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venerdì 9 ottobre 2009

PARTE IV - L'Affermazione del Cristianesimo





(Gli aspetti nascosti e protervi della fede)

In questo periodo ha inizio la fase
"pre-costantiniana"
della storia del cristianesimo
(secondo le indicazioni del Concilio Vaticano II).


Negli anni che vanno dal 100 al 115 (e.v.) si ritiene siano nate parecchie correnti di pensiero intese a sintetizzare in nuovi culti quelli che erano i fondamenti delle credenze più diffuse nell'ambito dell'Impero Romano.
Sovente questi pensieri rappresentavano, nelle loro manifestazioni messianiche, più che un bisogno spirituale, un anelito alla libertà ed alla indipendenza dal giogo di Roma.
Non a caso questi movimenti si manifestano in quella fascia di territori che si estende dall'Egitto all'Anatolia. E' la classica illusoria, consolante politica del "Dio è con noi - Dio lo vuole" opposta al prepotere romano ed anche alla soffocante invadenza dell'integralismo giudaico del "popolo eletto", esercitato prima dal Tempio di Gerusalemme e poi attraverso la diaspora, che insospettiva ed infastidiva quelli che "eletti" non erano e neanche ci tenevano ad esserlo.
Questi nuovi culti, basati sullo sperato avvento di un "Salvatore", possono essere definiti di tipo
giudeo-cristiano / giudeo-messianico o pre-cristiano (Nuova Chiesa di Gerusalemme) ed alcuni dei loro contenuti verranno, più tardi, recepiti nel nuovo cristianesimo.


Nel 34 d.C. Tiberio cerca di porre un freno alle intemperanze ed ai disordini, fomentati a Roma, da gruppi di appartenenti a sette giudeo-messianiche; 4000 giudei vengono deportati in Sardegna e destinati al lavoro in miniera.
(Rif. 799)

Nel generale fermento di iniziative di questo periodo, destinato a durare sino alla caduta di Gerusalemme, è nota l'attività sovversiva, in Palestina, di diversi predicatori e briganti, fra i quali figura anche un certo "Gesù", capo brigante attivo nei pressi di Tolemaide. Notare che il nome "Gesù" e' una successiva versione di "Giosuè" ed entrambi derivano dalla radice J-Sh-W; si possono quindi considerare come dei sinonimi.
(Rif. 710,725)

ANNO 116 (e.v.)

Riferimento Storico:
SOLLEVAZIONE DEGLI EBREI
Una nuova sollevazione degli ebrei viene domata dalle truppe di Traiano.

ANNO 117 (e.v.)

Riferimento Storico:
ADRIANO IMPERATORE
In Agosto Adriano viene eletto imperatore.

ANNO 130 (e.v.)

Riferimento Storico:
LA VISITA DI ADRIANO
L'Imperatore Adriano visita la Palestina e rimane fortemente impressionato dalle rovine, ormai quasi disabitate, di Gerusalemme.
Ordina che la città venga ricostruita, ornata di templi pagani e ribattezzata (ELIA) AELIA CAPITOLINA.
(Rif. 172)


ANNO 132 (e.v.)

Riferimenti Storici:
SIMONE BAR-KOSBA
(anche: Barcho-Kheba, Simone il Magnifico, il figlio dell'astro, il figlio della stella) l'ultimo degli esseno-zeloti a perseverare nella guerra messianica di liberazione della Palestina; i Giudei lo consideravano un nuovo messia, un cristo. Dotato di larghi mezzi e fiducioso in alleanze, che poi verranno a mancare, organizza una grandiosa rivolta, mettendo in crisi l'esercito romano, mediante una nuova tecnica di guerriglia (mordi e fuggi).

GIULIO SEVERO
Giulio Severo, inviato dall'imperatore Adriano e dotato di un cospicuo esercito di 12 legioni(!) contrattacca i rivoltosi.
Dodici legioni, circa 73000 uomini, è un esercito che non si era mai visto prima, soprattutto in Palestina. La cifra va decisamente ridimensionata, anche se i romani dovettero faticare non poco per ripulire il paese dai ribelli. Si dice abbiano dovuto espugnare una cinquantina di fortificazioni e passare al setaccio quasi mille centri abitati.
Secondo stime dello storico Starr Chester G., l'esercito romano raggiunse i 300000 uomini, dislocati su tutti i territori dell'Impero, nel III secolo (e.v.). E' probabile, ma non certo, che l'esercito abbia raggiunto i 5/600000 effettivi nel IV secolo.

ANNO 133 (e.v.)

Riferimento Storico:
SCONFITTA DI SIMONE BAR-KOSBA
Stretto in una morsa dall'esercito romano Simone Bar-Kosba viene definitivamente sconfitto ed ucciso nella roccaforte di Beitar (Biter), vicino a Gerusalemme.

ANNO: 135 (e.v.)


Dopo la distruzione finale di Gerusalemme e lo sfacelo del mondo giudaico, uno dei culti giudeo-cristiani, quello della Nuova Chiesa di Gerusalemme, si dissolve; una modesta parte di questo culto, alcune idee, verranno importate a Roma da elementi non solo giudei.

Riferimenti Storici:
FINE DELLA RIVOLTA
Giulio Severo spegne gli ultimi focolai di rivolta e pone fine all'ultima guerra messianica di liberazione.

AELIA CAPITOLINA
Conformemente alle istruzioni impartite dall'Imperatore Adriano, il legato Tinneio Rufo dà inizio alla ricostruzione della città. E' un piano di lavori talmente innovativo che cancellerà praticamente tutte le traccie di quella che era Gerusalemme ai tempi di Gesù. Sull'area dell'ex Tempio sorgeranno parecchi templi dedicati agli dei del Campidoglio Romano. Sull'area del calvario e del presunto sepolcro di Gesù verrà costruito un tempio dedicato alla dea Afrodite.
(Rif. 172)

ANNI: 139-144 (e.v.)(?)


Marcione si trasferisce da Antiochia a Roma, portando con se una copia del Diegesis (vedi oltre: Apollonio). A Roma il libro viene tradotto in greco ed in latino e costituirà la base comune per la stesura di altri vangeli tra i quali il Vangelo di Marcione.
Pare sia stato lo stesso Marcione a diffondere, in questo periodo, notizie sulle ipotetiche figure di Paolo di Tarso e di Luca, sino ad allora illustri sconosciuti.
Nel Vangelo di Marcione il messia non è nato a Betlemme ma "disceso da Cafarnao" nell'anno 15 del regno di Tiberio; secondo l'autore non si trattava di un uomo in carne ed ossa ma di un puro spirito. Dichiarazione incauta che gli costerà l'allontanamento dalla setta di Roma che propendeva per la figura di un messia, mezzo uomo e mezzo dio, morto su di una croce.
Durante il suo soggiorno a Roma Marcione avrebbe anche tentato di definire un canone di tutti gli scritti utili alla nuova religione, escludendo completamente i libri del Nuovo Testamento.

Marcione, teologo e filosofo greco, nato sul Mar Nero, a Sinope (ex Ponto Eusino) nel 85 e.v. e morto nel 165 e.v..
Armatore benestante, dotato di larghi mezzi, venne scomunicato dallo stesso padre per le sue idee religiose di connotazione decisamente gnostica e fortemente critica verso il dio del Vecchio Testamento, al quale attribuiva caratteristiche pesantemente negative, considerandolo un essere vendicativo, troppo severo e geloso, alla stregua di un demone. Il cristo sarebbe stato invece figlio di un altro dio la cui essenza era sconosciuta e indefinita, se non indefinibile.
Nel 140 e.v. raggiunge Roma ed entra, (dopo aver versato una barca di soldi) in qualità di vescovo, nella comunità giudaico-esseno-cristiana locale, dalla quale verrà poi allontanato nel 144 e.v., sempre a causa delle sue idee, dando luogo al primo scisma nella storia della cristianità e creando una nuova corrente religiosa, il marcionismo, destinata a durare per qualche secolo.
E' assai probabile che dal vangelo di Marcione sia stato ricavato quello di Luca che, in buona parte (almeno 3/4), è del tutto simile al primo.
Alcuni studiosi ritengono che le lettere di Paolo siano dovute a questo autore.
(H. Detering-1995)
 



ANNI: 150-160 (e.v.)

In questo periodo si verifica una scissione tra gli "pseudo- cristiani" (la maggior parte ebrei della ex Nuova Chiesa di Gerusalemme che non aderivano più alla sinagoga) i quali cominciano a distinguersi in "materialisti" (sostenitori dell'incarnazione = nuovi cristiani) e "gnostici" i quali asserivano che il messia spirituale in realtà non era un uomo ma che dell'uomo aveva assunto solo le apparenze.
A seguito di ciò si rilevano i primi accenni al nome Gesù, dopo 120 anni dalla sua presunta morte. Nessun scrittore ne aveva mai parlato prima di questa epoca.
Vengono fatti risalire a quest'epoca alcuni vangeli gnostici (copti) ritrovati a Nag Hammadi (Egitto), nel 1945. Erano stati sepolti per motivi non ben chiari, nel 500(a.e.v.).







ANNI: 166-174 (e.v.)


In questi anni avrebbe pontificato il primo papa di Roma: papa Sotero.
In barba a quello che sostengono gli storici del cristianesimo, i precedenti papi ed esattamente:

    * Pietro (30-64 e.v.)
    * Lino (67-76 e.v.)
    * Anacleto I (76-88 e.v.)
    * Clemente I (88-97 e.v.)
    * Evaristo (97-105 e.v.)
    * Alessandro I (105-115 e.v.)
    * Sisto I (115-125 e.v.)
    * Telesforo (125-136 e.v.)
    * Igino (136-140 e.v.)
    * Pio I (140-155 e.v.)
    * Aniceto (155-166 e.v.)
    *
    * Sotero (166-174 e.v.)

non sono mai esistiti, o almeno nessun storico indipendente li ricorda. Non esistendo ancora una religione cristiana in senso proprio, non potevano conseguentemente esistere papi cristiani. Al più, qualcuno può essere stato un capo-setta di raggruppamenti esseno-zeloti o di giudei che, avendo rifiutata la legge mosaica, erano in cerca di una nuova identità cultuale.
Non è ben chiaro se sia stato successivamente il papa Damaso (c. 350 e.v.) oppure il papa Simmaco (c. 500 e.v.) ad organizzare questa ennesima falsificazione mediante la prima stesura del "Liber Pontificalis" e da altri successivamente aggiornato.

ANNI: 170-180 (e.v.)

Appaiono i vangeli attribuiti ai quattro evangelisti:

    * Il Vangelo di Luca, nel 170 e.v. circa
      (Rif.500)
    * Il Vangelo di Marco, nel 175 e.v. circa
      (Rif.525)
    * Il Vangelo di Matteo, nel 180 e.v. circa
      (Rif.500)
    * Il Vangelo di Giovanni, nel 178 e.v. circa
      (Rif.750,500)


Malgrado i successivi e patetici tentativi della chiesa di retrodatare la nascita di questi testi, resta il fatto che prima di queste date nessuno ne aveva mai sentito parlare.
Questi vangeli, basati in buona parte (o copiati) da quello di Marcione, giudaizzano e storicizzano la figura di Gesù, attribuendogli anche una discendenza dinastica giudaica. Molto probabilmente sono stati scritti, su ordinazione, per affermare la supremazia della setta neo-cristiana romana sulle altre numerose sette esistenti. L'attribuzione a tre dei presunti apostoli è grossolanamente falsa e serve solo a dare una certa credibilità ai testi. E Marco da dove è saltato fuori?

Nessuno di questi testi contiene accenni sulla nascita e sull'infanzia di Gesù.

Queste notizie verranno aggiunte in seguito, sui vangeli di Matteo e di Luca, a partire dal III-IV secolo, introducendo le figure di Maria e di Giuseppe.


Qualche tempo dopo Ireneo di Lione negherà, in prima istanza, la validità di questi vangeli, sostenendo che Gesù era morto all'età di 50 anni e non a 33 anni. Poi Ireneo viene richiamato all'ordine, ritratta e si adegua.
E' certo che questi vangeli sono stati scritti originariamente in greco - in quanto i nomi usati sono tutti di derivazione greca - e non si conosce nessuna traduzione in altre lingue prima del 200 e.v.
(Rif.500)
Alcuni esperti sostengono che il Vangelo e l'Apocalisse di Giovanni siano stati scritti dallo gnostico Cerinto.



Di Cerinto si conosce molto poco. Nato ad Efeso o ad Antiochia, nel II secolo e.v. (alcuni sostengono fosse di origine egizia), era praticamente un contemporaneo del presunto Giovanni Evangelista.
Avrebbe scritto un Vangelo ed una Apocalisse che, in seguito, vennero riscritti da Giovanni per "mondarli" della loro forte connotazione gnostica ed eretica ed allinearli, almeno in parte, alla credenza ortodossa cristiana che allora si stava affermando. Oltretutto Cerinto non credeva che il mondo fosse stato creato da Dio ma bensì da un Demiurgo oppure da alcuni angeli.

Non è comunque chiaro (Cerinto a parte) come il vangelo di Giovanni abbia potuto entrare a far parte del canone della chiesa romana malgrado la sua spiccata connotazione gnostica, poco compatibile con i principi del nuovo culto che si andava creando.
Il vangelo di Marco divenne poi la base sulla quale fu fondato il primo nucleo della chiesa copta. Particolarmente diffusa in Egitto, nel corso dei millenni la chiesa copta resistette con determinazione ai tentativi di assorbimento della chiesa cattolica e a tutt'oggi dispone di una propria gerarchia: un papa (non infallibile), vescovi, monaci, ecc.
Comunque quello che è importante notare è il fatto che nessuno dei presunti padri della chiesa, prima di questi anni ha mai parlato, o scritto, o fatto riferimento a questi testi, per il semplice motivo che non esistevano.
(Rif.530)
Il primo vangelo, in senso assoluto, potrebbe quindi essere stato quello di Marcione, in seguito cacciato dalla setta di Roma per eresia (gnostico).

Giustino Martire, uno dei più importanti padri della chiesa, nei suoi scritti (150 e.v.) per sostenere la divinità del Cristo, cita centinaia di volte il Vecchio Testamento ed altri libri apocrifi ma MAI i vangeli. Ignora completamente il nomi di Matteo, Marco, Luca e Giovanni.
(Rif.750,500,530)

Nella prima metà del XVIII secolo (e.v.), lo storico L. A. Muratori scopre un documento, giacente presso la Biblioteca Ambrosiana, che riporta il primo riferimento storico dei vangeli.
Si tratta del Codice Muratoriano (pubblicato nel 1740), nel quale vengono, per la prima volta, citati Luca e Giovanni. E' stato stimato che il documento originale, sul quale si basa la notizia, risalga al 170 e.v. circa.

Si suppone che il concetto di resurrezione corporea di Gesù sia nato con la stesura di questi vangeli. Prima di questo periodo pare che nessuno abbia mai accennato a tale evento. Comunque è una considerazione non certa.

Il vangelo di Filippo, rinvenuto a Nag Hammadi, nega sostanzialmente la resurrezione corporea di Gesù.


ANNI: 180-190 (e.v.)

Era inevitabile che la stesura dei vangeli (canonici e non) suscitasse reazioni contrarie da parte degli esponenti della cultura pagana.

Il più noto di questi contestatori della nuova teologia è stato CELSO, autore di un'opera intesa a smontare, pezzo per pezzo, le sciocchezze diffuse con i vangeli: La dottrina verace.
Secondo Celso, quello che i vangeli spacciavano per "figlio di dio", non era altro che il figlio adulterino di una filatrice e/o sarta ebrea (sposata con un carpentiere), sedotta da un soldato romano di nome Panthera (Pondera). Madre e figlio seguono succesivamente il soldato trasferito in Egitto e qui il ragazzo sarebbe stato iniziato a quelle arti magiche di cui farà grande uso durante la sua "strana carriera" di pseudo profeta.
Celso ritiene che i presunti miracoli di Gesù, che si era proclamato figlio di una vergine, non sono altro che giochi di prestigio e/o bugie inventate dai suoi furbi seguaci; nega la resurrezione di Gesù, che in realtà nessuno ha visto, e si chiede perchè Gesù stesso, dopo risorto, non si è fatto vedere dai suoi nemici, se non altro per confonderli e disorientarli. Come immortale che cosa aveva ancora da temere?

Su Celso, filosofo di formazione platonica, le notizie sono scarse. Il clero cristiano si è dato attivamente da fare per distruggere tutte le sue opere.
La sua esistenza e la sua attività ci sono note perchè altri autori, dopo di lui, lo hanno citato e riportato nei loro scritti, per sostenere o contestare le sue opinioni (Origene, Porfirio, ecc.).

Alcune delle sue affermazioni:
E' noto che tutto quello che avete scritto è il risultato di continui rimaneggiamenti fatti a segito delle critiche che vi venivano rivolte.
Colui al quale avete attribuito il nome di Gesù, in realtà non era altro che il capo di una banda di briganti.
Oltretutto di individui chiamati Gesù, nome molto comune, in quegli anni ne vengono ricordati parecchi: sacerdoti, figli di sacerdoti, dignitari ed anche un capobanda di un gruppo di briganti operanti dalle parti di Tolemaide.
(Rif. 710)

ANNI: 190-199 (e.v.)(?)

Si suppone che in questo periodo abbia visto la luce una delle più grandi baggianate di tutta le letteratura cristiana dei primordi: l'Apocalisse (= rivelazione) del presunto Giovanni.





Il testo era nato per terrorizzare i seguaci forse più tiepidi, prendendo a prestito quanto già scritto su vari libri di questo genere, non ultimo quello di Zoroastro.

Un fatto è incontestabile: questo libro è stato una fonte di ispirazione inesauribile per gli scrittori di libri del terrore e per i produttori di film dell'orrore di Hollywood.

ANNO 193 (e.v.)


Riferimento Storico:
NOMINA DI SETTIMIO SEVERO
Settimio Severo viene nominato imperatore.

ANNO 202 (e.v.)

Riferimento Storico:
PERSECUZIONE DI SETTIMIO SEVERO
L'imperatore Settimio Severo emana un bando di proscrizione e di persecuzione contro le sette giudeo-cristiane.

ANNI: 203-240 (e.v.)

Cominciano ad apparire le prime immagini del Cristo:

    * Un maestro seduto tra i discepoli
    * Un pastore con il gregge
    * Un pastore con un agnello sulle spalle (dal culto di Serapide)
    * Un agnello inchiodato su di una croce
    * Disegni di pesci stilizzati (dal culto di Afrodite e di Apollo).


Queste immagini non sono mai riferite al personaggio Gesù, il nome del quale, affiorato nella seconda metà del secolo precedente non è ancora noto e diffuso, ma ad un presunto "Unto del Signore, ad un Signore, ad un Cristo".


Cosa c'entra il pesce?
Qualcuno partendo dalla parola greca "ICTHYS" ha ricavato un precario anagramma che recita: "Iesus Cristos Teheou Uios Soter" e l'ha propinato agli sprovveduti dell'epoca.


La setta neo-cristiana di Roma ha inventato, molto probabilmente all'inizio del 200 d.C, (Rif.710,500) la strana figura del "missionario" Paolo, alias Saulo di Tarso, descritto negli Atti degli Apostoli di Luca. Che sia una invenzione o una scopiazzatura, lo dimostrano, come al solito, la mancanza di qualsiasi riferimento storico, le incertezze dello pseudo autore Luca e alcune pesanti incongruenze, già descritte nella Parte IV del presente testo.

Una precisazione: su questo periodo non tutti sono d'accordo. Alcuni autori ritengono che le epistole di Paolo siano di poco precedenti la compilazione dei quattro vangeli.
(Rif.710)
Questo spiegherebbe il fatto che nelle epistole i vangeli non vengono mai menzionati.

ANNI: 240-250 (e.v.)

Intorno a questi anni la comunità giudeo-cristiana che faceva capo alla setta che allignava a Roma contava:
    * Un vescovo (episcopo=papa?)
    * 46 presbiteri (preti e/o anziani del culto)
    * 14 diaconi (serventi del culto)
    * 50 lettori, esorcisti e portatori del credo
    * 5000 adepti (pistoi = credenti battezzati)
    * 42 accoliti (energumeni = in attesa di battesimo)
su di un totale di circa un milione di abitanti. Questa comunità non disponeva di chiese costruite su suolo pubblico.
(Rif.710,***)

Origene era convinto che i cristiani fossero una esigua frazione degli abitanti del mondo da lui conosciuto. Egli li stimava in circa il due per cento della popolazione.

Anche se erano pochi a Roma, come sostiene Origene, nondimeno le sette giudeo-cristiane risultavano estremamente fastidiose. Sparse in tutti gli angoli dell'Impero, queste sette apparivano assai pericolose per l'ordine pubblico:
    * sempre pronte ad azzuffarsi tra di loro per delle quisquiglie dottrinarie, ma:
          o compatte quando si trattava di osteggiare l'intero Pantheon degli dei romani
          o compatte nel rifiuto di obbedienza all'Imperatore, in quanto divinizzato
          o compatte, la maggior parte di esse, nella loro politica di revanscismo giudaico.

L'imperatore Quinto Decio, preoccupato dal fatto che questi gruppi svolgevano sovente azioni fortemente rivoluzionarie, prese la decisione (come aveva fatto Tiberio) di deportarne qualche migliaio in Sardegna, a lavorare nelle miniere.
(Rif.710,799)
In questi anni vengono prodotti decine di vangeli, da parte delle innumerevoli sette neo-cristiane. Molti di essi verranno considerati apocrifi nel corso del Concilio di Nicea; altri dureranno alcuni secoli e verranno poi eliminati dalla chiesa per motivi del tutto contingenti e opportunistici.
La falsificazione di documenti e l'uso della "Pia Frode" vengono sostenuti ed istituzionalizzati dal padre della chiesa e storico Eusebio (260-340 e.v.). In uno dei suoi scritti definisce un manuale pratico del "pio" falsificatore intitolato:
Come può essere legittimo ed opportuno usare il falso come una medicina e per il beneficio di coloro che vogliono essere ingannati.
Tra i più sfrontati falsificatori occorre rammentare anche Ambrogio da Milano, che sotto il nome di Esegippo riscrisse una versione addomesticata di "Guerre Giudaiche" di Giuseppe Flavio.
Comunque Eusebio non ha inventato nulla di nuovo: qualcosa del genere era già stata ipotizzata e suggerita da Platone nel suo libro La Repubblica.
(Rif.710,530)

ANNO 253 (e.v.)

Riferimento Storico:
VALERIANO
Valeriano viene nominato imperatore.

ANNO 258 (e.v.)

Riferimento Storico:
PERSECUZIONE DI VALERIANO
L'Imperatore Valeriano cerca di porre fine alle tumultuose discordie che nascono tra le varie correnti "giudeo-cristiane" in seno alle comunità ebraiche, ordinando arresti, condanne ed espulsioni.

ANNO: 274 (e.v.)

L'imperatore Aureliano introduce a Roma il culto del Dio Sole, cercando di imporlo come culto di stato. Edifica un tempio/santuario dedicato a questa divinità e proclama il 25 Dicembre giorno di festa in onore del nuovo dio, del quale, l'imperatore stesso si è fatto supremo sacerdote.
(Rif.799)
 



ANNO 284 (e.v.)


Riferimento Storico:
DIOCLEZIANO IMPERATORE
Il 17 Settembre Diocleziano viene eletto imperatore

ANNO 303 (e.v.)

Riferimento Storico:
PERSECUZIONI DI DIOCLEZIANO
Diocleziano emana un decreto per la soppressione delle sette giudeo-cristiane.

Diocleziano è passato alla storia come uno dei più accaniti persecutori dei cristiani. Sono solo bugie dovute a certi storici asserviti al clero.
Diocleziano, sposato con una cristiana, è stato nei primi 17-18 anni del suo regno, alquanto tollerante verso i movimenti giudaico-cristiani. Acconsentì che a Nicomedia, di fronte al suo palazzo, fosse costruita una delle più grandi chiese dell'antichità.

Le cose si guastarono sia per le pressioni di Galerio (che dei cristiani aveva la massima diffidenza), sia per l'atto sconsiderato di un cristiano protervo e fanatico che con un gesto offensivo cercò di mettere in dubbio l'autorità imperiale di Diocleziano. La reazione dell'imperatore fu conseguente:
- abbattimento della chiesa di Nicomedia
- arresto e condanna di 200 capi fanatici sparsi su tutto il territorio dell'impero.
(Rif. 410)

INSERTO 19 - I Martiri (Secondo la Storia)
Uno dei più importanti fiori all'occhiello ostentato dalla chiesa, per nobilitare le sue origini, è quello dei poveri martiri cristiani che entrano nell'arena delle belve, o si fanno crocifiggere, cantando inni sacri, forti della loro incrollabile fede.
Peccato che tutto questo sia falso; questi morti ammazzati, a partire dall'inizio del 47 (e.v.) sino all'Editto di Milano del 313 (e.v.), potevano essere incolpati di tutto meno che di essere "cristiani", almeno nel senso che noi normalmente attribuiamo a questo termine.
Il cristianesimo, inteso come teologia purgata dalle idee messianiche degli ebrei, inventato dallo pseudo Paolo di Tarso, è diventato religione, in senso stretto, dopo l'Editto di Milano ed il Concilio di Nicea. E' stato in questo concilio che Costantino I, con mano ferma ed un occhio ai propri interessi, ha fissato le regole del nuovo ordinamento religioso ed ha sopratutto stabilito che cosa era opportuno e lecito credere e che cosa doveva invece essere rigettato del baillamme di idee e di superstizioni che si erano cristallizzate intorno all'idea primitiva di Paolo: definizione del "Credo di Nicea".

Ancora prima ma sopratutto dopo la distruzione di Gerusalemme, migliaia di ebrei lasciano la Palestina portandosi dietro un bagaglio di frustrazioni, di rabbia ed una grande voglia di rivalsa. Sono, in genere, ebrei di fede ortodossa ma non mancano rappresentanti irrequieti della Nuova Chiesa di Gerusalemme: esseni, zeloti ed altri che cercano riparo dalle inevitabili ritorsioni che Roma aveva a loro riservate se fossero rimasti in patria.
Nel cuore stesso dell'Impero, a Roma, nascono comunità sovente tumultuose, lacerate internamente da lotte su problemi di ortodossia verso la Legge Mosaica, ma compatte quando si tratta di rivendicare l'indipendenza della loro terra natale. E' fatale che manifestazioni di irredentismo finiscano, a volte, in sommosse e tumulti violenti; ed è comprensibile che l'Impero difenda il suo potere ricorrendo all'uso della croce, in particolare verso quegli elementi residui della Nuova Chiesa di Gerusalemme (esseni e zeloti), ormai acefala, che si definiscono cristiani in quanto guardano a Gesu il Cristo come ad un martire del movimento messianico di liberazione e non certo come al figlio di dio.

Attribuire a queste vittime l'etichetta di martiri della fede cristiana è stato uno dei tanti giochi di prestigio del potere clericale.
Quelli che si è cercato di spacciare come cristiani erano solo degli appartenenti turbolenti alle miriadi di sette giudee (non sempre ortodosse) come farisei, sadducei e scribi; i cosidetti cristiani si distinguevano, dagli altri, per la loro matrice messianica-rivoluzionaria. A parte gli atteggiamenti di alcuni facinorosi che fomentavano disordini cercando di insinuare il germe dell'intolleranza religiosa in una società largamente multicultuale.
L'Imperatore Claudio I aveva cercato di risolvere, al meglio, il problema dell'ordine pubblico espellendo tutti gli ebrei da Roma (802 a.u.c.) ma il successo dell'operazione fu effimero. Usciti dalla porta, dopo qualche decennio, gli ebrei rientrarono dalla finestra riproponendo il problema di una comunità, per sua stessa natura, ingovernabile.

Infine quanti sarebbero stati questi "veri" martiri cristiani? Secondo la chiesa, qualche migliaio; secondo coloro, che si sono presi la briga di spulciare gli annali storici, qualche decina.
Affermazioni difficili da conciliare.
Si possono facilmente contare i cristiani che sono morti per la loro religione, perchè n'è morti pochi, e soltanto di tanto in tanto, a intervalli.(Origene-III Libro contro Celso)
Occorre ancora rammentare che, in questi specifici casi, era abbastanza semplice evitare la croce ed essere rimessi in libertà. La legge di Roma richiedeva unicamente che l'accusato dichiarasse, in pubblica assise, di riconoscere il Cesare in carica come suo imperatore. (Salvo ovviamente il sussistere di altre gravi accuse come, ad es., l'omicidio.)
I cittadini di Roma, liberi di professare qualsiasi religione, erano comunque tenuti, per legge, a rendere un omaggio rituale all'Imperatore considerato un semidio.
Coloro che si salvavano dalla condanna, riconoscendo la divinità del Cesare in carica, erano definiti LAPSI.
(Rif. 995)

Nell'impero romano il cristianesimo fu considerato dall'inizio come una corrente del giudaismo, ma quando i "cristiani" dissero apertamente di non essere più membri delle sinagoghe, furono trattati con disprezzo, come seguaci di una "religio" di fanatici che avevano commesso un grave peccato di empieta' rompendo con la fede dei padri.
(Rif. 770)

ANNO 306 (e.v.)


Riferimento Storico:
COSTANTINO IMPERATORE
Costantino I viene eletto imperatore.

ANNI: 300-310 (e.v.)

Questo sarebbe il primo concilio, storicamente noto, della neo organizzazione cristiana. La data è incerta; la riunione è avvenuta ad Elvira (presso Granada) ed era limitata ai vescovi e ai presbiteri di Spagna.
Questo "santo" conciliabolo stabilì:

    * alcuni tipi di comportamento a cui i cristiani erano tenuti e relativi peccati;
    * leggi per l'abolizione dei riti pagani ancora in uso;
    * basi canoniche per l'isolamento sociale delle comunità ebraiche allora esistenti in Spagna e la loro ghettizzazione.

Le sinagoghe verranno definite "bordelli e tane di bestie impure possedute dai demoni".

Il neo-cristianesimo comincia a "prendere le distanze" dal tumultuoso messianesimo giudaico che ancora condiziona le nuove comunità.

ANNO 311 (e.v.)

Riferimento Storico:
EDITTO DI NICOMEDIA
Galerio emana un editto con il quale si concede ai cittadini la liberta' di praticare qualsiasi religione, compresa quella "neo-cristiana o giudeo-cristiana", come si manifesta nelle sue molteplici sette e correnti.

La situazione politica a Roma è assai complessa. Di fatto l'impero è governato da diversi esponenti del potere politico/militare:

    * due a Roma: Massimiano e poi Massenzio
    * quattro che governano le provincie dell'impero con le loro legioni: Costantino, Galerio, Massimino e Licinio.

Però uno di essi, Costantino, nutre ben altre ambizioni: diventare imperatore assoluto; perciò guarda con interesse agli accoliti delle sette giudaico-cristiane, elementi rissosi e pronti a menare le mani agli ordini di chi prometta loro un pasto quotidiano e la garanzia della impunità.
Come prima mossa Costantino, unitamente a Galerio, emette un editto che sospende le persecuzioni dei cosidetti cristiani e ne arruola un discreto numero nelle sue legioni. Si stà preparando per la sua marcia su ...Roma.

Celso (180 e.v.?) aveva dato una sua interpretazione dello spirito asociale e turbolento che animava gli appartenenti alle sette giudaico-cristiane.
I principi divulgati dai vangeli (nella misura che erano già noti) non avevano potuto attecchire presso le classi borghesi colte, per la loro assurdità e la loro intrinseca pochezza.
Perciò era stato giocoforza, da parte dei caporioni di tali sette, aumentare la consistenza numerica degli addetti rivolgendosi alle masse più emarginate della società: incapaci, morti di fame, ladri, delinquenti, depravati, ecc. Per questi elementi il raggrupparsi aveva significato sviluppare quell'istinto del "branco" che, in qualche misura, li metteva al riparo dai rigori della legge.

Occorre notare come diversi autori abbiano più volte sottolineato che quella gentaglia, definita da Marx "proletariato degli stracci", sia sempre stata un'ottima riserva di materiale umano per agitatori ambiziosi - come ben si puo' notare nella Rivoluzione Francese - perchè non avendo niente da perdere s'attaccano a qualunque cosa. E poi finchè Chiesa e Stato sono stati d'accordo il cristianesimo e' stato un'eccezionale "instrumentum regni"; il problema è che nel cristianesimo romano Chiesa e Stato non sempre sono andati d'accordo, col risultato di avere tutta una serie di turbamenti, res novae, scismi, ribellioni e quant'altro.
(Rif. 725)


Stiamo entrando nella fase
"costantiniana"
della storia del cristianesimo
(secondo le indicazioni del Concilio Vaticano II).
 



ANNI: 312-313 (e.v.)

Costantino, pur rimanendo fedele al culto del dio Sole, continua a strizzare l'occhio alle sette neo-cristiane. In questo ha buon gioco in quanto Massenzio non nasconde il suo attaccamento al culto ed alla cultura pagana.
A Milano (313 e.v.), d'accordo con Licinio, emana un editto in cui si riconosce alle sette di matrice cristiana gli stessi diritti di quelle pagane introducendo, di fatto, un'ampia libertà di culto (Editto di Milano - Editto di tolleranza).
In effetti gli affiliati alle neo-sette cristiane cominciano a rappresentare (nelle provincie dell'impero più che a Roma) una considerevole forza politica, tale da influire qualche volta sulle scelte dello stato. Si stima rappresentassero il 5-8% della popolazione dell'Impero.

Riferimento Storico:
EDITTO DI MILANO - Editto di tolleranza
Con questo editto Costantino I conferma quello di Galerio (del 311 e.v.) e lo amplia riservandosi, comunque, il diritto e la facolta' di intervenire e di decidere, al posto dei vescovi, su qualsiasi questione di natura teologica e sui problemi dottrinali e dogmatici che dividono le varie chiese definite "cristiane".
Nasce con questo editto il Cesaropapismo. Il cristianesimo è ora, nella sua forma primitiva) una delle religioni "ufficiali" dell'impero romano. (Religio licita)

LA SVOLTA.
Costantino I, a partire da questo anno, favorirà l'evoluzione della nuova teologia promuovendone il distacco dalla sua origine messianico-giudaica.

INSERTO 20 - Costantino (Secondo la Storia)
Costantino I, detto il Grande, nato in Albania nel 1027 a.u.c., nel 1059 a.u.c.(306 e.v.), agguanta il potere a York, approfittando di un vuoto di governo e con elezioni subito contestate dal Senato di Roma. Le sue aspirazioni al potere assoluto sull'Impero di Roma non tardano a manifestarsi.
Sconfitto Massenzio, consolida la sua posizione e fa il vuoto intorno a sè, temendo di essere ostacolato nei suoi progetti. Tanto per la cronaca:

    * annega la moglie Fausta in bagno
    * fa scannare il figlio primogenito Crispo
    * assassina lo suocero
    * ammazza il cognato
    * accoppa il nipote Licinio di 12 anni
    * elimina un numero imprecisato di ex amici e sostenitori.

Costantino si è comportato, in definitiva, come Erode il Grande (se non peggio) però quest'ultimo, nella storia "clerico-ufficiale", è stato considerato un demonio, mentre il primo è poco meno che un santo.
L'impero è barcollante e Costantino è alla continua ricerca di nuove alleanze ed aiuti; preso atto che nei territori dell'Impero, un individuo su 10 aderisce alle sette cristiane, cerca di controllare ed incanalare questa massa di individui a proprio vantaggio.
Stabilita la sua capitale a Costantinopoli, nel 1078 a.u.c. ordina un concilio a Nicea cercando (e riuscendo in parte) a mettere ordine nel marasma di idee di quelle innumerevoli sette che allora si definivano cristiane.
Malgrado il suo interessato appoggio alla cristianità, pare sia rimasto fedele, sino all'ultimo giorno, al culto del dio Sole. Alcuni sostengono che, in punto di morte, abbia prenotato un posto di prima classe per l'al di là (non si sa mai!) facendosi battezzare da Eusebio, vescovo di Nicomedia. In realtà Eusebio avrebbe approfittato della debolezza di Costantino sul letto di morte. Se la cosa è vera allora Costantino è morto eretico perchè Eusebio era vescovo della setta ariana.
E' morto a Nicomedia il 22 Maggio del 1090 a.u.c.(337 e.v.); altri invece dicono sia morto a Costantinopoli di lebbra.
Siccome i discendenti di Costantino regnarono dopo di lui, l'adulazione dei popoli romani, da molto tempo abituati alla schiavitù, giunse ad un tale eccesso che quelli dell'antica religione ne fecero un dio, e quelli della nuova ne fecero un santo: i cristiani celebrarono per molto tempo la festa del suo nome, insieme con quella della madre.
(Rif. 712)

ANNO 314 (e.v.)
Riferimento Storico:
IL VIAGGIO DI EUTROPIA
Eutropia, suocera di Costantino I, compie un viaggio in Palestina, accompagnata da Eusebio di Cesarea, alla riscoperta dei luoghi citati nella Bibbia.
(Rif. 172)
 



ANNO 315 (e.v.)

