AVVERTENZA

Questo testo è in regime di COPYLEFT. Pubblicazioni e riproduzioni sono libere purchè il testo sia riprodotto in versione integrale, con lo stesso titolo, citando il nome dell'autore e riportando questa scritta.

(Il testo è di Alateus, link a fondo pagina)

mercoledì 14 ottobre 2009

PREFAZIONE - Dimenticare Dio




PREFAZIONE - Dimenticare Dio
L'ateismo non è una "fede" e non si propone di fare opera di de-conversione, di de-cristianizzazione, di de-islamizzazione o di altro. Semplicemente l'ateismo ignora il concetto di dio e rifiuta tutte le falsità che sul suo conto, nel corso di millenni, sono state astutamente ed ingannevolmente diffuse da gruppi di astuti parassiti che, in suo nome, si sono attribuiti titoli quali: padre, iman, rabbi, guru ed altre vuote qualificazioni del genere.
L'ateismo è una forma di ragionamento razionale che si oppone, da millenni, alla truffa perpetrata dai "furbi" ai danni di chi non è in grado, o non vuole, ragionare.
L'unico dio, se così si può chiamare, è la vostra innata coscienza; è la vostra capacità di vivere in seno alla società alla quale appartenete, rispettando ed evitando di danneggiare il vostro prossimo.

Tutto qui!

L'incontrastabile ed assoluto potere della morte e la conseguente paura che essa genera in tutti gli esseri animati (istinto di conservazione) è stato la fonte di tutte le religioni.
L'idea insidiosamente indotta dai preti sulla esistenza e sull'immortalità dell'anima ha resistito e si è diffusa solo perchè sopiva, in parte, il timore (istintivo) della morte e soddisfaceva, artatamente, ad una illusione molto potente coltivata dalla presunzione stessa degli uomini: un desiderio assurdo di immortalità:
il desiderio di essere "ricordati".
Ricordati da chi e perchè?

Mettiamocelo bene in testa: solo pochi uomini che hanno lottato per il trionfo della scienza, del razionalismo e l'affermazione delle arti (Newton, Copernico, Galileo, Shakespeare, Lavoisier, Einstein, Mozart, ecc.) hanno conquistato il meritato diritto di essere ricordati. Solo loro ed ...alcuni altri brutti ceffi che si sono distinti negativamente per le loro opere devastanti e per i loro comportamenti che hanno oscurato le pagine della storia: da Attila a Gengis Khan, a Carlo Magno, a Hitler, Stalin, Costantino I ...ed altri gentiluomini di questa risma.

Dobbiamo abituarci a pensare che la morte non è niente per noi, perchè il bene ed il male risiedono nel senso e la morte è la privazione del senso. Perciò la giusta consapevolezza che la morte non è niente per noi ci rende apprezzabile la caducità della vita, non prolungandone il tempo all'infinito ma togliendoci il desiderio dell'immortalità. (Epicuro)

Come si può credere seriamente, tranquillamente ad un "aldilà" di cui non si conosce nulla?
I riti funerari, secondo Voltaire, sono solo dei gesti consolatori. Un modo di onorare il defunto e, nel contempo, di sbarazzarsi del suo ingombrante cadavere, secondo modalità, rituali e costose abitudini che i vostri vicini di casa e una "interessata, ricca industria funeraria" si aspettano da voi.

Domandatevi: perchè gli uomini dovrebbero avere un'anima e il vostro cane, o il vostro gatto, no!
Chi sono i furbi che l'hanno deciso per voi?

Si è persino cercato astutamente di "dimostrare" l'esistenza dell'anima, basandosi sul fatto che, qualche volta, una persona defunta possa apparire in sogno!!
Esiste una ben orchestrata confusione tra il concetto di anima e quello di una "pesante digestione notturna"!

Diciamolo ancora e più chiaramente: dio non esiste, non è mai esistito e non esisterà mai; non è luce, non è ispirazione, non è regola sacra; non esistono regole dettate ed allineate ad una sua presunta ed imposta condotta di vita e di comportamenti.

"La natura basta a sè stessa" e quindi non ha bisogno di queste regole assurde.

Dio è solo una favola; è il mostruoso caos intellettuale che i preti vi hanno scaricato addosso insidiando il vostro pensiero con capziose, quanto inutili domande: chi siamo, perchè siamo, da dove veniamo, perchè esiste il mondo ..., ben sapendo che nessun intelletto umano

(proprio perchè di questo mondo è parte)

può dare loro risposta e quindi facilmente riducibile in fertile terreno per il loro parassitismo.
Nella storia dell'umanità dio è solo un grande imbroglio, uno strumento di comodo, una nozione affiorata e maturata dagli imbroglioni in tempi relativamente recenti,

all'inizio del III millenio prima dell'era volgare.

