di milioni di persone, prive di atteggiamenti razionali, hanno creduto alla esistenza "storica" di un Figlio di Dio, chiamato Gesù il Cristo, che sarebbe vissuto, avrebbe fatto miracoli, sofferto e morto per una speciale espiazione di sangue, stabilita una volta e per sempre da Dio stesso, creatore dell'intero cosmo.

In realtà la storia evangelica di Gesù non è il ritratto
puntuale di un maestro storico che camminò su questa
terra 2000 anni fa, ma un mito costruito sopra altri miti
ed altri dei che, a loro volta, erano personificazioni di miti
solari universali e di rituali ritrovati in antichissime culture,
diffuse in tutto il mondo, migliaia di anni prima
dell'era cristiana.

La favola di Gesù è servita solo ad amalgamare le numerose religioni, i culti e le sette dell'Impero Romano ed a creare una "religione di stato", istituita ed imposta con la frode, l'inganno e la forza da parte dell'imperatore Costantino I.
Per due millenni una favola spuria ha così condizionato la mente e lo spirito dell'umanità occidentale.

LA CONTESTAZIONE

Intanto occorre rammentare che l'esistenza terrena di Gesù era già stata messa in dubbio e negata, sin dai primi tempi del cristianesimo, da alcuni "padri e dottori" della chiesa stessa, come si può dedurre da certe parziali ammissioni:

Tertulliano: "Credo quia absurdum"


Agostino: "Tutto ciò che è conosciuto come religione cristiana esisteva tra gli antichi.....dall'inizio della razza umana sino al tempo in cui il Cristo si fece carne...."

Eusebio: "I nostri modi di comportamento unitamente ai nostri principi religiosi, non sono stati inventati recentemente da noi, ma la maggior parte degli umani principi fu costruita sui naturali concetti di coloro che amavano Dio nel remoto passato..."
(Rif.710,740)

Il gruppo dei primi critici-contestatori comprendeva molti gnostici, che si opponevano fermamente alla fisicità del Cristo ed alla giudaizzazione dei loro testi allegorici e dei personaggi in essi contenuti.
Malgrado, nei secoli successivi, la chiesa abbia brutalmente costretto al silenzio studiosi ed esegeti del mito cristiano, gli studi sono continuati in sordina sino alla prima metà del '700 quando, grazie al movimento innovatore degli Enciclopedisti francesi e poi, verso la fine dello stesso secolo, alla politica di decristianizzazione della Rivoluzione Francese, molti scritti poterono essere resi pubblici.

Nel secolo seguente altri scrittori, specie di origine anglosassone (lontani dalle grinfie del Vaticano), poterono esprimere le loro opinioni dando vita ad una scuola di pensiero ormai agguerrita ed inarrestabile. Uno dei capostipite di questa rinnovata corrente è stato Robert Taylor (un prete anglicano!), che scontò parecchi anni di carcere per "blasfemia", accusato di aver offeso, con le sue prediche, il "senso morale" della pudibonda e bigotta società vittoriana.
Ai nostri giorni lo stuolo di studiosi che contestano l'esistenza fisica del Gesù e' talmente numeroso da non poter essere enumerato.

Queste note sono pertanto dovute, in gran parte, ai loro studi, anche se i frettolosi ed incerti riferimenti non sempre rendono giustizia al loro contributo nella ricerca di una verità troppo a lungo occultata.


Buon ultimo, ma non meno importante, è lo studioso Luigi Cascioli (Rif. 760) con la pubblicazione del suo libro/denuncia
"La Favola di Cristo - Inconfutabile dimostrazione della non esistenza di Gesù".

Il 18 Marzo 2006 l'Autore ha fatto ricorso al Tribunale dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo (pratica n. 14910/6) per denunciare l'inesistenza del Cristo e l'uso strumentale ed ingannevole che la chiesa fa di questo personaggio. In precedenza il Cascioli aveva promosso analoga denuncia presso Il Tribunale di Viterbo che si è affrettato ad ..."archiviare" la pratica.
Secondo Cascioli la figura mitica di Gesù sarebbe stata derivata dalla persona di Giovanni, figlio primogenito di Giuda il Galileo, capo di una banda di rivoluzionari indipendentisti palestinesi, originari di Gamala.

Quello che è difficile da comprendere è l'accanimento (ultima spiaggia?) con il quale la chiesa ha sempre voluto sostenere l'esistenza fisica del personaggio Gesù, intrecciando la sua leggenda con la reale esistenza di personaggi storici dell'epoca quali Tiberio, Erode, Quirino ed altri.

Se un individuo non ragiona ma "crede", è disposto a "credere", o vuole fermamente "credere", lo fa indipendentemente da qualsiasi dimostrazione di natura storica: non ha bisogno di prove.

Nessuno degli antichi che credevano ad Apollo, a Venere Afrodite, ad Attis, ad Osiride si è mai sognato di ricercare i "certificati di nascita" di questi dei.
Allora perchè questo accanimento? Forse per prevalere su altre credenze, eliminare la concorrenza e dare una parvenza di credibilità ad un mucchio di frottole. Però quando mai credibilita' e fede hanno camminato a braccetto?
Tanto per dirne una: com'è possibile storicizzare l'evento di una ragazza che, resa gravida da uno spirito santo, partorisce e resta vergine?

Probabilmente i primi predicatori dovevano cercare di far sembrare la vita del Cristo come realmente vissuta, per dare quella garanzia di veridicità che avevano le altre divinità, anch'esse prive di "certificato di nascita" ma convalidate come buone da secoli di adorazione. Questa necessità di verosimiglianza spinse i primi cristiani a mischiare la storia ed il mito.
(Rif.725)

UNA SEQUENZA TEMPORALE

La sequenza temporale che segue e completa questa parte non ha certo la pretesa di essere corretta. Serve solo a focalizzare l'attenzione di chi legge sull'alternarsi di determinati eventi che hanno attraversato il corso della storia.
Anche le date, in particolare quelle riferite alle epoche più remote, sono del tutto opinabili. Esistono numerose cronologie come questa anch'esse egualmente criticabili e quella che viene proposta è solo una delle tante e descrive una sequenza

solo possibile e, a volte, incerta

di alcuni fatti connessi con la nascita del cristianesimo.

Per evitare fraintendimenti nel corso della lettura, si rendono ancora necessarie alcune puntualizzazioni.
Analizzando la natura e le caratteristiche delle varie religioni, passate e presenti, si può tentare una classificazione delle stesse che, per quanto grossolana ed imprecisa, è comunque utile per seguire un determinato filo logico del discorso:

   1. Culti di tipo astro-teologico
      Assai diffusi nel remoto passato, consideravano quali divinità il Sole, la Luna ed altri Astri. I culti solari, largamente diffusi su tutta la terra, avevano una loro ragion d'essere basata sulla primordiale banale constatazione che il sole è la fonte primaria della vita sul pianeta.


   2. Culti politeistici
      Erano basati sulla credenza nella esistenza di Dei immanenti preposti ad intervenire e ad esercitare la loro influenza sul particolare quotidiano dell'individuo; ad es. l'Olimpo degli Dei greci.


   3. Culti su base morale/filosofica (Vie di liberazione)
      Sono quelli tipici delle società orientali: buddismo, taoismo, confucianesimo, shintoismo, ecc.


   4. Culti di tipo misterico-rivelati (Culti di salvezza)
      Sono nati, in gran parte, nel Medio Oriente e nel bacino del Mediterraneo. Generalmente di tipo monoteistico, quali il Giudaismo ed i diversi tipi di pre-cristianesimi, che si sono affermati nel corso dei secoli. Si tratta di credenze basate su testi indicati come Parola di Dio ed anche Verità Assolute, che vanno accettati come tali e che non possono essere messi in discussione.


Occorre ancora considerare alcune particolari Religioni Misteriche: esse sono quelle seguite da sette che, pur appartenendo ad una delle classificazioni precedenti e seguendone i principi, per altro verso se ne discostano trasmettendo ai loro membri insegnamenti di tipo esoterico. Ad esempio:
- Drusi (che diversamente dagli altri musulmani, credono nella metempsicosi)
- Ismailiti
- Ahmaditi
- Sufi
- ecc.

Da notare che: Non tutti gli ebrei considerano oggi l'ebraismo una religione in senso stretto, ma bensì un insieme di norme tradizionali seguite, in varie forme, dalla più tradizionale a quella più progressista, da persone unite da legami di sangue.
Nella sua nuova struttura rabbinica il giudaismo sarebbe un insieme di norme di "origine divina" che regolano la condotta del credente, che le deve osservare se "vuole realizzare sè stesso".(?)
(Rif. 725)

Ed infine, in estrema sintesi, ecco alcune caratteristiche essenziali che un culto deve avere per essere definito di "tipo cristiano":

   1. La credenza nella esistenza di un Dio unico antropomorfo che per sua imperscrutabile volontà ha voluto, reso e stabilito che il genere umano, da lui stesso creato, è "colpevole" (peccato originale) e perciò destinato alla dannazione eterna, salvo redenzione.

   2. In una determinata epoca "pseudo-proto storica" Dio ha un ripensamento e manda sulla terra un "Salvatore" (figlio di Dio, figlio dell'uomo, profeta, un Cristo) predestinato a diffondere la parola divina, che tutti gli uomini devono seguire, e con il compito di riscattare e redimere, con il sacrificio della propria vita, i peccati del mondo, indicando agli uomini stessi, la via della salvezza e della vita eterna.

   3. La credenza che esista un termine alla vita di questo cosmo, all'avverarsi del quale, dopo una grande baraonda (apocalisse), il Cristo ritornerà sulla Terra (parusia prevista anche per altri "salvatori": Zoroastro, Krisna, ...), tutti i morti risorgeranno, ritroveranno i loro corpi (quale corpo: giovane, vecchio, sano, malato?) e verranno definitivamente giudicati e destinati alla dannazione eterna o alla eterna salvezza. Nel frattempo, in attesa di questo "giudizio universale", le anime dei morti sono provvisoriamente sistemate in aree di parcheggio comunemente note come: paradiso, purgatorio, inferno o altre simili, mentre i loro corpi marciscono e si polverizzano sotto terra.

Posto che per soffrire occorre avere un corpo sensibile al dolore e, visto che tali corpi verranno riassegnati nel corso di questo fantomatico "giudizio", non è chiaro che cosa ci facciano ora le "anime" dei defunti relegate all'inferno. Anche le anime possono essere arrostite dalle fiamme infernali? E poi perchè due giudizi? Non ne basta uno?
Infine, a confondere le idee, esiste una corrente di pensiero la quale afferma che l'inferno non sarà eterno ma verrà abolito alla fine del mondo (apocatastasi) e tutte le anime verranno "redente" (indulto universale) e andranno ad affollare il paradiso; altre sette cristiane invece sostengono che solo 144.000 anime saranno ospiti definitivi del paradiso, mentre tutti gli altri (migliaia di miliardi) se la vedranno brutta.

A tutto questo si collega un insano, mortificante e deprimente culto della morte e dei trapassati, nonchè l'adorazione di strumenti di morte (croce) e immagini di atroci torture.

Alcuni scienziati (Hoyle?) hanno definito l'inizio del cosmo "Big Bang" (circa 14 miliardi di anni or sono) e la sua presunta fine come il "Big Crunch" (entro circa 5 miliardi di anni, la grande contrazione, la grande "strizzata", la morte termica, conseguente al continuo e costante incremento dell'entropia universale ed al raffreddamento del sole). Ciò che la chiesa ha cercato di interpretare con l'allegra "canzoncina" Dies irae.......

Questi sono i tre punti fondamentali ai quali un individuo deve credere per potersi definire cristiano, indipendentemente dal nome terreno assunto dal cristo sacrificale, di cui al punto b): GESU', MITRA, KRISHNA o altro.

Infine, per quei particolari cristiani che aderiscono alla setta cattolica è ancora necessario "credere", senza alcuna possibilità di discussione, in alcuni importanti princìpi (i dogmi: protervi e palesi insulti all'intelligenza umana) quali:

    * la trinità: coesistenza di tre persone in un dio unico (anni 325, 385 e.v.)
    * presenza di una duplice natura e di una duplice volontà nel Gesù (anni 451, 680 e.v.)
    * la perpetua verginità di Maria: ante partum, in parto, post partum (anno 649 e.v.)
    * esistenza di particolari luoghi di permanenza eterna delle anime quali Paradiso, Inferno e, dal 1439 e.v., di un nuovo luogo di permanenza temporanea detto Purgatorio.
    * transustanziazione del pane e del vino nel corpo del Cristo (anno 1563 e.v.)
    * immacolato concepimento di Maria, da parte di Anna, o anche preservazione di Maria dal peccato originale al momento del suo concepimento (anno 1854 e.v.)
    * infallibilità del papa (anno 1870 e.v.)
      (Questa è veramente buona: il papa, pur sempre un uomo, si ritiene infallibile perchè parla a nome di un dio in virtù di un'autorità a farlo che s'è attribuita da solo!!!)
    * assunzione del corpo di Maria in cielo (anno 1950 e.v.)
    * esistenza di un "limbo" dove confluiscono le anime dei neonati abortiti o deceduti prematuramente, prima di ricevere il battesimo. (anno ?? e.v.)

NOTA: L'esistenza del limbo è stata sostenuta per secoli dalla chiesa. Poi il 20/04/2007, l'infallibile Benedetto XVI ha abolito, di sua iniziativa, questo strano luogo ed ha "trasferito" le suddette anime in un angolo imprecisato del paradiso (??).

La religione cristiana si basa quindi su concetti e dogmi ridicoli che vengono definiti dal clero sacrosanti. Sono idee che non si possono minimamente criticare o discutere.
E' così e tanto vi basti!!
E' il famigerato "principio di autorità" inventato ed imposto dalla chiesa: è così perchè ciò è scritto sulla Bibbia, nei vangeli, ecc., e perchè ...lo diciamo noi che abbiamo ancora il potere politico, economico e mediatico per farlo.

Il benchè minimo dubbio su qualcuna di queste "sacre verità" getta, inesorabilmente, l'anima del cattolico nelle braccia di ...Satana, nelle quali sono già finiti, certamente, i papi che hanno elaborato le precedenti follie dogmatiche.
E' sempre un fatto positivo (per l'umanità intera) quando i preti, con le loro trovate, si impiccano da soli.

INSERTO 04 - Inferno e Paradiso
A proposito di Inferno (inteso come luogo di eterno dolore, e non come personaggio custode dell'Ade), occorre rammentare che durante i lavori del Concilio Vaticano II (1962-1967) l'allora titolare del Soglio di San Pietro, Giovanni XXIII, (papa di un certo carisma e che aveva raccolto intorno a sè numerosi consensi) se ne venne fuori affermando che "l'inferno non esiste" e che la punizione per i peccatori consiste nel vivere in eterno lontani dalla luce divina e perciò privati della supposta beatitudine che ne deriva.