Riferimento Storico:
LE RICERCHE DI ELENA
Elena, madre di Costantino I, aderisce con entusiasmo alla nuova iniziativa politica del figlio e, malgrado la tarda età, parte per la Palestina alla ricerca di luoghi e di reperti riguardanti l'origine del cristianesimo. Riesce a ritrovare:

    * la stalla di Betlemme dove Gesù sarebbe nato
    * la croce originale, con il cartiglio redatto da Pilato
    * i chiodi della croce
    * la lancia di Longino
    * il punto esatto in cui sarebbe avvenuta l'ascensione
    * i resti dei tre Magi.

Dopo la sua morte Elena verrà santificata.

NOTA - Quando si dice essere fortunati!
Ritrovamenti così importanti, dopo 300 anni dagli eventi ad essi collegati, potevano capitare solo a lei, ad Elena. Non per sminuire le sue "pie" intenzioni ma si ha l'impressione che Elena si sia fatta infinocchiare come una citrulla da un branco di astuti giudei che le hanno fornito esattamente tutto quello che le "occorreva trovare".


Elena (ca.255-330 e.v.), di probabili origini britanniche, prima di diventare madre di Costantivo, esercitava in Roma le funzioni di prostituta sacra presso il tempio della dea Astarte (Ishtar). Queste prostitute erano considerate capaci di guarire alcune malattie; si riteneva che le loro secrezioni intime avessero dei poteri medicamentosi.
In un secondo tempo diventa concubina di Costanzo Cloro e dalla loro unione nascerà Costantino. Poi per naturale "pia e cristiana" evoluzione diventerà santa e resterà tale sino alla meta del 1900.
Infatti, nel 1960 il Vaticano sopprime la festività del 3 Maggio dedicata alla "Invenzione della Vera Croce" e alla sua protagonista Elena, ritenendo questo avvenimento "privo di fondamenti storici".
A volte (raramente) persino i preti si vergognano delle loro stesse bugie.

Secondo quanto si racconta (o si spacciava per verità) Elena, a Gerusalemme, avrebbe toccato con le tre croci rivenute sul Calvario (e ancora in piedi dopo 300 anni!) un cadavere che sarebbe resuscitato, vispo e giulivo, al tocco della vera croce.

Per inciso, Astarte era una antica dea promotrice della fertilità di piante, animali e uomini. Il suo culto includeva la prostituzione sacra maschile e femminile. Nel Medioevo il clero cristiano identificò con questa dea (femmina) il demone (maschio) Astaroth.
Rif.715,295,520)



INSERTO 21 - Reperti e Reliquie
Gesù non ha lasciato traccie materiali e concrete della sua esistenza.
- Non esistono evidenze fisiche della vita di Gesù: nessun manufatto, lavoro di carpenteria o scritto di propria mano. Neppure resti mortali. Tutto ciò che si sa di lui è scritto da altri. Tutto fu scritto dopo la sua morte. Nessuno degli scrittori ha mai incontrato Gesù. Questi scritti sono assolutamente falsi. Anche allora, come oggi, si viveva in un mondo infestato da credenze di demoni, Ufo e Mostri di Lochness.-
Jim Walker (Rif. 366)

Eppure la chiesa ha sempre cercato di proporre (e sfruttare commercialmente) determinati reperti privi di qualsiasi attendibilità e fondamentalmente falsi, sapendo che è la fede degli sprovveduti a farli diventare sostanzialmente veri.

- IL PREPUZIO
Misteriosamente scomparso dopo la circoncisione, il reperto riappare a Roma all'inizio dell'800 e.v. ritrovato dal papa Pasquale I (uomo davvero fortunato)! Venne in seguito custodito nella chiesa di Calcata, vicino a Viterbo, ove, per secoli attirò folle di "devoti" estasiati.
Improvvisamente, pochi anni or sono, il reperto sparì dalla chiesa e non se ne seppe più nulla. La stampa, opportunamento addomesticata, evitò di dare troppo rilievo al fatto lasciando credere che la reliquia fosse stata rubata.
Ma la cosa più eclatante è che, nello stesso periodo, in Francia, nella chiesa di Puy-en-Velay veniva devotamente adorato un altro "autentico" prepuzio di Gesù.
(Rif. 712)
Altro prepuzio, che va per la maggiore, è quello conservato a Charroux (Francia) ed esposto annualmente all'adorazione dei fedeli.
(Rif. 760)


- LA VERONICA
Riportiamo una notizia ANSA del 31/5/1999 che ci fornisce esaurienti notizie riguardo a questa reliquia. Un altro colpo di fortuna nell'imminenza del Giubileo 2000.

Ho ritrovato il velo della Veronica - Londra
Il velo della Veronica, che, secondo tradizioni cristiane non riportate dai Vangeli, una donna dette a Gesù Cristo che saliva la "Via Crucis" per detergersi dal viso il sangue e il sudore e così vi restò impressa la sua immagine, secondo il "Sunday Times" di ieri sarebbe stato ritrovato in un monastero dei frati cappuccini a Manoppello, sull'Appennino in provincia di Chieti.
La scoperta è di Heinrich Pfeiffer, docente di Storia dell'arte cristiana all'università Gregoriana di Roma, il quale oggi, secondo il giornale, farà una conferenza stampa per presentare i risultati di oltre dieci anni di ricerche. Quasi quattro secoli dopo la sua scomparsa, ricompare così una delle più pregiate reliquie della cristianità, considerata per secoli da milioni di cristiani come la vera immagine del viso di Cristo. Tracce della leggenda della Veronica sono riscontrabili a partire dal quarto secolo dopo Cristo, ma solo nel Medioevo essa viene messa in diretto rapporto con le sofferenze di Cristo.
Dal XII secolo al 1608 la Veronica fu conservata a Roma, nella basilica di San Pietro. Nel 1608 papa Paolo V ordino la demolizione della cappella dove era conservata la reliquia, che fu data agli archivi vaticani. Da allora non è stata più vista e il Vaticano non ha mai spiegato la sua scomparsa.
A Manoppello Pfeiffer ha trovato un velo quasi trasparente, che misura 17 cm. per 24 cm.. Segni marrone-rossastri sulla sua superficie tratteggiano la faccia di un uomo con barba e capelli lunghi e gli occhi ben aperti, che diventa visibile a seconda dell'angolazione della luce. Secondo i documenti conservati al monastero dei Cappuccini, la moglie di un soldato nel 1608 vendette il velo, per ottenere il rilascio del marito dal carcere, a un nobile di Manoppello che lo cedette poco dopo ai Cappuccini. Nel 1618 esso fu messo tra due lastre di vetro, e incorniciato da un listello di noce sbalzato con argento e oro. Da allora è sempre rimasto lì.
L'immagine sul velo, assicura Pfeiffer, non è dipinta. Ma le sorprese non finiscono qui: ingrandimenti fotografici digitali del velo hanno permesso di confrontare il viso con quello della Sindone, il telo mortuario nel quale secondo un'altra importante tradizione cristiana fu avvolto il corpo di Cristo deposto dalla croce. Le due immagini rappresentano strabilianti rassomiglianze, che vanno dalla stessa forma del viso, ai capelli lunghi, a una ciocca di capelli sulla fronte, alla stessa forma della barba.
Analisi di laboratorio aiuteranno a capire l'origine del velo di Manoppello, anche se è probabile che i risultati apriranno furiose polemiche come avvenne con la Sindone, che nel 1988, con esami al carbonio-14 fu datata tra il 1260 e il 1390. (ANSA)

- LA SINDONE

A parte il fatto che qualche anno fa un bello spirito si è preso la briga di contarne oltre 40, quella attualmente esibita in bottega è conservata a Torino.

Sottoposta nel 1988 ad esami mediante carbonio-14, si stabilì che la sua origine poteva collocarsi tra il 1260 ed il 1390; malgrado ciò viene periodicamente ostentata.
Oltre tutto le due immagini, la frontale e la dorsale, differiscono in lunghezza di ben quattro centimetri.

Il Prof. A. Piazzoli, ordinario di fisica all'Università di Pavia, ritiene che:
"L'immagine della Sindone di Torino non può essere stata provocata da un corpo avvolto, nè morto nè vivo, nè sudato nè spalmato, nè dipinto, nè emanante qualunque forma di un'improbabile radiazione. E ciò per una semplice ragione di geometria euclidea: l'impronta del volto (limitiamoci a questo) stesa su un piano apparirebbe deformata, poichè il modello non era piano".

Recentemente due studiosi inglesi (C.Knigth e R.Lomas-Rif. 376) hanno avanzato una interessante ipotesi. Ritengono che l'immagine riprodotta sul lenzuolo funebre sia quella di JACQUES DE MOLAY (1294-1314), l'ultimo maestro della setta dei Templari, arrestato nel 1307 e inchiodato (per i polsi!) ad una porta, da uno zelante inquisitore, per farlo confessare e ...salvargli l'anima.


Altri ritengono trattarsi del Gran Maestro templare GUGLIELMO DI BEAUJEU (1273-1291)

Infine, secondo il Vangelo di Giovanni Rif. 020 Gesù è stato inchiodato per i palmi e non per i polsi.

Prima della Rivoluzione Francese esisteva una Sindone conservata all'interno della cattedrale di Besançon. Questa reliquia veniva esposta una volta all'anno dal balcone dell'arcivescovado provocando, a volte, scene di isteria collettiva. Per ordine della Convenzione Nazionale, nel 1793, questo grosso lenzuolo fu sequestrato ed inviato a Parigi dove venne frazionato in bende e pannolini per la medicazione dei degenti dell'ospedale Hôtel Dieu di Parigi.
Rif. 448

Un'altra Sindone, o qualcosa di simile, si trova (o si trovava) ad Urfa in Turchia (l'antica Edessa).

Al di là di ogni interpretazione cosa dimostra infine la Sindone? Che un ignoto individuo, in epoca non definita, è morto, ma non che sia resuscitato. Mi pare si voglia trasformare un curioso, macabro reperto da museo in una testimonianza di fede.

- LA VERA CROCE
"Rinvenuta" nel 1068(a.u.c.), 315(e.v.), da Elena, madre di Costantino I, per quasi un secolo venne ignorata come oggetto di culto, in quanto ai primi cristiani (seguaci di una forma di ebraismo illegittimo ed apostata) non importava granchè di come era morto Gesù.
Solo dopo il 390(e.v.) la croce diventa simbolo ed oggetto di devozione della cristianità. Su questo reperto si è detto di tutto salvo quando e come sia sparito dalla circolazione, il che fa pensare che questa croce non sia mai esistita.
In compenso esiste in circolazione una quantità enorme di schegge della croce che se accorpate basterebbero a costruire un vascello da 100 cannoni (Voltaire)

Nei pressi di Alessandria(Italia), intorno agli anni '50 del secolo scorso, esisteva ancora un convento dove tutte le monache (ed erano tante!) possedevano una scheggia della vera croce.
(Rif. 712,995)


- ALTRE RELIQUIE
Sparse un po' ovunque e pubblicizzate quando serve a far soldi, vengono proposte alla devozione dei fedeli:
. la lancia di Longino
. brani del vestito di Maria Vergine
. grummoli del suo latte
. forfora dei suoi capelli
. penne cadute dalle ali dell'arcangelo Gabriele durante le sue continue missioni in terra
. una camicia ed un sudario della Vergine (cattedrale di Chartres) . ecc. ecc.
Rif. 448

NOTA - LE MADONNE PIANGENTI
Anche se hanno poca attinenza con questa trattazione, meritano una nota. Anni or sono, prima della Perestroika, a Leningrado, presso il Museo di Storia delle Religioni (Ex Cattedrale di Kazan - Nevskij Prospekt) era possibile far piangere alcune madonne, dipinte su icone, introducendo nell'apposita fessura, un monetina da 10 copeki.
(L'autore ne ha fatto personale esperienza).

Questa è una nota di agenzia ANSA del maggio 1999:
Intervista a Radio vaticana - Il gesuita boccia le Madonne piangenti "Sono tutte false".
Città del Vaticano. Madonne che piangono, stimmate, presunte possessioni diaboliche, spiritismo: sono per lo più manifestazioni che si presentano in momenti di crisi religiosa dell'uomo che ha "bisogno di aggrapparsi a qualcosa, di aver qualcosa al disopra di lui". L'ha spiegato alla Radio Vaticana il gesuita Josè Maria Pilon, parapsicologo, autore di libri su questi fenomeni. Per padre Pilon, che si basa più che altro sulla sua esperienza spagnola e non cita il caso di Civitavecchia, tutti i casi di Madonne piangenti "alla fine si sono dimostrati falsi, cioè provocati artificialmente".(ANSA)

Le statue piangenti non sono una invenzione prettamente cristiana. Nell'antica Roma, in determinate occasioni, si facevano piangere le statue di Giunone e di Minerva.
In India piangono la statua della dea Laksmi e quella della dea Parvati; quest'ultima ha pure un regolare ciclo di "sacre" mestruazioni.
Una curiosità: secondo le tradizioni induiste pare che un coito tra Shiva e la compagna Shikta durasse ben 25 anni!

Risale probabilmente a quest'anno il primo decreto antisemita, con il quale si proibisce, pena la morte, il proselitismo giudeo.
Questo decreto verrà, nel corso dei secoli, reiterato infinite volte, sino al Concilio Vaticano II (1960) quando, guarda caso, verrà annunciato che gli ebrei sono i nostri ...più amati fratelli.

Questo è ciò che si dice: aver la faccia come il sedere!

ANNO: 324 (e.v.)

Costantino, sconfitto e ucciso Licinio, è diventato imperatore unico dell'impero romano. Dà pertanto inizio, a Bisanzio, ai lavori per la costruzione della sua nuova capitale. I lavori termineranno nel 330 e.v. e la nuova città assumerà il nome di Costantinopoli.
 



ANNO 325 (e.v.)


Costantino I si era avvicinato alle sette neo-cristiane per una serie di validi motivi:

   1. aveva trovato, in un contesto di individui turbolenti, un importante aiuto per risolvere i suoi problemi con Massenzio, al ponte Milvio;
   2. il cristianesimo gli offriva la facile, ipocrita scappatoia dell'assoluzione per gli omicidi a danno dei suoi familiari e dei suoi amici; cosa che non era riuscito ad ottenere dal culto mitraico, che non vedeva di buon occhio un tale assassino;
   3. infine il completamento e l'appagamento della sua smodata ambizione di potere: diventare, oltre che unico imperatore, anche pontefice (cesaropapismo), concentrando in tal modo, nelle sue mani, tutti i poteri dello stato. Un impero con un solo dio, una sola fede e un solo imperatore.

O forse, come qualcuno sostiene, si decise di mettere d'accordo le varie sette cristiane per motivi di "ordine pubblico" interno, senza pensare più di tanto ad un suo personale tornaconto.
Opinione alquanto discutibile visti gli omicidi che la storia gli attribuisce.

Per ottenere questo era necessario fondere in una unica "religione di stato" tutti i culti presenti in Roma e nei territori dell'impero.
Impresa non da poco! Costantino si mette in moto ed ordina un concilio straordinario a Nicea (oggi Iznik) dove riunisce tutti i capi delle numerose sette neo-cristiane (oltre 80!), provenienti da Alessandria, Antiochia, Atene, Gerusalemme, Roma, ecc. Ma non basta: occorre anche la presenza dei rappresentanti dei culti piu' importanti dell'Impero Romano, che potrebbero rappresentare un serio ostacolo all'affermazione di un "cristianesimo di stato", succube ed asservito al potere imperiale.





Riferimento Storico:
CONCILIO DI NICEA (20 Maggio)
Costantino I guida il concilio di Nicea (presso Costantinopoli) con un pugno di ferro ed obbliga i convenuti ad un accordo sui dogmi destinati a diventare la base delle future istituzioni ecclesiastiche. I vescovi contrari alle sue direttive finiscono destituiti ed esiliati. Il risultato della votazione finale parla da se':
316 si e 2 no (Secondo di Tolemaide e Teona di Marmarica).

Per Costantino ed i suoi delegati non e' stata comunque una impresa di poco conto. All'inizio del concilio si contavano circa 80 correnti "cristiane", sviluppatesi sul ceppo originario paolino e su altre fonti, ognuna delle quali si riteneva depositaria della verita' e cercava di prevalere sulle altre a colpi di reciproche scomuniche. Tra queste correnti, dichiarate poi eretiche, dopo la formalizzazione del Credo di Nicea, si annoveravano:

    * Seguaci di Marcione
    * Nicolaiti
    * Encratici di Taziano
    * Seguaci di Origene
    * Seguaci di Ario
    * Diverse sette gnostiche
    * Carpocraziani
    * Ofiti
    * Modalisti
    * Docetisti
    * Adozionisti
    * Montanisti
    * Manichei
    * Nestoriani
    * Messaliani
    * Fibioniti
    * Donatisti
    * Maroniti
    * Nazareni/Mandei
    * Culto di Apollo
    * Culto di Demetra
    * Culto di Dioniso/Bacco
    * Culto di Giove/Zeus
    * Culto di Mitra
    * Culto di Krishna
    * Culto di Osiride
    * Culto di Horo
    * Culto di Iside
    * Seguaci del Sol Invictus
    * Seguaci della Croce Rossa
    * Figli del Sole
    * Seguaci di YHWH
    * Culto degli esseni
    * Culto degli Zeloti
    * Movimento Terapeuta
    * Ordine della Mano Nera
    * Ordine della Mano Rossa
    * Ordine di Melchisedek
    * Seguaci di Adonis/Tammuz
    * Seguaci di Baal
    * Seguaci di Zoroastro
    * Buddisti
    * Seguaci di Ercole/Eracle
    * Seguaci di Serapide
    * Seguaci di Prometeo
    * Druidi
    * Seguaci di Attis
    * .......
    * e tanti, tanti altri.

Comunque pare che anche Dio abbia dato una mano. Deposti su di un altare tutti i vangeli noti (apocrifi e non), durante la notte il Padreterno fece fuori tutti gli apocrifi, lasciando intatti quelli che ben conosciamo, vale a dire i testi nel Nuovo Testamento, a suo tempo indicati da Ireneo di Lione.

Compito del concilio era dunque quello di unificare i vari culti, tra loro in eterno conflitto, sotto una chiesa universale cattolica, che naturalmente sarebbe stata controllata dall'imperatore. Si trattava, senza mezzi termini, di stabilire, per gli appartenti alle nuove sette cristiane, che cosa e a quale dio credere
con il beneplacito imperiale.
Venne quindi riformulato e reso standard un credo cristiano accuratamente ripulito da tutti quegli elementi di natura messianica strettamente legati al movimento jahvista.
Roma reclamava, naturalmente, l'autorità suprema, sul presupposto che la sua setta più importante sarebbe stata fondata da Pietro, le cui presunte ossa vennero successivamente sistemate in Vaticano e la statua di Giove convertita in quella di Pietro. Cosa d'altronde facile perchè avevano tutti e due la barba.
In un tipico movimento di sostituzione religiosa, tutti gli dei degli altri culti furono assogettati al nuovo dio sotto forma di apostoli, di santi o di demoni.
Come è ben noto, durante questo concilio i termini Gesù e Cristo vennero fusi insieme per la prima volta nella frase ambigua "Gesù Cristo"(non Gesù il Cristo), conciliando le richieste delle numerose fazioni che si riferivano a:

    * Hesus: dei Druidi
    * Joshua/Jesus: per gli apostati israeliti della Nuova chiesa di Gerusalemme
    * Horo/Iusa: degli egizi
    * Ies/Iesios: per i seguaci di Dioniso/Bacco
    * . . . . . . . .
    * Krishna/Cristos: originari dell'India
    * L'Unto: dei Giudei
    * Krst: per gli egizi
    * e tanti altri

E' accertato che la frase "Gesù Cristo" non ha mai costituito un nome e cognome proprio, e non e' mai apparsa negli scritti degli autori greci e latini, prima di questo concilio.
Gli scritti dei primi presunti padri della chiesa non parlano mai di Gesù. Sino al Quarto Secolo era frequente e generalizzato il termine "IL CRISTO" ma non è mai stata trovata una autentica menzione, prima di questo evento, di un "Gesù Cristo".
(Rif.771)
Occorre comunque rammentare che il processo di fusione e di unificazione delle varie fazioni non fu immediato ma lungo e lento. Nei secoli che seguirono almeno altri 21 concilii furono convocati per stabilire le politiche e le dottrine del culto unificato. Il più delle volte si trattò di rissose riunioni di ruffiani ignoranti e paludati, ognuno dei quali tirava l'acqua al proprio mulino; alcuni di questi concilii finirono in un bagno di sangue. Altro che divina ispirazione!
(Rif.750)

Il fatto che i documenti autografi originali dei vangeli, crifi ed apocrifi, non siano più disponibili è probabilmente dovuto alla decisione del concilio di distruggere tutti i testi non ritenuti validi ed adeguati al nuovo culto. Vecchia abitudine a suo tempo introdotta da Ireneo vescovo di Lione e da Atanasio vecovo di Alessandria. Si parla comunque di 200 documenti eliminati.
In questo contesto si conservarono copie dei quattro vangeli ufficiali "canonici", alcuni vangeli apocrifi ed altri documenti sottoposti successivamente al famigerato "ritocco" di Anastasio (506 e.v.)

Altro accordo fondamentale per il nuovo credo è stato quello di "stabilire d'ufficio" che Gesù e Dio sono in sostanza la stessa cosa:

Io e il Padre siamo una cosa sola, consustanziali.

Qualcosa del genere era già stato affermato, circa 3500 (!) anni prima, nei testi della religione egizia, riferita ad Osiride ed al figlio Horo:

Io e mio Padre siamo uno.

Affermazione dogmatica che, di fatto divinizza l'improbabile figura di Gesù e che, in seguito, darà origine a tutta una serie di battibecchi di natura teologica.

I primi a farne le spese furono gli "Adozionisti" che ritenevano il Gesù nato da un naturale rapporto sessuale tra Giuseppe e Maria. Solo in un secondo tempo, al momento del battesimo impartitogli da Giovanni Battista, Gesù viene "adottato" da Dio che gli conferisce i poteri necessari alla sua missione terrena.

Anche ai "Docetisti" non andò meglio. Questi ritenevano che Gesù fosse di natura esclusivamente divina e che il suo sembrare umano fosse solo un'apparenza di comodo.


Una soluzione di compromesso fu proposta da Ario, il quale sosteneva che Gesù (divino) fosse la prima cosa creata dal Padre e quindi già esistente sin dalla notte dei tempi, ma non per questo uguale ne coeterno al padre stesso, ma a lui sottoposto. Questa teoria non ebbe maggior fortuna delle altre ed Ario finì esiliato. Malgrado ciò l'arianesimo sopravvisse, semiclandestino, per alcuni secoli in particolare tra i barbari neo-convertiti.

Questa nuova religione, testè nata, non unisce ne affratella le genti. Questa religione non ha fatto altro che dividere il genere umano attraverso un razzismo estremo, il sessismo ed altri particolarismi. Questa religione infatti si nutre sulla divisione tra i popoli, perchè per esistere necessita di un nemico da combattere, sia terreno che sovrannaturale. Questa religione sostiene che alcuni popoli sono speciali o eletti perchè possiedono la vera fede, mentre gli altri sono immorali e dannati e spesso insiste sul fatto che è dovere degli eletti distruggere gli altri. Comunque non è la sola: altre religioni sostengono gli stessi concetti.
(Rif.710,***)

E' interessante notare che solo le religioni rivelate tendono ad essere motivo di contenzioso e di relative guerre.
Questo perchè? Perchè la religione rivelata, essendo a differenza dei varii paganismi naturali appunto rivelata, stabilisce subito, nel suo formarsi, una distinzione fra il bene (i propri credenti) ed il male (gli altri). I secondi sono deindividualizzati in funzione della loro alterità e della loro possibile minaccia, quindi sono naturali nemici dei primi e se non vanno sterminati (caso peggiore, non previsto apertamente) vanno comunque in qualche modo discriminati; la cosa diventa grave se la religione rivelata acquisisce il potere e lo esercita in forma discriminante.

In generale per scatenare una guerra di religione occorre un regime politico interessato a coprire con motivazioni religiose interessi ed ambizioni proprie, oppure un proselitismo religioso capace di incendiare le masse, già tese a causa di tensioni sociali, e lanciarle verso l'esterno (crociate dei poveri) o verso l'interno (progrom, caccia alle streghe, ecc.). Secondo una mia personalissima opinione, nel primo caso la guerra avverrà comunque, nel secondo caso può darsi che le tensioni sociali possano trovare altri mezzi di espressione; dipende dal caso.
Lo stesso si può dire delle ideologie politiche come nazionalsocialismo e comunismo, anch'esse preoccupate di stabilire una differenza tra i "proprii" e gli "altri", naturali nemici da eliminare appena possibile, con le buone o con le cattive.
(Rif.725)

DONAZIONE DI COSTANTINO
Durante il concilio di Nicea Costantino avrebbe firmato un atto che riconosce alla chiesa autorità assoluta negli affari secolari. Questo atto, tenuto segreto, sarebbe poi stato reso noto nell'VIII secolo dal papa Stefano III.
Questa è una delle tante vergognose bugie inventate dalla chiesa di Roma a tutela dei propri interessi materiali. Si tratta unicamente di un falso clamoroso, come dimostrato, nel 1440, da Lorenzo Valla.
L'unica concessione che sembra certa è stata quella di conferire alla chiesa la possibilità di ereditare i beni dei propri fedeli (lasciati con testamento).

ANNO 326 (e.v.)

Riferimento Storico:
ELENA CI RIPROVA
Il vescovo di Aelia Capitolina, Macario, aveva sollecitato presso Costantino I il permesso di demolire il tempio di Afrodite, fatto costruire dall'Imperatore Adriano sul presunto luogo del calvario e della sepoltura di Gesu. Costantino I acconsente e spedisce la madre Elena, in nuova "missione imperiale" ufficiale, per affiancare Macario e sovraintendere agli scavi.
Alla fine i lavori porteranno alla luce una tomba, scavata nella roccia, ed una massa rocciosa calcarea ritenuta il calvario.
(Rif. 172)
Altre sette onorano un sepolcro ed un calvario diversi da quelli dei cattolici e degli ortodossi.
Questi luoghi sono stati scoperti nel 1881-1882(e.v.) dal Generale Charles "Cinese" GORDON (il generale inglese ucciso a Khartum) sulla base di alcuni rilievi topografici eseguiti qualche anno prima dall'archeologo britannico Wilson.
(Rif. 172)

RELIGIONE DI STATO
La religione cristiana diventa RELIGIONE UFFICIALE DI STATO dell'Impero Romano con gli Editti di Tessalonica (1134 a.u.c./381 e.v.) e di Costantinopoli (1144 a.u.c./391 e.v.), emanati dall'Imperatore Teodosio I, dietro suggerimento di Ambrogio da Milano.
Con questi editti tutti gli altri culti vengono aboliti e dichiarati fuori legge; i loro beni ed i loro templi sono confiscati e devoluti al nuovo clero; vengono naturalmente abolite anche tutte le feste pagane, compresi i "frivoli e peccaminosi" giochi olimpici. Vengono eseguite le prime condanne a morte a carico dei presunti eretici.
Si sono intanto definite e consolidate le prime gerarchie nell'ambito della chiesa, costituite da:
    * EPISCOPI: vescovi, sovraintendenti.
    * PRESBITEROI: preti, anziani della comunita'.
    * DIACONOI: diaconi, serventi.
    * PISTOI: credenti, iniziati, battezzati.
    * ENERGUMENI: catecumeni in attesa di battesimo.
      (Rif. 712)


ANNO: 331 (e.v.)

Eusebio, storico della chiesa, nella sua Vita di Costantino, ci informa di aver ricevuto personalmente dall'Imperatore, l'ordine di produrre 50 copie della Bibbia(?) cristiana, da distribuire nelle chiese della capitale Costantinopoli. Ordine puntualmente eseguito da scribi professionisti presso lo scriptorium annesso alla chiesa di Cesarea.

ANNO: 337 (e.v.)


Il papa Giulio I, per ordine di Costantino, fissa la data di nascita di Gesù al 25 Dicembre.
A Gerusalemme il vescovo Cirillo (?-386), contrariamente a quanto riportato sul Vangelo di Giovanni, accenna alla probabile esistenza di un sudario di Gesù (Sindone).




ANNO 356 (e.v.)

In quest'anno viene genericamente sancita, in tutto l'Impero, la pena di morte per tutti quelli che praticano ancora i riti pagani.

ANNI: 361-363 (e.v.)

Nel 361 Giuliano diventa imperatore a Roma e si dimostra subito estremamente tollerante nei confronti di tutte le religioni e ristabilisce la libertà di culto, con grande rabbia del clero cristiano che lo ribattezzerà Giuliano l'Apostata".
Giuliano era stato educato, a suon di "frustate", alla religione cristiana da Eusebio, vescovo di Nicomedia, generalmente ritenuto un viscido intrigante.
Poco incline a certe imposizioni, Giuliano si dà, di nascosto, alla lettura ed allo studio dei testi della filosofia neoplatonica e si riavvicina alla religione degli antichi dei, ritenendo il cristianesimo una religione violenta, ipocrita, ingannevole, dominata da rozzi dogmi e da oscuri imbrogli di potere; un coacervo di superstizioni
buono per popolazioni di creduloni e per matrone in menopausa.
"Essi credono che l'Ellade sia morta. Da tutte le parti del mondo, i monaci neri si avventano come corvi sul suo purissimo corpo di marmo, e vi frugano con i becchi come in una carogna, gracchiando allegramente: "l'Ellade è morta!" Ma l'Ellade non può morire; l'Ellade è nei nostri cuori. E' la divina bellezza dell'uomo sulla terra. Quando essa si risveglierà, guai ai corvi di Galilea!"

Giuliano è stato autore di diversi libri, ormai perduti, tra i quali:

    * Trattato contro i galilei
    * Il nemico della barba (satirico)

Sulla morte di Giuliano si sono create molte leggende per mascherare quello che è stato un omicidio perpetrato dal clero cristiano. Un turpe individuo, Atanasio vescovo di Alessandria, mandante e anche autore di alcuni omicidi, istiga un soldato ad ucciderlo. L'opportunità si presenta il 26 Giugno 363, in Mesopotamia, nel corso di una battaglia contro i persiani; durante questa azione il milite approfitta dell'occasione e pugnala alla schiena l'imperatore.
(Rif.799)

Mito e politeismo erano necessariamente legati perchè facenti parte della espressione della capacità immaginativa umana, mentre il monoteismo avversa tale capacità immaginativa imprigionando lo spirito religioso dentro forme ed immagini statiche prefissate. (P.Trevisan)
In questo IV secolo e.v. il mondo occidentale, in particolare quello dell'Impero Romano, vive la frastornante situazione nella quale
"gli Dei non ci sono più e Dio non c'è ancora".
Sino ad allora l'Impero aveva garantito la libertà di culto, l'ateismo, la filosofia e la ragione. Ora tutto questo viene a mancare ed inizia la barbarie.
(Rif. ***)

ANNO: 365 (e.v.)

Morto Giuliano, i cristiani riprendono saldamente il potere e ristabiliscono la pena di morte per coloro che praticano i riti pagani.

ANNO: 366 (e.v.)


In questo anno viene eletto papa Damaso I, successivamente fatto santo per le sue indiscutibili ...virtù cristiane.
Di origini ispaniche, si era distinto a Roma combattendo con il vecovo Feliciano, in numerose zuffe civili, per la conquista del potere religioso nell'ambito della nuova setta cristiana.
Nel 366 era morto il papa Liberio, sostituito dal papa Ursino e questo manda in bestia il buon Damaso che ambiva da tempo al soglio di Pietro. Damaso non si scoragia: assolda un'accozzaglia di miserabili e di morti di fame e con questi ammazza i sostenitori di Ursino (ursiniani) e conquista il massimo potere della setta. Potere che poi eserciterà a lungo, massacrando quanti lo contestano con l'approvazione e sotto la protezione di speciali editti dell'imperatore Teodosio I: i cosidetti"editti di sangue".
Difficile stabilire quanta gente abbia mandato al cimitero per soddisfare la sua smodata ambizione.
Qualcuno gli attribuisce anche la paternità del falso "Liber Pontificalis" che compendia una cronologia, tutta "inventata" dei primi vescovi/papi di Roma a partire da Pietro; non tutti gli storici concordano con questa attribuzione.
Muore nel 384 e.v.

ANNO: 367 (e.v.)

Il vescovo di Alessandria Atanasio, in una lettera pastorale stabilisce quali sono i 27 libri da recepire nel Nuovo Testamento. Viene così fissato in prima istanza il Canone della nuova religione cristiana, contenente anche i quattro vangeli detti canonici.
Ce n'è voluto del tempo!
 



ANNO: 376 (e.v.)

Il 25 Dicembre, su ordine dell'Imperatore, il Prefetto di Roma sopprime il culto di Mitra e consegna il tempio nelle mani del culto rivale cristiano.

Si può affermare che in questo periodo comincia a prendere forma ed a consolidarsi la struttura burocratica-temporale della chiesa cristiana. Similmente alla vita religiosa di tutti i tempi (e di tutti i templi), anche in questa organizzazione sono presenti tre aspetti tipici:

    * l'ascetismo contemplativo (dal quale sono nate religioni quali il buddismo ed il manicheismo; per soddisfare questo aspetto l'Islam produrrà i Sufi ed il cristianesimo i monasteri);
    * la burocrazia templare (o sacerdotalità: da cui consegue la necessità di sfornare sacerdoti capaci ed intraprendenti, con attitudini politiche per organizzare il culto);
    * la profeticità che ha invasato parecchi religiosi inducendoli ad una quantità di profezie apocalittiche. Potrebbe essere intesa come il lato attivo dell'ascetismo.

A metà strada fra la profeticità e la sacerdotalità sfuma la vasta galassia dei predicatori che cercano di persuadere le masse a seguire la retta via, talvolta anche con predicazioni apocalittiche.
Il sacerdote delle religioni rivelate ha bisogno di un predicatore che gli porti quattrini e prestigio sociale dalle masse ma teme il lato inquietante dell'ascetismo ed anche il profeta che tuona e scombussola quella società nella quale egli è perfettamente e comodamente inserito.
Per quanto riguarda il monaco, esso è visto dal sacerdote come un esempio inoffensivo da additare alle masse.
(Rif. 725)


Inizia la fase
"post-costantiniana"
della storia del cristianesimo
(secondo il Concilio Vaticano II).

ANNO: 380 (e.v.)


A Tessalonica, il 28/2/380, l'imperatore Teodosio I il Grande emana un editto (De fide catholica) che, in pratica, dichiara la nuova religione cristiana-cattolica quale unica Religione Ufficiale dell'Impero.
A questo editto ne seguiranno molti altri (almeno 15) intesi a perseguire tutti quelli che, pur proclamandosi cristiani, non accettano in toto quelle che sono le direttive dell'ortodossia che si vuole imporre.
Ne fanno le spese i manichei, i marcioniti, gli ariani, apostati di vario genere e tanti altri che vengono "devotamente" perseguitati, uccisi, accecati o condannati (questa è una novità!) all'esilio in patria, cioè totalmente esclusi ed isolati dal resto della comunità.


ANNI: 381-385 (e.v.)

Viene inventato lo Spirito Santo!!!
L'imperatore Teodosio I convoca a Costantinopoli un concilio nel corso del quale viene stabilito e formalizzato il concetto di Trinità, aggiungendo lo Spirito Santo ai due soggetti già esistenti: Dio e Gesù. Il Credo di Nicea ora recita:

Crediamo in un solo Dio Padre onnipotente, creatore di tutte le cose visibili ed invisibili.
E in un solo Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, unigenito e nato dal Padre,
della stessa sostanza del Padre, Dio da Dio, luce da luce, Dio vero da Dio vero,
generato e non creato, consustanziale al Padre, per mezzo di lui tutte le cose sono state create,
in cielo e in terra; per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo e si incarnò,
si fece uomo, patì e il terzo giorno resuscitò, sali al cielo, e verrà per giudicare i vivi e i morti.
E credo nello Spirito Santo che procede dal Padre, e con il Padre e il Figlio
è adorato e glorificato.