In fondo dio è un grande ritardatario se vogliamo dare un peso all'incerto ed ingannevole concetto di tempo, legato al breve scorrere della vita umana, ma privo di significato se rivolto alla realtà dell'universo.

L'idea del dio unico (grammaticalmente: forma singolare di "dei") è nata da un naturale, quasi impercettibile, passaggio da primitive forme di magia spicciola, esorcizzante (coltivata da sciamani-stregoni) a forme più evolute, ma non meno bugiarde di pensiero, indotte dai furbi e poi riprese da "astuti ebrei" che sono disinvoltamente passati dagli Elohim (spiriti), ad El (demiurgo?), ad Eloi, ad Adonai per poi accomodarsi definitivamente e altrettanto disinvoltamente su Yhwh.
Provate dunque a chiedervi dov'era dio, prima del III millennio a.e.v.; prima che fosse inventato 5000 anni or sono!

Durante la sua esistenza l'uomo segue determinate regole che nascono dal fatto stesso di dover convivere con i proprii simili, di collaborare con loro facendo attenzione a non crearsi troppi problemi di convivenza. In fin dei conti l'uomo è un animale sociale che deve confrontarsi con il suo prossimo evitando particolari motivi di attrito; gli eventuali attriti vengono risolti mediante le leggi e le norme di comportamento che l'uomo stesso si è date, senza scomodare nessun dio. Già intorno al 1770 a.C., ci aveva pensato Hammurabi che, tenuto conto delle esigenze sociali dei suoi tempi, formulò il primo codice della storia dell'umanità.

Quando il fantomatico Mosè (o chi per lui) disse, nel primo comandamento:
"Non avrai altro dio al di fuori di me"
era perfettamente cosciente di gettare le basi per la più grandiosa truffa mai operata ai danni del genere umano del mondo occidentale.

Affermare: "non avrai altro dio al di fuori di me" è una regola che affonda le sue radici nella paura dei sempliciotti e, quindi, una legge fatta da scaltri individui, che sfruttano questa paura, e perciò non è attribuibile a nessuna particolare divinità.


Thomas Jefferson, a suo tempo, affermava: Parlare di esistenze immateriali significa parlare di nulla. Dire che l'anima umana, gli angeli, dio sono immateriali significa dire che non sono nulla e che non ci sono nè dio, nè gli angeli nè l'anima.

Constatazione che dovrebbe essere abbastanza ovvia, ma che non ha impedito, nel corso dei millenni, a capziosi parassiti, ammantati di falsa saggezza e di prosopopea, di elaborare quella enorme sciocchezza nota come teologia, non scienza, non disciplina e non filosofia che è servita a dare una base falsa ed inconsistente sulla quale perpetrare l'inganno a danno di poveretti succubi di ancestrali paure e della loro ignoranza.

Alcuni chierici, o pseudo filosofi, si sono affannati anche a dimostrare, con tortuosi giri di parole, l'esistenza dell'inesistente.
Dopo essersi inutilmente affaticati su argomentazioni speciose quali quella cosmologica, quella ontologica, quella teleologica o quella di natura morale e sulla nozione assai relativa e inconsistente di bene e di male, alla fine si sono resi conto della loro impotenza e hanno cercato di ribaltare il problema:
se è vero che l'esistenza di dio non è dimostrabile, allora è anche vero che non è dimostrabile la sua inesistenza.
Argomentazione di comodo; una trappola nella quale sono caduti parecchi studiosi scettici i quali non hanno tenuto conto che, razionalmente parlando, la dimostrazione compete a chi afferma qualcosa e non a chi la nega.
Già ai suoi tempi Euclide aveva messo in chiaro che "Ciò che è affermato senza prova, può essere negato senza prova".

La premessa, falsa, che dio esiste è la base fondamentale per l'esistenza di diverse forme di religione. Ma se questa premessa viene a mancare, che altro resta? Per fortuna, già dal XVIII secolo, il Barone d'Holbach, con la sua opera "Il Buon Senso" ha posto fine a queste assurde affermazioni. Ma bisogna purtroppo constatare che il buon senso è di pochi.

Ricordatevi sempre di Seneca: la religione è vera per la plebe, falsa per il saggio e redditizia per quelli che ne fanno un mestiere.