L'affermazione lasciò tutti di stucco generando gravi imbarazzi. Non si sa come la prese il presunto Gesù che in vita sua terrena aveva molto insistito sulla fine che avrebbero fatto i peccatori, condannati ad essere precipitati nella Gheenna del Fuoco; d'altro canto anche Dante si deve essere rivoltato nella tomba, proprio lui che dell'inferno aveva minuziosamente descritto organizzazione e struttura!!

Il risvolto pratico fu una percettibile riduzione degli introiti di bottega in quanto molti si chiesero se valeva ancora la pena di pagare la tangente al prete per evitare di finire arrosto, ora che le fiamme dell'inferno erano state dichiarate estinte. E' vero che restava sempre l'opportunità di tentare la conquista del paradiso ma questo pare non sia mai stato un grande incentivo per le masse di fedeli. Se chiedete a molti praticanti di darvi una definizione sulla natura e sul significato di paradiso rischiate di ricevere le risposte più strane.
Tertulliano, a suo tempo, aveva definito il paradiso come "il luogo dove i beati possono eternamente contemplare e godere delle torture inflitte ai dannati".
Boh!! Chi si contenta gode!

Qualche tempo dopo, il papa successivo, Paolo VI, appena preso possesso della sua carica, si affrettò a ribadire con molta energia che "l'inferno esiste, eccome!!"
La domanda che ora viene naturale è questa: cosa deve fare un fedele praticante di fronte a due affermazioni fatte da due INFALLIBILI in netto contrasto tra di loro?

Forse non troverete nessun riferimento a tutto ciò negli atti ufficiali del Concilio Vaticano II, ma li troverete sicuramente sulle pagine di quei giornali che all'epoca pubblicavano quotidianamente cronaca e resoconti dei lavori conciliari.

Comunque sia, a parte le esternazioni di Giovanni XXIII, è interessante notare come quasi tutte le religioni siano concordi nel definire i loro "inferni" come luoghi di atroci sofferenze che solo la mente perversa e corrotta del prete riesce ad immaginare.
Viceversa sulla definizione di "paradiso" le incertezze dominano; per alcune religioni il paradiso nemmeno esiste. Per altre le idee sono confuse ed incerte. Nell'ebraismo solo determinate correnti lo prendono in considerazione. L'unica religione con idee apparentemente abbastanza concrete è l'Islam.
Il musulmano che muore in grazia di Allah accede ad un giardino di delizie dove viene nutrito con latte, miele, vini prelibati (non alcolici naturalmente) e deliziato da vezzose fanciulle, sempre vergini: le uri dai seni di alabastro. Alcuni ne assegnano 12, altri 40 oppure 70, altri ancora affermano che il numero delle ragazze assegnate corrisponde al numero di Ramadan che il fedele ha devotamente osservato durante la sua vita terrena. Il paradiso di Allah dovrebbe dunque essere un posto dove tutti copulano alla grande, come conigli! Però anche quì non mancano le incertezze: alcuni sostengono che le uri siano in realtà solo dei grappoli di "uva bianca".
Resta comunque incerta la sorte delle donne che muoiono in grazia di Allah.


Dopo quello che è successo in questi ultimi anni, è sempre più difficile definire la teologia cristiana come "monoteista". La religione induista (certo non monoteista) annovera 3306 divinità maggiori e minori. Il cristianesimo ne contava, anni fa, circa 1350 (santi, beati ed altre entità in grado di compiere interventi di natura divina).
Per l'esattezza a questi ne vanno aggiunti altri 465 proclamati dal solo papa Wojtyla, nei suoi 27 anni di pontificato. Quindi, salvo errori ed omissioni, il totale ammonterebbe, per ora (17/6/2002), a 1815.
(Rif. 440)

E' quindi sotto gli occhi di tutti come la religione cristiana abbia perso, da tempo, le sue caratteristiche di religione dell'unico vero dio.
Essa è oggi una religione politeistica, di stampo neopagano, basata su una scala verticistica (come quella greco-romana facente capo all'Olimpo) che va dai beati, ai santi, ai padri della chiesa sino alle alte gerarchie e alla trinità.
La cosa è ancora più evidente se si considerano i nove cori dell'angiologia "ufficiale" che comprende, in ordine ascendente: angeli, arcangeli, principati, potesta', virtù, dominazioni, troni, cherubini e serafini.

Nel corso del Medioevo gruppi di dotti clerical/citrulli hanno discusso, sino alla nausea, sul:
- sesso degli angeli
- sulla misura delle loro ali
- su quanti di essi potessero contemporaneamente danzare sulla capocchia di uno spillo.

Si pensi, infine, allo sterminato numero di santi, ognuno dei quali è abilitato a particolari protezioni e/o interventi a favore di: viaggiatori, naviganti, militari, commessi, carcerati, prostitute, animali e con particolari competenze su: mal di pancia, anoressia, commercio di armi, fratture ossee e via dicendo.

Occorre poi rammentare che, mentre le religioni pagane o naturali si collocavano all'interno della società ed i sacerdoti si inserivano, come i magistrati o i mercanti, all'interno del tessuto sociale, al contrario i preti delle religioni rivelate - eccetto i musulmani sunniti - tendono a formare una classe a sè separata dagli altri, poichè appartenenti ad una istituzione nuova ed artificiale (in quanto formata sull'elaborazione di idee correnti ma non condivise da tutti) introducendo così la distinzione tra potere temporale e potere spirituale.

Il loro dio deve imporsi dal nulla sui creduloni e quindi le sue caratteristiche devono garantire:

    * di essere un dio rassicurante, quindi onnipotente e buono. Quando qualcosa va storto, la colpa è, o della poca fede dei credenti, o del diavolo, una creatura sua nemica, naturalmente malvagia, creata da dio stesso (!!).
    * di essere un dio più potente degli altri e quindi si inventano su di lui un sacco di fandonie, tipo quella che ha creato il mondo, che domina il cielo e dal cielo, che giudicherà le anime, ecc.;
    * di essere un dio incomprensibile, di modo da giustificare col mistero divino l'autorità dei sacerdoti e la loro incontrollabilità.

Applicando una tecnica, collaudata da secoli di prevaricazioni, il condizionamento comincia molto presto, con un rito di iniziazione (battesimo, circoncisione) imposto a pochi giorni dalla nascita, complici i genitori pavidi, timorosi, accecati dalla stessa superstizione e supini al conformismo, prosegue poi nella prima infanzia (con una ulteriore confermazione: cresima, bar-mitzwah) e nella giovinezza, fornendo risposte assurde alle prime domande sull'origine del mondo, sulla vita e sulla morte, sul bene e sul male, tali da distruggere sul nascere i primi tentativi di pensiero logico e razionale.

Non per nulla J. de Maistre predicava: Dateceli dai cinque ai dieci anni e saranno nostri per tutta la vita.

Non sempre è vero! Chi scrive è stato espulso, all'età di 10 anni, dalla chiesa cattolica, mediante un poderoso calcio nel sedere, di un certo insofferente Don Manubrio, titolare della parrocchia di S. Alessandro di Alessandria (IT).
Motivazioni ed ...escoriazioni a parte, grazie don Manubrio per avermi salvato!

Il cristianesimo (come d'altra parte anche l'islam) insegna ai bambini che occorre credere senza discutere e che questo atteggiamento "bovino" è una grande virtù: non bisogna mai argomentare sul perchè si crede!
La razionalità del giovane viene così mortificata sul nascere e l'individuo reso schiavo da credenze irrazionali che ne fanno un ilota devoto al clero.

Molti, alla fine, si aggrappano alla religione non perchè sia consolante, ma perchè sono vittime di un sistema educativo che non ha offerto loro la possibilità di una visione laica della vita.
(Rif. 800)

Titillando quindi l'ignoranza del prossimo, si perviene al successo e miriadi di poveracci fuggono dalla realtà (a volte scomoda per chi non vuole ragionare) affidandosi alla nuova religione. E' da notare che più un popolo è civilizzato ed oppresso, più sfornerà movimenti mistico-religiosi. India, Cina, Medio Oriente, Egitto, Europa Medioevale, Indiani d'America fine anni '80, ne sono la conferma.

Poichè i preti sono separati dal resto della società, essi sono inizialmente visti, dai potenti, come una minaccia e poi, o accettando il fatto che la maggioranza s'è data alla nuova fede, o sub-odorando l'affare, o perchè finalmente i preti vincono e prendono il potere (spesso per breve tempo essendo più uomini di cervello e di ventre che di azione), i regnanti li accettano all'interno della propria struttura di potere. Scelta criticabile e pericolosa perchè quando il potere politico è debole, i preti si fanno avanti per dominare: per tutto il medio evo nel mondo cristiano ci saranno scontri di potere fra regnanti e preti. Come pure in Cina e nella Giudea monarchica.

Alla fine i poteri politici prevalgono ed i preti o vengono integrati nella società perdendo il loro status separato e privilegiato (ebrei, protestanti), o diventano una docile sezione dell'amministrazione, limitata al potere spirituale (regni cristiani, regno di Giuda, ecc.), ad essa legata per combattere le nuove tendenze innovatrici, che comunque non riescono o non vogliono scalzarla dalla sfera spirituale, dove si è autolimitata.
Comunque, la cosa peggiore che possa capitare è quando si crea il connubio "dio e patria". A questo punto non c'è più limite al terrore, alla sopraffazione, all'intolleranza più miope ed a mostruosi bagni di sangue.
(Rif.725)

LE FONTI MITICHE DEL CRISTIANESIMO (Le Leggende di base)

Dilungarci sulle fonti mitiche che hanno contribuito all'impianto teorico del cristianesimo sarebbe oltre modo lungo e tedioso. Rammentiamo solo le principali; quanto basta per affermare che gli autori dei testi fondamentali del cristianesimo non hanno dovuto lavorare molto di fantasia per infiorare i loro scritti di motivazioni sovrannaturali, ad uso e meraviglia (e consolazione) di quanti disposti a crederci. Come forse si è già intuito, essi hanno attinto, a piene mani, da leggende orientali, all'epoca ben note a Roma che, con grande condiscendenza, ospitava e tollerava sette e riti di svariata natura e provenienza. Uno dei punti di merito dei conquistatori romani è sempre stato quello di rispettare i culti praticati nei paesi occupati, senza cercare di introdurre una religione "ufficiale" di stato che, d'altro canto, nemmeno esisteva.

E' del tutto evidente che la maggior parte dell'impianto mitico cristiano si basa su diverse credenze, specialmente per ciò che concerne i concetti di trinità, spirito santo, apostoli e seguaci, ecc. Il concetto di trinità, come già detto, ha anche degli innegabili ed inequivocabili agganci con la trimurti induista.

Nella Trimurti induista Brama, Visnù e Sciva rappresentano rispettivamente il Creatore, il Preservatore e il Distruttore. Essi identificano, in definitiva, le tre forme di un unico brahman.

Non si può ignorare che tutti gli dei del sole pre-cristiani hanno, quasi tutti, in comune:

    * un dio come padre;
    * una vergine sposata(?) come madre;
    * la loro nascita è stata annunciata da una stella;
    * sono nati intorno al solstizio d'inverno;
    * hanno avuto dei tiranni che hanno cercato di ucciderli;
    * hanno cercato di ucciderli con estesi infanticidi;
    * hanno avuto una morte violenta;
    * sono risorti dalla morte;
    * quasi tutti sono stati visti dopo la risurrezione;
    * si sono trattenuti sulla terra per 40 giorni dopo la risurrezione.
    * ed altre significative coincidenze e similitudini


Il tutto in buona parte confermato da San Giustino Martire in una sua lettera ai pagani.
P.Campbell (Rif. 160)

Una osservazione curiosa: sembra che pur di attribuire una nascita miracolosa alle loro divinità, i profeti non s'accorgano di adorare degli dei adulterini ...bastardi. La cosa è palesemente assurda se si considera che, presso quasi tutte le religioni, l'adulterio è sempre malvisto e perseguitato.

Il mito degli angeli cristiani deriva da precedenti credenze zoroastriane, mentre il mito dei diavoli trova la sua origine nei Deva induisti.
Lo scienziato tedesco Max Muller (Oxford University), autore di un'opera nel campo della mitologia comparata, sostiene che tutti gli antichi miti delle culture protoindoeuropee, o ariane, come quelli zoroastriani, indiani, greci derivano in sostanza da miti primitivi imperniati sul culto del sole.
(Rif. 446)

Un mito, di per sè, non e' necessariamente una cosa malvagia. Ha un potere allegorico e metaforico. Può accrescere il godimento del credente. Può essere essenziale per i risultati. Fu utile, per esempio, il mito del diritto divino dei re. E sono utili i miti del Natale, della Pasqua e quelli di altre religioni.
Ma c'è una regola, non scritta, che separa il professionista dal dilettante; l'adepto dal profano. Solo il secondo è ingannato dai miti. Il primo no.
(R.Hersh)

Indagando un poco sui singoli aspetti rileviamo ancora che:

In fatto di annunciazioni Maria non è stata la sola ad usufruirne, abbiamo anche:

    * SARA (moglie di Abramo) per la nascita di Isacco
    * ANNA (moglie di Gioacchino) per la nascita di Maria
    * ELISABETTA (moglie di Zaccaria) per la nascita di Giovanni Battista

solo per citare le più note.

Sulla morte e risurrezione (dopo tre giorni, o al terzo giorno) si ricordano:

    * MITRA (Persia)
    * OSIRIDE (Egitto)
    * TAMMUZ (Mesopotamia)
    * ADONE (Siria)
    * ATTIS (Frigia)
    * DIONISO-BACCO (Grecia)
    * ERCOLE (Grecia)
    * SAMHEIN (Irlanda)
    * BALDUR (Scandinavia: dopo 40 gg.)


Ercole, in particolare, figlio del dio Zeus e della fanciulla Alcmene, dopo la risurrezione, sale direttamente all'Olimpo con le prerogative di un dio tra gli dei.
Ed ancora ATALIDE, figlio/a? di Mercurio, che moriva e resuscitava tutte le volte che gli faceva comodo.

Su particolari "concepimenti" e "parti" verginali si registrano:

    * ISIDE che genera HORO (Egitto)
    * MYLITTA che genera TAMMUZ (Mesopotamia)
    * MYRRHA che genera ADONIS (Siria)
    * NANA (Cibele?) che genera ATTIS (-200 e.v.) dopo aver mangiato un frutto speciale
    * DANAE che genera PROMETEO, fecondata da una pioggia d'oro
    * DEVAKI che genera KRISHNA (c.-1200 e.v.)
    * SEMELE che genera DIONISO (Bacco)
    * SARA che genera ISACCO
    * ELISABETTA che genera GIOVANNI B.
    * ALCMENA che genera ERCOLE
    * MAYA (Mayadevi) che genera BUDDA (Sakiamuni)
    * REA SILVIA che genera Romolo (un semidio, almeno per i romani)
    * ed altri ancora, derivati da molteplici mitologie

Quasi tutti gli "dei/salvatori" del passato sono nati in una grotta.
Le grotte erano universalmente considerate come il grembo della terra, quindi un posto logico ed ideale per la nascita simbolica di un dio o per una rigenerazione.