Saranno necessari più di 1500 anni prima che Ernest Hemingway si ribelli e dia una sua interpretazione di queste demenziali e folli affermazioni, proponendo il suo Nulla Nostro...:

Nulla nostro, che sei nel nulla,
sia santificato il tuo nulla, venga il tuo nulla,
sia fatto il tuo nulla, dovunque nel nulla.
Dacci oggi il nostro nulla quotidiano, e rimetti a noi i nostri nulla,
come noi li rimettiamo agli altri nulla.
E non ci indurre nel nulla, ma liberaci dal nulla.
Amen

Nel 385 d.C. Teofilo, vescovo di Alessandria, con la compiaciuta approvazione di Teodosio I, attacca e distrugge con le sue truppe, i monasteri che seguivano ancora le idee di Origene.
Origene era stato dichiarato eretico perchè aveva avuto l'ardire di sostenere che Dio è una essenza puramente spirituale ed immateriale.
Evidentemente dominava ancora una grande confusione sulla "natura di Dio" malgrado la trovata trinitaria di Teodosio I e seguaci.
Tant'è vero che un certo Priscilliano e sei dei suoi fedeli vengono decapitati nella città di Treviri per conclamata eresia derivante da tali incertezze.

ANNO: 391 (e.v.)

Al fine di nascondere il fatto che non esiste nessuna base storica per le sue bugie teologiche, il clero cristiano si è reso colpevole di vergognosi crimini distruggendo, sin dall'inizio, molte delle opere degli storici dei primi secoli dell'era cristiana. Quel poco che ci è pervenuto è talmente alterato e modificato da distruggerne, quasi sempre, il suo valore storico.
(Rif.771)

Uno dei più grandi crimini della storia cristiana è stata la distruzione, nel 391 e.v., del Tempio di Serapide e dell'annessa biblioteca, (nota come Biblioteca di Alessandria), perpetrata da fanatici cristiani, guidati dal vescovo Teofilo (il piromane), con la connivenza dell'Imperatore Teodosio I. La biblioteca conteneva circa 700 mila volumi, tra cui manoscritti babilonesi, assiri, fenici, persiani, composizioni buddiste, scritti ebraici e papiri egizi. La biblioteca era il simbolo, per i cristiani, del mondo e del sapere pagano.
Qualche tempo dopo, al fine di completare l'opera devastatrice, l'arcivescovo Crisostomo eccitava i suoi fanatici esprimendosi in questi termini:
Qualsiasi traccia dell'antica filosofia e della letteratura del mondo antico deve scomparire dalla faccia della terra".
Inizia quel processo secolare di egemonia culturale, da parte della chiesa, che mira ad imporre ai credenti una forma di ubbidienza animale, escludendo qualsiasi forma di libero ragionamento.
Questa politica, applicata per 10 secoli, fu confermata e ancora ribadita dal Concilio di Trento, nel 1545-1563.
(Rif.771)
Per fortuna (si fa per dire!) guerre, rivoluzioni e sommovimenti vari costrinsero, in più occasioni, alla fuga le antiche confraternite pagane, che si portarono dietro i loro libri, impedendo così che molti di essi cadessero nelle mani dei devastatori cattolici. Nei secoli che seguirono molti studiosi si dedicarono al ricupero di queste opere (molte tradotte, a suo tempo, in arabo) conservate massimamente in Baghdad e in altri eccellenti centri culturali.
Intanto è nata una nuova usanza: quella di arrostire i cosidetti eretici sul rogo. La prima esecuzione avviene in Germania. Questa "moda" destinata a durare sino all'inizio del 1800, verrà successivamente raffinata e migliorata dall'istituto della "santa" inquisizione che verrà fondato da Gregorio IX nel 1231 (e.v.).
Il piacere sadico di mandare a morte, con orribili tormenti, i propri nemici (o presunti tali) è sempre stata una costante nella storia della religione cristiana. Parecchi secoli dopo, ai tempi della Rerum Novarum, Leone XIII scriveva:
"Tutti i governanti devono onorare il sacro nome di dio, e uno dei loro principali impegni deve essere quello di favorire la religione. [...] La pena di morte è il necessario ed efficace mezzo affinchè la chiesa consegua i propri fini, quando i ribelli cospirano contro di essa e i disturbatori dell'unità ecclesiastica, specialmente gli ostinati eretici, non possono essere arrestati con nessun'altra pena dal continuare a minare l'ordine ecclesiastico ed istigare gli altri ad ogni sorta di crimine."

ANNI: 392-400 (e.v.)

Sopprimere la libertà di culto a totale vantaggio della religione cristiana, provoca a volte qualche tardiva e disperata protesta come quella avvenuta a Calama (Numidia) che costerà almeno 60 morti.
Ma Teodosio impazza e decide di proibire pure i frivoli ...giochi olimpici.

A Roma poi anche i Senatori se la vedono brutta: istigato da Ambrogio vescovo di Milano, Teodosio ordina loro di abiurare il culto di Giove Capitolino; la statua della Vittoria viene rimossa dal Senato e sostituita con una croce.
In questi anni si cerca di porre fine alla generale confusione definendo quali scritti devono far parte del canone della nuova religione. Nei convegni di Ippona e di Cartagine si stabilisce che i documenti essenziali sono:
    * I quattro vangeli di Matteo, Marco, Luca e Giovanni
    * Gli Atti degli Apostoli
    * La lettera agli Ebrei
    * La lettera di Giacomo
    * Le due lettere di Pietro
    * Le tre lettere di Giovanni
    * La lettera di Giuda
    * L'Apocalisse di Luca
In totale 27 scritti in seguito abbondantemente rimaneggiati.

ANNO 401 (e.v.)


Un altro personaggio, che oggi sarebbe molto probabilmente ospite di un reparto di neurodeliri, si affaccia all'orizzonte: è Agostino, campione indiscusso di paranoia mistico-religiosa.
O meglio: si tratta di Sant'Agostino, vescovo di Cartagine, ritenuto un "grande pensatore" e "dottore della chiesa". Suo è quel capolavoro di totale ipocrisia noto come Confessioni.
Intanto partecipa attivamente alla distruzione di templi e statue pagane di Cartagine e dintorni; sono attività di selvaggia demolizione che di "mistico" sembra abbiano hanno assai poco.
Nel suo trattato "DE CIVITATE" - Sermone XXXVII, parlando di un suo viaggio in Etiopia, il "dottore della chiesa" ci racconta:
- Io e quelli che erano con me vedemmo degli uomini e delle donne senza testa che avevano due grandi occhi sul petto.
Ma, come se questo non bastasse, va poi oltre con altre amenità del genere:
- Il pavone pare favorito dall'Onnipotente dato che la sua carne non si corrompe e trionfa sulla morte.
- In Cappadocia ci sono giumente che vengono ingravidate dal vento e i cui puledri vivono solo tre anni.
- Le rane nascono dalla terra e non da genitori sessuati.
Poi, in un'altre occasioni, dà la misura di se stesso affermando:
"S'aggiunge un'altra forma di tentazione, pericolosa per molteplici ragioni. E' la curiosità vana, ammantata dal nome di cognizione e di scienza."
E ancora:
Il buon cristiano deve stare in guardia contro i matematici e tutti coloro che fanno profezie vacue. Esiste già il pericolo che i matematici abbiano fatto un patto col diavolo per oscurare lo spirito e confinare l'umanità nelle spire dell'inferno. (Ottantatrè Questioni Diverse)
Ecco un tipico padre della chiesa!

ANNO: 415 (e.v.)

Nel 415, Cirillo (?-444 e.v.) patriarca cristiano di Alessandria d'Egitto, (che aveva ereditato la carica dallo zio Teofilo, il "piromane") istigò le sue canaglie (monaci combattenti) a terrorizzare gli ebrei e ad uccidere la nota "maestra di filosofia" Ispasia (Ipazia/Hypatia: 370-415 e.v.).

Ispasia (figlia di Teone, matematico e Rettore dell'Università di Alessandria), donna di grande saggezza versata in filosofia, matematica e astronomia, aveva fondato una scuola assai rinomata, rivolgendo i suoi insegnamenti sopratutto alle giovani donne di Alessandria, nell'intento di emanciparle dal soffocante atteggiamento maschilista dell'epoca. Si dice fosse una donna bellissima votata alla verginità.

Era inevitabile che il suo pensiero si scontrasse con quello gretto e grossolano di questo protervo "dottore della chiesa".
Non potendo tenerle testa Cirillo ordinò la sua cattura e la mandò a morte, in una chiesa, facendola scarnificare viva, mediante l'uso di conchiglie taglienti; infine i suoi resti furono gettati in una cloaca (o bruciati). Tutto per la maggior gloria di Dio.
Per questo diabolico atto Cirillo fu in seguito canonizzato dalla infallibile chiesa cristiana (1882) ed ancora oggi viene celebrato ad Alessandria il 9 Febbraio e nelle chiese latine il 28 Gennaio.
Ispasia era talmente stimata ed apprezzata per la sua brillante intelligenza che il suo assassinio è stato considerato da molti autori come la morte del MONDO e della CULTURA pagana.
Dopo la sua morte anche molti suoi discepoli furono uccisi, gli scritti bruciati ed i suoi insegnamenti andarono in parte perduti. Alcuni suoi lavori, conosciuti anche in Oriente, vennero tradotti in arabo e furono resi noti in Occidente dopo oltre mille anni di silenzio.
(Rif.710,200,320)
A seguito del misfatto, la maggior parte degli studiosi e dei filosofi, seriamente impauriti, lasciano la città che, poco alla volta, si traformerà in un borgo di incolti analfabeti, assogettati alla prepotenza del nuovo clero.
E' cominciato l'oscurantismo.
Risale a questo periodo una singolare affermazione di S.Agostino (354-430 e.v.):
"Non crederò nella verità dei Vangeli se l'autorità della chiesa cattolica non mi obligherà a farlo."
(Rif.706)

ANNI: 430-431 (e.v.)

Si tiene, ad Efeso, per volere dell'imperatore Teodosio II, un concilio che darà una prima formalizzazione al culto della Madonna, sino a questo momento in gran parte trascurato.
Si trattava sostanzialmente di stabilire se Maria Vergine, dichiarata d'ufficio Deipara, poteva essere considerata come:

    * Maria Christotokos cioè madre del "figlio" Gesù il cristo, oppure
    * Maria Teotokos e cioè madre del "Dio" Gesù, oppure
    * tutte due le cose.


Ne nacque un immenso "pasticcio" e qualcuno (un eretico naturalmente) suggerì qualcosa come la iperdulia (iper-adorazione), cosa che non mancò di dare luogo ad altre imbarazzanti perplessità:

    * Maria, supposta creatrice del creatore, esisteva prima di Dio? (La Dea Madre?)
    * Se Maria è la madre di Dio (Dea Madre?) e di Gesu, a sua volta figlio di Dio e di Maria, si può parlare di sacro, divino incesto?
Come si vede, si trattava di problemi del cavolo veramente gravi e fondamentali, che non vennero risolti e furono la causa di nuove eresie che si trascinano ancora oggi.
a croce comincia timidamente ad apparire quale emblema della cristianità; ha ancora una forma a T, sulla quale risulta legato il presunto Cristo.
Nel corso del concilio viene definitivamente dichiarata eretica la dottrina di Nestorio che aveva trovato da ridire sugli attributi di Maria.
Allo scopo di addebitare ai "perfidi Giudei" la condanna a morte del presunto Gesù, un certo Anania scrive un resoconto del processo (sono passati 400 anni!!!), discolpando pienamente il buon Pilato e creando le premesse per la sua futura beatificazione, unitamente alla moglie Procula.
I "corvi di Galilea", come definiti da Giuliano, procedono alacremente nella loro opera. In tutto il bacino del Mediterraneo i templi dedicati agli antichi culti sono praticamente spariti; molti sono stati distrutti, gli altri adattati e riconvertiti al nuovo culto.

ANNI: 440 (e.v.) e oltre

In questo periodo si accentua, particolarmente in Egitto e Siria, uno uno strano fenomeno, già rilevato nella prima metà del 300.
Ai margini di importanti città, (dove è facile ricevere assistenza ed essere mantenuti) alcuni fanatici, detti stiliti, si issano in cima a delle colonne o tra le biforcazioni dei rami di alberi (dendriti), dai quali predicano le loro presunte verità su di una fede non ancora ben definita e, intanto, attendono offerte di cibo ed altri generi di conforto. Pare che alcuni tra i più cocciuti ci abbiano anche lasciato la pelle.
Non è chiaro come provvedessero all'igiene e alle loro altre necessità fisiologiche ...meno confessabili.

ANNO: 451 (e.v.)


Si svolge il concilio di Calcedonia che cerca, con scarsi risultati, di dirimere la diatriba tra:
- nestorianesimo, che cerca di valorizare l'aspetto umano del Cristo
- monofisismo, che cerca di esaltarne l'aspetto divino.
Non è ancora ben chiaro chi sia questo Cristo!




ANNI: 506 ed oltre (e.v.)


L'imperatore d'oriente, Anastasio I, ordina, nel 506 e.v., una revisione generale di tutti gli scritti fondamentali della religione cristiana, compresi gli scritti dei padri della chiesa e la conseguente distruzione di tutti quei documenti ritenuti inadeguati o pericolosi per la credibilità della giovane "religione di stato". Manca un bilancio preciso di quanto sia andato perso. Alcuni autori ritengono che in questa occasione siano spariti i supposti vangeli originali dei quattro evangelisti. (??)
(Rif.500)
Nel 512, Anastasio I viene in contrasto con la chiesa romana negando la natura umana del Cristo, riconoscendone solo la natura divina. La chiesa romana era invece saldamente attaccata al dogma trinitario, come formulato alla fine del IV secolo.
A causa di questo contrasto, scoppiano a Costantinopoli paurosi tumulti ed i seguaci dei due gruppi si accoppano tra di loro (centinaia di morti) per sostenere l'una o l'altra delle tesi che, probabilmente, non riuscivano neanche a comprendere.

In effetti, esaminando i vangeli (almeno quelli canonici), pare che il Cristo si sia dimenticato di dire se aveva o no una doppia natura, cosa che si è sempre cercato, ostinatamente, di attribuirgli.

ANNI 544 ed oltre (e.v.)

L'imperatore Giustiniano emette l' Editto dei Tre Capitoli che suona come ulteriore condanna avverso le idee dei nestoriani, a scapito della chiesa di Costantinopoli. Non tutti sono d'accordo e si apre un ennesimo motivo di scisma destinato a durare sin verso la fine del 600.






In questo secolo avranno origine molte altre "eresie" dovute alla messa in discussione del concetto trinitario. La chiesa si difenderà sempre ferocemente da questi elementi disgregatori del suo potere; nel 527 (e.v.) verrà decretata la pena di morte per i Manichei.
Credenza tenace quella dei Manichei! Protetti sin dal III secolo, in Siria dalla regina Zenobia, diverrà, nel corso di un millenio, una seconda religione universale, estesa dalla Persia sino alla Cina, per poi confluire, almeno in parte nel catarismo sviluppatosi in Limguadoca.

Nel corso degli anni seguenti la chiesa di Roma definisce lo standard iconografico della immagine di Gesù, immagine destinata ad essere riprodotta per secoli e che lentamente sostituisce le raffigurazioni precedenti, alcune delle quali originariamente derivate dal culto di Serapide.
Questa immagine standard di Gesù sarebbe la stilizzazione di una figura, il Mandylion, che appariva su di un'altra presunta Sindone conservata ad Edessa (Urfa/Turchia).

ANNO 570 (e.v.)


Nasce in Arabia, a La Mecca, Muhammad al-Qurais, noto come Maometto, il profeta dell'Islam.











ANNO 590 (e.v.)

Il 3 Settembre del 590 viene nominato papa Gregorio I (590-604), in seguito santificato e definito "magno". Uno dei peggiori oscurantisti che la storia ricordi.
Nemico ed oppositore di tutte le scienze, del pensiero razionale, della cultura greco-romana e della filosofia viene ricordato per una lettera (passata alla storia) inviata al vescovo di Vienne (Francia) dove testualmente si legge:
"...abbiamo sentito una voce, che non posso riferire senza disonore; sembra che nella tua congregazione si insegni la grammatica".
Pare, ma non è certo, che abbia introdotto nella liturgia della chiesa il "Canto Gregoriano", in seguito molto diffuso.
Essendo proibito alle donne la partecipazione attiva ai riti liturgici, venne sopperito in seguito, alla necessità di "voci bianche", castrando orribilmente ragazzi in età pre-puberale, da destinarsi a tale bisogna.
Ci si chiede poi quanti ne siano morti a causa di orribili infezioni generate da questi interventi eseguiti con strumenti chirugici primitivi ed infetti.

Aveva comunque tutti i numeri e le qualità per essere poi proclamato "santo e magno"!

ANNI: 600-699 (e.v.)

In questi anni il simbolo del crocifisso entra decisamente a far parte del bagaglio dei simboli cristiani. Si elimina lentamente la croce a forma di T che viene sostituita con la "croce latina", come siamo abituati a vederla.
Per qualche tempo l'occupante della croce sarà un agnello e non un uomo.
A Roma questo simbolo era stato importato dall'India alcuni secoli prima dell'era cristiana. I primi cristiani avevano ripudiato il simbolo della croce perchè ritenuto pagano. Per le prime immagini di Gesù avevano preferito il simbolo del "Buon Pastore" che porta sulle spalle un agnello.

ANNO: 622 (e.v.)

E' l'anno d'inizio del calendario musulmano. Maometto (570-632 e.v.), insediato a Medina, completa la stesura del Corano, testo sacro dell'Islam.


ANNO 632 (e.v.)

E' l'anno di morte di Maometto, il fondatore della terza religione monoteistica (un sottoprodotto tardivo derivato dalle due credenze pre-esistenti) e autore, come si presume, de Il Corano, testo di riferimento e di devozione di tutti i musulmani.
Benchè le sue date estreme siano certe (570-632 e.v.) lo stesso non può dirsi per le vicende che hanno scandito la sua esistenza di commerciante, condottiero e capo spirituale.
Si suppone fosse analfabeta. La sua prima biografia, redatta da Ibn Ishaq, 120 anni dopo la sua morte, è andata perduta e quindi l'unico riferimento, presumibilmente attendibile, è la biografia redatta, in un secondo tempo (nell'834 e.v), da Ibn Hisham.

ANNI: 632-750 (e.v.)

I musulmani, guidati dai quattro califfi e dalla Dinastia Ommiade, conquistano l'Africa del nord, la Spagna ed il Vicino Oriente. Questo comporta, da parte del cristianesimo, la perdita della Terrasanta, della Siria, di 3 dei suoi 5 patriarcati e di alcune regioni da lungo tempo cristianizzate. Il patriarcato di Roma si avvale di questa situazione che favorisce l'aumento del proprio prestigio in ambito europeo.


ANNO 646 (e.v.)

Il vescovo di Saragoza fa una strana ammissione: non dice che il sudario di Gesu (Sindone) sia "autentico" ma bensì che non può essere definito "superstizioso" chi crede che lo sia. Che sottigliezza!

ANNO: 649 (e.v.)

Un Concilio Lateranense fa proprie alcune conclusioni del precedente II Concilio di Costantinopoli (553 e.v.) e decreta d'ufficio la verginità di Maria prima del parto, durante il parto e dopo il parto di Gesù.
Dopo quasi 700 anni Maria diventa vergine!!!
Ne consegue, e si sancisce, che tutti i riferimenti dei Vangeli canonici a "fratelli e sorelle di Gesù" devono essere intesi come riferimenti a parenti prossimi.
La solita enorme e proterva stupidaggine sviluppatasi da un errore di ...traduzione e imposta ai devoti beoti.
In lingua ebraica vergine corrisponde a bethulah mentre almah significa solo "giovane donna" o, se è permessa la licenza, "signorina" (non necessariamente vergine).
Sono stati scambiati i ...termini.

ANNO 663 (e.v.)

A Withby, nel regno di Northumbria (attuale Yorkshire), avviene la riunione della chiesa celtica con quella romana. I celti tagliati fuori dalla cristianità da una serie di precedenti invasioni, avevano sempre nominati i propri vescovi, proclamato santi e fondato monasteri senza alcun intervento dell'autorità romana. Ripristinati i contatti con Roma viene a mancare quella tolleranza e quel rispetto che i celti avevano sempre avuto nei confronti delle antiche tradizioni e dei culti pagani. L'ortodossia, imposta dai vescovi papalini, finirà con il distruggere e far scomparire tradizioni antiche di millenni.

ANNI 730-787 (e.v.)

Il Concilio di Ieria (754) approva il bando che impone la distruzione delle immagini sacre, emesso nel 730 dall'imperatore di Costantinopoli Leone III e in seguito reiterato da Costantino V.
Nasce così "l'iconoclastia" che, con alterni sussulti, si trascinerà sino all'843, sopratutto nei patriarcati sotto il controllo di Bisanzio.
Il papa di Roma non è d'accordo e, con il Secondo Concilio di Nicea (787 e.v.), abolisce quanto disposto precedentemente a Ieria e ripristina l'uso e la devozione per le immagini sacre.

ANNO: 800 (e.v.)


Il 25/12 il papa Leone III (795-816) pone la corona imperiale sul capo di Carlomagno, re dei Franchi. In fondo qualche riconoscimento gli era pur dovuto dopo tutto quello che aveva fatto per la Chiesa!

    * Carlomagno, nel 782 d.C., aveva convertito sbrigativamente, alla nuova fede, la Sassonia.
      Il metodo era stato semplice ed efficace: chi non accettava il battesimo veniva immediatamente decapitato alla presenza, confortante et benedicente, dei prelati rappresentanti la chiesa romana.
      Circa 4500/5000 Sassoni furono così sterminati in pochi giorni.
    * Si era scornato contri i mori ed i baschi a Roncisvalle.
    * Per proteggere la Chiesa e convertire le masse era venuto alle mani con longobardi, bavaresi, frisoni ed ungari e li aveva devotamente massacrati.
    * Aveva fissato i confini dello stato clericale, incorporando in questo fantomatico regno l'Italia centrale e una buona parte di quella settentrionale.
Naturalmente si trattò di una grandiosa buffonata. Il fatto stesso che l'imperatore ricevesse la corona dal papa era una prova, per i giuristi filo-pontifici, che il Potere Spirituale era superiore al Potere Temporale.
Tardivo sussulto di malintesa ierocrazia.
Basandosi su questo ragionamento il papa si oppose (o cercò di controllarla), per tutto il Medioevo ed oltre, all'autorità dei vari imperatori fomentando situazioni di disordine e di torbidi interni.

ANNO 853 (e.v.)

In questo anno pare che il soglio di san Pietro sia stato occupato da una donna: la fantomatica Papessa Giovanna che assunse il nome ...d'arte di Giovanni VIII(?). Nascondendo la sua natura sotto abiti maschili, diventa segretario particolare di Leone IV (847-855)(?) che, alla sua morte, la designa come successore. Resa incinta da un suo amante, nasconde la sua gravidanza, ma finisce col partorire in mezzo alla strada, durante una processione. Il popolo romano, sdegnato, la riduce in poltiglia.
La chiesa, a partire dal suo successore Benedetto III (855-858), ha fatto il possibile ed oltre per cancellarne la memoria e tramandarla ai posteri come una leggenda.
Resta il fatto che in S. Giovanni Laterano esiste una sedia di marmo bucata con la quale, in tempi andati, si controllava il sesso dell'erigendo papa.
(Fonte: Guglielmo di Occam)

ANNO: 865 (e.v.)


Viene ufficializzato dal papa Nicola I (858-867) il "nuovo canone" (l'ennesimo) della religione cristiana. E' una ulteriore elencazione di libri da recepire o da ritenere come fondamentali per il credo cattolico. Viene formalizzato anche l'elenco dei libri da rifiutare e da distruggere perchè non conformi ai principi teologici ortodossi.

ANNI 891-905 (e.v.)


Il 6/10/891 viene eletto papa Formoso (891-896), deceduto il 4/4/896 a Roma.
Di lui si sa poco; quello che è certo è che deve averne combinate di tutti i colori, durante il suo breve pontificato, tanto che i successori non hanno esitato a prendersi qualche postuma soddisfazione.
Nell'896, il nuovo papa Stefano VI (896-897), lo fa riesumare, trascina il suo cadavere davanti ad un sinodo (sinodo cadaverico) e lo fa condannare (per cosa? Forse era diventato papa senza averne diritto?) e gli fa mozzare 3 dita. Dopo di che il cadavere viene buttato nel Tevere, poi ripescato e riseppellito.
Ma non è finita! Nel 905, il nuovo papa Sergio III (904-911) ci riprova; fa di nuovo riesumare il cadavere, lo fa rivestire con i paramenti pontificali e nuovamente processare.
Alla fine la carcassa viene decapitata, mutilata di altre 3 dita e ancora gettata nel Tevere.
La storia di santa madre chiesa è fatta anche di queste piacevolezze!!!

ANNO 910 (e.v.)

In Borgogna viene fondata l'abbazia di Cluny. Godendo di forti protezioni, questi monaci avranno in seguito una notevole influenza sulle politiche papali.

ANNO: 965 (e.v.)


Il papa Giovanni XIII condanna a morte 24 cittadini romani che si erano ribellati alle sue assurde imposizioni.
 






ANNO: 1000 (e.v.)

E' un anno fatidico, inquietante e di ...grandi abbuffate per il clero. Terrorizzando il popolo bue con oscure, apocalittiche profezie che prevedono per questo anno la fine del mondo (Mille e non più mille!), molti sprovveduti cercano una estrema via di salvezza mediante donazioni e lasciti alla chiesa che garantisce loro, ovviamente, un posto in paradiso.
La fantasia dei preti per arraffare quattrini agli sprovveduti ha dell'incredibile! L'ultima trovata, di pochi anni fa, è stata quella di pretendere dal Comune di Roma, la destinazione al "sacro ventre di nostro signore", delle monetine gettate dai turisti nella ...Fontana di Trevi.

ANNI: 1030-1099 (e.v.)

Il culto della Madonna ha stentato molto ad affermarsi anche a causa delle sciocchezze formulate a Efeso nel 430. Dopo le prime sollecitazioni risalenti al III Secolo, ad opera di Teodosio II, è solo in questo secolo che la devozione per la Madonna con il Bambino si consolida. E' una tardiva ripresa di un mito risalente al culto di Horo, in parte già recepito dalle sette gnostiche e poi trascurato e passato in secondo ordine e quindi poco prsticato. Per motivi mai spiegati molte delle madonne nate in questo periodo sono dipinte di nero. Oggi, di queste madonne nere se ne contano oltre 400, sparse un po' ovunque.

INSERTO 22 - La Donna e la Chiesa
Maria come ideale di modestia, di grazia, di verecondia e di umiltà viene additata come modello di vita per tutte le donne (escluse naturalmente quelle che, animatrici della porno-teocrazia di Roma, bazzicano nelle alcove dei papi e dei prelati; basterebbe qui ricordare i generosi, disponibili e benedetti grembi di Teodora e Marozia de' Teofilatti).

E' l'ennesimo tentativo di supremazia maschilista sulla donna, soggiogata all'autorità paterna, fraterna e del marito. La donna sottomessa, priva dei propri slanci e delle proprie ambizioni, diventa una bestia da ingravidare per generare altri citrulli da aggiogare al carro della chiesa.

L'idea che la donna (la metà del genere umano!) sia un essere inferiore ed indegno, da trattarsi alla stregua di un animale, ha origini antiche, riportate nella Bibbia e riprese poi dalla teologia cristiana.
Secondo questa teologia, il destino della donna è di obbedire, servire l'uomo e stare in silenzio. Tutto questo perchè, secondo quella massa di untuosi cretini, definiti padri della chiesa, è stata la donna a cedere alle tentazioni del serpente e a indurre l'uomo al peccato.

Paolo a questo proposito non scherza. Nella lettera 1 a Timoteo 2,11-15, è alquanto perentorio: "La donna impari in silenzio, con tutta sottomissione. Non concedo a nessuna donna di insegnare, nè di dettare legge all'uomo; piuttosto se ne stia in atteggiamento tranquillo. Perchè prima è stato formato Adamo e poi Eva; e non fu Adamo ad essere ingannato, ma fu la donna che, ingannata, si rese colpevole di trasgressione. Essa potrà essere salvata partorendo figli, a condizione di perseverare nella fede, nella carità e nella santificazione, con modestia".

Anche Tertulliano da Cartagine (160-225 e.v.) non ha dubbi: "E non sai di essere Eva? In questo mondo è ancora operante la sentenza divina contro codesto tuo sesso: è necessario che duri anche la condizione di accusata. Sei tu la porta del diavolo, sei tu che hai spezzato il sigillo dell'Albero, sei tu la prima che ha trasgredito la legge divina, sei stata tu a circuire colui che il diavolo non era riuscito ad aggirare; tu, in maniera tanto facile hai annientato l'uomo, immagine di Dio; per quello che hai meritato, cioè la morte, anche il figlio di Dio ha dovuto morire: e hai ancora in animo di coprire di ornamenti le tue tuniche di pelle?"

E ancora Filone di Alessandria (I sec. d.C.): "Poichè il progresso non è altro che la rinuncia al genere femminile che viene trasformato in maschile; poichè il genere femminile è materiale, passivo, corporeo e percettibile ai sensi, mentre quello maschile è attivo, razionale, incorporeo e più affine alla mente e al pensiero."

Occorre anche rammentare che per gli ebrei misogini le mestruazioni erano ritenute una grave impurità, per cui le donne in ciclo dovevano indossare particolari sonagli (Lev. XV 19 agg.); e gli ebrei più devoti recitano ancora, secondo quanto prescritto dalla Torah:

Grazie, oh Signore, per non avermi generato donna!

Origene era talmente terrorizzato dal diabolico pericolo del fascino femminile da arrivare ad amputarsi da solo i testicoli.
Questa pratica (autocastrazione) venne in seguito proibita dal Concilio di Nicea (325), ed è stato un vero peccato, viste le tendenze dei nostri "padri" moderni nei confronti dei loro parrocchiani minorenni.

Nei secoli seguenti alcune donne verranno santificate, per motivi di contingente opportunità e convenienza (anche al cavallo si da lo zuccherino per tenerlo buono), ma l'idea della naturale inferiorità della donna è tuttora dominante.

Per inciso, è curioso notare come, nel corso dei secoli, i pittori abbiano sempre dipinta la madonna con i capelli biondi; essendo una ebrea palestinese avrebbe dovuto essere di carnagione e di peluria scura.

Dobbiamo arrivare al XIX secolo per osservare una rinascita dei culti dedicati alle dee, ad esempio il movimento Wicca, che si basa su di un equilibrio di parità tra il dio e la dea, ridonando al donna le sue originarie prerogative. Naturalmente la chiesa è corsa ai ripari definendo il movimento Wicca come "stregoneria bianca".

L'ultima tesi sostenuta per l'emarginazione della donna è quella di Luitzen Egbertus Brouwer (Olandese, 1881-1966. Autore di alcuni testi sull'Intuizionismo e Teoria del Punto Fisso). Brouwer era un filosofo che ha vissuto e prosperato all'ombra del nazismo; uno dei pochi tollerati dal cattolicissimo Hitler. Negli anni 30 del secolo scorso aveva colto il plauso della Germania nazista con la seguente dichiarazione:
L'usurpazione di un qualunque lavoro da parte della donna lo degraderà automaticamente ed inesorabilmente, rendendolo ignobile. Quando tutto il lavoro produttivo sarà reso oscuro ed ignobile dal socialismo, verrà svolto esclusivamente da donne.
Nel frattempo gli uomini occuperanno il loro tempo secondo le loro capacità ed attitudini, dedicandosi agli sports, alla ginnastica, allo studio della filosofia, al giardinaggio, alla lotta, ad intagliare il legno ed a tutto ciò che all'epoca sarà considerato un lavoro nobile, anche giocarsi al tavolo verde quello che le loro mogli avranno guadagnato.

Brouwer deve aver letto (e mal digerito) la storia del regno di Butua (Aline e Valcour di De Sade), dove i negroni costringono le mogli a:
- lavorare come schiave
- soddisfare tutte le loro pulsioni proibite
- essere mangiate, tanto per variare la dieta
- ed altre amenità del genere.
(Rif.725)

Figliuol mio, bassa gli occhi a terra, non le guatare, ch'elle son mala cosa. (Boccaccio/Decamerone)


ANNO 1054 (e.v.)

Nel 1054 si conclude una grave crisi tra la Chiesa d'Oriente e quella romana. Si trattava di accordarsi:

   1. se il pane usato per la comunione doveva essere lievitato (Costantinopoli) o azimo (Roma)
   2. se il segno della croce andava fatto da destra verso sinistra o viceversa.

Problemi fondamentali e tali da far tremare le vene ed i polsi!!
Non essendo pervenuti a nessun accordo la chiesa di Costantinopoli si stacca definitivamente da quella di Roma. (Scisma d'Oriente)
In realtà, a prescindere dalle stupide motivazioni assunte come pretesto, il motivo vero dello scisma era dovuto alle pesanti ingerenze del papato romano intese ad ampliare la sua sfera di influenza, a spese dei territori controllati dal patriarca di Costantinopoli e, viceversa, dell'imperatore inteso a cercare di controllare tutte le forze religiose del suo reame.
Due galli nello stesso pollaio! Le due parti avrebbero potuto dirimere la questione con le armi ma Bisanzio era ormai troppo indebolito per un simile intervento ed il papa non aveva nè le risorse nè gli uomini necessari.
E, neanche a dirlo, seguì il solito rituale di reciproche scomuniche, tra Leone IX (1049-1054) ed il patriarca Michele Cerulario, con invocazioni, allo stesso Dio, di annientare il rivale.
Con una strana forma di rivalsa, il clero cattolico bandisce l'uso delle forchette, assai diffuso nel Vicino Oriente, additando l'utile posata come simbolo e strumento del demonio. L'uso della forchetta a tavola costituiva peccato riscattabile pagando tre messe. Può sembrare incredibile ma questa proibizione si è protratta sino al 1600.

ANNO 1074 (e.v.)


Il papa Gregorio VII (1054-1073), in opposizione al movimento nicolaita da sempre favorevole al concubinato e al matrimonio del clero, decreta fermamente il celibato dei preti. La cosa solleva un'ondata di proteste da parte di tutto il clero. Sarà necessario reiterare il decreto, con varie motivazioni e nel corso di diversi concili.
La permanenza in monasteri, conventi, seminari di struttura strettamente monosessuale ha, da sempre, prodotto deviazioni di tipo omosessuale che, solo recentemente hanno cominciato ad essere largamente note e, talvolta, apprezzate. In fondo è stata la chiesa a suggerire i ...Pacs, o i Di.Co. che oggi osteggia.





ANNI 1095-1291 (e.v.)


Il papa Urbano II (1088-1089), con l'appoggio di Bernardo di Chiaravalle, dà inizio ad uno dei più spregevoli e miserabili misfatti di "santa madre chiesa": le crociate. Susseguitesi, con alterne riprese, sin verso l'inizio del 1300, produrranno qualche milione di vittime.
Bande di delinquenti, banditi, assassini, grassatori, tagliaborse e nulla-facenti guidati da nobili farabutti in cerca di facile bottino e provenienti da tutta l'Europa cristiana, si dirigono verso la Palestina con lo scopo conclamato di "liberare" i luoghi santi e, a modo loro, ...ci riescono.
Come cavallette attraversano molti paesi europei, lasciandosi dietro una spaventosa scia di sangue trucidando, en passant e un po' ovunque, dai 12000 ai 15000 ebrei, di cui si rammentano:
- 800 vittime a Worms (Germania)
- 700 vittime a Magonza (Germania)
- 4000 ungheresi
nonchè migliaia di vecchi, donne e bambini bruciati vivi nella città turca di Nikaia. Ma non basta: il 3 Giugno 1098, dopo la conquista Antiochia, di Marra ed altre località, il massacro viene esteso ad altre migliaia di vittime, con casi di cannibalismo ad opera delle stesse fameliche schiere cristiane.
Alla fine giungono finalmente a Gerusalemme dove, nel 1099, il governatore (musulmano) della città tratta la resa con i fanatici del papa, a condizione che venga comunque risparmiata la popolazione civile.