Perciò mangiate, bevete, fumate, fate all'amore nei limiti di un responsabile comportamento ma, soprattutto, non versate soldi alle chiese ingorde e parassite che chiedono continuamente il vostro supporto. A tutte le vostre azioni c'è un limite ragionevole che dovete razionalmente percepire, al di fuori della insidiosa morale del prete sfruttatore e, ormai troppo sovente, pedofilo.
Godetevi al meglio questa vita che la natura vi ha casualmente assegnato. Non dovete aspettarvi nulla dopo la morte; il vostro spirito vitale non andrà da nessuna parte esattamente come quello di un topo, di un cane, di un bue o di qualsiasi altro essere animato.

Dopo il movimento illuminista del '700, dopo il comunismo, il liberalismo ed il positivismo scientifico dell' '800, s'è affermato, dall'inizio degli anni '60 del secolo scorso, il grandioso, anche se ancor confuso, movimento della "New Age", dando vita ad una estesa forma di controcultura che si è (finalmente!) opposta allo stagnante e melmoso immobilismo culturale imposto, da sempre, da una fradicia casta sacerdotale che ha preteso, per millenni, di porsi come unico tramite tra l'uomo ed il "divino". Soprattutto è stata ampiamente rigettata l'dea balzana del dio creatore dal nulla. Oggi l'uomo tende finalmente ad accorgersi che è stato lui a creare dio e non dio l'uomo (Feuerbach) ed a considerare se stesso e il suo intelletto come il solo e vero aspetto "divino" e "sacralizzare" la propria unica, inimitabile e insostituibile personalità.

E dobbiamo anche dire che Internet, pur con tutti i suoi difetti e le sue inevitabili storture, ha dato un significativo contributo nel far colloquiare gli uomini tra loro senza l'ingannevole e occhiuta interpretazione del prete. La corrosione delle cariatidi religiose del passato, operata da Internet, è imponente.

Ad ogni modo non è questa la sede per rinfocolare un dibattito di questa natura. Lo scritto che segue si propone solo di analizzare e criticare, nei limiti del possibile, uno dei prodotti più nefasti derivato da questi concetti:
la religione cristiana e tutte le sue infinite storture.
Questo non significa che le altre credenze (islam, ebraismo, ecc.) siano meno corrotte, perverse o criticabili del cristianesimo; indagare sulla loro natura è solo una questione di tempo, di studio e di disponibilità.

Ogni religione porta in sé i germi della propria dissoluzione; quante religioni del passato si sono dissolte nel nulla per questo salutare effetto di autodistruzione? Ed anche qui è solo questione di tempo.

In questi ultimi anni abiamo assistito alla nascita di nuove strane credenze come quella del dio "Cargo" (il dio Aeroplano) accaduto nell'isola di Tana (Oceano Pacifico), ma quello che oggi appare ancora più divertente e sintomatico è la nascita (almeno in Europa) di un nuovo culto:
quello del Dio Pallone
Non è uno scherzo! La chiesa ha già manifestato segni di insofferenza, (con Giovanni Paolo II) verso i (tiepidi) fedeli che disertano il Tempio a favore dello Stadio (sottraendo indirettamente quattrini alla chiesa). D'altro canto abbiamo chiare manifestazioni che questi nuovi adepti (i tifosi) si comportano con la stessa furia devastatrice, la stessa insofferenza che ha caratterizzato i primi giudeo-cristiani e poi la chiesa stessa nel corso dei secoli.
L'intrallazzo finanziario è comunque sempre lo stesso ed imponente; pare che l'iniqua ripartizionesi della rapina dell'otto per mille non basti ancora per spennare i polli.

Occorre però tenere nel debito conto che le attuali religioni, in generale, ed il cristianesimo in particolare, sono istituzioni ancora troppo radicate e ricche per poter pensare di eliminarle in un tempo relativamente breve.
Resta il fatto che l'ebraismo, il cristianesimo e l'islam saranno nel tempo destinati a dissolversi quasi contemporaneamente essendo, tutti e tre, basati sulle stesse assurde menzogne del "Libro".

Fino a quando esisterà gente, incapace di ragionare, che crederà in un qualche comodo Dio, anche Dio continuerà ad esistere.
Il bisogno di credere nel fantastico (qualsiasi cosa di tipo consolatorio, proposta con una certa enfasi) è una delle peggiori tare del genere umano che preclude, nella mente di molti, la capacità elementare di formulare un qualsiasi pensiero razionale

Le religioni, come il comune raffreddore, sono ormai diffuse in tutto il mondo. (D.Dennet)
Questo però non impedisce di curarci, di prendere l'aspirina, in attesa che qualche potente vaccino riesca a debellare definitivamente il vibrione della stupidità umana.