Sulla nascita al 25 Dicembre:

Occorre ricordare che questa data (solstizio d'inverno!) coincide, almeno nell'emisfero settentrionale, con la fine della caduta del sole sull'orizzonte e con l'inizio della sua rinascita. Questa data è sempre stata considerata, presso tutte le civiltà primitive, come un giorno fausto che preludeva al ritorno della buona stagione. Un giorno ideale per far nascere un dio, compreso l'ultimo arrivato, quello cristiano! Si ritiene che in questo fatidico giorno siano nati anche:

ADONE Siria
ALBAN-ARTHUAN           Celti
AMATERASU     Giappone
AMON-RA          Egitto
ATTIS    Frigia
ATUM-ATUN     Egitto
BACAB  Yucatan
BALDUR               Scandinavia
BEL-MARDUK    Babilonia
DAZHBOG           Slavonia
DIONISO-BACCO             Grecia-Roma
DUMUSI (Tammuz)        Sumeri
DUPLJAJA           Illiria
DUSARES            Nabatei
ELABABALUS     Siria
FREYR   Scandinavia
GEOLA  Sassoni
HELIOS Grecia
HORO   Egitto
HUITZILOPOCHTLI           Centro America
INTI-RAYMI        Incas
ITZAMNA            Yucatan
KRISHNA             India
MITRA  Persia
OSIRIDE               Egitto
QUETZALCOATL               Messico
SAMHEIN            Irlanda
SCING-SHIN       Cina
SERAPIDE            Egitto
SHAMASH          Babilonia
SOLE-APOLLO   Troia
SURYA  India
TAMMUZ            Mesopotamia
TRUNDHOLM    Danimarca
UTU BABBA       Sumeri
YULE      Germania
ZOROASTRO      Persia


La data di nascita di Gesù è stata fissata tra il 24/25 Dicembre del 753 a.u.c. (anno: 1 e.v.) dal papa Giulio I, intorno al 337 e.v., su imposizione di Costantino I, per eliminare la festa pagana dei Saturnali (anche: festa del sole, rinascita del sole, natale del sole invincibile, Dies Natalis Solis Invicti).
Ovviamente non tutti sono d'accordo; alcune sette cristiane di matrice ortodossa celebrano questa ricorrenza il 6 Gennaio.
Sul giorno e sul mese di nascita di Gesù sono state formulate, nel corso dei secoli, oltre 136 ipotesi che proponevano, di volta in volta, date come:

    * Gennaio 6 (Clemente Alessandrino)
    * Gennaio 6 (Epifanio vescovo di Salamina)
    * Gennaio 10 (id. Clemente Alessandrino)
    * Marzo 28 (S.Cipriano in disputa con S.Ippolito)
    * Aprile 23 (S.Ippolito in disputa con S.Cipriano)
    * Maggio 20 (id. Clemente Alessandrino)
    * Aprile/Settembre (Rev. Jack Barr)
    * Agosto xx (Rev. H. Browne)
    * Settembre 15 (Rev. Lightfoot)
    * Settembre 20/30 (R.T. Beckwith)
    * ecc. ecc.

Il natale è diventato una ricorrenza festiva a partire dal:

    * 354(e.v.) a Roma
    * 375(e.v.) ad Antiochia
    * 430(e.v.) ad Alessandria d'Egitto
    * ecc. ecc.

Sulle manifestazioni astrali:

anche ZOROASTRO sarebbe nato mentre era in corso una congiunzione di pianeti; il vecchio cammelliere sarebbe nato a Battra (nord-est della Persia) nel -630(e.v.). Filosofo e profeta ha fondato una religione dualistica (quella dei Parsi, Mazdeismo) basata sul testo sacro Avesta.

Sulla risurrezione:

gli iniziati ad antichissimi culti, sorti in Persia, Mesopotamia ed Egitto, ritenevano di poter prendere contatto con l'aldilà facendosi seppellire vivi, in stato di sonno ipnotico, in una cripta ed a volte in compagnia di altri morti, per tre o quattro giorni. Alcuni, che si risvegliavano in anticipo, ne uscivano completamente pazzi di angoscia e di terrore.

Gesù non è stato il solo ad essere inviato sulla terra come salvatore del mondo. Prima di lui se ne contano almeno altri 26, tra i quali Krishna, Mitra, Zoroastro ecc.
Lo studioso Kersey Graves ne esamina 16 nel suo libro "I sedici salvatori crocifissi nel mondo."
(Rif. 220)

Occorre inoltre ricordare che KRISHNA (incarnazione terrena di VISNU'), come salvatore è apparso almeno 1200 anni prima che i vangeli fossero concepiti:

La volontà dei Deva fu compiuta; tu concepisti nella purezza del cuore e dell'amore divino. Vergine e madre salve! Nascerà da te un figlio e sarà il salvatore del mondo. Ma fuggi, poichè il re Kansa ti cerca per farti morire col tenero frutto che rechi nel seno. I nostri fratelli ti guideranno dai pastori, che stanno alle falde del monte Meru....ivi darai al mondo il figlio divino....
(Rif. 165,345) 

L'Unzione:

è un rito antichissimo con diverse valenze:

    * in oriente, mediante questo atto, i re ittiti ed i nobili egiziani venivano consacrati alle loro divinità;
    * nel caso specifico di Gesù, l'unzione attribuiva al soggetto dignità regale, secondo antiche tradizioni bibliche a partire da Saul unto come re d'Israele.
      (Rif. 130)

Il Battesimo:

anche questo è un rito molto antico con significato di "immersione purificatrice". Era praticato, presso molti popoli, dai sacerdoti a favore degli iniziati ai diversi culti:

    * in Egitto = culto di Iside
    * in Frigia = culto di Attis
    * in Babilonia = culto di Marduk
    * in Grecia = culto di Dioniso e Demetra
    * in Persia = culto di Mitra
    * . . . . . . . . . . . . . .

Gli induisti praticano qualcosa di analogo, nel fiume Gange, da tempo immemorabile.

E' forse il caso di ricordare che a Nauplia (Grecia meridionale) esisteva una fonte detta "Canato" nella quale si credeva che Era, bagnandosi ogni anno, ridiventasse vergine. (Pausania, Periegesi, libro II, cap.38). Questa fonte è stata poi identificata con una sorgente che si trova nel monastero di Santa Monì, presso il borgo di Pronia.


Per inciso, dal leggendario ciclo dei Cavalieri della Tavola Rotonda risulta che anche Re Artù ebbe una nascita "fuori dal normale" a seguito di operazioni magiche e conseguenti corna al marito della di lui madre. Alla Tavola Rotonda sedevano "12" seguaci (apostoli) e come Gesù anche Artù morì in seguito ad un tradimento. Ora si attende il suo ritorno in terra, insieme ai suoi seguaci, dal regno di Avalon, una "dimensione parallela" controllata dalle divinità pagane.
(Rif. 725)






TAVOLA RIEPILOGATIVA degli dei mitici che hanno influito sulle origini delle credenze cristiane
(escluso ovviamente quelli americani):

Divinità
Area
Paternità
Maternità
Nascita
Resurr.
3 GG.

.
.
.
Nome
Vergine
Luogo
Anno
25/12
.
Adone
Siria
.
Ishtar
Si
.
.
Si
Si
Atalide
Grecia
Mercurio
.
.
.
.
.
(Si)
Attis
Frigia
.
Nana
Si
.
-200
Si
Si
Bacab
America
.
Chiribirias
.
.
.
Si
.
Baldur
Scandinavia
.
.
.
.
.
Si
(40gg.)
Dioniso-Bacco
Grecia
.
.
Si
Stalla
.
Si
Si
Ercole
Grecia
Zeus
Alcmene
.
.
.
.
Si
Freyr
Scandinavia
Odino
Freya
.
.
.
Si
.
Horo
Egitto
Osiride
Iside
Si
.
.
Si
.
Huitzilopochtli
America
.
.
.
.
.
Si
.
Indra
Tibet
.
.
Si
.
-700
.
.
Isacco
Palestina
Jhwh
Sara
No
.
.
.
.
Krishna
India
(Visnù)
Devaki
Si
.
-1200
Si
Si
Mitra
Persia
.
.
Si
Stalla
-600
Si
Si
Osiride
Egitto
.
.
.
.
.
Si
Si
Perseo
Caucaso
.
Danae
Si
.
.
.
.
Quetzalcoatl
America
.
.
.
.
.
Si
.
Samhein
Irlanda
.
.
Si
.
.
Si
Si
Sansone
Palestina
Jhwh
.
No
.
.
.
.
Shamash
Palestina
.
.
.
.
.
Si
.
Tammuz
Mesopotamia
.
Militta
Si
.
.
Si
Si
Zoroastro
Persia
.
.
Si
.
-630
Si
.


Il testo riporta una mappa della "Palestina" mediante la quale potete avere un'idea (stimata) di come fosse il territorio ai tempi della nostra cronologia. (Anno 750 a.u.c.)

Dopo tutte le necessarie (a volte tediose) premesse siamo ora pronti ad addentrarci, cronologicamente, in quegli anni cruciali che descrivono nascita, vita, miracoli e morte del presunto Gesù, ispiratore, ma non fondatore, del cristianesimo.
E' una cronologia folle, aberrante, farneticante nella quale è difficile separare le presunte verità dagli atteggiamenti più deliranti e offensivi del buon senso comune.
Il testo è ricco di riferimenti storici che aiutano, ogni tanto, a ritornare con ...i piedi per terra. Gli altri richiami (Rif.) servono soprattutto ad individuare gli autori di tutte le sciocchezze qui elencate.

ANNO: 98 (a.e.v.) - 656 (a.u.c.)

001 - NASCITA DI GIUSEPPE
A Betlemme nasce Giuseppe, padre putativo di Gesù.
(Rif. 055)

LA FAMIGLIA DI GIUSEPPE (Secondo il mito)
Nato a Betlemme nel 656(a.u.c.)
Morto a Nazaret il 20 luglio del 767(a.u.c.) all'età di 111 anni (secondo i copti: 26 del mese di Epep).
Appartenente alla tribù di Giuda, secondo dottrina, era figlio di Giacobbe a sua volta discendente di Davide.
Esercitava l'attività di falegname, carpentiere, artigiano edile ma qualcuno sostiene fosse anche investito di qualche prerogativa sacerdotale presso il Tempio di Gerusalemme; cosa poco probabile non essendo un levita.
Si sposa, in prime nozze, all'età di 40 anni e mette al mondo 6-8 figli:
- Giuda (Tommaso, Taddeo)
- Joseto
- Simeone (Simone)
- Giacomo (detto il Minore)
- Lidia
- Lisia (Assia)
- (Tamara?)
- (Ester?)
Resta vedovo a 89 anni (nel 745 a.u.c.), dopo 49 anni di matrimonio, quando Giacomo il Minore è ancora in tenera età.
A 90 anni (746 a.u.c.) il sommo sacerdote del tempio gli affida in custodia Maria, con regolare contratto di fidanzamento, in attesa delle previste nozze.
All'eta' di 109 anni, passato indenne attraverso gli eventi messianici che hanno coinvolto la famiglia, si ritira a vivere con Maria e con i figli Giacomo il Minore e Giuda, essendo tutti gli altri figli ormai sposati.
A 110 anni (766 a.u.c.) un angelo lo avvisa che dovrà morire entro un anno. Dopo la sua morte, gli angeli avvolgono la sua anima in un panno di seta e la portano in cielo. Il corpo invece viene sepolto nella stessa tomba del padre Giacobbe.

ANNO 63 (a.e.v.) - 691 (a.u.c.)

002 - NASCITA DI GIOACCHINO
In questo anno nasce Gioacchino, futuro padre di Maria.
(Rif. 025,035,050)
LA FAMIGLIA DI MARIA (Secondo il mito)
. GIOACCHINO, il padre
originario della Galilea e appartenente alla tribù di Giuda. Proprietario di mandrie e greggi, era considerato immensamente ricco (non c'era altri come lui nel popolo d'Israele). La sua ricchezza era tale che gli permetteva di essere molto generoso, tanto da dividere i suoi proventi in tre parti:
- una parte da destinarsi ai poveri
- una parte veniva versata al clero
- il rimanente era dedicato alle esigenze dei familiari e dei dipendenti.
Si era sposato a vent'anni con:
. ANNA, la madre
figlia del sacerdote Isachar, originaria di Betlemme, tribù di Levi. Per i primi venti anni di matrimonio non ebbe figli, per infecondità del marito. Come donna era ritenuta molto avvenente, tanto che dopo la nascita di Maria e la morte di Gioacchino, si sposa altre tre (?) volte e ricupera il tempo perduto, generando altri otto figli.
(Rif. 025,035,050)
Dopo la morte di Gioacchino, Maria (figlia unica) avrebbe quindi ereditato una immensa fortuna; fatto alquanto stridente con il racconto della vita di privazioni, che si ricava dagli autori, canonici e non. E poi perchè avrebbe dovuto sposare un presunto nullatenente (di 90 anni) con tutto ciò che le sue ricchezze potevano permetterle in fatto di matrimonio?
Infine, a rincarare la dose dei dubbi, abbiamo Maometto, che nel suo Corano, identifica Maria come discendente della famiglia di AMRAM.
(Rif. 135)

Buona parte degli affreschi di Giotto, nella cappella degli Scrovegni di Padova, dedicati alla vita di Maria, sembra ispirata ai racconti dei vangeli apocrifi.
Anche Maometto (Corano, Sura XIX) narrando di Maria e della nascita di Gesù, si riferisce a fonti contenute in vangeli apocrifi.
(Rif.725)

ANNO 62 (a.e.v.) - 692 (a.u.c.)

Riferimenti Storici:
ARRIVANO I ROMANI
Pompeo, conquistata la Siria, conclude anche la conquista della Palestina e l'annette all'Impero quale Protettorato.

ELEZIONE DI IRCANO II
Pompeo risolve in Palestina il conflitto sorto tra Aristobulo II e Ircano II, entrambi Asmonei pretendenti al trono di Gerusalemme. Viene scelto Ircano II.

ANNO 61 (a.e.v) - 693 (a.u.c.)

Riferimento Storico:
TUMULTI IN PALESTINA
L'esclusione di Aristobulo II provoca disordini in Palestina. Per sostenere Ircano II Pompeo interviene e presidia militarmente il paese. Ircano II resta sul trono affiancato dal controllore di fiducia dei romani: Antipatro.

ANNO 59 (a.e.v.) - 695 (a.u.c.)


003 - NASCITA DI ANNA
Questo è il supposto anno di nascita di Anna, madre di Maria.
(Rif. 025,035,050)


ANNO 58 (a.e.v.) - 696 (a.u.c.)