Neanche a dirlo! Appena entrati in città i crociati sfogano i loro istinti bestiali stuprando, violentando, uccidendo e distruggendo tutto ciò che si para loro inanzi.
Moschee e sinagoghe diventano il teatro di un immane massacro e, alla fine, i "soldati di cristo" si riuniranno per un solenne Te Deum cosparsi e immersi nel sangue dei massacrati. E dopo avranno l'enorme soddisfazione di dichiarare: "Tutto ciò che respirava nella città è stato eliminato"
Un cronista dell'epoca (Albert Aquensis) riporta: "...e la davanti (al Tempio) si svolse una tale mischia cruenta che i cristiani si trascinavano nel sangue dei nemici fino alle nocche dei piedi ... le donne, che avevano cercato scampo negli edifici alti e nei palazzi turriti, furono buttate giù a fil di spada; i bambini, anche i neonati, li tiravano a pedate dal petto delle madri, o li strapavano dalle culle, per poi sbatterli contro i muri o le soglie."
Per contro, Guglielmo di Tiro arcivescovo, dichiarava tutto soddisfatto: "...felici, piangenti per l'immensa gioia, i nostri si radunarono quindi dinanzi alla tomba del nostro salvatore Gesù, per rendergli omaggio e offrirgli il loro ringraziamento."
Le stime per Gerusalemme sono incerte, si presume che 40000/70000 persone siano state massacrate nel solo mese di Luglio '99: in maggior parte donne e bambini.
Per inciso, e vale per tutta questa succinta cronologia, occorre ricordare che la "caccia all'ebreo" a cura dei "volenterosi" cristiani non ha mai avuto soste. Per la maggior gloria di dio, si calcola che dall'anno 1000 e sino all'anno 1890 circa, sia mediante cacce vere e proprie o con progroms ed altre pie scuse, i devoti cattolici unitamente ai protestanti, agli ortodossi ed altre bestie del genere hanno sterminato almeno 500000 ebrei sparsi un po' ovunque.
Di fronte a questi santi esempi il cattolico Hitler poteva essere da meno?

ANNO: 1119 (e.v.)


In questo anno viene fondato l'Ordine dei Cavalieri Templari, ufficialmente con lo scopo di fornire scorta e protezione ai pellegini che si recano in Terra Santa. Inizialmente l'ordine godette della protezione del monaco Bernardo di Chiaravalle (istigatore delle crociate e poi proclamato santo) che ne dettò la Regola.
(Rif.376)

Ma Bernardo è infaticabile. Riesce a convincere i tedeschi a varcare l'Elba per convertire gli idolatri slavi al convincente grido di "Battesimo o morte", istituendo altri ordini cavallereschi di monaci-guerrieri (Teutonici-Ospedalieri-Portaspada), estremamente agguerriti e determinati nelle loro imprese.
A tempo perso, manda anche al rogo chi non è d'accordo con le sue politiche, e cioè Arnaldo da Brescia e Gilberto da Porrata, tanto per citare i più noti.
Lo sapevate che Bernardo si vantava di aver avuto il privilegio di succhiare il latte dal seno nudo della Madonna? (Lactatio Bernardi)

ANNI DAL 1145 AL 1191 (e.v.)

La caccia agli ebrei da parte dei devoti cattolici non conosce sosta:
- nel 1145: 120 a Colonia e Spira (Germania)
- nel 1146: 100 a Sully e Ramerupt (Francia)
- nel 1171: 18 a Blois (Francia)
- nel 1191: 100 a Bray-sur-Seine (Francia)

ANNO 1182 (e.v.)

L'onda lunga del Scisma d'Oriente (del 1054) si abbatte nuovamente su Costantinopoli
La città ospita ora numerose colonie di mercanti latini (veneziani, genovesi, pisani, amalfitani) che non prendono troppo sul serio le regole del clero ortodosso, per quanto riguarda la natura del pane (azimo o lievitato) e altre sciocchezze religiose.
Gli ortodossi insorgono e "devotamente" massacrano migliaia di esponenti della chiesa di Roma.
In realtà si è trattato di far fuori una concorrenza agguerrita che stava ormai occupando troppo spazio nell'ambito mercantile della città.

ANNI: 1200 e oltre (e.v.)

Agli inizi del secolo Costantinopoli era talmente piena di reliquie da far pensare che esistesse una vera e propria industria con le sue fabbriche.
Ed in effetti proprio di questo si trattava.
Costantinopoli era un passaggio obbligato per i Crociati/Pellegrini che andavano o venivano dai territori siro-palestinesi (meta: Gerusalemme), tutti desiderosi di portarsi a casa una testimonianza della loro impresa.
Economicamente parlando, vista l'esistenza di una insistente domanda di mercato, era inevitabile che l'offerta si organizzasse, inizialmente a spese dei citrulli e poi dei furbi e degli speculatori che avevano fiutato l'affare.
Ebrei, veneziani e sopratutto genovesi, dopo la batosta del 1182, nuovamente ben sistemati nei loro quartieri, cominciarono a darsi da fare.
Si producevano a ritmo serrato reperti facili da imitare, ma non solo quelli:

    * Lettere scritte da Gesù, di proprio pugno
    * Frammenti dell'oro portato dai Magi
    * I cesti (12) che erano serviti alla raccolta degli avanzi, dopo la moltiplicazione dei pani e dei pesci
    * Troni di Davide, riccamente lavorati
    * Le trombe di Gerico
    * Cataste di tavole rudimentali provenienti dall'Arca di Noe
    * Corone di spine
    * Frammenti e chiodi della vera croce
    * Tuniche e mantelli di Gesù
    * Canne della flagellazione
    * Spugne (un po' secche) che si dicevano imbevute di fiele ed aceto
    * Tozzi di pane avanzati nell'ultima cena
    * Peli della barba di Gesù
    * Vesti di Maria
    * Piume dell'Arcangelo Gabriele, (strappate dalla coda di infelici volatili)
    * Ossi di "questo" o di "quel" personaggio
    * Frammenti della mangiatoia di Betlemme
    * Tante lance di Longino da armare una legione
    * Ecc., ecc., ecc.

Tra gli articoli più costosi, che pochi potevano permettersi, c'erano gli "autentici" prepuzi della Circoncisione di Gesù. Costosi perchè era difficile procurarsi prepuzi di neonati senza rischiare la galera e poi dovevano essere mummificati/essicati e confezionati in pregiati contenitori di cristallo, oro e pietre dure. Se ne ricordano un paio giunti in Europa, in epoche anche diverse, e proposti, per qualche secolo, alla adorazione dei fedeli a Calcata (Viterbo) e a Puy-en-Velay (Francia).
In questo periodo si ritiene siano state confezionate almeno 26 "autentiche" Sindoni.
Viceversa un articolo che proprio non "tirava" erano le giare della trasformazione dell'acqua in vino: troppo pesanti, ingombranti e fragili da trasportare.
Si diceva: Chi vuol fare fortuna a Costantinopoli vende reliquie, chi vuol farla tornando a casa le compra per poi rivenderle. Infatti qualsiasi stupidaggine arrivasse in Europa, trovava subito qualche vescovo compiacente pronto ad "autenticarle" per poi rivenderle a qualche ricco babbeo, oppure a collocarle nelle varie chiese come specchietti per le allodole.
(Rif.710,757,***)
Intanto, in questo periodo, a Roma i fedeli potevano andare in deliquio ammirando in Laterano:

    * L'Arca dell'Alleanza
    * Le tavole di Mosè
    * La verga di Aronne
    * Un'ampolla con la manna
    * . . . .
    * . . . .
    * Il telo della Veronica
    * Le teste di Pietro e Paolo
    * Un abito della madonna
    * Un vestito di Giovanni il Battista
    * Il tavolo dell'ultima cena
    * Pani e pesci avanzati
    * L'immancabile frammento della croce
    * Il cordone ombelicale e il prepuzio di Gesù.

I primi quattro reperti erano palesemente ostentati a dispetto e per l'indignazione degli ebrei "deicidi". Oggi non è chiara la fine che hanno fatto questi "preziosi tesori".
(Rif.***)
Comunque se avete sei euro da buttare (tariffa 2004), e se siete disposti a farvi prendere per i fondelli, potete sempre visitare le Catacombe di S. Sebastiano in Roma dove, alla fine del tour, vi faranno ammirare una delle frecce che aveva trafitto il martire, nonchè (e questo è veramente interessante) l'impronta dei piedi di Gesù su di un sasso della via Appia Antica.
Se invece siete propensi al risparmio, potete ammirare gratis le suddette impronte anche in una chiesa poco distante (chiesa del "Quo Vadis?"). Quello che veramente impressiona è la lunghezza di dette impronte che, oggi, potrebbe corrispondere in calzoleria, alla misura 48-50; con buona pace dei ...regnanti inglesi.
E' stato detto che è la fede degli uomini a rendere credibili e venerabili anche le reliquie più improbabili.
Verità sacrosanta!
Anni or sono, un giovane, fantasioso imprenditore americano, cavalcando l'onda emotiva causata dalla immatura scomparsa di una grande attrice, ha racimolato un bel po' di quattrini esponendo, nella saletta di un club privato, un paio di mutandine di Marilyn Monroe. Però, dopo qualche tempo, fu costretto a chiudere lo show perchè le mutandine erano risultate false. In realtà appartenevano a sua sorella che lo aveva denunciato in quanto non voleva dividere equamente i profitti dell'impresa.
(Rif.***)
Il cattolicissimo Hitler ha speso un sacco di tempo, denaro ed energie per entrare in possesso di una "vera" lama della lancia di Longino, ritenendo che essa, come molti altri "sacri" oggetti, avesse dei poteri occulti. E' stato fortunato nelle sue ricerche, aiutato anche dallo scodinzolante nunzio apostolico che, all'epoca, era gradito ospite nei saloni della Cancelleria del Terzo Reich. Oggi questo straordinario reperto dovrebbe essere ancora conservato nella cattedrale di Braunschweig.
 


ANNO: 1202 (e.v.)

Questo è l'anno della quarta crociata e del sacco di Costantinopoli, durante il quale i "devoti crociati", istigati da Innocenzo III, mettono la città a ferro e fuoco per costringere il Patriarca ortodosso a sottomettersi al volere di Roma e soprattutto consentire ai ...mercanti veneziani di occupare posizioni di privilegio nel commercio con i paesi orientali.
A chi interessa ancora Gerusalemme e il santo sepolcro, da tempo ormai devotamente spolpati?

INSERTO 23 - Le Eresie
Il periodo storico che va dall'anno 1000 al 1400 (e forse sino ai nostri giorni) segnala il fiorire di un numero, difficilmente quantificabile, di una serie di predicatori che la chiesa dichiarerà poi eretici, perseguitandoli e uccidendoli "devotamente". Si tratta di predicatori, ingenuamente illusi, determinati a diffondere una nuova concezione di idee in netto contrasto con le abitudini e i costumi del loro clero contemporaneo.
In questo periodo, (come da sempre, per chi lo vuol vedere) la chiesa sta mostrando il suo vero volto bugiardo e capezzatore, ostentando con protervia e senza pudore:

    * la ricchezza cumulata dai preti e dal clero in generale
    * la prepotenza dei vescovi
    * la struttura incerta e traballante dell'istituzione
    * l'ignoranza crassa del clero
    * la supersizione
    * l'oscurantismo
    * l'arroganza del potere
    * la negata risposta alle istanze vitali dei fedeli

portando con ciò ad innumerevoli ribellioni e al nascere di predicatori che (ingenuamente) propongono un ritorno alle origini (comunque false) del cristianesimo.
Ricordiamo qui, fra i tanti:

    * il movimento cataro ed il bogomolismo
    * la predicazione valdese
    * Gerardo Signorelli (bruciato nel 1300) che auspicava la povertà assoluta tra i preti
    * frate Dolcino da Novara che si opponeva alla decima versata al clero
    * Jan Hus (bruciato nel 1415) che si oppose alla mondanizzazione del clero
    * e tanti altri (troppi!)

ANNO: 1208-1255 (e.v.)


Il papa Innocenzo III (1198-1216) bandisce la "crociata" contro l'eresia dei catari: il re di Francia, fiutando l'affare di associa, raduna parecchie migliaia di cavalieri ambiziosi o disperati che devastano le città della Francia meridionale e provocano migliaia di morti.

Lo scopo del re di Francia era di impadronirsi dell'attuale sud di questa nazione, allora considerato come un paese a sé e tutt'altro desideroso di assogettarsi ai voleri di Parigi. Grazie a questa crociata (combattendo contro la quale verranno sconfitti e moriranno il conte di Tolosa ed il re d'Aragona), il Midi viene così umiliato, impoverito, devastato e privato dell'autonomia politica, aprendo la strada alla Francia nazionale (che per tutta la modernità seminerà guerre e raccoglierà tempesta per via delle ambizioni dei propri governanti).
La letteratura provenzale, che aveva partorito quelle canzoni che rallegrarono le corti di mezza Europa medievale, finì praticamente di esistere di fronte all'imposizione forzata della lingua francese. Da notare che si è recentemente supposto che parecchi trovatori fossero catari, per via del loro cantare l'amore sublimato e masochista che rispecchia l'anelare cataro a dio.
(Rif.725)

La setta catara (anche albigesi, dalla città di Albi nella Linguadoca), allo scopo di rendersi indipendente dalla struttura e dalla burocrazia sfruttatrice della chiesa romana, aveva elaborato una propria teologia, improntata alle idee del pope Bogomil, fondata sul dualismo Dio e Demonio (una ripresa del concetto manicheo del bene e del male). Sviluppatasi rapidamente, già nel 1167, la setta aveva tenuto un Concilio proprio diretto da un loro papa di nome Niceta.
A differenza dei cattolici essi, ritenevano l'uomo portatore di per sè stesso di "luce divina" e negavano:

    * la natura divina di Gesù
    * la crocefissione e la resurrezione del Cristo
    * la trinità e l'eucaristia
    * l'efficacia della preghiera
    * l'utilità del battesimo, comunione, cresima, estrema unzione e matrimonio
    * la necessità di una gerarchia ecclesiastica

Per i catari Gesù era solo un profeta illuminato, sposato con Maria Maddalena, mentre ritenevano Giovanni Battista un demone. I fedeli si dividevano in due categorie: credentes e perfecti. Questi ultimi erano quelli che avevano ricevuto il consolamentum, (battesimo adulto) cerimonia che mondava l'anima dai peccati e obbligava i perfecti ad una vita di astinenza, di privazioni (in estremo: sino alla morte per fame) ed alla predicazione del credo.

Il massacro ebbe presto inizio e gli ordini furono categorici: "nell'incertezza ammazzateli tutti, tanto Dio saprà riconoscere i suoi".
Si calcola che dal 1208 al 1255 (fine della "crociata") siano stati massacrati in Linguadoca circa 100.000 persone di cui:
- 20000 a Béziers
- 5000 a Marmande
- molti altri in varie località della Linguadoca.

Nel 1244, nella fortezza di Montségur (Pirenei) i 210 catari, fatti prigionieri, vennero condotti a valle e bruciati in un gigantesco rogo.
In Italia si rammentano inoltre i 200 catari arsi vivi a Bagnolo e nell'arena di Verona, ancora nel Febbraio del 1278.
L'interesse intorno alla vicenda dei catari venne risvegliato, negli anni trenta del 1900, da uno scrittore tedesco: Otto Rahn (1904-1939).
Rahn, membro delle SS e pseudo-storico, è stato l'autore di un libro di fanta-storia la: Crociata contro il Graal che attirò l'attenzione dei vertici della gerarchia nazista, sempre a caccia di reliquie a sostegno delle idee nazionalsocialiste e dell'auspicato millenarismo del III Reich. (Vedi anche: lancia di Longino, anni 359 e 1200).
Incaricato da Hitler e da Himmler, Rahn fece indagini e scavi dalle parti di Monteségur, alla vana ricerca di questo fantomatico Graal e delle prove dell'esistenza di una "antichissima civiltà ariana".
Ricerche inutili estese poi anche all'Egitto, al Tibet e al Nord Europa/Artico, sino ai primi anni della II Guerra Mondiale.
In questo periodo prende consistenza anche l'"eresia" valdese, fondata nel 1176 dal mercante lionese Pietro Valdo e che, inizialmente, sfuggirà alle persecuzioni trovando rifugio nelle alte valli piemontesi. Valdo è stato condannato, per le sue predicazioni, nel 1184 e poi scomunicato nel 1215.

ANNI: 1209 e oltre (e.v.)


Le crociate non bastano mai!!
Nel corso di questo secolo verrà creato l'ordine dei Cavalieri Teutonici e verrà dato inizio alle Crociate del Nord, con lo scopo di "convertire con le armi" i pagani slavi e baltici.
Questi nuovi banditi, armati sino ai denti e sotto l'egida della croce, devasteranno con la consueta ferocia dei cattolici, le regioni dei Balti, dei Livoni e dei Lettoni spingendosi, a volte, anche nei territori russi.





ANNO: 1210 (e.v.)


Innocenzo III (1198-1216) concede a Francesco d'Assisi il permesso di istituire l'ordine dei francescani mendicanti.
Nella sua impostazione originale (come chiesa dei "poveri") durerà poco. Subito dopo la morte di Francesco, l'ordine si affretterà a riformarsi seguendo gli andazzi del tempo: inganno, avidità, cupidigia e sfruttamento dei credenti.
(Rif. 820)
Sulla storia e sulle vicende di questo presunto santo ci sarebbe molto da dire.
Il "poverello d'Assisi" era tutt'altro che una persona mite, una devota "pecorella di dio". Infatti, alla sua morte, la chiesa si affretterà a diffondere un falso testamento spirituale per arginare la sua nuova dottrina, pregna di connotazioni naturalistiche, magiche e druidiche, in grado di infliggere, alla ottusa clericocrazia papale, notevoli danni di immagine e finanziari.
Oggi la punta dell'iceberg di questa vorace confraternita è rappresentata da S. Giovanni Rotondo, il cui imponente flusso di quattrini fa gola, da sempre, allo stesso Vaticano. Sul suo fondatore, padre Pio da Pietrelcina, il S. Uffizio ha, da tempo, sospettato, intuito una truffa ai danni della stessa Santa Sede che cerca di porvi rimedio.
Malgrado il sospetto di truffa (per chi non lo sa: truffa dell'acido fenico e della tintura di iodio), il "padre Pio" è stato recentemente proclamato santo. Come si può resistere all'imponente flusso di quattrini che, annualmente, si riversa nelle casse degli astuti frati?


ANNO: 1215 (e.v.)


Il IV Concilio Lateranense dichiara la transustanziazione (vecchia pratica cara ai credenti) essere un "dogma" della dottrina cattolica.
La transustanziazione è una cerimonia "magica", vecchia di millenni, (vedi i culti di Osiride, Mitra, Dioniso, ecc.), mediante la quale un sacerdote trasforma ed attribuisce ad un pezzo di pane (ostia) le stesse qualità, virtù e poteri del corpo del dio sacrificale di turno, in questo caso Gesù.
Lo stesso Concilio stabilisce che la comunione è un sacramento e la rende obbligatoria per tutti i fedeli.
Nel corso dei "lavori" vengono enunciate anche le prime norme di comportamento per la lotta alle eresie; l'inquisizione è di fatto nata!

ANNO: 1216 (e.v.)

Su ordine di Innocenzo III tutti gli ebrei devono vestire di giallo per essere facilmente riconosciuti.

ANNI: 1224-1230 (e.v.)

Da tempo è ormai diffusa e consolidata l'usanza (chiamiamola così) di arrostire gli eretici sul rogo.
Alcuni sovrani: Federico II, Alfonso X e molti altri servi della chiesa, avevano ufficializzato le necessarie procedure con decreti appositi, non coordinati e spesso in contrasto tra di loro; perciò era quasi inconcepibile che, a parità di colpa, qualcuno si accontentasse di applicare, al posto del rogo, il meno impegnativo taglio della lingua o la marchiatura a fuoco.
L'intervento della chiesa, nel 1231, metterà fine a queste "deplorevoli" discordanze, dotando l'istituto dell'inquisizione di regole ...ben precise e affidandone la gestione all'ordine dei domenicani.

L'ordine dei domenicani era stato fondato da (san) Domenico da Guzman che, con i suoi miserabili accoliti, passerà alla storia per i suoi incredibili misfatti.

ANNO: 1231 (e.v.)

Col tempo, il "Santo" Ufficio della Inquisizione troverà volenterosi imitatori anche presso la futura setta protestante. A partire da questa data e sino all'inizio del 1800, si calcola che oltre un milione di persone siano state torturate e bruciate sul rogo:

    * Ufficialmente perchè ritenute eretiche o praticanti arti magiche e stregoneria
    * Ufficiosamente perchè queste condanne comprendevano anche il sequestro dei beni dei condannati a favore della chiesa.

L'inquisizione e la caccia alle streghe ed agli eretici hanno costituito un affare colossale che ha procurato alla chiesa una incredibilmente solida posizione finanziaria ed immobiliare.

L'istituto della inquisizione è tuttora vivo e si maschera sotto la "pia" dizione di Congregazione per la dottrina della fede, della quale era prefetto il card. Ratzinger, ora pontefice.

In pratica la chiesa ha reintrodotto l'uso del sacrificio umano agli dei, abbandonato agli albori della storia e rifiutato dalla cultura pagana.
Solo che ora non si tratta più di giovinetti e di vergini; le vittime prescelte per il "sacrificio" sono in genere persone che possiedono qualcosa (ma che non sono abbastanza ricche e potenti per difenderlo) su cui il prete a messo gli occhi e che finirà inevitabilmente nelle casse della chiesa.

A volte si trattava di poveri disgraziati odiati da tutti per via di assurdi pregiudizi. Raramente la chiesa salverà queste persone, in quanto pochi inquisitori, a loro rischio e pericolo, cercavano con serietà le prove della magia e della comunione con Satana. E siccome si dà il caso che la magia non esista, è ovvio che davanti ad una ricerca approfondita ed accurata, quasi tutti i sospetti venissero a cadere, non potendo disporre di prove oggettive. Solo che in tal caso veniva a cadere anche il "busines", che era poi ciò che contava.
(Rif.725)

ANNO 1234 (e.v.)

Quando si parla di persecuzione degli ebrei, il pensiero corre inevitabilmente a Hitler. Ma lui, poveraccio, non ha inventato niente; da buon "cattolico" non ha fatto altro che applicare la disposizione del Concilio di Arles (1234) che imponeva "l'obbligo agli ebrei di portare su di loro un segno distintivo"
Che fosse un marchio o una stella gialla che differenza fa?
Nello stesso anno, a Steding (Germania settentrionale), il 27 Maggio 1234, uno pseudo esercito "crociato", massacra cristianamente l'intera popolazione (si stimano da 5000 a 11000 vittime, compresi donne e bambini) che si era rifiutata di sottostare ad una assurda pressione fiscale; almeno così si dice. Alla fine, però, case e fattorie verranno subito riassegnate a miti e devoti cattolici!!!

ANNO: 1240 (e.v.)

Nel 1240 l'Europa occidentale fu messa a soqquadro da voci che parlavano di un grande re del lontano oriente che marciava, senza trovare ostacoli, verso l'occidente.
I regni islamici cadevano l'uno dopo l'altro sotto il suo dominio. Alcuni pensarono che si trattasse dell'arrivo del leggendario "Prete Gianni" che veniva ad unirsi ai re cristiani per distruggere l'Islam.
Gli ebrei d'Europa pensarono che il re d'oriente fosse il "figlio di Davide", il re messia e si prepararono con giubilo ad accoglierlo. In effetti il re che stava arrivando era il khan dei tartari (tatari/mongoli) Batu, nipote di Gengis Khan, che portò le sua Orda d'Oro sino alle rive del Mar Adriatico.
Ma perchè si pensava che stesse arrivando un nuovo messia o un salvatore? L'anno 1240 corrisponde all'anno ebraico 5000 e c'era chi riteneva che il messia sarebbe arrivato proprio nel 5000". (R.Hersh)
Fascino o magia delle cifre tonde?
ANNI: 1245-1270 (e.v.)

In questi anni imperversa un altro cattolico "d.o.c.": Luigi IX, re di Francia, che verrà successivamente (1290) proclamato santo.
Si distingue per il suo assurdo bigottismo, come promotore di disastrose crociate e come sadico torturatore di eretici.

ANNI: 1245-1274 (e.v.)


Un nuovo astro fa la sua apparizione nel firmamento della chiesa e partorirà la sua "Summa Theologica", ancor oggi un testo fondamentale per le sottigliezze teologiche della chiesa stessa.
Si tratta di Tommaso d'Aquino:

    * dottore della chiesa
    * dottore angelico
    * patrono dei librai
    * patrono dei fabbricanti di matite
    * patrono delle università cattoliche
    * protettore di studiosi e di studenti
    * protettore dai temporali e dai fulmini
    * protettore della castità

ed infine detto anche "bue ottuso" per il suo lento muoversi.
Comunque, per inquadrare tanto "dottore" basta questa preziosa "perla" ripresa dalla sua
Summa Theologica (seconda parte) l'Eresia
che recita:
Per quanto riguarda gli eretici, ci sono due cose da considerare, una dal loro punto di vista, un'altra dal punto di vista della chiesa. Coloro per i quali essi non solo meritano di essere separati dalla chiesa colla scomunica, ma anche d'essere cancellati dal mondo colla morte. In effetti, è molto più grave corrompere la fede che falsificare le monete che servono alla vita temporale. Di conseguenza, se i falsi coniatori o gli altri malfattori sono immediatamente messi a morte dalla buona giustizia dei principi secolari, tanto più gli eretici, specie se sono convinti d'eresia, possono non solo essere scomunicati ma anche, molto giustamente, messi a morte.
Per questa ed altre belle trovate Tommaso tiene banco nell'ambito della chiesa da quasi 800 anni; l'ultima insaponata gliela data Giovanni Paolo II nel 1998, in mancanza di ...meglio!

ANNO: 1278 (e.v.)

A Londra vengono diffuse false accuse di omicidi rituali perpetrati dagli ebrei ai danni dei cattolici. E' un'ottima scusa per impiccare 267 membri della sinagoga.

ANNO: 1300 (e.v.)

Uno straordinario atto di fede attribuito a Bonifacio VIII:


"Io dò importanza alla vita di un altro quanto ne posso dare ad un fagiolo. Gli uomini hanno un'anima del tutto uguale a quella delle bestie. Il vangelo insegna più menzogne che verità; il parto di una Vergine è assurdo; l'incarnazione del figlio di Dio è ridicola; il dogma della transustanziazione è una pazzia. Le quantità di denaro che la favola di Cristo ha apportato ai preti è incalcolabile. Le religioni sono state inventate dagli ambiziosi per ingannare gli uomini. Gli ecclesiastici non possono comunicare con il popolo perchè la loro fede e la loro credenza non è la stessa. L'abbandonarsi ai piaceri sessuali con una bambina o con un ragazzo è un atto da considerarsi privo di peccato come stropicciarsi le due mani insieme. Il nostro scopo è quello di vendere nelle chiese tutto ciò che gli idioti vogliono."

Queste sono le parole di papa Bonifacio VIII (1294-1303) riportate dallo studioso e storico Jean Villani che descrive questo papa come un prete crudele, ambizioso, vizioso, cupido ed egoista. Le parole pronunciate da Bonifacio VIII sono state riportate da Jean Villani (1276-1348) nella sua opera "CRONICA" che scrisse in seguito ad un'idea che gli venne mentre si trovava a Roma per il giubileo (1300) indetto da Bonifacio VIII. Jean Villani, contemporaneo di Bonifacio VIII è considerato il maggiore esponente del 1300 della storia fiorentina con tutte le relazioni che Firenze aveva avuto, dai tempi più antichi ai contemporanei, con il mondo esteriore. La "Cronica" comprende dodici libri. Le parole attribuite a Bonifacio VIII sono in uno degli ultimi libri della serie. Villani non ha scritto in latino ma in italiano. La sua prosa viene ritenuta così avanzata nello stile letterario da superare lo stesso suo contemporaneo Boccaccio.
(E. Montesi)

Ci riprovano!! La chiesa propaganda un nuovo movimento millenaristico (cioè una tardiva fine del mondo) per cui un sacco di sprovveduti imbecilli destina i propri beni, mobili e immobili, alla chiesa.

ANNI: 1307-1313 (e.v.)


In questi anni pontifica Clemente V (1305-1314).
Fra Dolcino da Casale, Suor Margherita, Frate Longino ed oltre mille seguaci vengono bruciati vivi per avere osato accusare il papato di immoralità e di ingordigia.

Clemente V, con la complicità del re di Francia Filippo IV (Filippo il Bello), ordina la soppressione dell'Ordine dei Cavalieri Templari (Bolla 1312 Vox in Excelso).
Il 13 Ottobre 1307, gli appartenenti all'Ordine (15000), accusati di eresia e stregoneria, vengono arrestati, processati sommariamente e la maggior parte uccisi. Tutte le proprietà dell'Ordine vengono sequestrate e finiscono, parte nelle mani della chiesa (ordine dei Cavalieri Ospitalieri) e, il rimanente, nelle tasche di Filippo IV. Il Gran Maestro dell'Ordine, Jacques de Molay, prima di essere ucciso (1314), viene interrogato dall'Inquisizione, inchiodato ai polsi, ad una porta.

Il 21 Gennaio 1793, quando verrà giustiziato Luigi XVI, una voce levatasi dalla folla lì presente esclamerà: "Jacques de Molay, sei vendicato!"
(Rif.376)

ANNO: 1309 (e.v.)

Il papa Clemente V (1305-1314) trasferisce, su esplicita e non discutibile richiesta di Filippo IV (il Bello), la sede del papato ad Avignone. La sede ritornerà a Roma nel 1377 per iniziativa di Gregorio XI.

ANNI: 1334-1342

Pontificato di Benedetto XII.
A Venezia nel 1337: Francesco da Pistoia, Lorenzo Gherardi, Bartolomeo Greco, Bartolomeo da Bucciano, Antonio Bevilacqua e 10 frati francescani vengono arsi vivi per aver predicato la povertà del Cristo.
A Parma: Donna Oliva segue la stessa sorte.



ANNI: dal 1340 al 1750 (e.v.)

Si apre un nuovo perverso businness per la "santa" chiesa: la caccia alle streghe ed agli eretici. Lo scopo era quello di sequestrare ed incamerare i beni delle vittime a favore del clero e di un ristretta minoranza di sicofanti (giudici, delatori, ecc.)

Nessun storico è mai riuscito a quantificare il numero delle vittime. Si parla di circa 1.500.000 disgraziati, orrendamente torturati, mutilati e bruciati sul rogo.

Questo è un argomento che ha costituito la base di centinaia di pubblicazioni. Nell'ambito di questo testo ci limitiamo all'inserto seguente per sottolineare ancora la bestiale protervia del clero.


INSERTO 24 - Il Diavolo (Satana) e le Streghe
Prima di quest'epoca il diavolo non era mai stato una figura troppo incombente per la massa dei credenti. Malgrado il fatto che moltissimi "dotti" avessero scritto fior di trattati di "demonologia", la massa lo riteneva come una figura paurosa e inquietante con cui, tuttalpiù, fare eventualmente i conti se capitava di morire in stato di peccato e senza il nullaosta del prete per l'aldilà.
L'opera di Dante poteva, al limite, titillare la mente dei nobili, degli aristocratici e di quelli che sapevano leggere ma non certo quella del popolo analfabeta sottoposto alla continua e pressante invadenza del prete.
A parte dunque il passato, si può dire che, a partire dal 1320, la letteratura clericale e gli scritti sul demonio si fanno sempre più frequenti e puntuali, facendo bene attenzione a mettere in evidenza i complici stessi del demonio, residenti sulla terra, quali streghe, maghi, eretici, apostati, ecc.. Si contano in parecchie decine i testi di questo genere prodotti tra il 1300 e la fine del 1600.
Parecchi di questi vennero in seguito ristampati più volte ed alcuni di essi sono reperibili, ancora oggi, nelle librerie specializzate. Come si può non ricordare, ad esempio, il Malleus Maleficarum di Sprenger e Kramer, oppure dimenticare autori del calibro di Bernardo Gui, di Nicolau Eymerich, di Claude Tolosan, di Jean Vineti, di Bernardo Rategno, di Jean Bodin, di F.M. Guazzo e di tanti altri che hanno contribuito ad attribuire una immagine bestiale al genere umano; almeno a quello cristiano.
Tutti questi autori contribuirono alacremente a definire una figura antropomorfa di Satana, mettendo bene in evidenza, a volte, i suoi strordinari attributi ...sessuali.


E dato che il diavolo, poveraccio, non poteva fare tutto da solo, si pensò, ovviamente, di individuare in terra i suoi aiutanti (cioè streghe, maghi ed eretici vari) da catturare e punire convenientemente, attribuendo loro poteri diabolici quali il volo notturno, il sabba ed altre fantasiose capacità malefiche.
E' stata la naturale, assurda e "redditizia" reazione del prete, a partire dal 1300 e sino all'inizio del 1700, al fatto che l'Europa (ma non solo) sia stata travagliata da una profonda crisi economica ed esistenziale dovuta, prima, alla paurosa peste nera che, a partire dal 1346, ha spopolato tutti i paesi generando conseguentemente una estesa carestia ed una profonda crisi economica, causa di centinaia di sollevazioni del mondo contadino ridotto alla fame; a questo si deve aggiungere l'avvento del luteranesimo, le guerre di religione e la presa di coscienza dell'esistenza di un papato marcio e decadente.
Alla domanda che il popolo si poneva:
perche dio è sordo alle nostre sofferenze?
venne facile la risposta:
perchè il diavolo, suo potente nemico, lo impedisce.

Divenne allora cosa agevole al prete individuare astutamente gli aiutanti del diavolo in terra e perseguitarli con la tortura ed il rogo

incamerando nel ventre della chiesa i beni delle vittime.

E' praticamente impossibile stabilire quante siano state le vittime di questa "cristiana" follia. Si ritiene attendibile una stima di 1.500.000 persone, a partire dal 1340 al 1750 e oltre.
A seguito si elencano alcuni casi eclatanti, certamente non esaustivi. Per tutto il resto si rimanda ai numerosi studi specializzati riguardanti l'Europa e l'America.

- 1416 Como: 300 persone bruciate vive
- 1485 Bormio: 41 persone bruciate vive
- 1505 Cavalese: 14 persone bruciate vive
- 1507 Logrono (Spagna): 30 persone bruciate vive
- 1514 Bormio: 30 persone bruciate vive
- 1518 Valcamonica: 80 Donne bruciate vive
- 1562 Oppenau (Germania): 300 persone bruciate vive
- 1562 Wiesensteig (Germania): 63 persone bruciate vive
- 1562 Obermachtal (Germania): 54 persone bruciate vive
- ecc., ecc., ecc., ....

Con la vendita delle indulgenze ecco un altro business di tutto rispetto, durato almeno quattro secoli.
(Rif. 825)


ANNI: 1342-1352 (e.v.)

Pontificato di Clemente VI
Si stimano molte vittime dell'inquisizione per le quali i documenti processuali sono stati eliminati.
Francesco Stabili arso vivo per aver messo in dubbio un passo del vangelo sulle tentazioni di Gesù.
Pietro D'Albano, medico, arso vivo per supposta stregoneria.
Domenico Savi arso vivo per avere edificato un ospedale senza la benedizione della chiesa.

ANNI: dal 1348 al 1402 (e.v.)

A partire da questo anno la peste nera dilaga in Europa con conseguenze devastanti. Diffusa dalle pulci dei ratti neri, si manifesterà in tre ondate sucessive (sino al 1402) con effetti, sulla popolazione e sull'economia, oggi difficilmente immaginabili.

ANNI: 1352-1362 (e.v.)

Pontificato di Innocenzo VI
Numerose esecuzioni per eresia tra cui: Pietro da Novara, Bernardo da Sicilia, Tommaso vescovo d'Aquino e Francesco Marchesino vescovo di Trivento, fraticelli di S. Francesco, torturati e arsi vivi.

ANNO 1377 (e.v.)

Gregorio XI (1370-1378) si libera dalla scomoda tutela dei re di Francia e riporta a Roma la bottega di San Pietro.
E tanto per mettere le "cose a posto" aizza i suoi mercenari e fa massacrare i 2500 abitanti di Cesena accusati di essere ribelli antipapali.
Stragi in molte città che avevano ospitato eretici; a Firenze, Venezia, Roma e Ferrara i roghi erano quasi continui.
1372 - Beltramo Agosti viene torturato ed arso vivo per avere bestemmiato durante una partita a carte.
1377 - Menelao Sartori arso vivo perchè convive con due donne.
1378 - Lorenzo di Bologna confessa sotto tortura di aver rubato una pisside. Tormentato a morte viene spinto sul rogo a colpi di frusta.


 
ANNI: dal 1378 al 1415 (e.v.)