Dio è un prodotto dell'ignoranza che la scienza va lentamente ed inesorabilmente sgretolando; è un concetto molto redditizio per pochi ma che perpetua la servitù di molti.

Viviamo perciò serenamente dimenticandoci di dio!

6 commenti:

Anonimo ha detto...

E’ vero le religioni TUTTE hanno inquinato la Vera Parola di YHWH, parlando a nome del “Libro” ma ben lontane dalla verità scritturale.
La paura della morte è qualcosa che abbiamo dentro nonostante siamo sicuri che prima o poi dovrà accadere, questo perché l’uomo è stato creato per vivere eternamente, quindi non è affatto il desiderio di essere ricordati, ma piuttosto è il desiderio di VIVERE. Nel corso dei millenni, “hanno” permesso di elaborare quelle enormi sciocchezze note come teologia, scienza, filosofia e politica che sono servite a dare le basi false ed inconsistenti sulle quali perpetrare l'inganno a danno di poveretti succubi di ancestrali paure e della loro ignoranza, allontanandoli sempre più dalla verità e dall’unica via per raggiungere la vita eterna, cioè seguire l’insegnamento lasciatoci dal Figlio di Dio, attraverso la sacra scrittura. Molte filosofie e religioni hanno insegnato diverse teorie, come quella sull’anima, appunto teorie, che non sono sostenute nelle sacre scritture. Ad esempio, leggiamo in Genesi 2:7 “Dio il SIGNORE formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l'uomo divenne un'anima vivente”. La parola anima, in ebraico è nefesh e in greco è psike, indica un “essere vivente”,una “persona”. Mosè usò il termine nefesh per indicare gli animali. Il credo dell’anima che si separa dal corpo dopo la morte, per andare in chissà quale luogo, non è altro che una filosofia, una menzogna religiosa. Nella bibbia si sostiene che dopo la morte non si va in nessun posto, che sia esso aldilà, inferno, purgatorio e paradiso, ma si è in uno stato di incoscienza, come addormentati nell’attesa di essere resuscitati se meritevoli. Lo stato intermedio fra la morte e la risurrezione del corpo è caratterizzato da un periodo di sonno, in cui gli addormentati (Prima lettera ai Tessalonicesi, 4,13) aspettano la resurrezione finale 1Tessalonicesi 4:14 Infatti, se crediamo che Gesù morì e risuscitò crediamo pure che Dio, per mezzo di Gesù, ricondurrà con lui quelli che si sono addormentati.15 Poiché questo vi diciamo mediante la parola del Signore: che noi viventi, i quali saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo quelli che si sono addormentati…”
La dottrina dell'immortalità dell'anima risale al II secolo e deriva dalla dottrina ellenica, presa a prestito dal cattolicesimo Tanti altri dogmi (trinità, madonne, santi, natale, ecc), provengono da antiche credenze pagane, (ebbe inizio con Costantino), ma non hanno nulla a che fare con la VERA PAROLA di DIO contenuta nella bibbia.
Quindi la nostra anima non andrà da nessuna parte dopo la morte e il nostro spirito vitale, quello che Dio soffiò nelle narici, l’alito di vita (in ebraico ruach e greco pneuma) ritornerà a Colui che ce lo ha donato in attesa del giudizio finale. Pnèuma deriva dal verbo pnèo, che significa "respirare"o "soffiare", e si ritiene che anche l'ebraico rùach derivi da una radice che ha lo stesso significato, ed indica l'alito vitale dato da Dio all'uomo

continua....

Anonimo ha detto...

Lei concorda con quanto dice il filosofo Feuerbach:“Oggi l'uomo tende finalmente ad accorgersi che è stato lui a creare dio e non dio l'uomo ed a considerare se stesso e il suo intelletto come il solo e vero aspetto "divino" e "sacralizzare" la propria unica, inimitabile e insostituibile personalità”.

L’uomo ha già dimostrato di essere (io sono) capace di mangiare i frutto della conoscenza tra il bene e il male... scegliendo la propria auto-distruzione, sia attraverso il suo intelletto.che attraverso la sua religione Alla fine l'uomo non è in grado di dimostrare niente se non che le Leggi Morali Universali di YHVH il Dio Onnipotente sono Giuste e che le PROPRIE elucubrazioni sono errate.Basta guardarsi intorno ...
Dio non è una favola, una favola è piuttosto il solo pensare che siamo frutto del caso, e domande come chi siamo, perché siamo, DA DOVE VENIAMO, perché esiste il mondo non sono domande inutili solo perché nessun intelletto umano, proprio perché di questo mondo è parte, può dare una risposta.Dio disse in ISAIA 55:8 “I miei pensieri non sono i vostri pensieri, né le vostre vie sono le mie vie,dice l’Eterno”

“Godetevi al meglio questa vita che la natura vi ha casualmente assegnato..”