004 - LE NOZZE DI GIUSEPPE
All'età di anni 40 Giuseppe si sposa, in prime nozze, con ..? e nel corso degli anni genera sei-otto figli:

    * Giuda (Tommaso, Taddeo)
    * Joseto
    * Giacomo (il minore)
    * Simeone (Simone)
    * Lisia (Assia)
    * Lidia
    * [Tamara ?]
    * [Ester ?]

(Rif. 055)
Notizie sulla prima moglie di Giuseppe non ce ne sono.
Qualcuno, con molta fantasia, ha ipotizzato che questa prima moglie, anch'essa di nome Maria, fosse la sorella maggiore di Maria Vergine, che sposerà poi Giuseppe in seconde nozze.
Tutto questo non si accorda con la storia dell'immacolato concepimento di Anna, in virtù del quale Maria sarebbe stata concepita pura e senza peccato originale, secondo la strana trovata, confermata dal dogma della Immacolata Concezione di Pio IX, nel 1854.
E poi come si giustifica la differenza di età tra le due presunte sorelle?
(Rif. 995)

ANNO 55 (a.e.v) - 699 (a.u.c.)

Riferimento Storico:
EZECHIA
Ezechia (medico, zelota originario di Gamala), un galileo pretendente al trono di Gerusalemme, scende in campo per estromettere Ircano II. Il proconsole di Siria Gabinio interviene con le sue truppe, riportando l'ordine sul territorio.

ANNO 52 (a.e.v.) - 703 (a.u.c.)

Riferimento Storico:
CLEOPATRA
In questo anno Cleopatra VII diventa regina d'Egitto.

ANNO 49 (a.e.v.) - 705 (a.u.c.)

Riferimento Storico:
ANTIPATRO
Antipatro, controllore di Ircano II, in assenza di quest'ultimo, impegnato in una guerra contro i Parti, viene nominato amministratore della Giudea.

ANNO 44 (a.e.v.) - 710 (a.u.c.)

Riferimento Storico:
ERODE ANTIPATRO
Erode Antipatro, figlio di Antipatro, amministratore della Giudea, nel corso di un ennesimo scontro, sconfigge ed uccide in battaglia Ezechia.
Il posto di Ezechia viene preso dal figlio Giuda detto il Galileo.

[Nell'inserto che segue potete trovare chiarimenti sui brevi ma intricati sviluppi della Dinastia Erodiana.]

INSERTO 05 - Dinastia Erodiana (Secondo la Storia)
Il re seleucide Antioco IV, temendo la diffusione del giudaismo nell'area mediterramea, proibì le pratiche giudaiche e cercò di distruggere le sacre scritture. Nel 587 a.u.c. (167 a.e.v.) Giuda il Maccabeo, figlio del sommo sacerdote, guidò la rivolta degli ebrei contro Antioco IV. Venne trovata una soluzione con la creazione della dinastia Asmonea, di origine greca, ma convertita al giudaismo.
Successivamente, l'ascesa al potere di Erode il Grande pose fine alla dinastia Asmonea.





- ERODE ANTIPATRO - Si considerava un discendente diretto del profeta Esaù ed era originario dell'Idumea (regione a sud della Giudea). Aveva sposato Cipro(A), una principessa araba della tribù dei Nabatei.
Nel 705(a.u.c) viene nominato amministratore della Giudea; manterrà questo incarico sino al 711(a.u.c.) quando verrà assassinato. Sposato una sola volta, ha avuto 5 figli uno dei quali è Erode Il Grande.

- ERODE il GRANDE - Nato nel 680 e morto nel 750(a.u.c) all'età di 70 anni. E' una delle figure piu' controverse della dinastia erodiana. Ben deciso a mantenere saldamente in pugno il potere, si libera dalle congiure di palazzo facendo uccidere:
- la madre Cipro(A)
- la seconda moglie Mariamne(A) (nel 725 a.u.c.)
- il figlio primogenito Antipatro
- il figlio Alessandro
- il figlio Aristobulo
- il cognato Gionata (fratello di Mariamne(A))
- almeno altri 4 parenti prossimi
- decine di ufficiali della sua guardia personale, implicati in diverse congiure.
Con l'uccisione della moglie Mariamne(A) e del cognato Gionata la dinastia Asmonea si è praticamente estinta.
Si è sposato 10 volte generando un numero imprecisato di figli (si dice: oltre 14).
Salito sul trono, nel 711(a.u.c.), come tetrarca (= capo di un quarto) della Giudea, nel 715(a.u.c.) viene designato, da Ottaviano Augusto, re di tutte le provincie della Palestina. Congiure dinastiche a parte, Erode il Grande si distingue anche per atti di insospettata generosità. Si tramanda che si travestisse da popolano per mescolarsi al popolo e rendersi conto della sua miseria, e che abbia venduto buona parte dei suoi averi per sfamare i poveri durante la carestia del 729-730(a.u.c.).

Diede un notevole impulso alle opere pubbliche promuovendo:

    * la costruzione di numerosi templi, in diverse località della Palestina, dedicati agli dei greci e romani, per venire incontro alle esigenze di culto delle popolazioni non ebraiche;
    * la costruzione di un tempio in Samaria in onore dell'imperatore Ottaviano che era stato divinizzato;
    * la costruzione della città di Cesarea;
    * la costruzione della Torre Antonia (719 a.u.c.);
    * la trasformazione edilizia di Gerusalemme con nuovi edifici, giardini e la sistemazione viaria della città alta (731 a.u.c.);
    * la costruzione di nuove mura a difesa di Gerusalemme;
    * il rifacimento del Tempio e la sistemazione della relativa spianata di circa 140.000 metri quadrati; i lavori iniziati nel 735(a.u.c.) hanno comportato l'impiego di 10.000 lavoratori e sono stati terminati nel giro di 18 mesi.
      (Rif. 172)

Un fatto è certo: dovette dare prova di notevole abilità e capacità di governo considerato che il suo regno è durato ben 39 anni (6 come tetrarca + 33 come re).

- ERODE (FILIPPO) - Figlio di Erode il Grande e di Mariamne(B), non ha mai avuto grandi incarichi. Vissuto prevalentemente a Roma con la moglie Erodiade e la figlia Salomè.

- ERODE ARCHELAO - Figlio di Erode il Grande e di Maltace, alla morte del padre (750 a.u.c.) riceve da Roma l'incarico limitato di Etnarca (= sovranità regionale limitata) della Idumea, Giudea e Samaria. Manterrà tale incarico sino al 759(a.u.c) quando viene deposto ed esiliato da Ottaviano Augusto.
Sposato due volte con Mariamne(E) e con Glafira, si ignora il numero degli eventuali discendenti.

- ERODE ANTIPA - Figlio di Erode il Grande e di Maltace, alla morte del padre (750 a.u.c.), viene nominato dai romani tetrarca della Galilea e della Perea. Manterrà l'incarico sino al 793 a.u.c. quando verrà deposto ed esiliato da Caligola.
Sposato in prime nozze con una principessa araba (una figlia di Areta IV, re di Petra), si reca in visita a Roma, dal fratello Erode (Filippo), e qui ha un colpo di fulmine. Rapisce la moglie del fratello, Erodiade e la nipote Salomè e le conduce a Gerusalemme.
Scaccia dal palazzo la prima moglie (per questo Areta IV gli dichiara guerra e lo batte!) e vive "more uxorio" con la cognata. Non ha avuto discendenti.

- (ERODE)FILIPPO IL TETRARCA - Figlio di Erode il Grande e di Cleopatra, alla morte del padre (750 a.u.c.) riceve l'incarico di tetrarca della Traconide e della Iturea. Manterrà tale incarico sino al 787(a.u.c.) anno della sua morte.
Sposa Salomè, figlia di Erode(Filippo) e di Erodiade. Non ha avuto discendenti.

- ERODE GIULIO AGRIPPA I - Figlio di Aristobulo e di Berenice, è nipote di Erode il Grande. Nel 791(a.u.c.) viene nominato da Caligola tetrarca delle regioni ad oriente del Lago di Tiberiade (il Golan). Mantiene l'incarico sino alla sua morte avvenuta nel 797(a.u.c.)
Sposato con Cipro(B) genera tre figli: Agrippa(II), Berenice e Drusilla.

- ERODE AGRIPPA II - Figlio di Erode Giulio Agrippa I e di Cipro(B) è pronipote di Erode il Grande. Nominato re dai romani nel 802(a.u.c) rimane in carica sino all'844(a.u.c.). Non ha mai avuto poteri effettivi; era una carica più che altro onorifica.

ANNO 43 (a.e.v.) - 711 (a.u.c.)

005 - MATRIMONIO
Gioacchino ed Anna si sposano.
(Rif. 025,035,050)

Riferimento Storico:
MORTE DI ERODE ANTIPATRO
Erode Antipatro viene assassinato; gli succede il figlio Erode il Grande, come Tetrarca della Giudea.

ANNO 40 (a.e.v.) - 714 (a.u.c.)

Riferimento Storico:
ERODE IL GRANDE SUL TRONO
Erode il Grande viene nominato re delle seguenti provincie della Palestina (Canaan): Giudea, Galilea, Samaria, Decapoli e Transgiordania.
Ircano II, rientrato dalla prigionia, viene assassinato con tutti gli altri discendenti degli Asmonei.

ANNO 37 (a.e-v.) - 717 (a.u.c.)

Riferimento Storico:
DISTRUZIONE DI QUMRAN (Prima versione)
Un violento terremoto distrugge Qumran, sede della più importante comunità essena. L'insediamento viene abbandonato per qualche decina di anni.

DISTRUZIONE DI QUMRAN (Seconda versione)
Erode il Grande attacca e distrugge l'insediamento esseno di Qumran. Gli esseni avevano violentemente contestata l'ascesa al trono di Erode il Grande in quanto ritenuto "straniero" (idumeo) e non appartenente alla discendenza di Davide, secondo la tradizione e la Legge Mosaica.

Parlando di esseni, conviene anticipare qualche notizia su quella che è stata, per la chiesa, una delle più imbarazzanti scoperte degli ultimi anni.

INSERTO 06 - I Manoscritti di Qumran

A - MANOSCRITTI DI QUMRAN (Documenti storico-cultuali)
Le vicende accadute intorno a questa importante scoperta sono emblematiche di come la chiesa abbia proceduto e proceda sistematicamente alla eliminazione di ciò che preferisce non si sappia. Il potere clericale, basato su determinate e false credenze, inculcate con forza (e con ferocia) nel corso di due millenni, difende se stesso, nascondendo determinate verità; mantenere la gente nell'ignoranza ed in uno stato perenne di pecorinismo nazareno significa difendere i propri privilegi economici, finanziari e politici.

La prima scoperta risale al 1947 ed è stata fatta casualmente da un pastore beduino, in una grotta in località Khirbet Qumran, sulla riva occidentale del Mar Morto; consisteva in 7 rotoli completi, contenuti in giare di terracotta, nonchè altri frammenti, molti dei quali venduti dai beduini sul mercato clandestino delle antichità. Successivamente la zona venne battuta alla ricerca di nuovi reperti; le grotte esplorate furono 270 e, si dice, ma non è certo, che i rotoli ritrovati siano stati oltre 40 ai quali vanno aggiunti altri 800 reperti.
Si suppone che questi reperti fossero stati sepolti nell'imminenza della guerra giudaica e trattasi di scritti prodotti, in linea di massima nella prima metà del I secolo(e.v.).

Per una serie di disgraziate circostanze (guerre in Israele), i primi rotoli e l'autorizzazione a nuove ricerche furono affidate alla cosidetta "banda del domenicano", capeggiata dal monaco DE VAUX e ben presto tutti i reperti finirono nelle mani di questa presunta "commissione di esperti" che avrebbe avuto il compito di tradurli e renderli di pubblico dominio.

Il contenuto dei rotoli fu ritenuto esplosivo non tanto perchè contenenti particolari notizie sul cristianesimo (in fondo sono tutti testi ebraici), ma perchè riportavano alla luce quella realtà essena che la chiesa ha sempre voluto artatamente ignorare. Quindi, in combutta con il Vaticano e con la forzata connivenza del governo israeliano, che aveva altri gravi problemi per le mani, la commissione, per 50(!) anni non fece quasi nulla se non occultare tutto il materiale impedendone anche la riproduzione fotografica. Il materiale venne classificato in due categorie:

- reperti biblici
- reperti settari (questi ultimi naturalmente top secret)

e solo nel 1996, dopo una ennesima protesta di studiosi ed accademici di tutto il mondo ed una interrogazione presso il Parlamento d'Israele, si cominciarono a diffondere le prime copie fotografiche dei documenti. Cinquanta anni di protervo e interessato occultamento di un patrimonio storico!
Tra i rotoli più importanti ed oggi noti, vanno segnalati:
- Apocrifo della Genesi
- Rotolo del Tempio
- Rotolo della guerra
- Commentario ad Abacuc
- libro dei Giubilei
- Regola dell'assemblea
- Regola della comunità
- Rotolo di rame
- Documento di Damasco
- ed altri

Il rotolo di rame è particolarmente importante perchè contiene un inventario criptato di tutti i tesori del Tempio, nascosti dai sacerdoti, in 64 nascondigli segreti, in previsione dell'attacco romano a Gerusalemme.
Il Documento di Damasco, già noto per una copia rivenuta al Cairo molti anni prima, è importante perchè lascia chiaramente intendere come "Damasco" fosse in realtà uno dei tanti nomi che indicavano la comunità essena di Qumran.
Attualmenti questi reperti sono esposti al pubblico nello speciale padiglione SHRINE OF THE BOOK ( il Santuario del Libro) dello Israel Museum di Gerusalemme.