Ciò che è accaduto in questi anni è difficile e complesso da descrivere ed, in fondo, va oltre le finalità di questa cronologia.
Diamo solo qualche breve cenno per rammentare la smodata foia di potere assoluto, che è sempre stata una costante del clero, e che ha indotto protervi individui a scannarsi vicendevolmente al fine di deporre il loro deretano sul trono di Pietro.
Questo periodo è passato alla storia come il Grande Scisma d'Occidente sul quale la chiesa ha fatto di tutto per sminuire, mascherare, alterare fatti e motivazioni allo scopo di distrarlo dall'attenzione dei credenti più allocchi.
Visto che il papa dovrebbe essere il delegato del Cristo in terra, allora dobbiamo supporre che il detto Cristo, in questi anni, si sia distratto ed abbia fatto una grande confusione nell'attribuire le sue sante "deleghe".
Infatti, in questo periodo si sono avuti, a volte, due ed altre volte, anche tre papi contemporaneamente che, ciascuno dalla propria precaria tana, si sono devotamente combattuti, maledetti, delegittimati, scomunicati ed anatemizzati l'un l'altro accusandosi, a vicenda di essere, ognuno, antipapa all'altro.
Solo nel 1415 Martino V (1417-1431) è riuscito a rassettare la pattumiera della chiesa, ritornando ad essere unico pontefice.
Solo per memoria, ecco un breve elenco dei galantuomini interessati a questa "riffa" da strapaese:

NOME
ELETTO
FINE ELEZIONE
Urbano VI
1378
1389
Clemente VII
1378
1394
Bonifacio IX
1389
1404
Benedetto XIII
1394
1423
Innocenzo VII
1404
1405
Gregorio XII
1409
1415
Alessandro V
1409
1410
Giovanni XXIII
1410
1415
Clemente VIII
1423
1429
idem
1425
1430
(Rif.725)


ANNO: 1380 (e.v.)

John Wycliffe (1328-1384) prete di Lutterworth, nel 1380 traduce la Bibbia in inglese e la consegna alla setta dissidente ed eretica dei "lollardi". La chiesa, che ha sempre osteggiato la lettura libera della Bibbia, non glie la perdona e ancora, nel 1415, durante il concilio di Costanza, ordina che i suoi resti vengano esumati e dati alle fiamme.

ANNO: 1389 (e.v.)

Circa 3000 ebrei di Praga sono stati macellati da uomini di "provata fede cattolica".

ANNO 1391 (e.v.)

In Spagna (Andalusia) una enorme "purga" si abbatte sugli ebrei qui residenti. Circa 25.000-30.000 vittime, preventivamente marchiate secondo le "sante" disposizioni a suo tempo emanate dal Concilio di Arles (1234 e.v.), vengono in parte ammazzate e le altre ridotte in schiavitù. Solo a Siviglia si contano 4000 vittime.

Anche la setta valdese comincia a preoccupare la "santa" inquisizione. A Graz (Austria) 100 valdesi vengono impiccati e successivamente bruciati.

ANNI: 1400-1450 (e.v.)

In questo periodo entra in uso, nella liturgia cristiana, l'ostensorio. Pare sia stato introdotto da Bernardino da Siena (?) ma era, senza dubbio, uno strumento già in uso presso gli antichi egizi, ai tempi di Akhenaton. Era l'immagine del disco solare, dotato di raggi, simboleggiante il dio Aton.

ANNI: 1409-1415 (e.v.)

Pontificato di Gregorio XII
Violenta recrudescenza di stragi e di roghi.
1413 - A Pisa, un giovane di nome Andreani viene torturato e bruciato vivo con la moglie e la figlia colpevole di avere deriso i padri conciliari, i quali assistettero in massa all'esecuzione.
1414 - A Praga vengono torturati e arsi vivi Jean Hus e Gerolamo da Praga per avere criticato la smodata sete di ricchezza del clero.

ANNI: 1431-1447 (e.v.)

Pontificato di Eugenio IV
Nel 1431 Giovanna d'Arco viene bruciata sul rogo per stregoneria.
Due popolani, Merenda e Matteo, vengono bruciati vivi su sollecitazione e denuncia delle famiglie Colonna e Savelli, colluse con l'inquisizione.
In Boemia vengono eseguite numerose stragi contro i seguaci di Jean Hus (hussidi). Molti di essi vennero rinchiusi in un fienile al quale venne poi dato fuoco.

ANNO 1456 (e.v.)

Termina l'assedio di Belgrado. Un'altra crociata dei poveri fomentata da Callisto III. Per ripulire e riconsacrare la città alla "vera fede" vengono sterminati circa 80000 musulmani. Forse la cifra è storicamente esagerata, ma questo non toglie nulla alle pie intenzioni dei devoti "missionari", inviati dalla chiesa e capeggiati dal frate Giovanni da Capestrano.

ANNI: 1470-1500 (e.v.)


Sisto IV, papa dal 1471 al 1484, uno dei più grandi roditori della storia della chiesa, ha un'idea brillante.
Riprendendo alcuni concetti, già espressi nel Concilio di Lione del 1274 ed in quello di Firenze del 1439, questo re Mida con la tiara istituisce il PURGATORIO A PAGAMENTO, un'area di parcheggio e di decontaminazione delle anime che, in prima battuta, non sono finite all'inferno. Pur nella sua perversione bisogna riconoscere che l'idea rasenta la genialità.

Del purgatorio non si sa niente; non si sa quali anime ci siano finite dentro e per quanto tempo ci debbano restare; l'unica cosa certa (lo dice il papa!!) è che, con opportune donazioni alla chiesa, si può abbreviare alle anime il tedio dell'attesa, anticipando la loro ascesa in paradiso.
Tariffe precise non ce ne sono. Si sa soltanto che acquistando indulgenze più o meno costose si abbrevia più o meno incisivamente la permanenza in purgatorio delle povere anime.

Su questa trovata gli storici hano versato fiumi di inchiostro e quindi è inutile dilungarsi più di tanto. Si può solo aggiungere che è stato uno dei commerci più immondi che il prete abbia inventato. Il fiume di denaro finito nelle tasche del papa è sintomatico del livello di imbecillità e di plagio a cui le popolazioni erano state ridotte da secoli di feroce superstizione.
Il Concilio di Trento (1545-1563 e.v.) garantirà l'allegro flusso di cassa confermando questo santo dogma.

Seguento alcune sciocchezze, riportate nell'Antico Testamento, alcuni "coglioni" di capi mastro solevano ancora, a quest'epoca, murare viva la propria moglie nelle fondamenta di qualche chiesa o qualche convento in costruzione. Analogamente si procedeva a murar vivi bambini negli altari. In seguito si ritenne più "ecomomico" e meno problematico ricorre al sacrificio di gatti vivi (possibilmente neri).
Difficile definire l'istituzione del Purgatorio come una ispirazione divina. I vangeli e i padri della chiesa che pure hanno attribuito a Gesù un sacco di cose, non ne hanno mai parlato.

Ancora nel 1930, il suo successore, Pio X, disponeva di tabelle dove erano indicati i numeri di giorni di purgatorio che gli esponenti della chiesa potevano ipocritamente condonare:

    * 200 i cardinali
    * 100 gli arcivescovi
    * 50 i vescovi

ANNI: dal 1484 al 1498 (e.v.)


Pare che questi siano gli anni d'oro dell'inquisizione cristiana. Infatti in questo periodo il domenicano Tomas de Torquemada (1420-1498) dà il meglio di sé stesso. Confessore degli "illuminati" sovrani spagnoli, semina il terrore in numerosi paesi della Spagna dove si muove come un cane sciolto mandando a morte parecchie migliaia di eretici e di streghe. Tanto sciolto che persino il papa Innocenzo VIII si preoccupa; gli ordina spartire l'immenso bottino cumulato con le sue persecuzioni e di ritirarsi in convento dove finirà con lo schiattare nel 1498.
Il bilancio della sua attività è impressionante, per quanto impreciso. Si parla di:

    * 10200 bruciati vivi
    * 6860 cadaveri riesumati per essere bruciati sul rogo post-mortem acquisendone titolo per confiscare i beni della famiglia
    * 97000 condanne al carcere a vita e relativa confisca dei beni.
Comunque, sotto questo pontificato, neanche a Roma si scherza in fatto di roghi e di immense ricchezze finite nelle grinfie del clero.





ANNI: 1485-1486 (e.v.)

A Guadalupe (Spagna) l'Inquisizione manda a morte 49 persone. Altri 31 ebrei sono stati giustiziati a Belalcazar, sempre in Spagna.

ANNO 1492 (e.v.)

In questo fatidico anno i "cattolicissimi" Isabella e Ferdinando, sovrani di Aragona e Castiglia, utilizzando una tecnica ormai collaudata, decidono di "saldare" il loro immenso debito contratto con i banchieri ebrei, scatenando contro di loro l'inquisizione. Molti saranno eliminati ed altri costretti ad emigrare in tutta fretta. Non si è mai saputo quanta parte di questa rapina sia finita nelle casse del clero.
L'organizzazione di progrom per cancellare i debiti contratti con gli ebrei diventerà, nei secoli che seguirano, una pratica "normale".

ANNI: dal 1492 (e.v.) a circa i giorni nostri

Se si dovesse dare anche solo un cenno, men che sommario, delle "ignobili piacevolezze" compiute dai Conquistatori Spagnoli e altri, questa cronologia proseguirebbe all'infinito.
E' sufficiente questo breve appunto.
Istigati da "frati missionari portatori di pace, fede e salvezza eterna", orde di miserabili farabutti ammazzarono, stuprarono, squartarono, rapinarono, fecero sbranare dai cani, torturarono e bruciarono, secondo una incerta stima, circa 150 milioni di nativi (aztechi, maia, incas ed altri).




Ripeto: 150 MILIONI e la stima (se pure incerta) è largamente condivisa!

Occorreva però rispettare le regole, una certa procedura in omaggio alla quale, dopo aver fatti prigionieri gli indigeni e prima di ammazzarli, doveva essere letto, in una lingua a loro incomprensibile (lo spagnolo), uno dei più infami documenti mai partoriti da mente umana: quella cristiana; era il cosidetto REQUERIMIENTO che, tra le altre cose recitava:
...garantiamo e giuriamo, con l'aiuto di Dio e del nostro potere, di penetrare nel vostro territorio e combattervi per sottometervi all'autorità e al dominio di nostra Santa Madre Chiesa...
Per i "pellerossa" poi, le regole sono cambiate, ma i risultati sono stati gli stessi.


ANNI 1492-1503 (e.v.)

Pontificato di Alessandro VI
1498 - Gerolamo Savonarola e i suoi discepoli Domenico da Pescia e Silvestro da Firenze vengono arsi vivi a Firenze.
1498 - Tre ebrei sono arsi vivi a Roma.
1498 - Gentile Cimeli viene arsa viva, a Roma, per stregoneria.
1498 - Marcello da Fiorentino viene arso vivo a Roma.

ANNI: dal 1500 al 1600 (e.v.)

Ora tocca agli irlandesi. Definiti dai bravi cattolici un popolo di "selvaggi gaelici e animali irragionevoli senza idea di dio e di buone maniere".
L'isola viene a più riprese aggredita da santi conquistatori, tra i quali Humphrey Gilbert, che fece collocare sistematicamente, lungo le strade, decine di migliaia di teste mozzate, monito e gloria del vero dio cristiano.

ANNI: dal 1500 al 1713 (e.v.)

Non avendo probablmente nulla di meglio da fare, una parte del clero imbastisce una oziosa e secolare diatriba su un argomento quale quello della ...grazia divina.

    * Per oltre due secoli i gesuiti di Molina sosterranno la possibilità, per l'uomo di prodigarsi al fine di ottenere da dio la detta grazia.
    * Sull'altra sponda Jansen (Giansenio), basandosi sulle scritture di S. Agostino negherà questa possibilità lasciando a dio l'iniziativa di concedere o meno tale grazia.

La follia terminerà nel 1713 con la distruzione dell'abbazia di Port Royal, ordinata da Luigi XIV, e con la bolla Unigenitus di Clemente XI che abolirà il movimento giansenista.

ANNI: 1503-1513 (e.v.)

Pontificato di Giulio II
1505 - 4 donne vengono mandate al rogo, per stregoneria, a Cavalese di Trento.
1506 - Diego Portoghese è stato impiccato per eresia.
**** - 30 persone sono bruciate vive, a Logrogno (Spagna), per stregoneria.
1507 - Fra Agostino Grimaldi viene giustiziato per eresia.
1513 - 15 cittadini romani, accusati di eresia, vengono massacrati dalle guardie svizzere.
1513 - Orazio e Giacomo di Riffredo sono stati giustiziati per eresia.

ANNI: dal 1513-1521 (e.v.)


Leone X, durante il suo pontificato, in un conato di onestà ebbe a dichiarare, con una lettera al cardinale Bembo:
Tutti sappiamo bene quanto la favola di Cristo abbia recato profitto a noi e ai nostri più stretti seguaci.
(Rif.760,712,520)

Lettera di papa Leone X al card. Bembo - Archivi vaticani - Corr. Leone X - Vol. 3° - Scaffale 41 - 2° piano inf.
Ovviamente il vaticano l'ha occultata, spostata, smarrita o distrutta e ne nega, naturalmente, l'esistenza.

1514 - A Bormio, 30 donne sono arse vive, accusate di stregoneria.
1517 - Martin Jacopo giustiziato a Vercelli per eresia.
1518 - 30 donne arse vive in Valcamonica.
1519 - 5 eretici arsi vivi Brescia.
1520 - Baglione Paolo da Perugia decapitato per eresia
1520 - Fra Camillo Lomaccio, fra Giulio Carino e Leonardo Cisalpini sono stati strangolati in carcere per eresia

ANNO: 1517 (e.v.)


Ha inizio la riforma luterana. Con il sostegno discreto ma risoluto dei governanti di Sassonia, Martin Lutero pubblica le sue 95 tesi che compendiano il rifiuto a seguire ulteriormente i dettami e le imposizioni del papa romano e della chiesa cattolica.
Questa decisa presa di posizione è l'atto di nascita della nuova setta luterana (protestantesimo) che cerca di prendere le distanze dalla chiesa di Roma:

    * negando l'efficacia della redditizia vendita delle indulgenze
    * ridefinendo la funzione di alcuni sacramenti
    * mettendo in discussione il valore della messa
    * modificando il ruolo e lo status del clero
    * concedendo una maggiore autonomia alla coscienza individuale del credente
    * stabilendo una relazione più diretta tra dio e l'uomo eliminando il filtro di alcuni intermediari quali madonne, angeli, santi, ecc. (bisogna riconoscere ai luterami di esersi liberati, se non altro, dal ridicolo culto di una "maria vergine")
    * stabilendo che la libera lettura della Bibbia è atto sufficiente per acquistare la fede.

In fin dei conti ridurre certe pesanti pretese della bottega cattolica per delegarle, almeno in parte, alla nuova e più snella bottega protestante.

Ma chi era veramente Martin Lutero? Si trattava di un frate cattolico agostiniano, aggregato all'Università di Wittemberg che, il 31 Ottobre 1517, decise di ribellarsi alla voracità, all'ingordigia ed alle assurde imposizioni del papato di Roma.
Nel fare questo ebbe l'appoggio e la collaborazione di Filippo Melantone, altro ecclesiastico, professore di greco presso l'Università di Tubinga e poi in quella di Wittemberg.
In seguito Lutero ebbe l'appoggio di Andrea Carlostadio, rettore della stessa Università, che propose ipso facto l'abolizione:

    * dei voti monastici
    * del celibato per gli ecclesiastici
    * della confessione auricolare
    * del canone della messa
    * delle immagini sacre

Era ora! Visto che per il clero romano, portare il cibo dell'anima al popolo significava sempre lasciarlo con la pancia vuota; i contadini ed i cittadini, vittime ormai ben conscie di ciò, accettarono senza esitare (a volte con qualche riserva) la nuova riforma.
La riforma non ebbe, al principio, una vita facile considerata la strenua e feroce reazione del clero cattolico, saldamente incistato nei paesi di lingua germanica.
All'inizio ci fu il sostegno della nuova setta ANABATTISTA, poi ferocemente contestata che:

   1. rifiutava il battesimo dei neonati, perchè riteneva che lo Sprito Santo dovesse essere accettato soltanto dalla cosciente volontà del fedele che lo riceveva
   2. rifiutava la gerarchia ecclesiastica
   3. si riconosceva in comunità i cui pastori venivano eletti dagli stessi fedeli
   4. misconoscevano l'autorità dottrinale della chiesa e consideravano la scrittura (Bibbia) come unica fonte di riferimento
   5. rifiutavano di obbedire alle autorità secolari e pretendevano fossero le singole autorità cristiane a governare le amministrazioni civiche
   6. avversavano la ricchezza e tutte le forme secolari di culto, le immagini sacre, la chiesa e i suoi paramenti, in nome dell'ugualianza di tutti i discendenti di Adamo.
      (Una nuova forma di teocrazia che portò inevitabilmente alla loro eliminazione)

Era molto di più di quanto Lutero e i suoi seguaci si fossero proposti e questo condusse gli Anabattisti ad una rapida decadenza ed alla persecuzione da parte degli stessi luterani.

E, alla fine, Lutero rivela sè stesso per quello che veramente è, con la seguente esternazione:

"La ragione è nemica giurata della religione e spesso mette in guardia i fedeli dalle sue insidie. La ragione è la più grande nemica della fede; non aiuta mai la spiritualità, ma spesso e volentieri combatte contro il verbo divino, trattando con disprezzo tutto quanto emana da dio. Chiunque voglia essere cristiano strappi gli occhi alla ragione. La ragione dovrebbe essere eliminata in tutti i cristiani".

Questa sarebbe una frase da scolpire sul marmo, ma pare che i cristiani, sia cattolici che protestanti, non abbiano recepito il messaggio.

Quando poi si vuole litigare di motivi se ne trovano mille; sentite questa: per i protestanti divenne manifestazione di fede aprire il guscio dell'uovo sodo dalla parte più appuntita, mentre i cattolici si fecero un santo dovere di aprire l'uovo dalla parte più larga. Fare il contrario costituiva eresia!

ANNI: 1523-1534 (e.v.)

Pontificato di Clemente VII


Nel marasma generale dovuto alla riforma, le reazioni del papa non mancano di farsi sentire; anche se non esattamente quantificabili, la storia rammenta un notevole numero di nuovi protestanti e di anabattisti, caduti nelle grinfie del papato: decapitati, bruciati vivi, annegati e torturati a morte per la difesa del traballante potere della chiesa di Roma.
1524 - Anna Furabach viene giustiziata per eresia.
1525 - .... ...... viene arsa viva in Campidoglio per stregoneria.
1526 - Claudio Artoldi, giustiziato per eresia.
1526 - Lorenzo Di Pietro, giustiziato per eresia.
1528 - Rinaldo di Colonia, giustiziato per eresia.
1528 - Lorenzo Di Gabriele da Parma, torturato e giustiziato per eresia.
1528 - Tiberio Di Giannantonio, torturato e giustiziato per eresia.
1529 - Bernardino da Palestrina, bruciato vivo per eresia.
1530 - Giovanni Milanese, arso vivo per eresia.

ANNI: 1531-1534 (e.v.)


In Inghilterra, Enrico VIII non ha esitazioni: visto che Clemente VII gli nega il permesso di sposare Anna Bolena, prende il toro per le corna e:

    * si proclama capo della chiesa d'Inghilterra
    * sposa Anna Bolena
    * ricusa i vecovi designati da Roma
    * espropria tutti i beni ecclesiastici
    * perseguita in egual misura cattolici e protestanti
    * dà origine ad un nuovo culto, simile al protestantesimo: quello della Chiesa Anglicana.



ANNO 1534 (e.v)


In questo anno, su iniziativa di Ignazio di Loyola, nasce una delle più pestifere e inquietanti consorterie partorite dalla chiesa cattolica: l'ordine dei Gesuiti. Una mafia nell'ambiente mafioso della chiesa che avrà un rapido sviluppo (nel 1556 contava già oltre 5000 appartenenti). Tant'è che nel 1777 la chiesa stessa sarà costretta ad abolire l'ordine che la stava praticamente dominando e condizionando. L'ordine venne, alcuni anni dopo, ripristinato su nuove basi.
Oggi il capo di questa setta, il papa nero continua ad inquietare le gerarchie vaticane.


ANNI: Dal 1534-1549 (e.v.)

Peggio di Leone X si comportò Paolo III, come riferisce l'ambasciatore spagnolo Mendoza, in termini inequivocabili:

Spingeva la sua irriverenza fino al punto di affermare che Cristo non era altro che il sole, adorato dalla setta Mitraica, e Giove Ammone rappresentato nel paganesimo sotto la forma di montone e di agnello. Egli spiegava le allegorie della sua reincarnazione e della sua resurrezione mettendo in parallelo Cristo e Mitra. Egli diceva ancora che l'adorazione dei magi non era altro che la cerimonia nella quale i preti di Zaratustra offrivano al loro dio oro, incenso e mirra, le tre cose attribuite all'astro della luce. Egli sosteneva che la costellazione della Vergine, o meglio ancora d'Iside, che corrisponde al solstizio in cui avvenne la nascita di Mitra, erano state prese come allegorie per determinare la nascita di Cristo per cui Mitra e Gesù erano lo stesso dio. Egli osava dire che non c'era nessun documento valido per dimostrare l'esistenza di Cristo, e che, per lui, la sua convinzione era che non era mai esistito.
(Rif. 710)
Se lo dice un papa, poi definito infallibile!!!

Comunque, che ci credesse o meno, nel 1545 cerca di mantenere ben stretto il suo potere facendo massacrare, dai cattolici, 2740 valdesi insediati in Provenza.
1535 - Tutti gli anabattisti della città di Munster vengono massacrati dai cattolici.
1535 - Giovanni di Leida, capo degli anabbattisti di Munster, viene sottoposto a orrende torture e poi giustiziato.
1536 - Martino Govinin viene giustiziato nelle carceri di Grenoble.
1538 - Francesco Da Giovanni di Capocena viene giustiziato per eresia.
1539 - Enea Di Ambrogio viene giustiziato per eresia.
1540 - Tutti gli abitanti di Merindol (F), convertiti al protestantesimo, vengono sterminati ed i loro beni confiscati.
1541 - Galateo Di Girolamo viene ucciso nel carcere dell'inquisizione per eresia.
1542 - Federico D'Abruzzo, accusato d'eresia, viene trascinato al patibolo da un cavallo e i suoi resti appesi alla forca.
1546 - Girolamo Francese, impiccato in quanto luterano.
1548 - Baldassarre Altieri, addetto all'Ambasciata Inglese, sparisce nelle carceri dell'inquisizione.
1549 - Federico Consalvo, giustiziato per eresia.
1549 - Annibale Di Lattanzio, giustiziato per eresia.

ANNO 1536 (e.v.)

William Tyndale finisce sul rogo. Si era dedicato per anni a curare la stampa e la diffusione, in diversi paesi, della traduzione inglese della Bibbia.

ANNI: 1538-1584 (e.v.)


Sono gli anni di vita di un singolare e perverso personaggio della chiesa: Carlo Borromeo, fatto poi, naturalmente santo.
Terrorizzato dal fatto stesso dell'esistenza del genere femminile (!) rifiuterà per tutta la vita di avere contatti, anche solo verbali, con le donne di casa, comprese le sue parenti e le domestiche.
Fin qui fatti suoi!
Quello che invece preme ricordare è il suo accanimento contro gli attori della Commedia dell'Arte; nel corso della sua esistenza costringerà centinaia di compagnie di attori a rifugiarsi all'estero dove, per fortuna, molte fecero ...fortuna (specie in Francia), grazie alla loro indiscussa abilità. Si sa, i commedianti corrompono l'anima candida degli spettatori, li distolgono dalle loro devozioni e inducono in loro peccaminosi pensieri: vade retro Satana!
A tempo perso promosse anche centinaia di processi per stregoneria (Val Mesolcina) molti dei quali conclusi con i relativi roghi purificatori.

Nel 1570, ormai vescovo di Milano, prende di mira Gerolamo Donato e i suoi confratelli dell'Ordine degli Umiliati; li accusa di eresia e li fa giustiziare, il 2 Agosto, dopo lunghe e spaventose torture.

ANNO 1541 (e.v.)


Dopo un primo, fallito tentativo di Ulrich Zwingli, Giovanni Calvino consolida le posizioni conquistate dal protestantesimo in Svizzera, porta alcune modificazioni e da origine ad una nuova setta, consorella della prima, detta calvinismo.
Tra le tante sciocchezze e le elucubrazioni, del tutto degne di un prete intrigante ed ambizioso, ha ipotizzato l'esistenza di due chiese:
- una chiesa invisibile che comprende una ristretta minoranza di eletti noti solo a dio(!?)
- una chiesa visibile che comprenderebbe invece la comunità dei credenti beoti.

La storia ha fatto giustizia di questo individuo definendolo un sadico, un torturatore ed un assassino, responsabile dei roghi di presunti eretici, tra i quali Michele Serveto.

Serveto, di origine spagnola era uno studioso: umanista, medico, matematico ed astronomo che aveva osato contestare il dogma trinitario ed altre sciocchezze diffuse dalle sette cristiane e Calvino gli riservò un trattamento tutto speciale; venne bruciato a Ginevra il 27/10/1553 con il capo cinto da una corona di foglie impregnate di zolfo, per rendere più atroce la sua sofferenza. Certe idee possono venire soltanto ad un prete!
Questa ha tutta l'aria di essere una leggenda ma qualcuno ha tramandato che Serveto, prima di morire, abbia lanciato un urlo tanto atroce e disumano da provocare l'eiaculazione spontanea del suo carnefice Calvino.

ANNO 1543 (e.v.)

Andrea Vesalio, anatomista (e medico di Carlo V e Filippo II di Spagna), ha avuto l'ardire di affermare, nel suo trattato "Fabbrica del Corpo Umano", che le costole del corpo umano sono in pari numero sia nell'uomo che nella donna, in barba a quanto riportato nella Bibbia.
Perseguitato dall'inquisizione, dovrà lasciare le corti d'Europa e morirà di stenti, dopo essere naufragato, sulle coste dell'isola di Zante.

ANNI: 1545 - 1563 (e.v.)

Durante il Concilio di Trento la chiesa cerca di correre ai ripari contro l'invadenza delle sette protestanti (controriforma). Vengono stabilite le regole per la celebrazione della messa in latino.
Prima di questa data, le cerimonie religiose celebrate nelle chiese, salvo poche regole essenziali, erano lasciate alla discrezione dell'officiante.

Intanto il clero non si placa:

- nel 1559 a Valladolid (Spagna) 15 protestanti vengono arsi vivi
- nel 1559 a Siviglia (Spagna) 14 protestanti finiscono sul rogo
- nel 1561 in Calabria, a Guardia Piemontese, San Sisto e Montalto, i cattolici torturano e massacrano 2000 valdesi.

ANNI: 1550 - 1555 (e.v.)

Pontificato di Giulio III
1550 - Fanino Faenza viene impiccato e poi bruciato per eresia.
1550 - Domenico Della Casa Bianca, luterano, viene decapitato.
1550 - Geronimo Geril Francese, viene prima impiccato per eresia e poi squartato.
1553 - Giovanni Buzio e Giovanni Teodori vengono impiccati e poi bruciati per eresia.
1554 - Francesco Gamba, decapitato e poi bruciato per eresia.
1554 - Giovanni Moglio e Tisserando da Perugia, luterani, impiccati e poi brucati per eresia.

ANNO: 1555 (e.v.)

Con la stipulazione della Pace di Augusta (25 Settembre) l'Europa viene praticamente divisa in due sfere di influenza religiosa, secondo il principio cuius regio eius religio e cioè chi comanda stabilisce qual'è la religione da praticarsi sul territorio.
Quando i cosidetti cristiani parlano di pace si deve sempre attendere un massacro imminente. Le esigenze del ventre del prete vanno ben oltre quelle dettate dal normale buon senso. Puntualmente questa pace sfocerà, nel 1618, nella paurosa "Guerra dei trent'anni".

ANNI 1555-1559 (e.v.)


Durante i suoi anni di pontificato Paolo IV istituisce il ghetto di Roma con regole e restrizioni ancora peggiori di quello di Venezia.
1555 - Cola Francesco di Salerno, giustiziato per eresia
1555 - Bartolomeo Hector è stato bruciato vivo per aver venduto due bibbie.
1555 - Golia Elia e Paolo Rappi sono bruciati vivi a Torino in quanto protestanti.
1555 - Vernon Giovanni e Labori Antonio, evangelisti, vengono bruciati vivi.
1556 - Stefano Di Girolamo, giustiziato per eresia.
1556 - Giulio Napolitano, bruciato vivo per eresia.
1556 - Ambrogio De Cavoli, impiccato e poi bruciato per eresia.
1556 - Don Pompeo Dei Monti, bruciato vivo per eresia.
1556 - Pomponio Angerio, bruciato vivo per eresia.
1557 - Nicola Sartorio, luterano bruciato vivo.
1557 - Jeronimo Da Bergamo, Alessandra Fiorentino e Madonna Caterina sono stati impiccati e poi bruciati per omossessualità.
1558 - Fra Goffredo Varaglia, bruciato vivo per eresia.
1558 - Gisberto Di Milanuccio eretico, bruciato vivo.
1558 - Francesco Cartone eretico, bruciato vivo.
1559 - Gabriello di Thomaien, bruciato vivo per omosessualità.
1559 - Antonio Di Colella, eretico bruciato vivo.
1559 - Leonardo Da Meola e Giovanni Antonio Del Bò, impiccati e poi bruciati per eresia.
1559 - 14 eretici di Augsburgo, arsi vivi per omossessualità.
1559 - Antonio Gesualdi, giustiziato per eresia.
1559 - Ferrante Bisantino, eretico arso vivo.
1559 - Scipione Retio, ucciso nelle carceri dell'inquisizione.
1559 - Nell'Abazia di Perosa (Pinerolo), i monaci bruciano a fuoco lento un prete evangelico ed i suoi seguaci.

ANNI: 1559-1571 (e.v.)

La pretesa di egemonia culturale della chiesa dà origine, in questi anni, ad una delle sue più proterve trovate: viene istituito e reso operante l'Indice dei Libri Proibiti, che coinvolge non solo gli autori ma anche i detentori dei testi vietati, passibili entrambi d'accusa di eresia.
Molti autori supereranno l'impasse affidando la stampa dei loro volumi a stampatori esteri, fuori dai territori cattolici.

Questo delirante indice è stato abolito solo nella seconda metà del XX secolo, non perchè fosse cambiata l'ottusa mentalità clericale, ma perchè l'editoria, sfornando migliaia di titoli ha reso troppo difficoltoso l'aggiornamento di questo vergognoso catalogo. (Pare che la sola editoria italiana sforni, di questi tempi, da 100.000 a 120.000 nuovi titoli l'anno).

ANNI: 1560-1566 (e.v.)

Pontificato di Pio IV


Negli stati tedeschi, durante il 1562:
- 300 persone ad Oppenau
- 63 donne a Wiesensteig
- 54 donne a Obermachtal
vengono bruciate vive per stregoneria.
Ed ancora:
1560 - Giulio Ghirlanda, Baudo Lupettino, Marcello Spinola, Nicola Bucello, Antonio Rietto e Francesco Sega sono stati condannati a morte per aver partecipato ad un funzione religiosa (messa), in una casa privata, officiata da uno spretato.
1560 - Giacomo Bonello, evangelista, bruciato vivo.
1560 - Mermetto Savoiardo, eretico, bruciato vivo.
1560 - Dionigi Di Cola, eretico, bruciato vivo.
1560 - Aloisio Pascale, evangelista, impiccato e poi bruciato.
1560 - Gian Pascali di Cuneo, eretico, bruciato vivo.
1560 - Stefano Negrone, eretico, viene condannato a morire di fame nelle prigioni dell'inquisizione.
1560 - Stefano Morello, eretico, impiccato e poi bruciato.
1560 - Bernardino Conte, eretico, arso vivo.
1562 - Macario, vescovo di Macedonia ed eretico, bruciato vivo.
1562 - Si manifestano in Francia i primi segni di guerra religiosa tra gli Ugonotti (protestanti-calvinisti) e i cattolici saldamente radicati nel territorio.
1562 - Cornelio di Olanda, eretico, impiccato e poi bruciato.
1564 - Francesco Cipriotto, eretico, impiccato e poi bruciato.
**** - Giulio Cesare Vanini, panteista, gli viene strappata la lingua e poi bruciato vivo.
**** - Giulio di Grifone, eretico, giustiziato.
1566 - Muzio della Torella, eretco, giustiziato.
1566 - Giulio Napolitano, eretico, bruciato vivo.
1566 - Don Pompeo dei Monti, decapitato per eresia.
1566 - Curzio di Cave, decapitato per eresia,
**** - In questo periodo agisce nel Comasco e nel Bergamasco, Michele Ghislieri (poi papa Pio V), che nel giro di poco tempo consegnerà all'Inquisizione ben 1200 persone accusate di eresia. Di questi oltre 200 verranno regolarmente massacrati.

ANNI: 1567-1572 (e.v.)

Pontificato di Pio V - (Antonio Michele Ghislieri)


Una bolla papale di Pio V impone la chiusura di tutte le sinogoghe di Roma.
1567 - Giorgio Olivetto, luterano, arso vivo.
1567 - Domenico Zocchi, ebreo, impiccato e poi bruciato in piazza della Giudia, nel ghetto di Roma.
1567 - Girolamo Landi, eretico, impiccato e poi bruciato.
1567 - Pietro Carnesecchi, eretico, impiccato e poi bruciato.
1567 - Giulio Maresco, eretico, decapitato e poi bruciato.
1567 - Paolo di Matteo, eretico, murato vivo.
1567 - Ottaviano Fioravanti, eretico, murato vivo.
1567 - Giovannino Guastavillani, eretico, murato vivo.
1567 - Geronimo del Puzo, eretico, murato vivo.
1567 - Macario Giulio da Cetona, eretico, decapitato e poi bruciato.
1568 - Lorenzo Da Mugnano, eretico, impiccato e poi bruciato.
1568 - Matteo d'Ippolito, eretico, impiccato e poi bruciato.
1568 - Francesco Stanga, eretico, impiccato e poi bruciato.
1568 - Donato Matteo Minoli, eretico, viene lasciato morire in carcere dopo avergli rotto le ossa e bruciato i piedi.
1568 - Francesco Castellani, eretico, impiccato.
1568 - Pietro Gelosi, eretico, impiccato e poi bruciato.
1568 - Marcantonio Verotti, eretico, impiccato e poi bruciato.
1568 - Luca di Faenza, eretico, arso vivo.
1569 - Borghesi Filippo, eretico, decapitato e poi bruciato.
1569 - Giovanni del Blasi, eretico, impiccato e poi bruciato.
1569 - Camillo Ragnolo, eretico, inpiccato e poi bruciato.
1569 - Fra Cellario Francesco, eretico, impiccato e poi bruciato.
1569 - Bartolomeo Bertoccio, eretico, bruciato vivo.
1569 - Guido Zanetti, eretico, murato vivo.
1570 - Filippo Porroni, luterano, impiccato.
1570 - Gian Matteo di Giulianello, eretico, giustiziato(?).
1570 - Nicolò Franco, impiccato per avere deriso il papa con i suoi scritti.
1570 - Giovanni Di Pietro, eretico, impiccato e poi bruciato.
1570 - Aolio Pallero, eretico, impiccato e bruciato su espresso desiderio di Pio V.
1570 - Fra Arnaldo di Santo Zeno, eretico, bruciato vivo.
1571 - Don Girolamo di Pesaro, eretico, giustiziato(?).
1571 - Giovanni Antonio di Jesi, eretico, giustiziato(?).
1571 - Pietro Paolo di Maranzano, eretico, giustiziato(?).
1572 - Francesco Galatieri, eretico, pugnalato a morte da sicari del papa.
1572 - Madonna Dianora di Montpellier, eretica, impiccata e poi bruciata.
1572 - Madonna Pellegrina di Valenza, eretica, impiccata e poi bruciata.
1572 - Madonna Girolama Guanziana, eretica, impiccata e poi bruciata.
1572 - Madonna Isabella di Montpellier, eretica, impiccata e poi bruciata.
1572 - Domenico Della Xenia, eretico, impiccato e poi bruciato.
1572 - Teofilo Penarelli, eretico, impiccato e poi bruciato.
1572 - Alessandro Di Giulio, eretico, impiccato e poi bruciato.
1572 - Giovanni di Giovan Battista, eretico, impiccato e poi bruciato.
1572 - Girolamo Pellegrino, eretico, impiccato e poi bruciato.