Quindi se non erro lei, crede che la vita, la natura, gli universi infiniti, il tutto insomma, sia frutto di un caso? ….. e questo credo (al quale lei appartiene), dovrebbe essere il risultato di un ragionamento razionale quale l’ateismo !?!? Ricapitolando ……. dal nulla …. improvvisamente ….. come per magia …. sono apparse tutte le cose ….. e per di più con un tale ordine e una tale perfezione che nemmeno la scienza riesce a spiegare. Questa è fantascienza! Ci vuole una gran fede per credere a ciò!

“Viviamo perciò serenamente dimenticandoci di dio!”

Mi dispiace che lei continui a vivere senza avere la speranza che un giorno potrà essere riportato in vita e riabbracciare tutte le persone che ha amato e voluto bene in questa vita. E’ veramente triste pensare che per lei la vita non ha senso se non quello che un giorno …. finirà ….deve essere deprimente ….
Le voglio dire una cosa e chissà se non mi ricorderà per questo SE io mi dovessi sbagliare nel credere che il Figlio di Dio ritornerà per giudicare i vivi e i morti per darci una nuova vita (solo se avremmo creduto in lui, conformandoci al suo insegnamento), non avrò perso nulla, avrò soltanto vissuto cercando di rispettare le leggi morali universali che Dio ci ha dato, dall’ osservanza delle quali si raggiunge una pace e equilibrio interiore che non può darti nessun credo filosofico o religioso (il Figlio di Dio non ha mai parlato di religioni o sette ha soltanto parlato di insegnamento), e che l’essere umano non potrà mai raggiungere con la sua sola intelligenza e con il suo solo pensiero Se invece io non mi dovessi sbagliare (e non mi sbaglio… il Figlio di Dio ritornerà per giudicare il mondo) lei avrebbe da perdere tanto “la vita eterna” una nuova vita e su questa terra
ISAIA 65:17 Poiché, ecco, io creo nuovi cieli e una nuova terra; non ci si ricorderà più delle cose di prima;esse non torneranno più in memoria. …………. 21 Essi costruiranno case e le abiteranno; pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto …… 23 Non si affaticheranno invano, non avranno più figli per vederli morire all'improvviso; ………. 25 Il lupo e l'agnello pascoleranno assieme, il leone mangerà il foraggio come il bue, e il serpente si nutrirà di polvere. Non si farà né male né danno su tutto il mio monte santo», dice il SIGNORE.

Mi permetta di sottoporle un sito Intermatrix in cui vengono analizzati aspetti politici ed economici in relazione alle sacre scritture ma al di fuori di qualsiasi organizzazione religiosa.

Anonimo ha detto...

Ama il prossimo tuo come te stesso o,almeno,sforzati a farlo con tutte le tue forze. E' molto improbabile che il tutto sia nato dal caso. Sforziamoci ad amare,a tollerare ed a perdonare,non facendoci coinvolgere da chi ci vuole male. Non preoccupiamoci più di tanto dei problemi del domani,gia ci bastano quelli che abbiamo oggi. Del doman non v'è certezza...sarà quel che sarà.

Anonimo ha detto...

HO VISITATO QUESTO SITO, E' LO RITENGO INTERESSANTE E DI GRANDE INSEGNAMENTO CIVICO E MORALE. IN QUESTA ITALIETTA TEOCRATICA E BIGOTTA DOVE IL POPOLINO PURO DI CUORE, ANZI DI TESTA CREDE ANCORA ALLE FAVOLE, E DOVE I PRETI LA FANNO DA PADRONE. GRAZIE PER QUELLO CHE SCRIVE IN QUESTO SITO E CI INSEGNA.

Lucio Stanisci ha detto...

Se è vero che, come dici nella tua PREFAZIONE, l'ateismo ignora il concetto di Dio, come mai sei così accanito CONTRO il concetto di Dio? In filosofia questa si chiama contraddizione, e rende la tua visione del mondo NON VIVIBILE, appunto perché contraddittoria e quindi FASULLA.

Ti invito a leggere questo articolo e darmi un tuo feedback: http://www.graziaavoi.org/?p=95

Saluti.

BodyMind ha detto...

Ciao sul mio forum ho pubblicato una selezione di aforismi atei .