Se giudichiamo quanto raccontano il Nuovo Testamento, i Vangeli e gli Atti degli Apostoli come fatti storici indiscutibili, allora è impossibile rendere giustizia, in senso scientifico ai Rotoli. E' la dottrina cristiana in realtà a dettare le regole. (P.R.Davies)
(Rif. 347,772,374,376)

B - IL PAPIRO MAGDALEN

A proposito di questo papiro, uno studioso ci manda la seguente segnalazione che riteniamo un utile complemento a quanto esposto in merito ai reperti di Qumran.
Ho da poco letto un libro,(Testimone oculare di Gesù - Carsten P. Thiede e Mattew D'Ancona) dove si parla di tre frammenti di codice di papiro, trovati nel 1901 a Luxor da un cappellano inglese, che poi li donò all'Università di Oxford, dove aveva studiato, appunto all'Istituto Magdalen. Questi frammenti sono stati studiati anche con il microscopio a scansione laser, per individuare anche le minime tracce di inchiostro, oltre che comparandoli con molti altri manoscritti, in particolare quelli di Qumran.
Gli autori parlano anche del frammento 7Q5 di Qumran analizzato in modo analogo. Com'è noto è accertato che 7Q5 contiene un brano del Vangelo di Marco. Ebbene i tre frammenti contengono brani del Vangelo di Matteo. L'esame al radiocarbonio non è stato fatto perchè i frammenti sono troppo piccoli e comunque il margine di errore, 10% circa, lo rende inutile.
Comunque il confronto paleografico dice che la scrittura risale allo stesso periodo di alcuni testi greci di Qumran, quindi anche 7Q5, e di alcuni frammenti trovati ad Ossirinco; questi ultimi possono essere datati con certezza al 66 d.C. mentre per i testi di Qumran non ci sono problemi, non sono posteriori al 70 d.C. In altre parole sembra che i Vangeli di Matteo e di Marco esistessero come tali nel primo secolo d.C. Probabilmente nella prima metà, visto che alla fine del I sec. e l'inizio del II, lo stile di scrittura sarebbe stato leggermente diverso.
Questo non dà, come ammettono gli autori, attendibilità storica ai Vangeli in senso moderno, però è evidente che per costruire un mito simile in pochi decenni doveva esserci un ambiente culturale molto vivace.
(F. Fornasier)

Il fatto che lascia alquanto perplessi è come siano stati "datati" alcuni di questi frammenti e come sono stati interpretati i segni che essi riportano.
Sulla datazione fatta con il radiocarbonio (non sempre possibile) su frammenti tanto piccoli, il margine di errore sposta il periodo di più/meno due secoli, quindi praticamente inutili quando si vuole giocare sui quei limiti molto ristretti che farebbero comodo alla chiesa.

Quanto all'estrapolazione di interi brani, attribuiti poi a Tizio o Caio, da qualche sparuta decina di caratteri visibili e leggibili riportati sui frammenti stessi, il risultato dipende sempre dalla buona ...volontà e dal condizionamento di chi estrapola; si ha l'impressione, a volte, che si tratti di esercizi da ...Settimana Enigmistica!

C - POSTILLA - In data 10/9/2001, sul quotidiano LA STAMPA, pag. 11, sono apparsi alcuni articoli nei quali si annuncia l'intenzione della chiesa di "ritoccare" la Bibbia alla luce di quanto contenuto nei rotoli scoperti a Qumran; gli stessi per 50 anni gelosamente nascosti. Si sta profilando una ennesima e disinvolta manipolazione di quella che viene comunemente propinata come "parola di Dio".
Si afferma anche che, probabilmente, Gesù ha vissuto con gli Esseni per 18 anni, nella comunità di Qumran; questo farebbe del nostro personaggio un capo partigiano, un guerrigliero a tutti gli effetti come ipotizzato da alcuni studiosi da almeno un secolo prima!!!
(Rif. 450)

ANNO 35 (a.e.v.) - 719 (a.u.c.)


Riferimento Storico:
LA FORTEZZA ANTONIA
Erode il Grande inizia la costruzione della Fortezza Antonia (Torre Antonia) situata su uno dei lati del Tempio. La fortezza diverrà sede del presidio romano di Gerusalemme.

Il testo riporta una mappa di ""GERUSALEMME" mediante la quale potete avere un'idea della città, come si presume fosse ai tempi della nostra cronologia. (Anno 800 a.u.c.)

ANNO 33 (a.e.v.) - 721 (a.u.c.)

Riferimento Storico:
NOZZE DI CLEOPATRA
Cleopatra VII sposa Antonio

ANNO 30 (a.e.v.) - 724 (a.u.c.)

Riferimento Storico:
SUICIDIO DI CLEOPATRA
Cleopatra VII ed Antonio si suicidano. L'Egitto passa sotto il diretto controllo di Roma e diventa una Provincia dell'Impero.

ANNO 24 (a.e.v.) - 730 (a.u.c.)

006 - L'UMILIAZIONE DI GIOACCHINO
Durante la celebrazione della festa della Dedicazione (Dicembre) Gioacchino si reca al Tempio con le consuete generose offerte. Il sommo sacerdote Isachar (suo suocero) lo fa avvisare in pubblico, dallo scriba Ruben, che le sue offerte e la sua presenza nel Tempio non sono più gradite causa la sua infecondità.
(Rif. 035,045,050)

Secondo le tradizioni e la legge ebraica di allora, la sterilità era considerata una maledizione divina e pertanto invalidante per coloro che ricoprivano una carica pubblica o di natura religiosa (sacerdoti). La sterilità della moglie era un valido motivo per l'annullamento del matrimonio. Si riteneva che un individuo sterile e quindi maledetto da YHWH offendesse, con la sua presenza nel Tempio, la divinità. Per le donne, inoltre, era un segno della maledizione divina anche rimanere semplicemente nubili e vergini. La religione cristiana ha, con il mito di Maria, capovolto questo concetto.
L'episodio è comunque strano; se veramente Gioacchino era uno dei maggiori contributori del Tempio come poteva il clero rifiutare le sue consistenti offerte? Perchè lo suocero Isachar non ha agito con maggiore discrezione?
Pare poi che le sacre scritture considerassero, come maledetto, anche chi in Israele non generasse figli maschi.
Resta comunque il mistero su quali erano i reali contrasti tra i due.

INSERTO 07 - Le più importanti feste ebraiche
Alcune delle più importati feste ebraiche celebrate ai tempi di Gesù, limitatamente a quelle a volte citate nel testo.

PASQUA - 14/15 di Nisan - (Dio è passato). Ricorda e commemora la liberazione dalla schiavitù d'Egitto. E' una festa mobile che si celebra tra metà Marzo e metà Aprile. La celebrazione e' immediatamente seguita dalla festa degli Azzimi che dura 7 giorni.

PENTECOSTE - Sette settimane dopo Pasqua - (Il cinquantesimo). Si celebra 50 giorni dopo la Pasqua. Durante la festa il sommo sacerdote offriva al Tempio pani confezionati con farina di grano nuovo. Durata un giorno.

CAPANNE - 15-23 di Tisri - (Tabernacoli). Si celebra sei mesi dopo la Pasqua, a inizio di Ottobre e dura 8 giorni. Ricorda e commemora la costruzione delle capanne da parte degli ebrei in fuga dall'Egitto.

DEDICAZIONE - 25 di Kisleu - (Luminarie). Commemora la purificazione del Tempio dopo la profanazione di Antioco IV, re di Siria, avvenuta nel 587(a.u.c.). Si celebra a Dicembre e dura 8 giorni. Durante questo periodo, ogni sera, vengono accese speciali luci in tutte le case.

JOM KIPPUR - 10 di Tisri - (Espiazione e perdono). Al decimo giorno del settimo mese. E' la cerimonia dell'espiazione collettiva delle colpe di tutta la comunità. A quei tempi i peccati venivano metaforicamente caricati su di un animale (capro espiatorio) oppure anche su di un criminale od uno schiavo. In seguito la vittima veniva spinta a morire nel deserto.
Questa pratica del capro espiatorio (Hazazel) è stata copiata da analoghi riti egiziani.

Durante alcune di queste feste gli ebrei maschi erano tenuti a recarsi in pellegrinaggio a Gerusalemme e versare l'obolo al Tempio, di mezzo siclo d'argento.
(Rif. 172)
Chi non poteva muoversi doveva comunque versare l'obolo ai collettori disposti presso le Sinagoghe periferiche.

Mezzo siclo d'argento era il corrispettivo di una giornata e mezza di lavoro; il tributo era dovuto tre volte l'anno in occasione della Pasqua, Pentecoste e festa delle Capannne

007 - LA RICERCA DI GIOACCHINO
Gioacchino, umiliato, consulta i registri delle 12 tribù di Israele, per controllare se veramente era il solo a non aver generato figli.
La ricerca non gli giova.
(Rif. 025)

LE DODICI TRIBU' (Secondo il mito)
Tribù facenti capo ai discendenti di Giacobbe:
- Aser
- Beniamino
- Dan
- Gad
- Giuda
- Issacar
- Levi
- Neftali
- Ruben
- Simeone
- Zabulon
Tribù facenti capo ai discendenti di Giuseppe:
- Efraim
- Manasse

In effetti le dodici tribù sarebbero tredici. Normalmente non viene contata la tribù di LEVI, priva di territorio proprio e con i relativi componenti sparsi in varie città della Terra Promessa. In particolare, i leviti sarebbero i discendenti di Levi, terzo figlio di Giacobbe e di Lia la "cisposa", figlia di Labano. Ai tempi di Mose avrebbero acquisito il monopolio dell'esercizio del sacerdozio.

008 - GIOACCHINO SI ISOLA....
Pubblicamente umiliato, Gioacchino raduna le sue mandrie e con i suoi pastori si ritira in "terre lontane".
(Rif. 035,045,050)

Si ritira sotto una tenda nel deserto digiunando per 40 giorni e 40 notti.
(Rif. 035)

009 - ....ED ANNA SI DISPERA
Anna, sola e priva della consolazione dei figli, piange per l'abbandono del marito e lo teme morto.
(Rif. 035)


010 - ANNUNCIAZIONE AD ANNA
Un angelo appare ad Anna e la consola annunciandole che, per grazia divina, partorirà una figlia, il nome della quale sarà Maria, destinata ad essere consacrata al Tempio. Esorta Anna ad incontrare il marito, alla Porta Aurea di Gerusalemme, quando egli sarà di ritorno.
(Rif. 025,035,045,050)
N.B. - Nel 730(a.u.c.) non esisteva in città una Porta Aurea. Gli autori fanno probabilmente riferimento alla Porta d'Oro (Porta di Susa?), che verrà aperta durante la ricostruzione del Tempio, ordinata da Erode il Grande nel 734(a.u.c.).
Di questa straordinaria annunciazione è stata data "sicura" conferma, nel 1854, da Pio IX che, con il dogma dell'Immacolata Concezione, ha definito Maria come persona umana concepita senza peccato.
Questo lascia quindi intendere che anche il coito pur con intento procreativo, predicato dalla chiesa, sia comunque un peccato.

011 - ANNUNCIAZIONE A GIOACCHINO
Così, come per Anna, anche a Gioacchino appare un angelo che gli annuncia la prossima nascita di una figlia e lo invita a tornare a casa e ad incontrare Anna presso la Porta Aurea.
(Rif. 025,035,045,050)

012 - GIOACCHINO HA DEI DUBBI
Gioacchino ha qualche dubbio su quanto gli è stato annunciato. Malgrado le esortazioni dei suoi pastori esita a partire. Allora l'angelo gli riappare nuovamente nel sonno e lo convince a togliere le tende.
(Rif. 035)

013 - AVVISO PER CONOSCENZA
Come era accaduto per Anna e Gioacchino, un angelo appare anche al sommo sacerdote Isachar e lo informa della futura nascita di Maria. (In fondo lui è il nonno).
Lo invita pertanto ad accettare, di buon grado e secondo la legge, le offerte di Gioacchino, essendo caduto l'impedimento della infecondità.
(Rif. 045)

014 - VIAGGIO DI RITORNO ED INCONTRO (Giugno)
Dopo 30 giorni di viaggio, con bestiame al seguito, Gioacchino è nuovamente a Gerusalemme. La moglie, tempestivamente informata da un angelo, sul giorno del ritorno, lo attende alla Porta Aurea.
Convenevoli, ringraziamenti e lodi al Signore per la grazia ricevuta.
(Rif. 045)

015 - IL BANCHETTO
Gioacchino invita un gran numero di amici e conoscenti ad un grandioso ricevimento per festeggiare il suo ritorno ed il prossimo lieto evento.
(Rif. 045)

016 - PRIMA OFFERTA AL TEMPIO
Gioacchino offre al Tempio agnelli, capretti e vitelli promettendo di consacrare la nascitura al Signore.
(Rif. 045)

017 - SECONDA OFFERTA AL TEMPIO - AUSPICI
Al completamento del sesto mese di gravidanza (Novembre), Gioacchino rinnova le offerte di animali al Tempio. Durante il sacrificio, dall'arteria di un agnello sgorga latte anzichè sangue; da ciò vengono tratti favorevoli auspici sulla futura nascita.
(Rif. 045)

ANNO 23 (a.e.v.) - 731 (a.u.c.)


018 - NASCITA DI MARIA (Febbraio)
Tutte le fonti lasciano intendere che il parto sia avvenuto regolarmente al nono mese. Solo l'autore del "Vangelo Armeno" ci informa categoricamente che Maria è nata di sette mesi e quindi alla fine del 730.
(Rif. 045)

019 - MARIA: SEI MESI, SETTE PASSI (Agosto)
Avendo Maria compiuto i sei mesi, Anna la pone per terra per vedere se cammina: Maria fa sette passi e ritorna tra le braccia della madre. Allora Anna prende una insolita decisione:

    * fa costruire un "santuario" nella camera da letto
    * rinchiude Maria in tale santuario perchè non venga contaminata da nulla di impuro
    * ingaggia sette fanciulle, ebraiche e vergini, per farla trastullare.
      (Rif. 025)

ANNO 22 (a.e.v.) - 732 (a.u.c.)

020 - MARIA COMPIE UN ANNO
Al compimento del primo anno Gioacchino offre un grande ricevimento invitando un numero sterminato di persone:
"...i sacerdoti, gli scribi, il consiglio degli anziani e tutto il popolo d'Israele...".
Scopo della festa: presentazione della bambina e ricevimento delle consuete benedizioni.
(Rif. 025)

ANNO 21 (a.e.v.) - 733 (a.u.c.)

021 - LA FRETTA DI GIOACCHINO
Al compimento dei due anni l'impaziente Gioacchino ritiene giunto il momento di affidare Maria al Tempio, temendo che possa in seguito essere rifiutata. Anna, considerata la tenera età della figlia, è di parere contrario e consiglia di attendere.
(Rif. 025)

ANNO 20 (a.e.v.) - 734 (a.u.c.)

Riferimento Storico:
LA COSTRUZIONE DEL NUOVO TEMPIO
Erode Il Grande ordina il rifacimento del Tempio di Gerusalemme.

022 - MARIA ENTRA NEL TEMPIO
All'età di tre anni, preceduta da uno stuolo di fanciulle recanti fiaccole accese, Maria entra nel Tempio. Esegue una graziosa danza sul terzo gradino dell'altare e poi, senza voltarsi, sale di corsa i quindici gradini che conducono all'ingresso del ritiro.
(Rif. 025,035,045,050)

Si trattava probabilmente di una scuola di elite, retta dai sacerdoti e destinata all'educazione delle ragazze di un certo rango: figlie di re, di sacerdoti e di alti dignitari.
Non è chiaro dove la scuola fosse dislocata; certo non nel Tempio che, distrutto da Nabucodonosor nel 167(a.u.c.), doveva essere, nel 734(a.u.c.), per condizioni e struttura, alquanto modesto. La costruzione del nuovo Tempio, iniziata in questo anno e terminata negli anni 785-790(a.u.c.), sicuramente dopo la morte di Gesù, non poteva ospitare nel suo interno una scuola di questo genere.
Nelle sue linee essenziali, questa scuola doveva essere simile ad analoghe istituzioni greche, dove l'istruzione comprendeva anche oratoria, poesia, pittura, musica e per finire con la danza, l'educazione fisica ed il tiro con l'arco.
Maria entra nella scuola del Tempio a pieno titolo in quanto figlia di Gioacchino, uno degli uomini più ricchi della Palestina e nipote di Isachar, sommo sacerdote.
(Rif. 130)

ANNO 19 (a.e.v.) - 735 (a.u.c.)