Con un'altra disposizione Pio V
getta la primitiva base di quelli
che saranno in seguito i
"SERVIZI SEGRETI VATICANI".



INSERTO 25 - Servizi Segreti Vaticani - SSV

Causa la Riforma, la setta cattolica si trova ora in forte minoranza. Le nuove sette: protestante, anglicana, calvinista, ecc. le hanno sottratto oltre la metà dei suoi aderenti. L'inquisizione (con i suoi metodi basati sul terrore) non basta più ad arginare un fenomeno che stà dilagando in tutta l'Europa. Massacri, roghi, esecuzioni di massa non sembrano porre un freno all'apostasia che sembra ridimensionare seriamente i poteri e le ricchezze della chiesa cattolica.
Pio V cerca di correre ai ripari intervenendo segretamente nei luoghi dove si esercita il potere, vale a dire presso le corti e i centri di governo degli stati europei.
La prima vittima designata da Paolo V sarà la Regina Elisabetta I, capo della chiesa anglicana in un paese che, in prima istanza, era cattolico. I Servizi Segreti organizzano quindi una serie di attentati (almeno sei, bloccati dall'intelligence inglese) al fine di eliminarla e sostituirla sul trono con Maria Stuarda, molto più accomodante verso le ambizioni di Roma. La tormentata storia di questa sovrana è univeralmente nota.
I Servizi Segreti Vaticani, nati come Santa Alleanza, nel corso dei secoli assumeranno (secondo le circostanze e le contingenze) varie designazioni per poi approdare alla denominazione, comune di "Entità", così come viene riconosciuta, oggi, da organizzazioni similari quali: C.I.A., Mossad, M16, Deuxième Bureau, e molti altri servizi di intellicence.

Ovviamente il Vaticano ha sempre negato e negherà sempre l'esistenza dei suoi Servizi Segreti, pertanto i termini "Entità" o "SSV" vanno intesi in senso lato senza una specifica corrispondenza a quanto veramente avviene anche se rappresenta un insieme di servizi mutevoli nel tempo, secondo le circostanze e i compiti da svolgere. Più che riferirsi ai termini "Entità" o "SSV" bisognerebbe, ogni volta, far riferimento al responsabile dell'attività (generalmente un cardinale) al quale viene affidato il potere e i mezzi per sguinzagliare agenti in ogni parte del mondo, per cogliere notizie, approfittare di occasioni favorevoli alle politiche vaticane e, quando il caso lo richiede, compiere omicidi "eccellenti".
Inutile, pertanto, cercare il "Servizio Entità" o "SSV" negli organigrammi mutevoli, ingannevoli ed anodini che si mascherano sotto pie denominazioni quali: Propaganda Fide, Congregazione per la Dottrina della Fede ed altre. Ognuna di queste indicazioni copre e maschera ben altre realtà. E' stato detto: in Vaticano tutto ciò che è palese è sacro e tutto ciò che non è sacro è segreto.

Mentre gli SSV sono predisposti per organizzare le attità e le varie operazioni di spionaggio, una sua più recente derivazione, il cosidetto "Sodalitium Pianum", si occupa di dare la caccia alle varie talpe ed alle spie incistate nel Vaticano stesso; in sostanza un servizio di "controspionaggio".
Le maggiori fonti di informazione degli SSV sono le nunziature apostoliche (veri e proprii centri di spionaggio periferici) nonchè delegati e visitatori apostolici, le sedi vescovili, le Conferenze Episcopali e ultimi, ma non da meno, i confessionali che riportano puntualmente notizie ritenute sensibili alle gerarchie superiori.

Le comunicazioni dal centro alla periferia, e viceversa, avvengono mediante messaggi criptografati e, a questo proposito, "pare" che uno dei cifrari utilizzati, presso le nunziature "il cosidetto codice verde" non sia mai stato decifrato dagli altri servizi di intelligence. Il trasporto dei messaggi viene generalmente affidato a "corrieri speciali" oppure utilizzando apposite "valigie diplomatiche".

La Guardia Svizzera, che normalmente ostenta i suoi fantocci con l'alabarda, nei luoghi aperti al pubblico, dispone di reparti speciali appositamente addestrati per mantenere l'ordine all'interno del Vaticano ed intervenire, quando necessario, a lavare i panni sporchi in famiglia.

Dilungarci su questi aspetti esula dagli scopi di questa cronologia. Quando necessario, verranno riportati le circostanze e i fatti più significativi ed eclatanti attribuibili a questa oscura organizzazione.
La tabella sotto riportata mette in evidenza i nomi dei pontefici e dei responsabili dell'organizzazione segreta. La quarta colonna della tabella non è certamente esaustiva; nel corso di 500 anni di storia gli agenti segreti, le spie, gli assassini sguinzagliati in Europa dal Vaticano e i loro misfatti vanno oltre l'immaginazione. Si è trattato di centinaia di cani sciolti, privi di scrupoli, al servizio della chiesa.

Di tutto questo siamo debitori, per quanto riportato, a: ERIC FRATTINI, docente presso l'Università di Madrid, autore del testo "L'ENTITA'", recentemente apparso in Italia, edito da Mondadori (2008). Si tratta di una vera e propria enciclopedia di personaggi e di fatti molto ben documentati. (Rif. 348)
 


PERIODO
PONTIFICATO
RESPONSABILI DEI S.S.V.
ALCUNI INPORTANTI AGENTI
1566-1572
PIO V
(Antonio Michele Ghislieri-Boscomarengo)
Card. Gian Pietro Carafa
Card. Antonio Michele Ghislieri
Davide Rizzio
Lamberto Macchi
Roberto Ridolfi
1572-1585
GREGORIO XIII
(Ugo Buoncompagni-Bologna)
------------
Nicholas Sanders
Francis Throckmorton
Ippolito Aldobrandini

1585-1590
SISTO V
(Felice Peretti-Grottammare)
Card. Ippolito Aldobrandini
-----------
1590-1590
URBANO VII
(G.B. Castagna-Roma)
----------
----------
1590-1591
GREGORIO XIV
(Niccolò Sfrondati-Milano)
-----------
-----------
1591-1591
INNOCENZO IX
Giovanni Antonio Facchinetti-Bologna)
Card. Ippolito Aldobrandini
Marco Antonio Masia
1592-1605
CLEMENTE VIII
Ippolito Aldobrandini-Fano)
Card. Ippolito Aldobrandini
Card. Alessandro de' Medici
Rodrigo Lopez
Claudio Tinico
Carew
1605-1605
LEONE XI
(Alessandro de' Medici-Firenze)
Card. Alessandro de' Medici
Concino Concini
Leonora Galigai
1605-1621
PAOLO V
(Camillo Borghese-Roma)
-----------
Jean Francoise Ravaillac
Concino Concini
Leonora Galigai
Card. Richelieu
Card. Maffeo Barberini
1621-1623
GREGORIO XV
(Alessandro Ludovisi-Bologna)
Card.Ludovico Ludovisi
------------
1623-1644
URBANO VIII
(Maffeo Barberini-Firenze)
Card. Lorenzo Magalotti
Giulio Guarnieri
1644-1655
INNOCENZO X
(G.B. Pamphili-Roma)
(Olimpia Maidalchini)
Card. Camillo Pamphili
Card. Panciroli
Card.Fabio Chigi
(Alberto Mercati)
1655-1667
ALESSANDRO VII
(Fabio Chigi-Siena)
Card. Corrado
Card. Sforza Pallavicini
-----------
1667-1669
CLEMENTE IX
(Giulio Rospigliosi-Pistoia)
------------
------------
1670-1676
CLEMENTE X
(Emilio B. Altieri-Roma)
Card. Paluzzo Paluzzi Altieri
------------
1676-1689
INNOCENZO XI
(Benedetto Odescalchi-Como)
Card. Paluzzo Paluzzi Altieri
Card. Alderamo Cibo
(Rete Scipion)
1689-1691
ALESSANDRO VIII
(Pietro Vito Ottoboni-Veneto)
Card. Paluzzo Paluzzi Altieri
Antonio Pignatelli
1691-1700
INNOCENZO XII
(Antonio Pignatelli-Spinazzola)
Card. Paluzzo Paluzzi Altieri
------------
1700-1721
CLEMENTE XI
(Gian Francesco Albani-Pesaro)
Card. Fabrizio Paolucci
Card. Annibale Albani
Tebaldo Fieschi
Giulio Alberoni
1721-1724
INNOCENZO XIII
(Michelangelo Conti-Roma)
------------
------------
1724-1730
BENEDETTO XIII
(Pier Francesco Orsini-Roma)
Card. Annibale Albani
Card. Fabrizio Paolucci
(Oper. "Iscariota")
Enrico Fasano
Lorenzo Valdo
1730-1740
CLEMENTE XII
(Lorenzo Corsini-Roma)
Card. Neri Corsini
------------
1740-1758
BENEDETTO XIV
(Prospero Lambertini-Bologna)
Card. Neri Corsini
Card. Silvio Valenti
-----------
1758-1769
CLEMENTE XIII
(Carlo Rezzonico-Venezia)
------------
------------
1769-1774
CLEMENTE XIV
(Lorenzo Ganganelli-S.Arcangelo)
------------
------------
1775-1799
PIO VI
(Giovanni Angelo Braschi-Cesena)
Card. G.B. Caprara
Abate Salamon
Pierre G. Chaumette
Frottè
Emile Fronzac
1800-1823
PIO VII
(Barnaba Chiaramonti-Cesena)
Card. Bartolomeo Pacca
Card. Ettore Consalvi
Karl Schulmeister
1823-1829
LEONE XII
(Annibale della Genga-Spoleto)
Card. Bartolomeo Pacca
Card. Agostino Rivarola
Francesco Capaccini
1829-1830
PIO VIII
(Francesco Saverio Castiglioni-Cingoli)
Card. Bartolomeo Pacca
Francesco Capaccini
1831-1846
GREGORIO XVI
(Bartolomeo Alberto Cappellari-Belluno)
Card. Bartolomeo Pacca
Card. Luigi Lambruschini
------------
1846-1878
PIO IX
(G.M. Mastai Ferretti-Senigallia)
Card. Luigi Lambruschini
Card. Antonio de Luca
Card. Giacomo Antonelli
Wilhem Stieber
Antonino De Luca
Tancredi Bellà
1878-1903
LEONE XIII
(Gioacchino Pecci-Carpineto)
Card. Mariano Rampolla
Donato Sbarretta
1903-1914
PIO X
(Giuseppe Sarto-Riese)
Card.Rafael Merry del Val
Umberto Benigni
Carlo Montagnini
Pietro Perciballi
1914-1922
BENEDETTO XV
(Giacomo della Chiesa-Roma)
Card. Rafael Merry del Val
Umberto Benigni
Card.Pietro Gasparri
Card. Gaetano de Lai
Card. Eugenio Pacelli
(Oper. "Prussia")
(Affaire "Gerlach")

Mathias Erzberger
Antonio Lapoma
Giuseppe Ambrogetti
Michel d'Herbigny
1922-1939
PIO XI
(Achille Ratti-Desio)
(Collegium Russicum)
Card. Pietro Gasparri
Michel d'Herbigny
Card. Eugenio Pacelli
Eugene Neveu
Alexander Deuber
1939-1958
PIO XII
(Eugenio Pacelli-Roma)
Robert Leiber
Card. Eugène Tisserant
Card. G.B. Montini
Card.
Pietro Fumasoli Biondi
Albert Hartl
Nicola Storzi
Joseph Muller
Marguerite d'Andurain
Krunoslav Draganovic'
(Oper. "Eitles Gold")
(Oper. "Odessa")
(Oper. "Corridoio Vaticano")

1958-1963
GIOVANNI XXIII
(Angelo Roncalli-Bergamo)
Card. Pietro Fumasoli Biondi
------------
-----------
1963-1978
PAOLO VI
(G.B. Montini-Concesio)
Pasquale Macchi
Card. Paul Casimir Marcinkus-IOR
Aligjiero Tondi
Carlo Jacobini
Angelo Casoni
Giovanni Da Nicola
(Oper. "Nessun dorma")
(Oper. "Tatoi")
1978-1978
GIOVANNI PAOLO I
(Albino Luciani-Belluno)
Card. Jean Villot
Giovanni da Nicola
1978-2005
GIOVANI PAOLO II
(Karol Wojtyla-Wadowice)
Card. Jean Villot
Card. Luigi Poggi
Card.
Pedro Lopèz Quintana
(Comitato Sicurezza)
Giovanni Danzi
Kasimier Przydatek
(Oper. "Solidarnosc")
Ryszard Kublinsky
(Oper. "Pesce Volante")
Leopold Ledl
(Oper. "Immagine")
Lorenzo Zorza
Yvan Bertorello
2005-
BENEDETTO XVI
(Joseph Aloysius Ratzingher-Monaco)

Card. Giovanni Lajolo
Card. Tarcisio Bertone
Card. Carlo Maria Martini
Ingrid Stampa
Konrad Stanislav Hejmo



ANNO: 1568 (e.v.)

Il tribunale dell'inquisizione spagnolo ha una straordinaria idea: stabilisce che vengano "eliminati" tre milioni di olandesi (allora le Fiandre erano sotto il dominio spagnolo) in quanto protestani e ribelli a "santa madre chiesa". In virtù di questa decisione circa 5000/6000 eretici verranno devotamente annegati dalle truppe di occupazione cattoliche spagnole, altri 10000-11000 verranno resi schiavi.

ANNO 1569 (e.v.)

Il teologo Sigmund Feyerabend, dopo una vita di studi e di ricerche, è giunto alla conclusione che lo stuolo di demoni agli ordini di Satana ammonta a 26 trilioni di unità. Rapportati ai circa 6 miliardi di individui che oggi fanno parte dell'umanità, risulta che ognuno di noi, poveri mortali, supporta 4333 demoni.
Per questo, a volte, ci sentiamo così stanchi!

ANNO: 1570 (e.v.)

Visti gli inutili sforzi dei SSV per fare fuori Elisabetta I d'Inghilterra, il papa ripiega sulla bolla Regnans in Excelsis con la quale la scomunica.
 

ANNO: 1572 (e.v.)

Per ordine di Pio V si scatena in Francia la caccia agli Ugonotti (protestanti).
Nella sola notte di S.Bartolomeo (24-25 Agosto) vengono scannate circa 20000 persone (10000 nella sola Parigi!).
Due anni dopo (1574) anche il capo degli ugonotti, Gaspard de Coligny, verrà fatto a pezzi a Montfaucon e gettato in pasto ai corvi.

ANNO: 1573 (e.v.)

Il vecovo cattolico Jurai Draskovic fa sterminare 5000 contadini croati, in rivolta contro la chiesa.

ANNI: 1573-1585 (e.v.)

Pontificato di Gregorio XIII - (Ugo Buoncompagni)


In questo periodo almeno 222 ebrei sono stati arsi vivi sul rogo per la solerzia della "santa" inquisizione.

1573 - Nicolò Colonici, eretico, impiccato e bruciato.
1574 - Giovanni Francesco Ghisleri, eretico, strangolato nelle carceri dell'inquisizione.
1574 - Alessandro di Giacomo, eretico, arso vivo.
1574 - Benedetto Thomaria, eretico, arso vivo.
1578 - Don Antonio Nolfo, eretico, giustiziato(?).
1578 - Giovanni Batista di Tigoni, eretico, giustiziato(?).
1578 - Baldassarre di Nicolò, eretico, impiccato e bruciato.
1578 - Antonio Valles de la Malta, eretico, impiccato e bruciato.
1578 - Francesco di Giovanni Martino, eretico, impiccato e bruciato.
1578 - Bernardino di Alfar, eretico, impiccato e bruciato.
1578 - Alfonso di Poglis, eretico, impiccato e bruciato.
1578 - Marco di Giovanni Pinto, eretico, impiccato e bruciato.
1578 - Girolamo di Giovanni da Toledo, eretico, impiccato e bruciato.
1578 - Gasparre di Martino, eretico, impiccato e bruciato.
1578 - Fra Clemente Sapone, eretico, impiccato e bruciato.
1579 - Pompeo Lolani, eretico, impiccato e bruciato.
1579 - Cosimo Tranconi, eretico, impiccato e bruciato.
1580 - Salomone (?), un ebreo impiccato per aver rifiutato il battesimo.
1581 - Un inglese (?), bruciato vivo per aver offeso un prete.
1583 - Diego Lopez, eretico, bruciato vivo.
1583 - Domenico Danzarelli, eretico, impiccato e poi bruciato.
1583 - Prospero di Barberia, eretico, impiccato e bruciato.
1583 - Gabriello Henriquez, eretico, bruciato vivo.
1583 - Borro d'Arezzo, eretico, bruciato vivo.
1583 - Ludovico Moro, eretico, bruciato vivo.
1583 - Fra Camillo Lomaccio, fra Giulio Carino e Leonardo di Andrea, eretici, strangolati nel carcere di Tor di Nona.
1584 - Lorenzo Perna, eretico, arrestato per ordine del cardinale; la fine è ignota.
1584 - "La Signora di Bellegard", arrestata per eresia, la fine è ignota.
1585 - Giacomo Paleologo, eretico, decapitato e bruciato.
1585 - Fratelli Missori, decapitati per aver espresso il diritto alla libertà di stampa. Le loro teste furono lasciate esposte al pubblico.


ANNO: 1580 (e.v.)

La solerte inquisizione portoghese brucia sul rogo 224 ebrei.

ANNO: 1581 (e.v.)

Il papa nomina Claudio Acquaviva nuovo generale dei Gesuiti, rimasti senza guida dopo la morte di Ignazio di Loyola avvenuta nel 1556.

ANNO: 1584 (e.v.)

La spia dei SSV Francis Throckmorton, incaricato di raccogliere informazioni militari, viene giustiziato a Londra su ordine di sir Francis Walsingham (capo dello spionaggio inglese).
A fornire le informazioni per smascherare Throckmorton, sarebbe stato un certo"Fagot", identificato poi come Giordano Bruno, allora addetto all'Ambasciata francese di Londra e informatore segreto del servizio di spionaggio inglese.

ANNI: 1585-1590 (e.v.)

Pontificato di Sisto V - (Felice Peretti)


Un papa di buon appetito.
Nel corso del suo pontificato avvenne che uno spagnolo uccidesse una guardia svizzera che lo aveva ferito con l'alabarda. Lo spagnolo fu condannato all'impiccagione e la sua richiesta di sostituire la forca con la mannaia fu respinta. Il papa che assiteva sempre volentieri e con gioia alle esecuzioni capitali facendosi servire da mangiare, soleva affermare che questi atti di "divina giustizia" gli stimolavano grandemente l'appetito".
A fine esecuzione esclamò: Dio sia benedetto per il grande appetito con cui ho mangiato.
1585 - Pietro Benato, eretico, arso vivo.
1587 - Pomponio Rustici, Gasparre Ravelli, Antonio Nantrò e fra Giovanni Bellinelli, eretici, impiccati e poi bruciati.
1589 - Vittorio Conte di Saluzzo, eretico, giustiziato(?).
1590 - Valerio Mariliano, eretico, impiccato e bruciato.
1590 - Don Domenico Bravo, eretico, decapitato.
1590 - Fra Lorenzo dell'Aglio, eretico, impiccato e bruciato.

ANNI: 1590-1590 (e.v.)

Pontificato di Urbano VII - (G.B. Castagna)

ANNI: 1590-1591 (e.v.)

Pontificato di Gregorio XIV - (Niccolo Sfrondati)

ANNI: 1591-1591 (e.v.)

Pontificato di Innocenzo IX - (Giovanni Antonio Facchinetti)

1590 - Giovanni Angelo Fullo, Giò Carlo di Luna, Decio Panella, Domenico Brallo, Antonio Costa, fra Giovanni Battista Grosso e l'abate Volpino insieme ad altri seguaci di fra Girolamo da Milano sono stati arrestati dall'inquisizione e non si sa che fine abbiano fatto.
1591 - Fra Andrea Forzati, fra Flaminio Fabrizi, e fra Francesco Serafini, eretici, impiccati e bruciati.

ANNI: 1593-1605 (e.v.)

Pontificato di Clemente VIII - (Ippolito Aldobrandini)


 1594 - Francesco Gambonelli, eretico, viene arso vivo.
1594 - Marcantonio Valena ed un altro luterano, eretici, sono stati arsi vivi.
1596 - Graziani Agostini, eretico, impiccato e poi bruciato.
1596 - Menandro Prestini, eretico, impiccato e bruciato.
1597 - Achille della Regina, eretico di cui si ignora la fine.
1597 - Cesare di Giuliano, eretico, impiccato e bruciato.
1597 - Damiano di Francesco, eretico, impiccato e bruciato.
1597 - Baldo di Francesco, eretico, impiccato e bruciato.
1597 - De Magistris Giovanni Angelo, eretico, impiccato e Bruciato.
1597 - Don Ottavio Scipione, eretico, decapitato e bruciato.
1599 - Giovanni Antonio da Verona e fra Celestino, eretici, bruciati vivi.
1599 - Fra Clerrente Mancini e don Galeazzo Porta, eretici, decapitati
1600 - Quattro donne ed un vecchio vengono bruciate vive per eresia.
1600 - Maurizio Rinaldi, eretico, bruciato vivo.
1600 - Francesco Moreno, eretico, impiccato e bruciato.
1600 - Nunzio Servandio, ebreo, impiccato.
1601 - Bartolomeo Coppino, luterano, bruciato vivo.
1601 - Tommaso Caraffa e Onorio Costanzo, eretici, decapitati e poi bruciati.

ANNO: 1594 (e.v.)

Un misterioso "frate", emisssario dei SSV, attenta alla vita di Enrico IV, re di Francia, ferendolo leggermente con un pugnale.

ANNO: 1598 (e.v.)

Enrico IV, re di Francia, emana l'Editto di Nantes con il quale si sancisce la libertà di religione degli ugonotti e delle altre sette religiose.

I gesuiti vengono espulsi dalla Francia. Riusciranno a ritornare sul territorio nel 1603.

ANNO 1600 (e.v.)

Dopo sette anni termina il processo a Giordano Bruno e il filosofo viene bruciato vivo, il 17 Febbraio, in Campo dei Fiori a Roma. E' stato trascinato al rogo con un boccaglio di legno e chiodi conficcati nel palato e nella lingua.

ANNO: 1603 (e.v.)

Il 24 Marzo muore Elisabetta I d'Inghilterra, una delle più acerrime nemiche del cattolicesimo.
Quel protervo coglione di Clemente VIII ordina che le campane di Roma suonino a festa. Sai che soddisfazione!!

ANNI: 1605-1605 (e.v.)

Pontificato di Leone XI - (Alessandro de' Medici)

Alessandro de' Medici diventa papa con il nome di Leone XI. Durerà solo 16 giorni. La storia lo ricorda unicamente per le sue precedenti attività di spionaggio esercitate in Francia (come cardinale), per conto dei SSV.

ANNI: 1606-1621 (e.v.)

Pontificato di Paolo V - (Camillo Borghese)


1607 - Giovanni Pietro di Tunisi, eretico, impiccato e bruciato.
1609 - Giuseppe Teodoro, eretico, impiccato e bruciato.
1609 - Felice d'Ottavio, eretico, impiccato e bruciato.
1609 - Rossi Francesco, eretico, impiccato e bruciato.
1609 - Antonio di Jacopo, eretico, impiccato e bruciato.
1609 - Fortunato Aniello, eretico, impiccato e bruciato.
1609 - Vincenti Pietro, eretico, impiccato e bruciato.
1609 - Umberto Marcantonio, eretico, impiccato e bruciato.
1610 - Fra Manfredi Fulgenzio, eretico, impiccato e bruciato.
1610 - Lucarelli Battista, eretico, impiccato e bruciato.
1610 - Emilio di Valerio. ebreo, impiccato e bruciato.
1611 - Don Domenico di Giovanni, impiccato per essere passato dal cristianesimo al'ebraismo.
1611 - Giovanni Milo, luterano, impiccato.
1611 - Giovanni Mancini, impiccato e bruciato per ever celebrato messa da spretato.
1616 - Jacopo de Elia, ebreo, impiccato e bruciato.
1616 - Francesco Maria Sagni, eretico, impiccato e bruciato.
1617 - E' stato arrestato un "negromante" zoppo, arso vivo per stregoneria.
1618 - Lucilio Vanini è stato arso vivo per aver messo in dubbio l'esistenza di dio.

Paolo V crea, nell'ambito dei SSV, uno speciale settore-reparto composto da potenziali assassini, disposti anche a morire per eseguire gli ordini del papa. I membri di questa consorteria (detta Circolo Octagonus) si riconoscono tra di loro mediante il possesso di un pezzo di pergamena ritagliata in forma ottagonale e dotata di particolari scritte.

ANNO: 1605 (e.v.)

Jean Françoise Ravaillac, membro dei S.S.V. (Circolo Octagonus) attenta alla vita di Enrico IV con esito mortale.

ANNI: dal 1618 al 1648 (e.v.)

E' stata chiamata la "guerra dei trentanni". Durante questo periodo cattolici e protestanti, in nome di un dio inesistente, invocato da entrambe le parti, si sono devotamente massacrati fra di loro, provocando lo sterminio di almeno il 40% della popolazione europea.
Nel 1631, nella sola città di Magdeburgo, rasa al suolo dai devoti cattolici, circa 30000 abitanti (metà della popolazione) verranno fatti a pezzi.
Questa folle mattanza, scatenata dai preti, termina nel 1648 con la Pace di Westfalia dove vengono ribaditi alcuni dei principi già espressi nella Pace di Augusta del 1555. Tra una "pace" e l'altra si sono contati quasi 60 milioni di morti. La cifra non è certa ma è indicativa di dove può condurre l'assurda sete di potere del clero e dei suoi sicofanti.

ANNO 1620 (e.v.)

Nel mese di Luglio si scatena in Valtellina, cantone dei Grigioni, una feroce caccia ai protestanti che farà oltre 600 vittime.

La chiesa ritiene ancora oggi, (2007!!) che nella Valtellina siano tuttora vive tendenze religiose di stampo pagano-eretiche. Per questo ha disposto e mantiene la regione sotto il controllo di una strana "Missione Rezia" affidata ad una banda di frati cappuccini, che rispondono direttamente agli organi vaticani. (SSV)

ANNI: 1621-1623 (e.v.)

Pontificato di Gregorio XV - (Alessandro Ludovisi)

ANNI 1624-1644 (e.v.)

Pontificato di Urbano VIII - (Maffeo Barberini)


1624 - Ferrari Ambrogio, eretico, impiccato.
1624 - Donna Anna Sobrero, eretica, condannata al carcere a vita. Morta di peste con altri detenuti dello stesso carcere.
1634 - Frate Serafino, eretico, impiccato e bruciato.
1635 - Giacinto Centini, decapitato per evere offeso la sovranità del papa.
1635 - Fra Diego Glavaloni, eretico, impiccato e bruciato.
1640 - Alverez Ferdinando, bruciato vivo per essersi convertito all'ebraismo.
1642 - Policarpo Angelo, impiccato e bruciato per avere celebrato messa da spretato.
1644 - Ferrante Pallavicino, eretico, impiccato e bruciato.
1644 - Fra Camillo d'Angelo, Ludovico Domenico, Simone Cossio, Domenico da Sterlignano, eretici, giustiziati (?).

ANNO 1633 (e.v.)


Si conclude il processo a Galileo Galilei.
Nel corso del dibattito l'accusatore cardinal Bellarmino ha posto le basi per essere poi proclamato santo, con la seguente uscita che ben riassume la fondamentale idiozia su cui poggia il cristianesimo:

Affermare che la terra gira intorno al sole è come affermare che Gesù non è nato da una vergine.

ANNI 1644-1655 (e.v.)

Pontificato di Innocenzo X - (G.B. Pamphili)


Nel 1644 il papa affida la direzione dei Servizi Segreti Vaticani ad una donna: Olimpia Maidalchini (sua cognata). Essa agirà nelle segrete faccende utilizzando come tramite suo figlio, il Card. Camillo Pamphili.
Nel corso della sua singolare carriera ha creato, all'interno dei SSV, uno speciale servizio di controspionaggio, l'Ordine Nero con il compito di neutralizzare le spie infiltrate nel Vaticano.
Il suo incarico durerà sino al 1655 quando verrà congedata dal papa Alessandro VII con una grossa somma di denaro.
1652 - Brugnarello Giuseppe e Claudio Borgegnone, falsari, impiccati e bruciati per avere falsificato alcune lettere apostoliche.


ANNO 1655 (e.v.)

Truppe cattoliche penetrano nelle valli piemontesi e massacrano 1712 valdesi.

ANNI: 1655-1667

Pontificato di Alessandro VII - (Fabio Chigi)

ANNI: 1656-1666 (e.v.)

1657 - Fello Giovanni, prete eretico, decapitato.

ANNO 1656 (e.v.)


Il filosofo BARUCH SPINOZA (1632-1677), nel suo "Trattato Teologico-Politico", considerava il Vecchio Testamento come una raccolta incompleta e corrotta di documenti sulla storia del popolo d'Israele. Aveva notato che nel Pentateuco, "che sarebbe stato scritto dal mitico personaggio Mosè", si parla anche delle cerimonie di lutto che gli ebrei avrebbero officiato per la morte di quest'ultimo e dei paragoni tra il Mosè stesso ed i successivi profeti che ne avrebbero raccolta l'erdità e gli insegnamenti. In buona sostanza Mosè avrebbe fatto la cronaca dei suoi funerali. Per l'esattezza Spinoza sosteneva che l'autore del Pentateuco fosse stato Esdra, vissuto almeno mille anni dopo.

Nel Trattato Spinoza sostiene che la vera religione consiste nella pratica di una semplice pietà e che è del tutto indipendente dalle speculazioni pseudo filosofiche e dagli elaborati sistemi dogmatici, costruiti dai tologi, basati sulla superstizione e sulla paura.

Concetti più che sufficienti per meritarsi una scomunica (un cherem) dai parrucconi della comunità ebraica di Amsterdam. Il Decreto di scomunica del 27/7/1656, riportato in parte, sembra riemergere dall'Alto Medioevo:

Secondo il decreto degli angeli ed su ordine dei santi noi scomunichiamo, bandiamo, malediciamo e danniamo Baruch de Espinoza, con il consenso di Dio, sempre sia lodato, e con il concorso dell'intera santa congregazione e di fronte a questi rotoli che recano scritti al loro interno i 613 precetti, con la maledizione con cui Giosuè maledisse Gerico, e con la maledizione con cui Eliseo maledisse i fanciulli e con tutte le imprecazioni che stanno scritte nella Legge.
Che egli sia maledetto di giorno, e che sia maledetto di notte, sia maledetto quando si sdraia, sia maledetto quando si leva, sia maledetto quando esce e maledetto quando rientra. .....
Noi ordiniamo che nessuno abbia rapporti orali o scritti con lui, che nessuno lo soccorra, che nessuno rimanga con lui sotto uno stesso tetto, che nessuno gli si avvicini più di quattro passi, che nessuno legga uno scritto redatto o pubblicato da lui.

Gli ebrei di Amsterdam cercarono anche di assassinare Spinoza che se la cavò per un soffio. Fino alla sua morte il filosofo conservò lo spesso mantello invernale lacerato da una coltellata, per fortuna non fatale.
Ci furono comunque altri, meno ottusi della comunità ebraica di Amsterdam, che gli offrirono una cattedra all'Università di Heidelberg, un vitalizio ed anche una pensione offertagli da Luigi XIV (il re Sole). Spinoza preferì continuare nel suo umile mestiere di tagliatore di lenti, morendo di silicosi nel 1677.

ANNI: 1664-1729 (e.v.)


Il 9 Luglio 1729 l'Europa è sconvolta da uno scandalo eccezionale. Il parroco di Etrèpigny (Ardenne), Jean Meslier (1664-1729), muore lasciando tre copie del suo testamento, destinato a scuotere la chiesa alle sue fondamenta.
Dopo quarant'anni di cura della sua parrocchia, senza mai aver destato sospetti di alcun genere, il prete rinnega il suo credo e chiede scusa ai suoi parrocchiani per essere stato costretto ad ingannarli per quattro decenni.
I tentativi da parte della chiesa di bloccare la diffusione del testamento falliscono e centinaia di copisti producono copie del documento rivendendole a prezzi altissimi a tutte le corti d'Europa ed ai nobili che potevano permettersi l'ingente spesa.
Nel 1733 Voltaire si fa carico di una edizione ridotta del testamento che viene così universalmente conosciuto. Nel 1937 diverrà un testo di riferimento per le scuole superiori e le università dell'Unione Sovietica.

ANNI: 1667-1669 (e.v.)

Pontificato di Clemente IX - (Giulio Rospigliosi)

ANNO 1668 (e.v.)

In Cina la dinnastia Ming è in crisi e questo apre le porte a tutta una serie di contatti diplomatici volti ad accaparrarsi concessioni e privilegi commerciali; Anche il Vaticano è presente con una sua legazione. L'olandese Olfert Dapper cerca di convincere la corte ad un accordo favorevole ai galeoni di quei paesi europei che hanno ripudiato il cattolicesimo. Clemente IX, per salvaguardare gli interessi dei paesi che sono rimasi cattolici, molto diplomaticamente, fa assassinare il Dapper, nel porto di Canton, da due menbri del Circolo Octagonus.

ANNI 1670-1676 (e.v.)

Pontificato di Clemente X - (Emilio B. Altieri)

Il Card. Paluzzi, responsabile dei SSV, ordina a due sicari l'uccisione del segretario del Duca d'Estrées, ambasciatore di Francia a Roma. L'omicidio è compiuto mediante avvelenamento mentre il segretario è a cena in una taverna. La vittima agonizza a lungo nelle strade di Trastevere mentre, ben nascosto, il cardinale lo osserva morire.

ANNI: 1676-1689 (e.v.)

Pontificato di Innocenzo XI - (Benedetto Odescalchi)

ANNI: 1689-1691 (e.v.)

Pontificato di Alessandro VIII - (Pietro Vito Ottoboni)

1680 - 20 Ebrei vengono condannati al rogo.
1685 - Vincenzo Scatolari, cronista, decapitato per aver esercitato la professione senza l'autorizzazione del clero vaticano.
1690 - Martino Alessandro, ucciso in carcere da orrende torture.

ANNO: 1680 (e.v.)

A Madrid l'inquisizione manda al rogo 20 ebrei.

ANNO: 1685 (e.v.)

Il re di Francia Luigi XIV revoca l'Editto di Nantes e, come conseguenza, circa 500 mila ugonotti abbandonano il paese.

ANNO: 1686 (e.v.)

Nel mese di Maggio, truppe cattoliche penetrano nelle valli alpine piemontesi per sterminare i valdesi. Si contano 2000 valdesi massacrati.

ANNO: 1687 (e.v.)

In questo anno 24 protestanti vengono giustiziati a Preslov, in Slovacchia.

A Roma i sicari dell'Ordine Nero (SSV) riescono a individuare ed eliminare un gruppo di spie francesi ("Rete Scipion") che Luigi XIV aveva, da tempo, introdotto nelle segrete stanze della Segreteria di Stato del vaticano. Si trattava di tre religiosi che dopo la cattura,, furono debitamente torturati, uccisi ed appesi sd un ponte sul Tevere. L'identità del capo della rete non fu mai svelata.

ANNI: 1691-1700 (e.v.)

Pontificato di Innocenzo XII - (Antonio Pignatelli)

ANNO: 1691 (e.v.)

In Spagna a Maiorca, l'inquisizione condanna al rogo 37 ebrei.

Charles Blount, si fa notare come un nemico pericoloso della chiesa di Roma. Aveva fondato una nuova setta, quella dei "DEISTI", che aveva avuto un notevole seguito. I suoi predicatori l'avevano diffusa anche entro i confini dello stato pontificio. Il SSV corre ai ripari inviando in Inghilterra, (nel 1693) tre monaci dell'Ordine Nero che lo uccidono nella sua abitazione.

1695 - Antonio Bevilacqua e Carlo Maria Campana, decapitati perchè seguaci della setta "quietista" di Molinos.
ANNO 1697 (e.v.)


Uno studente scozzese, Thomas Aikenhead, viene impiccato ad Edimburgo per aver sostenuto le idee di Spinoza sulle origini del Pentateuco.

Il card. Paluzzo Paluzzi, capo dei SSV per oltre 30 anni e ormai in congedo muore, nella sua abitazione, dopo aver ingerito cibo avvelenato. Nessuno degli assaggiatori addetti alla sua protezione aveva notato nulla. Sapeva troppe cose e molti della curia lo temevano.

ANNI: 1700-1721 (e.v.)


Pontificato di Clemente XI - (Gian Francesco Albani)

William de Kerry era un commerciante irlandese e il capo di una rete di spionaggio a favore degli inglesi. Quattro sicari dei SSV lo raggiungono a Malta, (1770?) dove il de Kerry si trovava, lo uccidono e lo gettano in mare.

1708 - Filippo Rivarola, eretico decapitato; condotto al patibolo in barella a causa delle torture subite.
1711 - Spallaccini Domenico, impiccato e bruciato per una bestemmia a seguito di un colpo di alabarda ricevuta da una guardia papalina.
1720 - Gaetano Volpini, decapitato per aver scritto una poesia contro il papa.
ANNI: 1721-1724 (e.v.)


Pontificato di Innocenzo XIII - (Michelangelo Conti)

ANNI: 1724-1730 (e.v.)

Pontificato di Benedetto XIII - (Pier Francesco Orsini)


L'Operazione Iscariota è stata condotta dai cardinali Fabrizio Paolucci e Annibale Albani, capi dei SSV, per neutralizzare il card. Niccolò Coscia, segretario particolare del papa e universalmente noto come persona infida, corrotta e sovvenzionata da parecchi stati europei, per influenzare le decisioni del pontefice; (lo sapevano tutti meno il papa che nutriva un particolare e giovanile "affetto omosessuale" nei confronti del Coscia).
Il Coscia aveva anche costituito una milizia di lazzaroni romani che fecero fuori gli agenti dei SSV Enrico Fasano e Lorenzo Valda, messi sulle sue tracce dal card. Albani.
Solo l'elezione di Clemente XII porterà all'arresto ed al processo di Niccolò Coscia condannato, nel 1733, a 10 anni di carcere in Castel Sant'Angelo. Curiosamente, quando usci dal carcere, il card. Coscia fu reintegrato nei suoi onori e nei privilegi inerenti il suo stato di cardinale, ma non fece in tempo a goderne perchè schiattò nel Settembre 1755.

ANNI: 1730-1740 (e.v.)

Pontificato di Clemente XII - (Lorenzo Corsini)


Questo papa è passato alla storia per aver autorizzato efferati metodi di tortura; per esempio l'impiego della "mazzolatura" che consisteva nella frattura sistematica di tutte le ossa a colpi di bastone.
Le vittime di questo criminale, per quanto numerose, sono rimaste sconosciute in quanto tutte morte, a seguito di torture, nelle carceri dell'inquisizione.

1736 - Pietro Garinone, filoso e storico, morto sotto tortura per avere sostenuto la supremazia dei sovrani su quella della curia pontificia.
1737 - Enrico Trivelli, decapitato per aver scritto frasi di ribellione contro il papa.
1740 - Tommaso Crudeli, condannato al carcere a vita per massoneria.

Nel corso di questo pontificato e nel 1733, il SSV redige un rapporto in cui si denunciano forti infiltrazioni della massoneria dentro la chiesa e nello stato pontificio. Il papa reagisce comminando la pena di morte e il sequestro dei beni a tutti i cittadini coinvolti nei riti di questa nuova setta.

ANNI 1740-1758 (e.v.)

Pontificato di Benedetto XIV - (Prospero Lambertini)


ANNI: 1759-1769 (e.v.)

Pontificato di Clemente XIII - (Carlo Rezzonico)
1761 - Giuseppe Morelli, spretato, impiccato per aver celebrato l'eucaristia.
1765 - Carlo Sala, eretico, giustiziato(?)

ANNO 1766 (e.v)

Il 1° Luglio 1766, viene assassinato ad Abbeville
Jean-Françoise Lefebvre d'Ormesson, chevalier de La Barre
studente di anni 19, colpevole di non aver salutato una squallida processione che stava passando a due isolati di distanza.

Per questo motivo il cavaliere de La Barre fu condannato:

    * all'amputazione della mano destra
    * al taglio della lingua
    * al rogo a fuoco lento.

Il monumento al cavaliere de La Barre, eretto a Montmartre, vicino alla insulsa "bottega" del Sacro Cuore, la dice lunga sulla infinita protervia del clero.


ANNI: 1769-1774 (e.v.)


Pontificato diClemente XIV - (Clemente Ganganelli)

Nel 1773 il papa decreta, con il breve Dominus ac Redemptor, lo scioglimento della Compagnia di Gesù, pressato dalle istanze di numerosi stati europei che avevano già provveduto all'espulsione dei gesuiti dai loro territori:
1759 - espulsione da Portogallo e dalla Spagna,
1760 - da Malta e dal Ducato di Parma.
Famelici di potere e di ricchezze, mandanti e/o esecutori di omicidi politici, intriganti e spie al soldo dei S.S.V. di Roma, si erano resi invisi alla maggior parte dei governanti che li temevano e paventavano le loro oscure trame.
Il generale dell'ordine Lorenzo Ricci e i suoi più stretti accoliti vengono rinchiusi a Castel Sant'Angelo.
L'eliminazione della compagnia andò comunque a scapito dei Servizi Segreti Vaticani ai quali venne a mancare una estesa ed articolata rete di informatori.

ANNI: 1775-1799 (e.v.)


Pontificato di Pio VI - (Giovanni Angelo Braschi)

Che piaccia o meno, i concetti espressi dall'Illuminismo, e le rivendicazioni operate ed imposte dalla Rivoluzione Francese si stanno facendo strada. Malgrado tutto questo illuminato "citrullo", durante il suo pontificato, stabilisce che tutti gli ebrei indossino vesti di color giallo affinchè il popolo possa distinguerli e oltraggiarli.

Durante il periodo della Rivoluzione il SSV si attiva creando in Francia un'estesa rete di spie, capeggiata da un certo abate Salomon, che costituirà l'unico contatto con Roma dopo la cacciata del nunzio apostolico.
Questa rete fu implicata in oscure vicende ma con scarsi risultati: la Rivoluzione, omai incontrollabile, percorreva il suo cammino, abbattendo ogni ostacolo.
Il pontefice verrà umiliato da Napoleone che gli sottrae parte dei territori dello stato pontificio, lo obbliga a pesanti ammende ed infine lo arresta e lo deporta a Briançon dove muore nel 1799.
Come tardiva ritorsione il SSV progetta l'assassinio a Roma del Generale Mathurin-Leonard Duphot, compiuto da un membro del "Circolo Octagonus" che lascia la sua firma sul luogo del delitto.

**** - Si rammentano cinque esecuzioni capitali per reati diversi.

Per tutto ciò che riguarda gli avvenimenti dei secoli XIX e XX, il Lettore può far riferimento alle abbondanti raccolte
di giornali e periodici conservati presso le biblioteche pubbliche e ai
numerosi testi di Storia Moderna in circolazione.
(Rif.990)



ANNI: 1800-1823 (e.v.)

 Pontificato di Pio VII - (Barnaba Chiaramonti)


In questi anni il SSV entra in contatto, e lo assolda, con singolare individuo: Karl Schulmeister di origine svizzera. In realtà il Schulmeister era un maestro del "triplo gioco" che vendeva le sue informazioni al miglior offerente; fu, allo stesso tempo:

- capo del contro-spionaggio di Napoleone
- capo del servizio di spionaggio austriaco
- membro, di scarsa rilevanza, del SSV.

Nel frattempo la mattanza ordinata da Pio VII, sulla base dei rapporti, consegnati dal SSV, continua.
1800 - Gregorio Silvestri impiccato per cospirazione politica.
1800 - Ottavio Cappello, patriota rivoluzionario, impiccato.
1800 - Giovanni Battista Genovesi, patriota, è stato squartato e poi bruciato; la sua testa è stata esposta al pubblico.
1801 - Teodoro Cacciona, impiccato e poi squartato per aver rubato un abito ecclesiastico.
1805 - Paolo Salvati, impiccato e poi squartato per avere derubato un corriere del papa.
1806 - Bernardo Fortuna, impiccato e poi squartato per avere derubato un corriere francese.
1806 - Tommaso Rotilesi, impiccato per aver ferito un ufficiale francese.
**** - Sommano a 161 le esecuzioni capitali, comminate da questo "mite" pontefice, per i motivi più disparati e cospirazione politica.

Nel 1809 Napoleone ordina al generale Radet di occupare il palazzo del Quirinale, centro del potere papale.
I cardinali Pacca e Consalvi dispongono lo scioglimento, almeno formale, del SSV e ordinano il trasporto dei suoi "archivi segreti" in un posto sicuro di Venezia.
Nel 1814 il papa, nuovamente prigioniero, viene trasferito a Fontainbleau.




ANNI: 1823-1829 (e.v.)

Pontificato di Leone XII - (Annibale della Genga)

Il movimento di ribellione all'assolutismo del papa-re e di altri sovrani d'Europa, comincia a farsi pericolosamente sentire e il SSV si attiva per eliminare queste nuove tendenze liberali e libertarie.
Vengono creati nuovi gruppi speciali, segreti quali gli "Abiti Neri", la "Società dei Tredici", i "Seguaci di Jehu'" e i "Gruppi Sanfedisti" che si affiancano ai già noti Ordine Nero e Circolo Octagonus. Si realizza così una vasta rete di spie e traditori che si infiltreranno nel movimento Carbonaro, producendo a volte danni significativi.
In particolare l'agente Francesco Capaccini si rese noto per la sua attività di infiltrato nella Carboneria olandese.
1825 - Leonida Montanari, carbonaro, decapitato per "offeso" pubblicamente il papa.
1825 - Angelo Targhini, carbonaro, decapitato per avere ferito una spia papalina.
1828 - Luigi Zanoli, carbonaro, decapitato per avere ucciso uno sbirro del papa.
1828 - Angelo Ortolani, carbonaro, impiccato per aver ucciso una guardia papalina.
1828 - Gaetano Montanari, carbonaro, squartato per tentato omicidio dell'emissario del papa card. Agostino Rivarola.
1828 - Gaetano Rambelli, carbonaro, impiccato per evere ferito un emissario del papa.
**** - Altre 29 condanne a morte per futili motivi (simpatizzanti carbonari) e reati comuni.



ANNI: 1829-1830 (e.v.)

Pontificato di Pio VIII - (Francesco Saverio Castiglioni)

In poco più di un anno di pontificato è riuscito a comminare 13 condanne capitali per reati politici e comuni.











ANNI: 1831-1846 (e.v.)

Pontificato di Gregorio XVI - (Bartolomeo Alberto Cappellari)

Questo pontificato è stato, per la chiesa, un vero sfacelo. Il territorio dello stato pontificio si riduce dell'80 per cento a causa delle continue sommosse che lo conquistano e istituiscono numerosi governi locali indipendenti. Il papa cerca di salvare il salvabile chiedendo l'intervento provvisorio dell'esercito austriaco.
Il SSV e la "Santa Inquisizione" fanno quello che possono per arginare il disastro, convincendo il papa a firmare un numero straordinario di condanne a morte. Un record storico.

1833 - Giuseppe Balzani, patriota e liberale, decapitato per aver "offeso" il papa.
1840 - Luigi Scopigno, liberale, decapitato per furto di oggetti sacri.
1844 - Pietro Rossi, decapitato per un piccolo furto.
1844 - Luigi Muzi, decapitato per un piccolo furto.
1844 - Giovanni Battista Rossi, decapitato per un piccolo furto.
**** - Oltre a quelle elencate il sant'uomo autorizzò altre 110 condanne a morte mediante impiccagione, decapitazione e squartamento, per futili motivi e su imposizione dell'inquisizione.
Se ne ha notizia da una memoria scritta da "Mastro Titta", a quei tempi carnefice di Roma e costretto, in quel periodo, ad un vero tour de force.



ANNI: 1846-1878 (e.v.)
 

Pontificato di Pio IX - (G.M. Mastai Ferretti)

Il pontefice che Giuseppe Garibaldi definì, senza esitazioni: "il metro cubo di merda". Definizione che, senza dubbi, potrebbe essere estesa ai suoi predecessori e a quelli che lo seguiranno, indipendentemente dal loro "volume".

Alla definizione di Garibaldi occorre poi aggiungere quella di "protervo citrullo" perchè il 18/7/1870, Pio IX si dichiara, si auto-definisce, si proclama:
INFALLIBILE

una trovata che seppellirà la setta cattolica sotto una valanga di risate provenienti da ogni parte del mondo.

Sono anni di profondi cambiamenti che il SSV non è in grado di seguire e di influenzare. Il Servizio è in fase di stallo anche se si può attribuirgli l'assassinio del Conte Pellegrino Rossi, consigliere del papa e di idee troppo liberali, non gradite dai responsabili dei SSV.
L'unico personaggio di rilievo è Wilhelm Stieber, grande avventuriero che, allo stesso tempo, riesce ad imbrogliare i servizi segreti prussiani, quelli austriaci e quelli vaticani.

Il 20 Settembre 1870, l'esercito piemontese attraverso la breccia di Porta Pia, occupa Roma e mette fine al millenario Stato Pontificio. Vittorio Emanuele II si insedia nel Quirinale, sede storica del papa e questi si atteggia a "prigioniero".

Quello che era l'orgoglioso e pretenzioso stato pontificio è ora ridotto ad una superficie di 0,44 chilometri quadrati.
 Al nero bilancio di questo pontificato mancano ancora:
1848 - Pellegrino Rossi, assassinato per le sue idee liberali
1849 - Romolo Salvatori, decapitato per consegnato ai Garibaldini l'arciprete di Anagni.
1851 - Gustavo Paolo Rambelli, Gustavo Marloni e Ignazio Mancini, decapitati per avere ucciso tre preti.
1854 - Antonio de Felici, decapitato per avere attentato al cardinale Antonelli.
**** - ecc.
**** - ecc.
**** - ecc.

Infine per comprendere la criminalità di questo straordinario "metro cubo di merda" è sufficiente ricordare che quando i patrioti dell'Unificazione Italiana entrarono nelle carceri pontificie, per liberare alcune decine di prigionieri, incatenati al buio da tanto tempo da aver perso la vista e l'uso delle gambe, trovarono nei sotterranei mucchi di scheletri e di cadaveri in putrefazione, in un misto di tonache di frati e di monache, di vestiti civili di uomini e di donne, divise militari e scarpe, simile a quanto trovato nei campi di sterminio nazisti.
Furono rinvenuti anche giocattoli di bambini sacrificati con i loro genitori. (L. Cascioli)

Chiedetevi dunque: da chi ha imparato il cattolicissimo Hitler?



ANNI: 1878-1903 (e.v.)



 

Pontificato di Leone XIII - (Gioacchino Pecci)










ANNI: 1903-1914 (e.v.)

 Pontificato di Pio X - (Giuseppe Sarto)


Dopo una inevitabile e comprensibile stasi di attività imposta dalle condizioni oggettive in cui versa lo stato pontificio, sotto questo pontificato viene creato il "SODALITIUM PIANUM", una nuova branca del SSV, affidata ad un nuovo astro dello spionaggio vaticano: il prete Umberto Benigni.
Più che occuparsi dello spionaggio verso l'esterno, il Sodalitium Pianum si occupa dello spionaggio verso l'interno inteso a scoprire e denunciare tutti quegli appartenenti al clero che si sono fatti coinvolgere da quelle idee liberali e moderniste che possono minare alla base la ormai precaria esistenza della chiesa, del Vaticano e di quel poco che ancora rappresenta.
Il Benigni svolge questo compito con dedizione ed una attività di tutto rispetto scoprendo e denunciando almeno 300 religiosi "infettati" dalle moderne idee liberali.

ANNI: 1914-1922 (e.v.)
 

Pontificato di Benedetto XV - (Giacomo della Chiesa)

Lo scoppio della Prima Guerra Mondiale è stato un grande stimolo per i vari Servizi Segreti e, in particolare, per quello vaticano. Pescare nel torbido è nella natura di questi servizi.

Iniziata la guerra, il Kaiser di Germania Guglielmo II, paventa l'apertura di un nuovo fronte da parte dell'Italia che reclama i suoi territori irredenti.
Mediante approcci con il pontificato (diplomatici e/o segreti) Guglielmo II chiede al vaticano di operare per dissuadere l'Italia dall' entrare in querra o, quanto meno, di schierarsi al fianco di Germania ed Austria.
Dato che certi favori costano, il Kaiser versa enormi somme al vaticano (si parla di milioni di marchi) mediante l'apertura di appositi conti cifrati in Svizzera. Oltre tutto il Kaiser offre al vaticano anche il possesso delle terre irredente, oltre al Trentino austriaco, che avrebbero consentito al vaticano stesso la ricostituzione dello Stato Pontifcio ed uno sbocco sul mare.

Parte di questo denaro verrà impiegato per tacitare alcune testate giornalistiche favorevoli all'intervento in guerra dell'Italia, avvenuto, malgrado queste ingerenze, nel 1915. Il resto del denaro residuo resterà sepolto nei forzieri del vaticano.

In questo periodo si profila un nuovo scandalo, quello di Monsignor Rudolph Gerlach, ciambellano e confidente del papa, che si scopre essere contemporaneamente spia dei SSV e agente dei Servizi Segreti tedeschi. Il processo che ne seguì vide parzialmente coinvolto anche il generale italiano Luigi Cadorna.

Negli ultimi anni del suo pontificato Benedetto XV diede un grande impulso ai servizi segreti facendo preparare i futuri "diplomatici e/o spie" presso la "Pontificia Accademia dei Nobili Ecclesiastici".

Nel 1918, lo Zar Nicola II viene giustiziato, con tutta la famiglia, in uno scantinato di Yekaterinenburg.
E il Vaticano esulta! Infatti lo zar, ortodosso, si era sempre opposto alle infiltrazioni del cattolicesimo nelle terre di Russia.



ANNI: 1922-1939 (e.v.)

Pontificato di Pio XI - (Achille Ratti)

Durante questi anni il SSV si produce in una ridda di operazioni intese ad infiltrare nella Russia ortodossa, numerose talpe e spie che dovranno aprire uno spazio alla la dottrina cattolica.

Nel 1929, per coordinare questa proliferazione di iniziative, viene creato, in seno ai SSV il "Collegium Russicum".

Tra le improvvide iniziative di questo strano Collegium occorre ricordare il prestito di 10 milioni di dollari offerto a Lenin, il quale accetta, ringrazia e prosegue per la sua strada, considerando i cattolici alla stregua degli ortodossi e di tutti gli altri parassiti che succhiano la linfa vitale della nuova Russia.

Nel 1919, lo sconosciuto Benito Mussolini, fondatore dei funesti "fasci italiani", durante una riunione politica in piazza S.Sepolcro a Milano, propugna l'espropriazione di tutti i beni delle congregazioni religiose.

Poi, nel 1929, come capo del governo italiano, e con la coerenza di pensiero che sempre lo distinguerà, firma i cosidetti e infami "Patti Lateranensi" con i quali riconoscerà di fatto l'esistenza di uno Stato del Vaticano e gli elargirà, tra altre ricche concessioni, un indennizzo pari a 85 milioni di dollari l'anno. Indennizzo per cosa? In teoria come risarcimento per quanto perduto dopo Porta Pia, in pratica perchè il vaticano sconfessasse gli altri partiti politici che si opponevano all'avvento del fascismo. Cosa che l'Entità del Card. Pietro Gasparri fece assai bene, con discrezione, costringendo all'esilio Luigi Sturzo ed eliminando il Partito Popolare di matrice cattolica. Per 85 milioni dollari si può vendere anche la "mamma"; in fondo i 30 denari di Giuda erano solo bruscolini.
Mussolini venne definito dal papa come l'uomo della Provvidenza; da quel momento clero e fascismo furono come "culo e camicia", due ruoli che potete attribuire come vi pare.

Considerato che la religione, in un mondo di citrulli plagiati sin dalla nascita, è stata e resta ancora un formidabile "instrumentun regni", il vaticano assicura il suo appoggio (ben retribuito!) ai vari, squallidi, dittatori di destra che si sono succeduti nei primi anni del '900:
- nel 1933 firma un concordato con Hitler
- nel 1940 firma un concordato con Salazar
- nel 1953 firma un concordato con Franco



ANNI: 1939-1958 (e.v.)
 

Pontificato di Pio XII - (Eugenio Pacelli)

Per descrivere la vita e le malefatte di questo "santo padre", (una vita di inganni, di spionaggio, di tradimenti e di menzogne), non basterebbe un intero volume. In questo contesto sarà sufficiente elencare alcuni momenti salienti della sua nefasta carriera.

    * Nel 1933, in qualità di nunzio apostolico a Berlino, definisce con Franz Von Papen i termini e i necessari accordi per la fima del concordato avvenuto a Roma il 20/7/1933, con la Germania di Hitler, rendendo così pienamente palese l'appoggio del vaticano al nazismo.

(Franz Von Papen - Pacelli - Rudolf Bultman)

# Informato dalle sue spie del SSV sull'attività del famigerato Rasse-Hierat Institut (accoppiamenti programmati tra esemplari di pura razza ariana e/o la sterillizazione e l'omicidio di centinaia di individui ritenuti impuri), il nunzio apostolico non dice una sola parola.

# Nel 1938, mentre si era in attesa del Conclave per l'elezione del nuovo pontefice, il suo "grande amico" Hitler, per favorire la sua elezione a pontefice, organizza la spedizione a Roma di un treno speciale carico d'oro, per un valore di 3 milioni di marchi, da distribuire eventualmente come "bustarelle" agli altri cardinali del conclave, per orientare il loro voto.
L'operazione, chiamata "Eitles Gold", fu particolarmente curata nei dettagli da Heinrich Himmler che fece giungere il treno direttamente alla stazione ferroviaria interna al vaticano.

# Comunque, Eugenio Pacelli viene eletto papa l'1/3/1939 senza la distribuzione di "bustarelle" ed è a questo punto che il treno misteriosamente "scompare", cioè svanisce nel nulla, si volatilizza.
Ancora oggi non è noto che fine abbia fatto; l'ipotesi più attendibile è che i lingotti, stampigliati con l'imbarazzante marchio della Reickbank, siano stati nuovamente fusi con il marchio dello stato pontificio. Dal canto suo il vaticano ha sempre spudoratamente sostenuto che il treno in questione sia stato ...rubato.

# Anche se i nostri due, Eugenio e Adolfo, vanno d'amore e d'accordo e si scambiano sistematicamente ed "ufficialmente" auguri di buon compleanno, Pio XII non rinuncia alla sua innata tendenza al doppio gioco e mediante i SSV comunica agli Alleati ed alla Resistenza Francese, notizie sui movimenti delle truppe tedesche ed altre informazioni di natura strategica.


# Intanto nel firmamento dei grandi criminali appare un nuovo astro, Ante Pavelic fervente cattolico e fondatore del movimento nazional-fascista degli ustascia croati.
Il movimento si proponeva di "liberare" la Croazia dalla fastidiosa presenza della setta ortodossa, dagli zingari, dagli ebrei, dai comunisti, eccetera. Come poteva Pio XII non essere d'accordo!
Nel 1939 Pavelic viene ricevuto a Roma dal papa, che elogia apertamente il nazionalfascismo croato e lo considera "avanguardia del vero cristianesimo" nei Balcani. Della stessa opinione è naturalmente l'arcivescovo di Zagabria, Alojzije Stepinac che elogia altrettanto apertamente i massacri compiuti dagli ustascia nel campo di concentramento di Jasenovac, con il fattivo contributo di alcuni frati francescani, armati sino ai denti, guidati da "padre" Simic di Knin e corresponsabili di altri estesi massacri nei pressi di Banja Luka.
Tanto per dare un'idea di questo individuo (responsabile del massacro di 150 mila croati) basti ricordare che, in occasione di un suo compleanno, i suoi fedelissimi gli donarono un cestello colmo di occhi umani estirpati agli infedeli ortodossi. (Curzio Malaparte-1948)
Nel Novembre 1948, dopo essere stato a lungo ospite del vaticano, venne scortato da agenti dei SSV (guardie del corpo) a Genova e, a bordo della nave Sestriere, raggiunse l'America munito di passaporto di comodo procuratogli dagli stessi solerti servizi segreti vaticani che si trattenero, "per il favore", circa 200 milioni di franchi svizzeri (oro e diamanti) facenti parte del tesoro rapinato in Croazia negli anni del suo funesto potere.

# Tanto per mettere le cose in chiaro:
Il 20 Gennaio 1942, in una villa sul Lago Wansee, quindici gerarchi nazisti di alto rango parteciparono a una riunione presieduta da Reinhard Heydrich. Nel testo finale, approvato all'unanimità, si stabiliva come attuare la "soluzione finale", ovvero lo sterminio di tutti gli ebrei d'Europa. Secondo Adolf Eichmann, che assistette all'inquietante vertice di Wansee, dovevano essere assassinati 11 milioni di ebrei.
Il 9 Febbraio, esattamente 20 giorni dopo, il SSV informò il Vaticano della riunione e delle sue conclusioni. Il 18 Marzo 1942, il Vaticano ricevette le prime informazioni degli agenti dello spionaggio papale sugli assassinii di massa e le deportazioni di ebrei in Slovacchia, Croazia, Ungheria e nella Francia occupata. (Rif. 348)
Quindi chi oggi sostiene che il Pacelli non intervenne, almeno moralmente, per impedire il massacro, "perchè non lo sapeva" è un bugiardo.

# Fonte di enormi guadagni fu anche l'organizzazione del cosidetto "Corridoio Vaticano",
costituito in collaborazione con i "tecnici" argentini della famigerata "Organizzazione Odessa", nata in previsione della disfatta nazista, per favorire la fuga in Sud America di quei gerarchi che si erano ben meritati il diritto al capestro; non è necessario rammentare qui i nomi di Mengele, Eichmann, Priebke ai quali occorrerebbe aggiungere almeno altri 5000 nominativi riportati nelle liste del Centro Simon Wisenthal di Vienna.
Il Corridoio Vaticano, voluto e sostenuto dal card. Eugène Tisserant, capo dei SSV, provvedeva a prelevare dai loro provvisori nascondigli, i candidati alla fuga, mediante agenti "accompagnatori" (in genere preti), scortarli in Svizzera e successivamente a Roma ospitandoli presso apposite strutture
(ad es. il Collegio di San Gerolamo degli Illirici, diretto dal prete Krunoslav Dragonovic'), nelle quali trascorrevano rilassanti soggiorni in attesa della preparazione dei documenti falsi (fabbricati presso le stesse strutture).

Alla fine venivano scortati a Genova per un imbarco immediato o, in alternativa,
in Spagna dove venivano traghettati in Marocco a bordo di un lussuoso yatch, il "Djeilan", di proprietà di una avventuriera, Marguerite D'Andurain, anch'essa agente dell'Entità, poi uccisa , a Tangeri, da un altro agente, perchè ormai sapeva troppo.

Era un'organizzazione un po' "costosa" ma molto efficiente!

# In previsione delle elezioni politiche del 18 Aprile 1948, venne diffusa la notizia di una possibile scomunica contro gli appartenenti ai movimenti della Sinistra italiana. Si voleva così scongiurare l'eventuale e paventato pericolo di un "bivacco di cosacchi sulla piazza di San Pietro".
Il papa è un uomo di parola. Pertanto l'1/7/1949, rilevata la consistenza di 8.137.047 di votanti a favore del Fronte Popolare, li acomunica quali "apostati della fede cristiana", con apposito decreto promulgato e debitamente inserito negli "Acta Apostolicae Sedis"




Tale scomunica venne poi reiterata e confermata dal successore Giovanni XXIII, a cura del card. Alfredo Ottaviani (responsabile del Santo Uffizio), con apposito atto dell'1/4/1954, ufficializzato con l'inserzione nei soliti Acta Apostolicae Sedis.
Stranamente, in questi ultimi anni, si è fatto di tutto per dimenticare questa scomunica, per altro tutt'ora operante, che in qualche modo rammenta la "vendetta del marito tradito (chiesa) che si taglia i testicoli per punire la moglie fedifraga".



ANNI: 1958-1963 (e.v.)
 

Pontificato di Giovanni XXIII - (Angelo Roncalli)

E' stato un pontificato abbastanza "tranquillo". In questi cinque anni l'attività dei SSV si limita ad infiltrare qualche decina di spie nei paesi comunisti dell'est Europa.
Il Sodalitium Pianum, per quello che gli compete, aumenta i controlli nei vari dipartmenti del vaticano impegnati nella preparazione del Concilio Vaticano II, che si aprirà l'11/10/1962. Questo concilio, sollecitato da nuove esigenze avanzate dal mondo esterno, arriverà ad aperture inconsuete e mai viste nell'ambito della chiesa. Il papa stesso lascia intendere che "l'inferno non esiste".
Sarà un breve boccata di aria fresca. I pontefici che seguiranno si affretteranno a rinnegare in buona parte i risultati di questo concilio.





ANNI: 1963-1978 (e.v.)

 Pontificato di Paolo VI - (G.B. Montini)

L'elezione di Giovan Battista Montini a papa avviene all'ombra di oscure trame che coinvolgono la massoneria italiana. Subito dopo l'elezione il papa nomina Umberto Ortolani, noto massone, "Gentiluomo di Sua Santità".

Già collaboratore del card. Tisserant nell'attuazione del Corridoio vaticano, Pio VI incappa in un grave infortunio con la nomina di Alighiero Tondi quale suo segretario particolare. Il SSV ed il Sodalitium Pianum scoprono che, dal 1944 e per oltre 24 anni, il Tondi è stato una talpa del KGB e che, nel corso della sua "carriera" , ha denunciato e fatto arrestare almeno 250 agenti che il Collegium Russicum era riuscito ad infiltrare nell'Unione Sovietica e nei paesi dell'est comunista.
Cacciato Alighiero Tondi, il papa ordina in "gran segreto", nel Gennaio 1974, al Sodalitium Pianum di attivarsi per scovare altre talpe ed eventuali elementi massoni che si sarebbero infiltrati nei palazzi vaticani: è l'operazione detta "Nessun Dorma".
E qui viene il bello: terminate le ricerche il papa omette per qualche tempo, di prendere ufficialmente in considerazione il corposo rapporto sull'indagine, compilato da Mons. Edouvard Gagnon, sino a quando tale rapporto verrà misteriosamente (e provvidenzialmente) ...rubato.
Ma Gagnon siamo seri!!! Certi nomi della clerico-massoneria romana non si devono assolutamente fare!!!

Siamo nel 1967 - In vaticano nasce un nuovo Ente la Prefettura per gli Affari Economici della Santa Sede. Organo che avrebbe dovuto mettere ordine nel caotico e incotrollato giro di denaro della sede. Durerà poco perchè il responsabile dell'ente, Card. Egidio Vagnozzi, si dimetterà quasi subito spaventato da quello che aveva scoperto.

Durerà comunque il tempo sufficiente perchè con gli agenti del SSV ed il fattivo intervento di individui quali Michele Sindona e Licio Gelli (capo della loggia massonica P2) venga finanziato il colpo di stato dei Colonnelli in Grecia. Il tutto è passato alla storia con il nome di "Operazione Tatoi".

Nel 1969 l'infaticabile, Paolo VI darà vita ad un altro misterioso ente lo IOR-Istituto per le Opere Religiose (si fa per dire), in seguito conosciuto come Banca Vaticana, affidata alle cure del noto filibustiere americano Paul Casimir Marcinkus e sotto il diretto controllo del papa, che coscientemente o meno, lascierà le briglie sul collo al Marcinkus dandogli spazio e possibilità per spericolate manovre finanziarie che verranno alla luce negli anni seguenti con uno scandalo di tali proporzioni da fare il giro del mondo.

Nel 1972 il SSV ed il Sodalitium Pianum, tornano a lavorare a pieno ritmo ed in collaborazione con il MOSSAD (intelligence istraeliana) e con la DIGOS italiana sventano un attentato organizzato a Roma, da membri del movimento palestinese Settembre Nero, contro il Primo Ministro Israeliano Golda Meir.

Nel 1976 il Mossad coopererà a sua volta con il SSV per sventare un attentato al papa organizzato da un mercenario internazionale, "Ramirez Carlos detto lo sciacallo". I mandanti sono rimasti ignoti.



ANNI: 1978-1978 (e.v.)

Pontificato di Giovanni Paolo I - (Albino Luciani)

Questo pontefice è durato poco più di 20 giorni. Colpa sua? Quasi sicuramente si. Subito dopo la sua elezione aveva cominciato a ficcare il naso su fatti e misfatti dello IOR con la collaborazione di un agente del SSV: padre Giovanni da Nicola.
Certi fatti, certe trame oscure, non dovevano venire a galla. Fu così che papa Luciani fu assassinato la sera del 28 Settembre 1978, dopo aver dato la "buona notte" alla sua cameriera personale: suor Vincenza Taffarell.
Quattro giorni dopo il suo informatore, Giovanni da Nicola, venne trovato impiccato in parco di Roma. Di suor Vincenza Taffarell, che lo rinvenne cadavere la mattina seguente, si sono perse le traccie.






ANNI: 1978-2005 (e.v.)

Pontificato di Giovanni Paolo II - (Karol Wojityla)

Nel suo lunghissimo pontificato questo papa ne ha viste, dette, fatte, subite e combinate di ...tutti i colori.
Dilungarsi su questi eventi si riduce perciò ad una ripetizione di fatti recenti e noti a tutti. Dobbiamo quindi limitarci ad una sintesi che comunque non è troppo breve

Ricordiamo subito i records che il Wojtyla ha battuto nel corso del suo pontificato:

    * oltre 100 viaggi in tutte le parti di questo mondo, per un totale di 1.150.000 Kilometri
    * la proclamazione di 482 nuovi santi
    * la proclamazione di 1337 nuovi beati.


Nel 1981 il nostro gagliardo Karol si ...distrae e si fa fotografare nudo, proprio come mamma lo fece, nella piscina di Castelgandolfo.
Apriti cielo!!! Si era mai visto un papa nudo!? Risaputa la cosa il card. Luigi Poggi, responsabile del SSV, scatena i suoi segugi alla ricerca delle foto e dei negativi che intanto pare siano stati visionati dall'Editrice Rizzoli e dalla Rusconi, dal maestro della P2 Licio Gelli e dal fidato "agente" Giulio Andreotti. Per queste foto alcune Agenzie di stampa pare abbiano offerto fino 500 milioni di lire. Nessuno ha fatto delle copie? Il tutto è passato alle cronache come "Operazione Immagine".

Sempre nel 1981, a distrarre l'attenzione da questa boccacesca situazione ci pensa un certo Mehemet Ali Agca che, con fredda determinazione, mette a segno, durante una cerimonia in piazza San Pietro, tre colpi di pistola che avrebbero potuto ridurre in fin di vita il pontefice, senza il tempestivo intervento del personale medico del Policlinico Gemelli di Roma.
Guarito e ritornato in buona salute il papa attribuirà la sua salvezza, più che ai ferri chirurgici, al miracoloso intervento della ...madonna di Fatima!
Non si è mai saputo, o non si è voluto dire, chi abbia armato la mano di Ali Agca, un appartenente al movimento eversivo turco dei Lupi Grigi.

Nel 1984 viene eseguita la revisione e l'aggiornamento del Concordato. Per l'Italia le trattative vengono condotte da quel "cretinoide" di Bettino Craxi, assistito dall'esperto di diritto tribuario (si fa per dire) Giulio Tremonti, allora sicofante di sinistra, che si distinguerà per l'introduzione dell'8 per mille a favore della chiesa.

L'"affaire" Solidarnosc fu il faticoso compromesso tra le nuove spinte contro la monolitica determinazione dell'Unione Sovietica di mantenere lo status quo e la volontà del papa di penetrare nell'impenetrabile sistema comunista, sostenuta dai capitali occidentali, controllati dalla CIA, e in parte dai fondi dell'Opus Dei.
Lech Walesa, Solidarnosc e il card. Wyszynkski furono solo delle modeste pedine manovrate dagli agenti dei SSV e della CIA.