023 - MARIA ORFANA (?)
Secomdo il Vangelo dell'Infanzia Armeno, all'età di quattro anni Maria sarebbe rimasta orfana di padre e madre.
(Rif. 045)
La notizia della morte di Gioacchino e di Anna, quì riportata, contrasta con quanto sostenuto da altri autori e con quanto riportato in altre parti del testo.

ANNO 14 (a.e.v.) - 740 (a.u.c.)

024 - VITA DI MARIA NEL TEMPIO
Dotata di notevole intelligenza e di precoce maturità di carattere, Maria diventa presto oggetto di ammirazione e viene additata come esempio di preclare virtù. Il ritmo quotidiano della sua vita era così scandito:

    * dal mattino all'ora terza: preghiera
    * dall'ora terza alla nona: lavori di tessitura
    * dopo l'ora nona di nuovo preghiera in attesa della refezione, servita da un angelo.

Oltre a ciò trovava il tempo per lo studio e la meditazione della Legge Mosaica, per il canto dei salmi davidici e per la conversazione con diversi angeli che la ubbidivano in tutto. A volte eseguiva anche guarigioni di ammalati, con il tocco della mano.
(Rif. 035)

025 - IL NUTRIMENTO DI MARIA
Durante tutti gli anni della sua permanenza nel Tempio, Maria ha sempre distribuito la sua quotidiana razione di alimenti ai poveri. Essa si nutriva prendendo giornalmente il suo cibo dalla mano di angelo.
(Rif. 025,035)

ANNO 11 (a.e.v.) - 743 (a.u.c.)

026 - PRE-ANNUNCIAZIONE
Nel Tempio, appare a Maria un angelo, il quale si abbandona prima ad una serie di singolari prodigi e poi le annuncia che, tempo tre anni, concepirà un figlio destinato a salvare il mondo. Maria ha ora 12 anni.
(Rif. 100)

ANNO 9 (a.e.v) - 745 (a.u.c.)

027 - UNA PROPOSTA DI MATRIMONIO
Avendo Maria compiuto i quattordici anni, un certo sacerdote Abiathar offre munifici doni ai responsabili del Tempio affinchè la stessa venga concessa in sposa al proprio figlio. Netto rifiuto da parte di Maria alle pressioni dei sacerdoti.
(Rif. 035)

Infatti, durante la permanenza nel Tempio, ha fatto voto di verginità, in contrasto con le comuni credenze che ritenevano tale stato una maledizione divina.

028 - VEDOVANZA DI GIUSEPPE
Muore la prima moglie di Giuseppe, dopo 49 anni di matrimonio. Giuseppe ha ora 89 anni.
(Rif. 055)

ANNO 8 (a.e.v.) - 746 (a.u.c.)

029 - ZACCARIA DIVENTA SOMMO SACERDOTE
Muore il sommo sacerdote Eleazaro e Zaccaria, figlio di Barachia, subentra nell'incarico.
(Rif. 045)

030 - L'ETA DELLA DISCREZIONE
La permanenza delle vergini nel Tempio era prevista per un massimo di 12 anni. Avendo Maria ed altre 12 ragazze maturato il tempo per lasciare il ritiro, il consiglio dei sacerdoti deve prendere una decisione in merito alla loro collocazione.
(Rif. 050)

031 - IL SORTEGGIO
Le versioni sull'evento sono discordanti.
In sintesi: il sommo sacerdote, ispirato da un angelo, emana un bando in tutta la Giudea ordinando a celibi e vedovi di presentarsi al Tempio muniti di bastone personale (o tavoletta con inciso il nome).
Maria e le 12 vergini vengono esibite in pubblico; si ritirano i bastoni (tavolette) lasciando il compito di decidere l'affidamento alla potestà divina.
I bastoni (tavolette) vengono poi restituiti ai legittimi proprietari con la relativa indicazione dell'avvenuta assegnazione.
Dal bastone (tavoletta) di Giuseppe esce una colomba bianca, quale segno di particolare favore divino, essendogli stata assegnata in custodia (e in previsione di future nozze) Maria.
(Rif. 025,035,045,050)

L'episodio ha tutte le caratteristiche di una vendita di schiave all'incanto.
Ricorda molto alcune usanze greche dell'epoca; le ragazze allevate in scuole di elite e con garanzia di verginità, venivano cedute, per cifre altissime, a personaggi facoltosi e di rango, in qualità di concubine di lusso.
Il contratto poteva anche essere a tempo determinato o contenere clausole di riscatto.
Aspasia, compagna e consigliera di Pericle, per quasi 40 anni, da giovane aveva seguito questa trafila.

032 - GIUSEPPE DISSENTE
Giuseppe è molto preoccupato per ciò che la sorte gli ha riservato. (Se le date sono esatte ha 90 anni!) Giuseppe si schermisce dicendosi troppo vecchio, carico di figli e possibile oggetto di derisione, considerato il divario di età con la giovane promessa.
(Rif. 025,035,045,050)

033 - GIUSEPPE VIENE CONVINTO
Giuseppe viene aspramente rimproverato dal sommo sacerdote e minacciato di un possibile intervento della collera divina. Alla fine si convince.
(Rif. 025,035,045,050)

034 - DOVE VA MARIA - (Prima versione)
Celebrato il rito di promessa di matrimonio Giuseppe torna a Betlemme per i preparativi delle nozze. Maria ritorna in Galilea (?), a casa dei suoi genitori, con altre sette fanciulle che le sono state destinate come dame di compagnia.
(Rif. 050)

035 - DOVE VA MARIA - (Seconda versione)
Scortata da cinque dame di compagnia: Rebecca, Sefora, Susanna, Abigea e Cael (Zahel) Maria si insedia nella casa di Giuseppe.
(Rif. 035,045)

036 - DOVE VA MARIA - (Terza versione)
Nel mese di Maggio, dopo regolare contratto di matrimonio, Maria entra a far parte della famiglia di Giuseppe mediante la tradizionale cerimonia ebraica di accoglimento.
(Rif. 378)

Su quello che poteva essere il rapporto pre-matrimoniale o matrimoniale tra Giuseppe e Maria la chiesa non è mai stata chiara. Su questo particolare ci soccorre la segnalazione di un nostro collaboratore:

Ho letto che gli ebrei, quando si sposavano, facevano un fidanzamento seguito da un primo matrimonio; e se la donna restava incinta, facevano un secondo definitivo matrimonio. Nel periodo tra il fidanzamento ed il primo matrimonio la ragazza era chiamata "almah", che erroneamente è stato tradotto con "vergine" nel caso della madre di Gesù. Durante (o poco tempo prima?) i due matrimoni, la donna ungeva il marito con olio profumato e le due unzioni, raccontate nei Vangeli, sarebbero da interpretare in questo senso.(F.Fornasier)

La verginità, per gli ebrei, era comunque una condizione sine qua non per il matrimonio; la sua mancanza era motivo di divorzio e, in casi più gravi, motivo di condanna a morte della ragazza mediante lapidazione.

037 - GIUSEPPE PARTE PER LAVORO
Sistemata Maria in casa, Giuseppe parte per impegni di lavoro a Cafarnao (o a Sefforis?). Non è chiaro quale attività svolgesse: se falegname, carpentiere o costruttore edile.
Maria si prende cura di Giacomo il Minore, ultimo nato dal precedente matrimonio di Giuseppe, ancora in tenera età.
Inoltre, con le altre cinque dame, provvede alla tessitura di un nuovo velo per il Tempio.
(Rif. 025,045,050)

Sefforis era la capitale in costruzione di Erode Antipa, distante qualche chilometro da Nazaret(?). Successivamente venne chiamata Tiberiade in onore di Tiberio Imperatore.

038 - L'ELEZIONE DI ZACCARIA VIENE CONTESTATA
Dopo averlo eletto i sacerdoti si rendono conto che Zaccaria non ha figli e mettono pertanto in dubbio la validità della nomina, a causa della sua infecondità.
(Rif. 045)

039 - ZACCARIA CERCA UNA SCAPPATOIA
Zaccaria invoca la grazia divina per avere un figlio ma senza nutrire troppe speranze, considerato che all'epoca aveva 120 anni e la moglie Elisabetta 98 anni.
(Rif. 045,135)

040 - ANNUNCIAZIONE A ZACCARIA
Le preghiere di Zaccaria vengono ascoltate. Un angelo gli appare nel Tempio e gli annuncia che la moglie avrà un figlio; il suo nome dovrà essere Giovanni.
(Rif. 015,045)

041 - ZACCARIA HA QUALCHE DUBBIO
Di fronte a tanta notizia Zaccaria viene colto da comprensibili dubbi e chiede all'angelo una qualche prova. L'angelo lo rimprovera per la sua poca fede e come punizione lo rende muto sino al compimento del lieto evento.
(Rif. 015,045)

La privazione della parola, anzichè nove mesi, sarebbe durata solo tre giorni.
(Rif. 135)

042 - ANNUNCIAZIONE AD ELISABETTA
(Il 20 del mese di Tishri)
L'arcangelo Gabriele annuncia ad Elisabetta, incredula, la prossima nascita di Giovanni.
(Rif. 045)

ANNO 7 (a.e.v.) - 747 (a.u.c.) * GESU': ANNI 0


043 - PRIMA ANNUNCIAZIONE A MARIA
Mentre Maria si trovava presso la fonte (o in casa, non si sa bene), le appare un angelo (Gabriele) che le annuncia il concepimento di un figlio per opera dello spirito santo. Maria ne è profondamente turbata ma l'angelo la tranquillizza.
I soliti "bene informati" ci dicono che questo è avvenuto all'ora terza di Mercoledì, 15 del mese di Nisan.
(Rif. 005,015,025,035,045,050,135)

044 - SECONDA ANNUNCIAZIONE
Qualche tempo dopo (tre ore o tre giorni), un bellissimo giovane (angelo in forma corporea) penetra in casa di Maria e le conferma l'annuncio del concepimento divino, risolvendo tutti i dubbi e le perplessità della giovane.
(...il verbo di Dio penetrò in lei attraverso l'orecchio...)
(Rif. 035,045,135)

Per opportuna informazione: Maria non era una donna ma bensì un angelo, inviato preventivamente in terra da Dio, per ricevere il figlio. Il concepimento di Gesù non è avvenuto nel ventre; Gesù è entrato nel corpo di Maria da un orecchio ed è uscito dall'altro!! Questo, per lo meno, è quanto sostenuto nell'ambiente della setta catara e riportato nello pseudo libro di Giovanni (Conceptio per Aurem).
(Rif. 145)
Secondo Tertulliano, invece, la fecondazione di Maria fu operata mediante un raggio luminoso.
Altri infine sostengono che il concepimento sia avvenuto per bocca (Conceptio per Os).

Invece, stando al Vangelo di Giuda, Gesù (l'Autogenerato?) sarebbe figlio della Grande Dea Madre Barbelo che lo avrebbe concepito mediante un penetrante sguardo del Dio primitivo, unico e ineffabile, da non confondersi con El, il dio dell'Antico Testamento.
(Rif. 475)

045 - PRE-AVVISO AI MAGI
Prevedendo una regolare gravidanza di nove mesi, un angelo si reca in oriente per sollecitare i magi a mettersi in viaggio.
(Rif. 045)

046 - MARIA SI RECA DA ELISABETTA (Febbraio-Marzo?)
Maria si mette in viaggio e raggiunge Ain-Karim (monti della Giudea), per fare visita alla cugina Elisabetta, la quale è in attesa (sesto mese) della nascita di Giovanni.
(Rif. 025,045)

Se, come dicono i vangeli, il viaggio è iniziato a Nazaret, il percorso è stato di 150 Km., a dorso di mulo. Cosa alquanto sconsigliabile per una donna sola ed incinta.
Se invece Maria si trovava a Betlemme allora il percorso si riduce a circa 15 chilometri.

047 - LE RACCOMANDAZIONI DI ELISABETTA (Marzo-Giugno?)
Elisabetta si rende conto della gravidanza di Maria e le raccomanda di custodire il segreto sul suo stato e di non uscire di casa onde evitare malintesi, sospetti e pettegolezzi da parte di estranei.
(Rif. 045)

048 - NASCITA DI GIOVANNI (Giugno-Luglio?)
In questo mese nasce Giovanni il Battista.
(Rif. 015,020)


GIOVANNI IL BATTISTA (Secondo il mito e la leggenda)
- Padre: ZACCARIA, a sua volta figlio di Barachia, discendente di Aronne.
- Madre: ELISABETTA, parente di Maria per vincolo con la di lei madre Anna.
Nasce ad Ain-Karin, paese situato in una zona montuosa a circa 7-8 Km. da Gerusalemme, nel Maggio del 747(a.u.c.), sei mesi prima del cugino in secondo grado Gesù.
Si dice sia cresciuto come un asceta nella zona desertica della Giudea, rivestito di pelli e mangiando ciò che la natura gli offriva, come locuste e miele selvatico.
Intorno ai 30 anni inizia a predicare, lungo il Giordano (nei pressi di Gerusalemme), praticando il battesimo e profetizzando l'avvento di un nuovo messia.
Aspramente critico nei riguardi di Erode Antipa e del suo concubinaggio con la cognata Erodiade, viene arrestato e rinchiuso nella fortezza di Macheronte, sulla sponda orientale del Mar Morto. Dopo parecchi mesi di carcere, Erodiade e la figlia Salomè ottengono, da Erode Antipa, che venga decapitato. (Presumibilmente nell'Agosto del 781 (a.u.c.))
(Rif. 015,135)

Una nota estemporanea. Sono in molti a meravigliarsi del fatto che Giovanni Battista si nutrisse di locuste mentre trovano perfettamente naturale che i francesi vadano pazzi per le lumache alla parigina.
Le locuste sono, ancora oggi, consumate in alcuni paesi dell'Africa sud-orientale. Naturalmente vengono saltate in padella con un filo d'olio, sino a renderle croccanti; un pizzico di sale e spezie secondo i gusti. Pare che anche gli esseni non le disdegnassero.
Il problema, forse, non è quello di mangiarle ma di.... acchiapparle.