1986 - Un fatto "singolare" che vale la pena di ricordare. L'italia aveva contribuito al fondo aiuti per il Terzo Mondo stanziando una cifra di circa 56 milioni di dollari. L'ineffabile politicante Giulio Andreotti, allora Ministro degli Esteri della Repubblica italiana, assegnò, su richiesta dell'arcivescovo di Cochabamba (Bolivia), Gennaro La Prata, la somma di 19 milioni di dollari per la costruzione di un aeroporto destinato, quasi esclusivamente, al trasporto aereo della droga prodotta in loco. L'ambasciatore in Bolivia, Luchino Cortese, che si era fermamente opposto al progetto, venne richiamato in Italia e relegato in qualche oscuro ufficio della Farnesina. (Fonte: L'Espresso /Ottobre 1986)

Nel 1990 scoppia il "bubbone" dello IOR portando alla luce il coinvolgimento "del sacro obolo di San Pietro"nei traffici più incredibili ed ignobili che si possano immaginare:

    * riciclaggio di denaro sporco
    * investimenti e coinvolgimenti, diretti o indiretti, nel traffico della droga, della pornografia, della prostituzione e dell'usura
    * elusione delle norme sull'esportazione di valuta
    * creazione di società "fantasma" in numerosi paradisi fiscali (Nassau, Isole Cayman, Panama, Liechtenstein, Svizzera, ecc.)
    * attivazione dell'operazione "Pesce Volante" che ha comportato la fornitura di armi all'Argentina, "i missili Exocet", per la guerra delle Isole Falkland. Operazione avvenuta tramite una società di comodo del vaticano, la Bellatrix di Panama, che ha causato la perdita di tre navi inglesi e 55 morti.
    * sostegno finanziario alle dittature di destra del Sud America (Anastasio Somoza)
    * insomma intervento a piene mani e senza riserve in tutti gli affari più "merdosi e redditizi" che si prospettavano nella seconda metà del 1900.

Tutto ciò con l'aiuto fattivo di alcuni "banditi della finanza" e di altri 500 mascalzoni della loggia massonica P2, compresi in una lista compilata da Mario Barone e poi fatta "provvidenzialmente" sparire.
Il SSV è comunque vigile ed attento e pronto a togliere di mezzo quelli che, sapendo troppo, troppo pretendono. In questi anni i "monaci neri" faranno fuori:

    * Michele Sindona
    * Roberto Calvi
    * Mino Pecorelli
    * Giorgio Ambrosoli
    * Antonio Varisco
    * Boris Giuliano
    * Raul Gardini
    * Vincenzo Casillo
    * Graziella Corrocher
    * Giuseppe Dellacha
    * Gabriele Cagliari
    * ecc., ecc.

Su questi morti eccellenti la magistratura italiana si è devotamente calate le braghe e non è mai arrivata a conclusioni certe.
Quanto al Marcinkus verrà custodito e protetto all'interno del vaticano, per oltre un anno; dopo di chè il SSV gli fornisce un passaporto falso e riesce a rispedirlo, clandestinamente, in America.

Nel 1998 un misterioso fatto di sangue scuote i vertici del sinistro potere che si annida tra le mura vaticane. In un appartamento dei sacri palazzi vengono trovati morti, ammazzati a colpi di arma da fuoco, che "nessuno aveva sentito":

    * Alois Esterman, comandante della Guardia Svizzera
    * Gladys Meza Romero, moglie del detto
    * Cèdric Tornay Bonarelli, vice caporale della Guardia Svizzera

Le indagini di rito non andarono oltre (non dovevano andare oltre) alla constatazione dei decessi. In quell'occasione il portavoce ufficiale del papa (o porta bufale), Joaquin Navarro Walls, apparve in televisione alquanto imbarazzato, "rivelando" ad un pubblico, considerato ilota, che si era trattato di un volgare fatto di ...corna. (rapporti eterosessuali, omosessuali?). Non furono avviate indagini e i corpi vennero fatti sparire alla chetichella.
Qualcuno che non si era accontentato della versione "ufficiale" proseguì le indagini e scopri che, a quell'epoca, l'Esterman figurava sul libro paga del Vaticano e della STASI (Organizzazione di inteligence della Germania Orientale).

Pare, ma non venne mai confermato, che l'esecuzione sia stata ordinata dai SSV ed eseguita dall'agente Ivan Bertorello, poi misteriosamente scomparso. Il caso è (e rimarrà) ovviamente irrisolto.
Nel mentre, accanto al Sodalitium Pianum è stato costituito un fantomatico "Comitato di Sicurezza".

Nel 2002, con una inconsueta procedura d'urgenza, il papa dichiara santo Josemaria Escrivà de Balaguer, fondatore e guida iniziale della setta "Opus Dei", che è diventata, nel tempo, una gigantesca macchina per far soldi, posta sotto la "Prelatura" personale di Wojtyla nel 1983.

INSERTO 26 - Opus Dei

Dire cosa sia esattamente l'Opus Dei non è un'impresa da poco. Questa organizzazione, "una chiesa nella chiesa", opera nel più assoluto segreto, come una mafia o un'associazione a delinquere. Quel poco che si sa sta emergendo dalle esternazioni di coloro che si sono allontanati in tempo (anche se con le ossa rotte) da questa fantomatica consorteria e hanno rivelato con quali mezzi l'Opus contatta e coinvolge i suoi potenziali aderenti e li costringe a vivere una specie di galera a vita: tutto nel nome di un ipotetico ...dio e della salvezza eterna!

Per sommi capi:

    * La nascita - Fondatori: questa consorteria è nata agli inizi degli anni 1930, fondata dal prete spagnolo Josemaria Escrivà de Balaguer, di forti simpatie franchiste. Durante la guerra civile spagnola abbandona l'abito talare e si nsconde in un manicomio per sfuggire alla cattura degli esponenti della sinistra repubblicana.
      Tranquillizate le acque e con il sostegno del Caudillo Franco realizzerà in pieno la sua opera, sempre orientata alle più bieche manifestazioni della destra antidemocratica. Morto nel 1975 e canonizzato nel 2002, gli succederanno alla guida dell'Opera Alvaro del Portillo e l'attuale (2009) Javier Echevvarrìa.

    * Prelatura personale del papa: significa che l'organizzazione agisce, nell'ambito delle diocesi, in maniera totalmente indipendente dalle stesse, dal controllo dei vescovi titolari e da qualsiasi gerarchia ufficiale della chiesa cattolica. Viene detta "Prelatura Nullius" cioè "eztraterritoriale" in grado di sovrastare qualsiasi diocesi.

    * Il segreto verso l'esterno: tutte le sedi dell'Opus vivono nell'anonimato più assoluto; nessuna targa esplicativa denuncia l'appartenenza all'organizzazione, compresa la sede centrale che si trova a Roma, viale Bruno Buozzi; passano così inosservati centri, residenze, club sportivi e culturali, scuole di ogni genere, residenze per studenti universitari, cliniche, ospedali e altro; nessuna sede lascia trapelare la sua appartenenza all'organizzazione. Non esiste un sola targa al mondo che consenta di identificare queste sedi come appartenenti all'Opus Dei.

    * Il segreto all'interno: norme, circolari, disposizioni interne e statuti diffusi all'interno dell'organizzazione sono rigorosamente "secretati" per la maggior parte degli appartenenti e conservati "sotto chiave" all'interno delle sedi. Ogni aderente deve conoscere solo quello che gli compete in modo che "la tua mano destra non sappia quello che fa la sinistra". Fa parte di tutto questo il fantomatico Codex Iuris Particularis Operis Dei, redatto dal Balaguer, mantenuto segreto e che solo pochi, appartenenti ai livelli superiori dell'Opera, possono visionare e conoscere.

    * Appartenenti all'Opus Dei - Categorie. Si distinguono in:
          o Soprannumerari e Soprannumerarie: sono membri esterni dell'organizzazione, generalmente sposati, facenti parte della medio / alta borghesia quali: professionisti di rilievo, responsabili del mondo finanziario e industriale, del mondo giudiziario, del giornalismo, della politica, ecc.
          o Numerari e numerarie, residenti nei centri dell'Opus Dei e operanti all'esterno come, insegnanti, impiegati, segretarie, commercialisti, ecc., oppure che svolgono incarichi nell'ambito dell'organizzazione stessa in qualità di "direttori spirituali laici", coordinatori, amministratori, ecc.
          o Numerarie ausiliarie: sono delle serve, delle domestiche addette alla pulizia dei bagni, dei locali comuni dei centri, cuoche e cameriere, lavandaie e quanto può servire per la manutenzione ed il funzionamento delle residenze
          o Aspiranti al "fischio o pittata", (cioè l'atto di adesione formale all'Opus Dei), quelli che sono stati individuati come possibili candidati all'opera.

    * Personale ecclesiastico: i preti, sacerdoti, parroci e i confessori normalmente incardinati nelle diocesi ufficiali della setta cattolica, NON fanno parte dell'organizzazione.
      Fanno parte integrante dell'Opus Dei solo i preti, appartenenti all'organico dell'Opus, che vengono ordinati come tali, con speciale procedura, solo dopo essersi laureati in teologia presso il "Collegio Romano" dell'Opera. Fanno tutti parte della enigmatica "Società Sacerdotale della Santa Croce".

    * Organizzazione interna - Organigrammi: non viene mai formalizzata; si tratta comunque di una struttura rigorosamente verticale. Ogni aderente conosce e si rivolge esclusivamente al proprio responsabile superiore che gli viene indicato: generalmente noto come "direttore spirituale" laico (Come in un esercito).

    * Diritti e doveri degli appartenenti all'Opus Dei: di diritti non se ne parla nemmeno!
      Si suppone che chi si vota al servizio di dio non abbia niente da reclamare.
      Per i doveri è un altro paio di maniche.
          o Soprannumerari: hanno l'obbligo di versare alle casse dell'Opus una cospicua parte dei loro redditi; l'Opus eventualmente ti protegge e ti da una mano, quando è il caso, nel proseguimento della carriera. (Come nelle Logge Massoniche)
          o Numerari e numerarie hanno l'obbligo di versare integralmente i loro proventi di lavoro alle casse dell'Opus; non hanno previdenza sociale, assistenza malattia, e asicurazioni di alcun genere. Quelli che lavorano all'esterno dei centri dell'organizzazione ricevono giornalmente un argent de poche pari a 10-12 euro giornalieri per i trasporti pubblici e un "panino o un caffè" da consumarsi durante il giorno, fuori sede. Gli aderenti sono tenuti a giustificare queste "folli" spese con appositi scontrini fiscali.
            Ovviamente le numerarie ausiliarie non vedono mai il becco di un quattrino.

    * Programma giornaliero. Questo è il programma giornaliero (sette giorni su sette) per i numerari e le numerarie, ricostruito secondo quanto raccontato da quelli che sono usciti dall'incubo. Tale programma può essere soggetto a variazioni secondo il tipo di impegno assunto dal numerario nell'ambito dell'organizzazione.
      6,00 Sveglia e recitazione del Serviam, giaculatoria da recitarsi distesi sul pavimento della camera.
      6,15 doccia gelata (anche inverno) supportata da apposita preghiera
      6,45 mezzora di preghiera in oratorio
      7,15 messa in latino
      7,45 colazione
      8,00 riassetto camere con numerarie ausiliarie
      9,00 incontro con direttore spirituale per concordare il programma giornaliero
      9,45 eventuale uscita dal centro per lavoro e/o studio
      10,00-18,00 lavoro e/o studio
      18,00 rientro al centro
      18,30-19,00 orazione
      20,00 cena e ricreazione (tertullias = falso relax controllato dai direttori)
      20,30 rosario e preci varie
      20,45 corso di latino
      22,00 esame di coscienza, silenzio notturno, spruzzatura del giaciglio con acqua benedetta
      ##,## Oltre a tutto questo i numerari/e sono tenuti ad una costante opera di apostolato e di "cattura" di eventuali possibili candidati all'Opus dei.

    * Mortificazioni: come pratica comune i numerari e le numerarie devono:
          o indossare il cilicio (cintura metallica dotata di punte, da stringere sulla coscia) per almeno due ore al giorno
          o autoflagellarsi, al sabato, con apposita frusta detta "disciplina"
          o dormire periodicamente senza cuscino e con un libro sotto il capo (notti di guardia)
          o per le numerarie: dormire sempre su una tavola di legno posta su di una rete metallica e, a volte, senza cuscino.

    * Limitazioni e vincoli a cui vengono assogettati i residenti nei centri dell'Opus Dei, salvo rare eccezioni, autorizzate dei direttori spirituali laici:
          o divieto di andare al cinema, teatro, a concerti e a manifestazioni sportive
          o divieto di ascoltare la radio e guardare la televisione (salvo permessi speciali)
          o divieto di frequentare amici esterni ai centri dell'opera
          o divieto di visitare i familiari, salvo casi eccezionali autorizzati dai direttori spirituali (funerali, matrimoni, ecc.)
          o a colazione non spalmare il burro sul pane o bere caffè zuccherato
          o consigliato dormire sul pavimento almeno una volta la settimana
          o portare l'orologio da polso sul braccio "sbagliato" e inserire una moneta in una scarpa
          o divieto di fare vacanze
          o vestiario ed effetti personali devono essere acquistati presso determinati negozi, sotto la sorveglianza dei direttori spirituali laici e devono rispettare determinati standard
          o divieto di viaggiare, salvo autorizzazione
          o obbligo di sorridere sempre, sia nel centro di residenza che all'esterno, per ostentare la loro falsa felicità di appartenere ad una schiera di "eletti"
          o è segno di "eroica virtù" negarsi un bicchiere di acqua fresca nei periodi più afosi dell'anno
          o astenersi, sempre e comunque, all'interno del centro di residenza o all'esterno, da rapporti, anche solo verbali, con appartenenti all'altro sesso
          o tutti i centri dell'Opus sono dotati di doppio ingresso e di locali interni rigorosamente separati: maschi e femmine non devono mai incontrarsi
          o ...e tante, tante altre piacevolezze del genere

    * Apostolato e "cattura"
      Ogni appartenente all'Opus Dei è impegnato al rispetto di un determinato budget di apostolato per la "cattura" di nuovi aderenti all'opera. Si tratta quasi sempre di ragazzi/e dai 12 ai 14 anni o di studenti universitari che vengono di fatto plagiati e attirati, con false manifestazioni di amichevoli sentimenti e con assurde promesse nelle trappole che l'Opus ha da tempo organizzate e ben mascherate. Si tratta di circoli sportivi, culturali, associazioni giovanili, conviti universitari che nulla lasciano trasparire della loro vera natura.
      Ovviamente le prede vengono selezionate in base alla loro estrazione sociale e religiosa: sono tutti appartenenti a famiglie cattoliche, praticanti, fondamentalmente credulone e con un certo "spessore" sociale ed economico.
      Niente "morti di fame" tra le fila dell'Opus Dei!
      Dopo pazienti, costanti e insidiosi contatti si convicono i ragazzi che
      "Dio li ha chiamati alla santa missione di una vita dedicata alla fede e
      all'apostolato e con garanzia della "salvezza eterna".
      Un vero specchietto per l'allodole per ragazzi/e già predisposti alla credulità da famiglie ammorbate di cattolicesimo. Se poi si tratta di famiglie "soprannumerarie", è come sfondare una porta aperta. Infatti, già a 16 anni, alcuni vengono convinti a scrivere una prima richiesta di adesione all'Opus Dei.
      La vera adesione (o fischiata, pittata) avviene all'età di 18 anni (al raggiungimento della maggiore età) con ben precisi vincoli:
          o il giovane rinuncia e consegna all'Opus Dei tutti suoi beni mobili (veicoli, gioielli, denaro proprio, vestiti, ecc.) e quanto altro potrà pervenirgli in futuro a titolo di regali personali
          o rinuncia a tutti i futuri proventi di lavoro nonchè stipendi, rendite ed altre entrate, a favore dell'opera, senza alcuna futura rivalsa per eventuali arretrati, contributi previdenziali e sanitari, pensioni, ecc.
          o si impegna a risiedere nei centri dell'opera
          o rinuncia ad ogni contatto con la famiglia d'origine (che molte volte è all'oscuro di tutto) e riconosce come unica sua famiglia l'Opus Dei
          o si impegna a proseguire, eventualmente, gli studi universitari, a spese dei genitori ma secondo gli indirizzi che l'organizzazione gli imporrà (attività commerciali, finanziarie, di amministrazione, di vita pubblica e con esclusione di materie scientifiche quali medicina, fisica, psicologia, ecc.)
          o e, all'età di 25 anni, farà testamento, dichiarando come unico beneficiario dei propri beni, l'organizzazione dell'Opus Dei
          o fa formalmente voto di povertà, castità e obbedienza
          o con questi impegni il candidato accetta, di fatto, una vita di schiavitù e di soggezione perpetua ad una organizzazione che nasconde, dietro all'ombra della croce, un'associazione a delinquere di vastissima portata. In tutto questo si percepiscono alcune inquietanti analogie con il vecchio, alienante film di Frtz Lang: Metropolis e la conseguente "robotizzazione" della società.

    * Cultura/formazione degli aderenti: vale la pena di rammentare che:
      durante la permanenza nei centri dell'opera i mumerari e le numerarie sono soggetti ad un continuo e costante "lavaggio del cervello" mediante conferenze, lezioni di formazione spirituale, ritiri spirituali, preparazioni all'apostolato, visite guidate a santuari e processioni, a cadenza settimanale, mensile, annuale. Il tempo libero è scarso e massicce dosi di confessioni, preghiere, rosari, giaculatorie e atti di fede impediscono ai residenti di formulare e manifestare qualsiasi normale pensiero "critico". Qualsiasi tendenza a sviluppare pensieri personali viene immediatamente repressa dai direttori spirituali laici (gli sgherri del sistema) che non esitano a svergognare tali tendenze di fronte a tutti gli altri appartenti al centro suscitando in tal modo profondi sensi di colpa e di disagio conviviale. Quanto ai giornali, ai periodici e ai libri che i numerari/e potrebbero leggere, esistono regole ben precise:
          o giornali e periodici possono essere acquistati solo se preventivamente autorizzati
          o per quanto riguarda i libri occorre precisare che il Balaguer ha, a suo tempo, ricostituito l'Index Librorum Prohibitorum già abolito dal vaticano nell'anno 1966.
            Si tratta di un catalogo di circa 60000 titoli codificati con un indice di "pericolosita" variabile da 1 a 6.
            Mentre il codice 1 consente la lettura a tutti, per i codici da 2 a 6 le autorizzazioni vengono concesse in caso eccezionale (o per studio) da responsabili sempre più importanti dell'organizazione sino a giungere , in alcuni casi, all'autorizzazione esplicità e scritta degli uffici della prelatura di Roma.

    * Uscita dall'Opus Dei: ci sono alcuni modi sicuri:
      - il suicidio
      - la fuga organizzata mediante complicità esterna
      - un involontario ma necessario ricatto all'organizzazione

      Dopo 10/15 anni di vita assurda viene naturale una crisi di rigetto e l'individuo comincia a riflettere e, quel che è peggio, a formulare critiche all'organizzazione e a chiedersi se, per caso, non abbia sprecato la sua esistenza al servizio di un branco di furbi parassiti.
      L'Opus Dei cerca in ogni modo di contenere il fenomeno dell'abbandono sottoponendo gli aderenti in crisi a cure psichiatriche esterne che normalmente si riducono alla somministrazione di massicce dosi di psicofarmaci che, se calmano il desiderio di fuga, non risolvono comunque le motivazioni di fondo.
      In alcuni casi si arriva all'internamento nella Quarta Planta, il famigerato ospedale psichiatrico di Pamplona, di proprietà dell' Opus Dei. Anche Stalin ricorreva all'internamento in manicomio degli intelletuali dissidenti più in vista.

      Resta il fatto che la più sicura via di fuga è oggi il suicidio, praticata da numerosi numerari/e, portati all'estremo limite della schizzofrenia dopo anni di lavoro massacrante, di estreme inibizioni sessuali e dalla convinzione, lentamente maturata, di essere persone inutili a se stesse ed alla società civile, costrette al servizio di una consorteria di astuti parassiti che si nasconde dietro il comodo paravento di un dio, inesistente, assurdo e indifferente alla vita degli sciocchi che hanno "creduto" di sacrificarsi per lui.

      Quelli che rifiutano il suicidio devono far fronte a problemi drammatici:
      - dopo anni, lustri di lavoro non possiedono NIENTE, neanche un soldo per un treno o un autobus che consenta loro di allontanarsi dal centro
      - non hanno alcuna assistenza previdenziale e sanitaria
      - non hanno una casa dove andare
      - sono ostacolati nella ricerca di un eventuale nuovo lavoro da sottili, quanto ignobili ricatti, che l'Opus Dei attiverà nei confronti di eventuali datori di lavoro.

      Restano i "più fortunati" che dispongono di appoggi esterni (famiglia, conoscenti, amici) che riescono ad organizzare fughe rocambolesche, uscendo dai centri con i soli vestiti che indossano e, mediante veicoli messi a loro disposizione e un po' di soldi per le prime spese, possono ricongiungersi alla famiglia di origine e a dare inizio ad una nuova esistenza.

      L'idea di fare successivamente causa all'Opus Dei per ricuperare, almeno in parte, il maltolto non è sempre consigliabile in quanto:
      - molti legali rifiutano la causa per evitare di scontrarsi con questa pericolosa organizzazione
      - parecchi giudici sono vincolati all'organizzazione e quindi gli esiti del processo sono aleatori
      - le spese legali e il procrastinarsi all'infinito del giudizio rischiano di vanificare l'atto
      - si può, a volte, tentare il ricupero del testamento.

      Restano poi quelli che avendo fatto carriera nell'Opus ed essendo arrivati alla conoscenza di imbarazzanti "segreti fiscali ed amministrativi" dell'organizzazione, vengono "rilasciati" dopo inumerevoli patti di mafiosa discrezione. Molti diventeranno soprannumerari.
      Ovviamente l'Opus Dei non fornisce gli elenchi degli aderenti e di quelli che se ne sono andati. L'impressione è che se ne siano andati in molti.

    * Diffusione dell'Opus Dei - Patrimonio
      Attualmente (2009) l'Opus Dei è presente in 63 paesi (compreso Israele!!) e conta circa 85.000 aderenti. Quello che è impossibile stabilire è la consistenza patrimoniale (immobili e denaro) che fa capo alla prelatura personale del papa di Roma.
      Inutile dire che ben poco di questa immensa ricchezza passa sotto il controllo del fisco e degli enti previdenziali statali. Bilanci falsati, bilanci parziali, gestioni delle proprietà operate mediante complicatissimi giochi di "scatole cinesi", propietà a carattere multinazionale controllate da società fantasma, connivenza di burocrati, giudici, funzionari di banca e altri rendono impossibile qualsiasi tipo di accertamento e di tassazione. Solo a titolo di esempio, ecco la sede di New York:
      - costruita tra 1l 1995 e il 2001
      - situata nell'Upper East End, a pochi passi da Central Park
      - tra la 34esima Avenue e la Lexington Avenue
      - il grattacielo di 17 piani e due ingressi è noto come Murray Hill Place
      - il solo terreno di 12.369 metri quadri è costato 5 milioni di dollari
      - la costruzione è costata 57,4 milioni di dollari più 6,5 milioni per l'arredamento
      - è stato costruito con un "occhio di riguardo" di G. W. Bush
      - il valore attuale (2009) del complesso è stimato in circa 69-70 milioni dollari
      - ed ora è inutile chiedere da dove sono usciti tutti questi soldi e quanto il Fisco Americano riceve di tasse.

    * Per saperne di più: la letteratura su questo argomento comincia ad essere significativa. Tuttavia segnaliamo alcuni siti Internet, messi in rete da associazioni di ex appartenenti all'Opus, che descrivono le loro disavventure.
      Ovviamente l'Opus da una caccia spietata a questi siti e, malgrado ogni tanto, riesca ad oscurarne qualcuno, questi rispuntano più vivi che mai!
      - www.opuslibros.org
      - www.odan.org
      - www.opusliure.org
      - http://www.prevensects.com/opusdei.htm
      - http://www.mond.at/opus.dei/

    * Fine sell'Opus Dei (?)
      Non è necessario possedere la sfera di cristallo per immaginare la fine di questa consorteria. Nel corso della storia, quando un bubbone si gonfia troppo e mette in forse l'autorità ed il potere stesso della chiesa, lo si incide. E' già capitato nell:
      - anno 31 (e.v.), con la Nuova Chiesa di Gerusalemme (L'episodio di Anania e Saffira è alquanto significativo)
      - anno 1312 (e.v.) tocca ai Cavalieri Templari che avevano accumulato troppa ricchezza e la facevano pesare
      - anno 1773 (e.v.) Clemente XIV dichiara sciolta la Compagnia di Gesù e ne incamera tutto ciò su cui riesce a mettere le mani
      - anno **** (e.v.) l'enorme ricchezza accumulata dall'Opus Dei comincerà a far gola e a stuzzicare le voglie del vaticano o di chi per esso. In fondo cos'è una Prelatura Personale del Papa se non un'organizzazione di stampo mafioso da conservare finchè rende?



Nell'anno di grazia 2003 scoppia finalmente lo scandaloso e devastante bubbone dei preti pedofili che dilaga a macchia d'olio.
L'allora responsabile della "Congregazione per la Dottrina della Fede", il card. J.A. Ratzinger cerca di uscirne con un escamotage davvero unico. Con una perentoria circolare inviata a tutti i vescovi di questo basso mondo, chiede loro di evitare che le vittime possano rivolgersi ai comuni tribunali dei loro paesi e di demandare il tutto al competente mistificante giudizio del "Tribunale Apostolico" di Roma.
Il tutto sotto il vincolo del famigerato "Segreto Pontificio". In altri termini il "danneggiato" che osa rivolgersi al suo tribunale rischia anche di essere scomunicato per violazione del Segreto Pontificio. La cosa non ha spaventato molti, almeno negli Stati Uniti, dove su 4392 casi violenza accertati sono stati accusati 3222 preti e relativi vescovi responsabili; contro di loro i tribunali hanno stabilito risarcimenti pari a 11 miliardi di dollari che hanno messo seriamente in crisi le locali strutture ecclesiastiche.
In Europa è un altro paio di maniche, qui la chiesa ha ancora un potere molto forte, gli iloti si spaventano facilmente e la giustizia non sempre pende dalla parte giusta.
 

Anni: 2005-.... (e.v.)
 

Pontificato di Benedetto XVI - (Joseph Aloysius Ratzingher)

E' ancora presto per tracciare un "profilo" di questo papa. E' stato eletto da poco (2005) e sta ancora facendo ...pratica sorretto e guidato dalle mani esperte della Conferenza Episcopale Italiana.

Comunque, recatosi a Ratisbona per "suonare", quale piffero di montagna venne adeguatamente "suonato".
E non parliamo della figuraccia fatta a Madrid dove quel "cattivo di Zapatero" lo ha subito messo in riga.

Nel 2007 il rettore (ex magnifico) dell'Università La Sapienza di Roma ha la baggiana idea di invitare il Ratzingher all'inaugurazione dell'anno accademico 2007-2008. L'avesse mai fatto!!!
La reazione degli studenti e degli altri professori è stata tale da convincere il papa a ritirarsi (dignitosamente, dicono i giornali) con la coda tra le gambe.

E anche in Africa non gli è andata meglio. Ha perso un'ottima occasione per star zitto quando, in un continente che conta 22 milioni di ammalati di AIDS, ha detto che usare il profilattico è un peccato. Tutto il mondo occidentale gli ha dato addosso escluso, ovviamente, la sua amata colonia italiana.

Cavi fvatelli e cave sovelle: ne sentivete delle belle!



INSERTO 27 - Lo "sterco del diavolo"

Ci hanno provato in molti a calcolare le presunte ricchezze della chiesa, il suo immenso patrimonio e gli infiniti rivoli di denaro che confluiscono nelle casse di questa assurda, enorme ed incontrollabile "multinazionale della superstizione"; nessuno c'è mai veramente riuscito.
Le note che seguono, largamente indicative, danno solo una pallida idea di quello che può esere il potere finanziario ed economico che si è concentrato in questo staterello da "operetta" noto come Vaticano e, naturalmente, a prescindere da tutto quanto già riportato per l'Opus Dei che, almeno per ora, corre come un cane sciolto sulla strada della rapina sistematica a danno degli sprovvveduti.
Si tratta quindi di flash, di note non sistematiche e non coordinate, tratte da molteplici fonti giornalistiche e dalle pubblicazioni di (coraggiosi) autori che hanno voluto affrontare questo argomento.
In definitiva santa madre chiesa costa allo stato italiano (cioè a noi contribuenti) qualcosa tra i 4,5 e i 6 miliardi di euro l'anno.
Tirare le somme e fare le debite considerazioni spetta comunque al lettore.

PATRIMONIO IMMOBILIARE

    * In Italia la chiesa possiede il 20-22% del patrimonio immobiliare nazionale, che dovrebbe essere pari a 250.000 immobili per un valore stimato di circa 95 miliardi di Euro.
          o solo a Roma si contano circa 1648 edifici (conventi, monasteri, istituti, parrocchie, ostelli, scuole, ecc., ecc.) pari ad un quarto del patrimonio immobiliare cittadino.
    * All'estero: impossibile determinare la consistenza immobiliare di circa 4650 diocesi sparse in tutto il mondo. Le uniche notizie, ultimamente affiorate, trattano di uno straordinario patrimonio immobiliare a Parigi ed altre città della Francia, consistente di hotels particolari, uffci e appartamenti prestigiosi solitamente affittati ad esponenti di spicco della politica francese.
    * All'estero le proprietà appartenenti alle cosidette "missioni" ammonterebbero a circa 6 miliardi di euro. (Dati anni '90)

PATRIMONIO MOBILIARE ED ALTRE RICCHEZZE

    * In Italia la chiesa dispone di 100 miliardi di LIRE in titoli azionari (secondo una valutazione dell'ex ministro delle finanze Preti) naturalmente esentasse.
    * Negli U.S.A. (secondo stime della FED) la chiesa dispone di:
          o 195 milioni di dollari in azioni
          o 102 milioni di dollari in obbligazioni
          o 273 milioni di dollari investiti in joit venture con altri partners.

FINANZIAMENTI DIRETTI AL CLERO

    * Italia: il famigerato 8 per mille del quale lo stato anticipa alla chiesa il 90% sui futuri introiti. Per le altre destinazioni i versamenti avvengono con 3 anni di ritardo. La gestione dell'8 per mille conferisce al Vaticano ed alla C.E.I. un enorme potere economico e finanziario.
      Questo contributo è dovuto per circa il 50% alle sottoscrizioni direttamente espresse dal 35% dei contribuenti e per l'altro 50% ad un pervesro e ben noto meccanismo di ripartizione che porta, alla fine, all'attribuzione dell'enorme cifra di 1 miliardo di euro.
    * Germania: la Kirkenteuer, simile all'8 per mille ma pagata dai soli aderenti; qualcosa che rammenta le vecchia decima.
    * Spagna: quota del 5 per mille sui redditi denunciati; se la volontà non è espressamente indicata questa quota viene incamerata dallo stato.

FINANZIAMENTI INDIRETTI AL CLERO (EVASIONI FISCALI ED ALTRO)

    * In Italia:
          o I.C.I.: si calcola da 700 milioni ad 1 miliardo di euro l'anno il mancato pagamento ai Comuni di competenza.
          o 650 milioni di euro per stipendi e connessi agli oltre 25000 insegnanti di "religione" scelti dalle diocesi.
          o Circa 700 milioni di euro versati dallo stato e dagli enti locali sulla base di convenzioni varie.
          o Lo stato concorre per 250 milioni di euro ai cosidetti grandi eventi: giubilei, santificazioni, adunanze mondiali di preti ed altre sciocchezze del genere. Il giubileo del 2000 è costato allo stato italiano lo scherzo di quasi 2 milioni di euro.

FINANZIAMENTI INDIRETTI AL CLERO (EVASIONE SISTEMATICA DELL'I.V.A.)
A scapito dell'industria nazionale alberghiera; infatti

    * l'Opera Romana Pellegrinaggi convenzionata con altre 2500 agenzie
          o gestisce 40 milioni di presenze annuali
          o con 19 milioni di pernottamenti
          o smistati in 200.000 posti letto (conventi, monasteri, ecc.) appartenenti a 3500 strutture religiose
          o che fanno concorrenza alla normale industria alberghiera, introitando qualcosa come 600 milioni di euro esenti I.V.A. Nel 1975 un certo Pedersoli Carlo (in arte BUD SPENCER) e Luciano Moggi hanno fondato la compania aerea MISTRAL (in concorrenza con Alitalia) in grado di muovere da 50.000 a 150.000 pellegrini l'anno.
          o l'apposita Commissione CEE di Bruxelles è, a suo tempo, intervenuta chiedendo di mettere fine a questo scandalo. Un parlamentare italiano (Lega) è intervenuto chiedendo al papa di scomunicare quei "senza dio" di Bruzelles.
            Intanto Spagna e Portogallo hanno abolito l'esenzione I.V.A. sulle attività commerciali della chiesa.

NOTIZIE COMPLEMENTARI (sulle quali riflettere)

    * La diocesi di Boston è stata costretta a vendere immobili per 200 milioni di dollari onde far fronte alle richieste di danni per conclamati atti di pedofilia.
    * La banca vaticana I.O.R. dovrebbe disporre oggi (2009) di 5 miliardi di euro; rammentiamo che tale banca e tratta solo con conclamati mascalzoni. Offre sui depositi un interesse del 12% ed accetta solo versamenti in oro, contanti e bonifici da alcune banche di fiducia.
    * pare che la I.O.R. custodisca i fondi della GEA, società finanziaria creata dalla banda Moggi (padre e figlio), implicata nello scandalo di Calciopoli.
    * Il vaticano conta attualmente 921 abitanti ai quali competono, pro-capite, circa 407.000 dollari l'anno di prodotto interno lordo; è, sotto ogni aspetto, lo stato più ricco del mondo.
    * Detti abitanti (e parecchi romani muniti di apposita tessera) si servono di speciali spacci (e farmacia) a prezzi stracciati.
    * Il comune di Roma fornisce gratuitamente al Vaticano 5 milioni di metri cubi annui di acqua potabile. Anche l'allaciamento alle fognature è gratuito.
    * Il parco automobilistico del Vaticano conta circa 200 vetture che pagano al comune di Roma un bollo ZTL pari ad un decimo di quello preteso dagli altri cittadini.
    * Su tutto quanto introitato si calcola che solo 1 euro su 5 venga elargito per opere di carità; gli altri 4 euro costituiscono "autofinanziamento" e, in parte, spesi per stipendi a circa 40.000 preti.
    * Le altre evasioni fiscali (I.R.A.P. - I.R.E.S.) sono difficilmente quantificabili.
      (Rif. 325, 425, 990)

 Dopo le infinite angherie, i massacri e le turpitudini compiute nel nome di un "inestente e pietoso dio d'amore, di bontà e di tolleranza",
ATTI DI CUI ABBIAMO SOLO SFIORATO LA SUPERICIE,
lentamente, la chiesa ha dovuto cambiare, in questi ultimi tempi, i suoi atteggiamenti persecutori e predatori, sino ad ora mantenuti e supportati da quella arroganza che le veniva dalla certezza di un plagio e di un controllo, quasi incondizionato, sulla mente dei suoi sprovveduti seguaci.

Vista l'impossibilità di colpire, o quanto meno contenere, le innumerevoli eresie, le apostasie, il rifiuto, sempre più diffuso, di un dio di sua invenzione, le sue mire (per sopravvivere) ora si rivolgono al controllo dei problemi sociali, tipici dei nostri tempi quali divorzio, aborto, pacs, testamento biologico, eutanasia, impiego di embrioni e cellule staminali, controllo delle nascite, ecc., ecc. che rischiano di mettere in forse la sua propria esistenza; esistenza che ora, più che dalla fede, dipende da quelle finanze che, malgrado tutto, continua a rastrellare: la Opus Dei la dice lunga a questo proposito.



D'altro canto il progressivo diffondersi di notizie, attraverso i moderni mass media (dei quali la chiesa continua a fare uso e abuso), i media in questione si sono rivelati dei veri ed imprevedibili boomerang. Per quanto il clero faccia tutto il possibile, occupando testate giornalistiche e reti radio - televisive, un gran numero di informazioni, non filtrate e non allineate, di dissenso e di protesta, stanno dilagando tra un pubblico, ora un po' meno ilota e credulone. Fa più effetto, in televisione, una splendida "ninfetta", succintamente vestita, che l'immagine di 1000 "marievergini".

Anche se si cerca ostinatamente di ignorarlo, questa strada è stata aperta, già verso la fine del 1800 da:
CHARLES ROBERT DARWIN
che ha praticamente e definitivamente sconvolto, devastato e prosciugato quel mare di melma su cui si basano le tre cosidette "religioni del libro" e non solo quelle!

Lo sapevate che, ancora oggi, il Governo del Kansas proibisce l'insegnamento della Teoria di Darwin nelle scuole statali?
Invece in Italia, culla di antiche civiltà e di clericocrazia, la teoria è stata "dimenticata" dai programmi scolastici.


La protervia del clero non conosce limiti; di fronte alle innumerevoli scoperte, legate agli scavi di archeologia preistorica, è stato sostenuto che i fossili presenti nelle rocce e negli strati più profondi della terra siano stati messi da dio per provare la nostra fede!!!

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