GIOVANNI IL BATTISTA (Secondo un'altra ipotesi storica)
Storicamente di Giovanni Battista non si sa nulla, eccetto una breve notizia, riportata da Giuseppe Flavio, sulla base della quale è possibile formulare le seguenti, discutibili, ipotesi.
Giovanni aderisce e condivide, sin da giovane, gli ideali di riscatto e di liberazione della Palestina professati dalla comunità essena. Su tale decisione potrebbe aver pesato il fatto della morte del padre Zaccaria, avvenuta anni prima, per mano della famiglia degli Erode ma il fatto è del tutto improbabile.
Vive la propria giovinezza nel deserto, a Qumran, con la comunità essena che lo accoglie di buon grado in quanto:

    * quale discendente di Aronne ha tutte le carte in regola, secondo la profezia biblica, per assumere la figura del messia religioso che dovrebbe porsi a capo dell'attuale e corrotta classe sacerdotale, mentre:
    * Gesù, discendente di Davide, si porrebbe come messia politico a capo del movimento per la cacciata dei regnanti erodiani, considerati come usurpatori e collaborazionisti degli occupanti romani.

E' il concetto della duplice attesa messianica coltivato dagli esseni.
Giovanni era un profeta di tendenze radicali ed Erode Antipa lo fa giustiziare perchè rappresentava una seria minaccia alla precaria stabilità politica del regno.

Oggi, nei territori meridionali dell'Iraq, esiste ancora una setta che non riconosce la supremazia di Gesù ma che segue, con scrupolo e convinzione, gli insegnamenti di Giovanni il Battista. Sono comunemente detti Mandei, ma essi si definiscono Nazareni (Nazorei) con riferimento all'omonima antichissima setta e non alla città di Nazaret.

Che a quei tempi qualcuno si vantasse di discendere in linea retta da Davide è una cosa che lascia alquanto perplessi. Stando alla lettera di ciò che è riportato nella Bibbia (Libro dei Re) questo Davide sarebbe stato uno dei piu' efferati farabutti che la storia ci abbia tramandato. Il fatto che sia riuscito a sedersi su di un trono non toglie nulla alla sua mostruosa protervia. Tanto per paragone: è come se oggi qualcuno si vantasse di discendere da Hitler. Resta comunque il fatto che non esiste nessuna prova archeologica o storica dell'esistenza del regno di Davide. Nessun testo contemporaneo del Medio Oriente ne parla; si tratta di uno dei tanti miti inventati dagli autori della Bibbia.
(Rif. 130)

049 - CIRCONCISIONE DI GIOVANNI (Luglio?)
Otto giorni dopo la nascita, Giovanni viene circonciso ed il padre Zaccaria riacquista l'uso della favella.
(Rif. 015,045,135)

050 - MARIA RITORNA A CASA (Luglio?)
Dopo tre mesi di permanenza presso Elisabetta e dopo aver assistito alla nascita di Giovanni Battista, Maria ritorna a casa.
(Rif. 015,025,378)

051 - IL RITORNO DI GIUSEPPE (Luglio-Agosto?)
Dopo prolungata assenza Giuseppe ritorna, pronto a sposare Maria, secondo la solenne promessa fatta al Tempio al momento dell'affidamento. Quando si rende conto che Maria è gravida si dispera e cade in uno stato di profonda desolazione e di paura. A nulla valgono le proteste di innocenza di Maria, le spiegazioni sul "singolare" intervento divino e le testimonianze di buona fede delle cinque dame di compagnia.
(Rif. 025,035,045,050,055)

052 - PENSANDO AD UNA SOLUZIONE (Agosto-Settembre?)
Giuseppe teme sopratutto la punizione che il Sinedrio potrebbe infliggergli per non aver custodito nel dovuto modo la giovane che gli era stata affidata. Pensa pertanto come togliersi dai guai, evitando il disonore ed anche il ridicolo, escogitando alcune possibili soluzioni quali:

    * il ripudio
    * l'occultamento di Maria in un luogo segreto
    * la pubblica denuncia dell'inganno (soluzione drastica che avrebbe potuto comportare anche la lapidazione della ragazza).
      (Rif. 025,035,045,050,055)

053 - UN ANGELO TRANQUILLIZZA GIUSEPPE (Agosto-Settembre?)
Nella notte, durante il sonno, un angelo (Gabriele?) appare in sogno a Giuseppe e lo induce a più ragionevoli consigli. Infatti Giuseppe trattiene presso di sè Maria. Secondo alcuni autori i due si sposano subito.
(Rif. 005,025,035,045,050,055)

054 - ARRESTATI! (Agosto-Settembre?)
Lo scriba Anna, recatosi in visita a casa di Giuseppe, si accorge della gravidanza di Maria e si affretta ad informare i sacerdoti. Il sommo sacerdote Zaccaria fa arrestare i due presunti colpevoli.
(Rif. 025,035,045)

055 - GIUDIZIO ED ASSOLUZIONE (Agosto-Settembre?)
In sede di giudizio Giuseppe viene praticamente accusato di violenza carnale (o quasi!), mentre Maria, qualora Giuseppe si dimostri innocente, rischia un'accusa di adulterio e quindi tenuta per legge a rivelare il nome dell'eventuale seduttore. Considerato che i due imputati insistono nel dichiararsi innocenti, vengono sottoposti ad uno strano test di verità, consistente nel compiere sette giri intorno all'altare del Tempio, dopo aver bevuto un disgustoso intruglio ("acqua amara di maledizione").
Usciti entrambi indenni dalla prova vengono assolti e liberati.
(Rif. 035,045)

Giacomo, nel suo proto-vangelo, dà una versione dei fatti un po' diversa:
"quando Maria rimase incinta durante un'assenza del marito, e quello se ne lamentò, i sacerdoti fecero bere ad ambedue l'acqua di gelosia e tutti e due furono dichiarati innocenti".
(Rif. 025)               

056 - UN RIFUGIO DISCRETO (Settembre-Novembre?)
Malgrado l'assoluzione, Giuseppe non si sente tranquillo e ritiene più opportuno appartarsi agli occhi del mondo sino al termine della gravidanza di Maria.
Secondo il Corano, a ciò avrebbe provveduto lo stesso Zaccaria, nascondendo Maria in un casolare segreto dove veniva nutrita giornalmente da "angeli del cielo".
(Rif. 045,135)

057 - CENSIMENTO E VIAGGIO A BETLEMME (Novembre?)
Per adempiere agli obblighi imposti dal censimento delle popolazioni, decretato da Ottaviano Augusto, Giuseppe si pone in viaggio con Maria alla volta di Betlemme, luogo di origine della sua casata.
(Rif. 015,025,035,040,045,050,055)

CENSIMENTI (Secondo la Storia e un'Ipotesi)
Da tempo si sta facendo strada la convinzione che, nel periodo della nascita e dell'infanzia di Gesù, i censimenti organizzati in Palestina siano stati due, anzichè uno, come generalmente si ritiene.

PRIMO CENSIMENTO (747 a.u.c.) Riportato solo per dovere di cronaca.
Per ora è solo una ipotesi, non storicamente confermata.
Sarebbe stato un censimento di natura demografica, tendente a rilevare la consistenza numerica della popolazione palestinese, suddivisa nelle varie tribù. Che fosse di natura demografica lo indica il fatto che i capi di casato furono chiamati a censirsi nel loro luogo di residenza abituale, e questo giustificherebbe lo spostamento delle popolazioni (almeno dei capi di casato).
Un censimento di natura fiscale sarebbe stato organizzato in tuttaltro modo.
Nell'anno di nascita di Gesù: 747(a.u.c.), mancando in Palestina un procuratore incaricato, il censimento ordinato da Ottaviano Augusto, venne fatto sotto la supervisione del Governatore di Siria, Sanzio Saturnino e del console di Siria, Publio Sulpicio Quirino.
Naturalmente i vari autori dell'epoca ne danno versioni a volte completamente distorte.
Alcuni esempi ripresi da M.Craveri:
Rif. 330

    * Proto vangelo di Giacomo:
      Ora venne un ordine dell'imperatore Augusto che fossero censiti tutti gli abitanti di Betlemme di Giudea.
    * Vangelo dello pseudo Matteo:
      Avvenne poi, dopo qualche tempo, che si fece un censimento, per decreto di Cesare Augusto, per cui ognuno doveva dichiararsi nel suo luogo di origine. Questo censimento fu fatto dal preside della Siria Quirino.
    * Vangelo arabo-siriaco:
      Nell'anno 309 dell'era di Alessandro, decretò Augusto che ciascuno si facesse registrare nella sua città.
    * Storia di Giuseppe:
      Frattanto uscì un decreto da parte del re Augusto che si facesse un censimento di tutta la terra, ciascuno nella sua città di origine.


SECONDO CENSIMENTO (760 a.u.c.)
Storicamente certo, era di natura fiscale e catastale. La Giudea era divenuta Provincia Imperiale e pertanto si poneva il problema di accertare i redditi ed imporre le consuete imposte.
La decisione viene presa nel 759(a.u.c.) con decreto di Ottaviano Augusto. Il censimento è stato eseguito nel 760(a.u.c.) sotto la supervisione di Publio Sulpicio Quirino, divenuto nel frattempo governatore di Siria, e con la collaborazione del procuratore della Giudea, Coponio.
E' stata forse sfruttata la precedente esperienza maturata da Quirino durante il primo censimento?

Resta comunque un fatto strano: i redditi dovrebbero essere rilevati nel luogo dove vengono prodotti senza provocare estesi spostamenti della popolazione.

Altro fatto inspiegabile è il motivo per cui Giuseppe si sia messo in viaggio per ottemperare al decreto di Ottaviano Augusto che riguardava solo la Giudea. Se Giuseppe e famiglia vivevano a Nazaret, presunta località del regno autonomo di Galilea, allora erano cittadini di questo regno, governato da Erode Antipa e che nulla aveva a che vedere con questo censimento fiscale.
A rigor di logica Giuseppe doveva pagare le tasse nel suo territorio di residenza e cioè al fisco di Erode Antipa, organizzato mediante i suoi "pubblicani", che poi era tenuto a versare una quota di questi tributi a Roma.
Altrimenti non si spiega la figura del pubblicano Matteo.
(Rif. 855)

Betlemme, circa 10 Km da Gerusalemme. (Beth-Lehem = Casa del Pane).
A quell'epoca contava un migliaio di abitanti.
Censimento a parte, Gesù doveva nascere a Betlemme, mentre invece non è vero. E' un falso conclamato dei vangeli per la necessità di accreditare a Gesù una certa dignità messianica, secondo quanto previsto da vecchie profezie bibliche di Isaia e Michea; inoltre, anche lui, doveva nascere nello stesso luogo dove era nato il suo sedicente antenato Davide. Oggi, alcuni teologi cattolici tendono a disconoscere la nascita a Betlemme.
(Rif.995)

Secondo E.B.Szekely:
Dobbiamo prima di tutto stabilire quali città NON sono state quelle di nascita. Gesù non è nato a Betlemme di Giudea che fu scelta per accordarsi con la Legge mosaica e con quanto contenuto in alcune profezie.
Betlemme è stata scelta anche per motivi di opportunità dinastiche e di legittimazione messianica.
Non è neanche nato a Nazaret. Il nome reale della città natale è stato eliminato. Il nome storico e la posizione geografica del luogo di nascita di Cristo e' GAMALA......
(Rif. 362)


058 - LA NASCITA DI GESU' (Notte tra il 13 ed il 14 Novembre)
Quì le cose si complicano. Le versioni sull'evento sono molteplici e vale quindi la pena di dettagliare:

    * Il viaggio verso Betlemme è iniziato a Nazaret (percorso presunto Km 150 a dorso d'asino)
      (Rif. 015,050,055)

Un autore, il quale sostiene che il viaggio sia iniziato a Nazaret, ci informa che la coppia era dotata di:

    * un'asina
    * una tenda composta da tre pali e da un telo grigio
    * altre dotazioni quali: pane, frutta, coperte, un vestito per ciascuno, pannolini e camicine.

Il viaggio è durato tre giorni e due notti; la prima notte è stata passata in tenda, la seconda notte in una locanda. Per la terza notte, che è quella del parto, hanno raggiunto la stalla alle ore 20; la stalla era di metri 7 per 4.
(Questo è ciò che si dice essere bene informati!)

Un altro eminente Autore, che concorda sul percorso Nazaret-Betlemme, sostiene trattarsi di una "giovane coppia" e ci descrive Giuseppe come uomo robusto (....)che non dimostra più di 20 anni, mentre a Maria attribuisce un'età di circa 15 anni.
E' una versione che si discosta notevolmente dalle comuni credenze e che vale la pena segnalare in quanto l'Autore, oltre che giornalista, risulta membro di alcune Accademie Pontificie di Roma.
(Rif. 378)

Un'altra perplessità: se Betlemme era il luogo di origine di Giuseppe è ragionevole pensare che ci fosse qualche parente, conoscente o amico in grado di ospitare la coppia, evitando loro di finire in una stalla.


# Durante il viaggio Maria ha delle strane visioni che alterano il suo comportamento. Un angelo, apparso all'improvviso, tranquillizza i viaggiatori.
(Rif. 025,035)

    * Il viaggio verso Betlemme è iniziato a Gerusalemme (percorso Km 10)
      (Rif. 035,040,045,055)

    * Non hanno fatto nessun viaggio perchè la coppia risiedeva a Betlemme
      (Rif. 005)

    * Giuseppe e Maria hanno viaggiato soli
      (Rif. 015,035,040,050,055)

    * Giuseppe e Maria hanno viaggiato con Josè, figlio di Giuseppe.
      (Rif. 045)

    * Giuseppe e Maria hanno viaggiato accompagnati da alcuni precedenti figli di Giuseppe
      (Rif. 025,045)

    * Il parto è avvenuto prima di assolvere agli obblighi del censimento
      (Rif. 025,035,040)

    * Il parto è avvenuto dopo aver assolto agli obblighi del censimento
      (Rif. 045,055)

In questo caso Gesù è sfuggito al censimento? Sarebbe rimasto uno sconosciuto non censito?

# Il parto è avvenuto in una grotta
(Rif. 025,035,040,045)

# Il parto è avvenuto in una stalla
(Rif. 015)

# Il parto è avvenuto nella casa di Betlemme
(Rif. 005)

# Il parto è avvenuto in un palmizio (Corano)
(Rif. 135)

# Il parto è avvenuto in una casa di Gerusalemme
(Rif. 172)

Quest'ultima è una versione tarda di origine islamica.
La casa si trovava nell'angolo sud-orientale della spianata del Tempio e faceva parte delle antiche stalle di Re Salomone(?).
Si racconta che nel 1047 e.v., il viaggiatore persiano Nasir-I-Xushraw in visita a Gerusalemme, abbia visitato detta casa ed abbia scoperto i segni impressi dalle unghie di Maria su alcune colonne alle quali si era aggrappata durante il travaglio del parto (!!!).

# Il parto è avvenuto dopo sette mesi di gravidanza e non al nono mese
(Rif. 070)

# Maria non è stata assistita durante il parto
(Rif. 040,055)

# Maria è stata assistita durante il parto da:

    * i figli di Giuseppe
      (Rif. 025,045)

    * da diversi angeli
      (Rif. 035)

    * dall'arcangelo Gabriele
      (Rif. 135)

# Il parto è stato del tutto indolore ed è avvenuto a mezzanotte circa. Alla nascita Gesù aveva occhi azzurro scuro e capelli chiari.
(Rif. 995)

# Dopo la nascita sono intervenute le seguenti levatrici o presunte tali:

    * Zelomi e Salomè
      (Rif. 025,035)

    * Eva (sic!) la compagna di Adamo, (riscattata al cospetto di Dio dalla prodigiosa nascita) e
      da Salomè (?)
      (Rif. 045)

    * una vecchia (?)
      (Rif. 040)

# Una delle levatrici ha voluto constatare di persona il permanere della verginità di Maria dopo il parto. Per punizione la sua mano è stata rinsecchita; successivo pentimento, perdono e guarigione. Chi era l'incredula:

    * Salomè
      (Rif. 025,035,045)

    * una vecchia
      (Rif. 040)

Dopo i Concilii di Costantinopoli del 553 e quello Lateranense del 649(e.v.), i dubbi sulla verginità di Maria sono stati "definitivamente" dissipati. I Concilii stessi hanno "decretato" la perpetua ginecologica verginità di Maria: ante partum, in parto, post partum.

(Però che schifo!!!
L'idea che una sporca mammana giudea si metta a frugare, con mano infetta, nella intimità di una ragazza che ha appena partorito, è tale da suscitare il vomito anche nel piu' ottuso dei credenti.)

059 - IL PRIMO MIRACOLO(?)
Una vecchietta, attirata dalla luce che emana dalla grotta, entra e, dopo i complimenti di rito, chiede a Maria di essere guarita da una paralisi che l'affligge da lungo tempo. Maria le dice di porre le mani sul bambino e la paralisi sparisce all'istante.
(Rif. 040)

060 - LE PRIME PAROLE (Prima Versione)
Subito dopo la nascita Gesù si rivolge a Maria precisando la natura del suo ruolo terreno. Conferma di essere stato mandato in terra per la salvezza del mondo, come le era stato precedentemente annunciato dall'arcangelo Gabriele.
(Rif. 040)

061 - LE PRIME PAROLE (Seconda Versione)
Dopo il parto nel palmizio, Maria torna a casa con Gesù. Stupore e perplessità dei congiunti che Gesù tempestivamente tranquillizza parlando loro dalla culla, precisando gli scopi della sua venuta in terra.
(Rif. 135)

062 - LA PRIMA POPPATA
Mentre Eva esulta per la nascita del bambino, Gesù si alza dalla mangiatoia ove era stato deposto, succhia il primo latte dal seno della madre e poi torna tranquillamente a sedersi nel fieno.
(Rif. 045)


063 - ANNUNCIO DEGLI ANGELI ED ADORAZIONE DEI PASTORI
Gli angeli annunciano al mondo la nascita di Gesù. I pastori che erano nelle vicinanze, dapprima spaventati e poi incoraggiati dagli angeli stessi, si dirigono verso il luogo della nascita guidati da una grande stella.
(Rif. 015,035,040,045)

STELLE E COMETE (Secondo la Storia e la Scienza)
La stella cometa, che si arresta sulla stalla (grotta) dove è nato Gesù, è una immagine tanto suggestiva quanto falsa. Gli autori, canonici e non, che descrivono questo evento, (dopo qualche centinaio di anni dalla sua manifestazione), fanno riferimento, in maniera alquanto imprecisa e per sentito dire, ad eventi astronomici accaduti ai tempi della presunta nascita e, per loro natura, ripetitivi.
- Nell'anno 748(a.u.c.)- inverno, si è verificata una congiunzione di Giove con Saturno, nella costellazione dei Pesci. Quando questo fenomeno accade, l'unione delle due sorgenti luminose riflesse produce una luminosità pari a 5 volte la loro somma, per un normale effetto di diffrazione della luce. Il fenomeno è ripetitivo e si manifesta, puntualmente ogni 854 anni.
- Nell'anno 749(a.u.c.)- primavera, è avvenuta un'altra congiunzione di Giove, Saturno e Marte, sempre nella costellazione dei Pesci. Keplero, a suo tempo, ha studiato questo fenomeno, determinandone la frequenza in 794 anni, 4 mesi e 12 giorni.
Questi eventi, che si sono verificati a pochi mesi di distanza l'uno dall'altro, hanno probabilmente messo in moto astronomi ed astrologi dell'epoca, determinati a spostarsi per studiare il fenomeno a loro agio.

064 - IL TERZO GIORNO
Maria cerca una sistemazione migliore; esce dalla grotta con il bambino ed entra in una stalla. Gesù viene deposto nella mangiatoia, riscaldato ed adorato da un "bue" e da un "asino".
(Rif. 035)

La chiesa non ha mai precisato chi fosse il proprietario del bue. Quanto all'asino si presume fosse quello di Giuseppe.

065 - IL SESTO GIORNO
La famiglia si trasferisce a Betlemme e vi sosta per due giorni.
(Rif. 035)

066 - CIRCONCISIONE (22 Novembre)
Nell'ottavo giorno dalla nascita Gesù viene circonciso secondo la Legge Mosaica.

    * Esegue l'operazione la levatrice Salomè che conserverà il prepuzio in una ampolla di olio di nardo.
      (Rif. 015,035,040)

    * Esegue l'operazione una vecchia ebrea che si prende, come ricordo, il cordone ombelicale (??) di Gesù e lo conserva in una ampolla di olio di nardo. Successivamente, questa ampolla verrà acquistata da "Maria la peccatrice", la quale se ne servirà per l'unzione, riportata in seguito.
      (Rif. 040)

    * Esegue l'operazione un uomo, non meglio identificato.
      (Rif. 378)

Il nardo era una essenza balsamica ottenuta da un albero ormai estinto da lungo tempo.

067 - IL DICIOTTESIMO GIORNO
La famiglia si trasferisce a Gerusalemme.
(Rif. 040)

068 - LA CONSACRAZIONE AL TEMPIO (24 Dicembre)
Trascorsi i 40 giorni previsti dalla Legge Mosaica per la purificazione di Maria, Gesù viene condotto al Tempio per la sua consacrazione. Vengono eseguiti i sacrifici di rito con due tortore (o due colombi) e pagato il consueto riscatto di 5 sicli d'argento.
(Rif. 015,035,045)

Il sacrificio delle tortore prevedeva che l'officiante le uccidesse aprendo loro la testa con l'unghia del pollice. (Lev.1/14)

Comunque gli è andata bene! La primitiva "Legge mosaica" prescriveva l'uccisione del primogenito all'ottavo giorno di vita.

IL NOME DI GESU'

Una tabella che riporta alcuni dei nomi e degli appellativi con i quali viene comunemente indicato il personaggio GESU'.
ITALIANO
ARAMAICO
EBRAICO
GRECO
ARABO
Gesù
Yeshoua
Jeshu
Iesus
.
Dio salva
Yehoshuà
.
.
.
.
Yehosua
Iesus
.
.
.
.
Jehshua
.
.
Nazareno (1)
Nazoraios
Nazoraios
Nazoraios
.
.
.
Yeshua Ha Nostsri
.
.
.
.
Yeshua Ha Nozri
.
.
Cristo
.
Cristos
.
.
Cristo
Orzo-Pane d'orzo

.
.
Christos
.
Messia
Mashiah
Mashiha
.
.
.
.
Maschia
.
.
Maestro
.
Rabbi
.
.
Emmanuele
(Dio è con noi)

.
Immanuel
.
.
Galileo
.
Galilaios
Galilaios
.
Salvatore
.
Soter
Soter
.
Figlio di Dio
Bar Abba
.
.
.
Figlio del Padre
Bar Abba
.
.
.
Figlio del Maestro
Bar Naba
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Figlio di Giuseppe
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Jesus Ben Yoseph
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Figlio del Falegname
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Naggar Bar Naggar
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Figlio di Maria
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Hazrat Issa
Ibin-e-Maryam

Messia figlio
di Maria

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Al Masih
Ibin-e-Maryam

Figlio di Pandira (2)
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Yesu Bar Pandira
.
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Figlio di Jochanam (3)
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Yesu Bar Jochanam
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Figlio di prostituta
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Yesu Bar Stada
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Falegname
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Ben Charsch Etaim
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Resuscitato
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Signore
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Pesce (Acronimo)
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Ichthys
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Colui che ...
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Otho Isch
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Un certo ...
Quel tale ...

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Pelomi
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Appeso
(crocifisso)

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Talui
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Maledetto
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Immach Schemo
Vezikro (ISCHV)

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Profeta Issa
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Al Nabi Issa
Parola di Dio
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Kalimat Allah
Spirito di Dio
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Ruash Elohim

(1) Il termine deriva da "Nazir" (il separato) un termine che, a quei tempi, indicava l'appartenenza ad una particolare setta.
(2) Per Pandira/Pandera/Pantera: Vedi Genitori Gesù
(3) Per Jochanam: Vedi Genitori Gesù

069 - IL VECCHIO SIMEONE
A suo tempo lo spirito santo aveva rivelato a Simeone, uomo giusto e di provata fede, che non sarebbe morto senza prima avere visto il nuovo messia di Israele.
Durante la consacrazione di Gesù, Simeone (112 anni) riconosce in lui il messia e chiede a YHWH di poter finalmente morire.
(Rif. 015,035,040,045)

070 - LA PROFETESSA ANNA
Anna, figlia di Fanuele della tribù di Aser(?), dopo la vedovanza ha sempre vissuto nel Tempio raggiungendo l'età di 84 anni.
Anche lei riconosce in Gesù il nuovo liberatore di Gerusalemme.
(Rif. 015,035,040)

NOTA - Di quale tribù parla Luca? La tribù di Aser era scomparsa, assieme ad altre 10, dopo la distruzione del regno d'Israele e la deportazione a Babilonia
(-586 e.v.).

071 - ARRIVANO I MAGI (Fine anno?)
In data non precisata (comunque non dovrebbe essere oltre il 9 Gennaio 748 a.u.c.), arrivano i Magi e si attendano nei dintorni di Gerusalemme.
(Rif. 025,035,040,045)


Alcuni autori sostengono che i Magi siano arrivati nella tarda primavera dell'anno 748(a.u.c.) o, addirittura, due anni dopo la nascita.

INSERTO 08 - I Magi (Secondo la leggenda e il mito)
Su questi fantastici personaggi si è scritto di tutto; potevano essere:

    * astrologi
    * astronomi
    * esoteristi
    * indovini
    * maghi
    * principi
    * regnanti
    * sacerdoti esseni
    * sacerdoti di Zoroastro
    * e quanto altro si vuole.

Si racconta fossero tre fratelli:

    * MELKON = re dei persiani
    * GASPAR = re degli indi
    * BALTHASAR = re degli arabi

oppure che fossero:

    * MELCHIORRE (Ram, Melkon), discendente di SEM, maharaja indiano; cede il governo a suo fratello e parte con il compagno di viaggio ed amico Tsekinata.
    * GASPAR(R)E (dall'iranico Gashspar), discendente di CAM, re dell'Armenia; era un seguace della dottrina di Zoroastro. Abdica, in favore del fratello Ntikran, per dedicarsi ai suoi studi ed alle sue ricerche.
    * BALDASSARRE (Balthasar, Valtasassour), discendente di JAFET. Era un re arabo.

Nei primi secoli del cristianesimo alcune sette hanno dibattuto per decenni per stabilire se i magi si conoscevano tra di loro, prima di iniziare il viaggio, oppure se si sono incontrati per la prima volta a Gerusalemme; discussione veramente fondamentale!

Altre sette primitive hanno sostenuto, per qualche tempo, che i magi fossero 2, oppure 4, oppure 12 come gli apostoli, oppure 60.

Una menzione a parte merita il Mago Artaban, proveniente dal nord Europa. Vari inconvenienti ritardarono il suo viaggio ed arrivò a Gerusalemme dopo 33 anni, in tempo per vedere Gesu in croce.

Tra le tante leggende si ricorda anche il ritrovamento dei corpi dei Magi, da parte di Elena, madre di Costantino, nel 315 e.v. In prima istanza sarebbero stati trasferiti a Costantinopoli, poi a Milano come dono al vescovo Eustorgio. Dopo la conquista di Milano, ad opera di Federico Barbarossa, i resti vennero trasferiti nella cattedrale di Colonia, dove oggi si dovrebbero trovare. (?)

Uno studio interessante identifica i Magi come sacerdoti della setta essena, che avrebbero accolto nella loro comunità il bambino Gesù, figlio illegittimo di una donna (Maria?), la quale sarebbe stata ripudiata dal marito per aver commesso adulterio con un soldato romano di nome Pantera.
Era usanza comune dare rifugio nella comunità ai bambini ed alle donne abbandonate.
Il compito dei Magi, nella comunità essena, era quello di scrutare il cielo per individuare la stella che avrebbe dovuto annunciare l'arrivo del Messia di Aronne.

Infine la chiesa sta cercando, ultimamente, di ricuperare un personaggio scomodo e un po' frastornante per i "fedeli": si tratta di Babbo Natale:

    * ergo Santa Claus
    * ergo Sanctus Nicolaus
    * ergo Sinterklaas
    * ergo Saint Nick
    * ergo San Basilio
    * ergo San Martino
    * e infine San Nicola presule di Mira, (oggi Demre-Turchia), a suo tempo partecipante al Concilio di Nicea. Si dice fosse un generoso e disinteressato donatore.

In realtà Babbo Natale è un personaggio del tutto moderno, inventato dallo scrittore Clarke Moore, nel 1809 in USA, e poi ripreso nel 1949, come Saint Nick, da H. H. Sundblom, per pubblicizzare i prodotti della Coca-Cola.

Per la cronaca le renne di Babbo Natale si chiamano:

Blitzen, Comet, Cupid, Dancer, Dasher, Donder, Prancer e Vixen
e non è detto che la chiesa non trasformi Babbo Natale in un santo e le renne in "animali sacri" quali l'agnello di dio, la colomba, ecc.

Sin verso il 1950 l'elargitore di doni natalizi era un certo "Gesù Bambino", un patetico personaggio che le nuove generazioni ormai non ricordano, al quale era necessario scrivere una letterina di buoni propositi e di attaccamento alla fede, per ricevere qualcosa in dono.

E' persino inutile rammentare che l'usanza di scambiarsi (o elargire) doni durante il solstizio d'inverno, ha origini antichissime e rientra nelle consuetudini di tutti i culti primitivi che hanno preceduto il cristianesimo. Persino i cinesi avevano il loro "babbo-natale": Shengdan Laoren.

In questi ultimi anni abbiamo assistito a molteplici manifestazioni di malcelato dispetto, da parte del clero, per le celebrazioni "pagane" di Hallowe'en, difficilmente recuperabili da parte della chiesa; figuriamoci poi la Befana!
Resta il fatto che intorno a queste manifestazioni circola una montagna di denaro e dove c'è odor di soldi la chiesa non può restare indifferente:
dona nobis partem!
(Rif. 790,755,757,485)


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